Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
RADO.
Apri Voce completa

pag.1309


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
RADO.
Definiz: Add. Contrario di Fitto, di spesso, e di denso. Lat. rarus. Dicesi di quei composti, le parti de' quali non sono in maniera congiunte, che si tocchino, o si stringano insieme per ogni verso, e dicesi anche delle cose poche di numero.
Esempio: Lab. num. 157. Per certo le simili a quelle, che dette abbiamo, sono piu rade, che le Fenici.
Esempio: Arrigh. Ogni cosa, ch'è spessa, diventa vile, per lo molto uso, ogni cosa, ch'è rada, suole esser più cara.
Esempio: Dan. Par. 4. Ma così salda voglia è troppo rada.
Definiz: §. Accoppiato colla voce VOLTE: vale Poche volte.
Esempio: Bocc. Nov. 71. 3. Il che rade volte suol de' Tedeschi avvenire.
Esempio: Guid. G. Imperocchè Cicilia rade volte fu mai sottoposta alla signoria de' Greci.
Esempio: Dan. Purg. 7. Rade volte risurge per li rami L'umana probitate.
Definiz: §. Dicesi anche di Quelle cose, che son poste in qualche distanzia l'una dall'altra: come
Esempio: Esempio del Compilatore Case rade, alberi radi, e simili.
Esempio: Bocc. Introd. num. 6. Macchie nere, e livide, ec. apparivano a molti, a cui grandi, e rade, a cui minute, e spesse.
Definiz: §. Per Singolare, eccellente, pregiato. Latin. rarus, egregius.
Esempio: Petrar. Canz. 24. 1. Perocchè delle cose al Mondo rade.
Esempio: Albert. cap. 1. Rado savere si da per uso di lungo tempo.