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Dizion. 5° Ed. .
MENO
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pag.79
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MENO. Definiz: | Avverb. comparativo. In minor grado, maniera, misura, intensità, e simili, parlandosi di qualità, azione, passione, stato, e simili, sia rispetto ad altre cose, sia ad una cosa medesima; anche con avverbj di accrescimento. E il suo contrario è Più. |
Dal lat. minus. – Esempio: | Dant. Inf. 3: Cacciarli i Ciel per non esser men belli. | Esempio: | E Dant. Inf. 11: Incontinenza Men Dio offende. | Esempio: | E Dant. Conv. 302: Cose sono dove l'arte è istrumento della natura; e queste sono meno arte: e in esse sono meno suggetti gli artefici al loro principe. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 34: Nè quella, prego, che però mi scioglia: Chè men son dritte al Ciel tutt'altre strade. | Esempio: | E Petr. Rim. 1, 250: E come augello in ramo, Ove men teme, ivi più tosto è colto, Così ec. | Esempio: | Tass. Gerus. 1, 90: Ma da' primi sospetti ei le munìa D'alti ripari il suo men forte canto. | Esempio: | E Tass. Gerus. 2, 13: Ma le timide genti e irresolute Donde meno speraro ebber salute. |
Esempio: | Soder. Anim. domest. 7: La bianca e sottile [lana] più di tutte le altre s'apprezza, la bigia meno, e manco la pezzata. |
Esempio: | Filic. Poes. tosc. 320: Deh fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T'amasse men chi del tuo bello a i rai Par che si strugga. | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 4: Così mercè del beneficio prese, E l'usata pietà men bella rese. | Esempio: | Leopard. Pros. 1, 194: Tanto più si travagliano con questo desiderio da se medesimi, quanto meno sono afflitti dagli altri mali. |
Definiz: | § I. Vale altresì Per minor tempo, Men lungamente. – | Esempio: | Dant. Inf. 26: Nel tempo che colui che il mondo schiara, La faccia sua a noi tien meno ascosa. |
Esempio: | Sacch. Nov. 1, 333: Dice il terzo cieco, che avea nome Grazia, ed era quello che era stato men cieco. |
Definiz: | § II. Usasi spesso in corrispondenza coll'avverbio Più. – | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 141: Ed in questo modo sieno distanti di tre piedi, e meno e più, secondo che sarà la terra grassa o magra nella quale son piantate. | Esempio: | Dant. Parad. 13: La cera di costoro e chi la duce, Non sta d'un modo, e però sotto il segno Ideale poi più e men traluce. | Esempio: | E Dant. Conv. 354: Dell'umano seme e di queste vertù (celestiali) più e men pura anima si produce. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 8: Che, quanto richiamando più l'invio Per la secura strada, men m'ascolta. | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 221: Ella (certa polvere)..., senza alcuna lesione, faceva per sì fatta maniera più e men dormire colui che la prendeva, che, mentre la sua virtù durava, alcuno non avrebbe mai detto, colui in sè aver vita. | Esempio: | Tass. Gerus. 1, 65: Sì ch'ella (l'oste) giunga alla città sacrata, Quanto è possibil più, meno aspettata. |
Esempio: | Castell. Opusc. filos. 71: Si potrebbero intendere minori in centuplicata e millecuplicata proporzione, e più e meno, se bisognasse. | Esempio: | Galil. Op. VII, 204: Io mi era immaginato che per còrre l'uccello fermassero (gl'imberciatori) la mira lontana dall'uccello, anticipando per certo spazio, e più o meno secondo la velocità del volo e la lontananza dell'uccello, acciò che sparando ec. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 3, 233: La diligenza (nell'esaminar la coscienza) vuol essere proporzionata allo spazio più o meno lungo che trapassò fra l'ultima confessione e la susseguente. |
Esempio: | Leopard. Pros. 2, 87: Tutti i secoli, più o meno, sono stati e saranno di transizione, perchè la società umana non istà mai ferma. | Esempio: | Lambr. Bach. Set. 165: I bachi maturi pesano più o meno secondo la razza loro. |
Definiz: | § III. E costruito, mediante la cong. Che o la prep. Di, con un termine espresso di comparazione. – | Esempio: | S. Greg. Omel. 4, 104: Due sono li comandamenti della carità, cioè l'amore di Dio e del prossimo; e non si può avere la carità meno che fra due. | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 154: Voi sapete che la gente è più acconcia a credere il male che il bene; e perciò non fia men tosto creduto a me, che a voi. | Esempio: | Mazz. Lett. 1, 29: Io scrivo.... che se non ha allogati suoi danari che mi proferse meno di due mesi fa, che me gli presti. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 108: Chi sdegna d'accarezzare il popolo, debba meno di qualunqu'altro essere vendicativo. | Esempio: | Galil. Op. IV, 108: Voi siete in obbligo.... di render prima i circustanti sicuri che quel solido, che voi ponete nell'acqua, non sia men grave in ispecie di lei. | Esempio: | E Galil. Op. appr.: Oltr'all'ebano, è in acqua una mole d'aria, unita con l'assicella, tanta e così leggiera, che d'amendue si fa un composto men grave dell'acqua. |
Esempio: | Magal. Lett. fam. 2, 222: Tutte le altre (risposte) erano al solito a doppio senso, oscure e a forma d'indovinelli, che dopo avute se ne sapeva meno di prima. | Esempio: | Leopard. Pros. 1, 194: Conosceva dovere avvenire che gli uomini oppressi dai morti e dalle calamità, fossero meno pronti che per l'addietro a volgere le mani contra se stessi. |
Definiz: | § IV. Costruiscesi altresì con una proposizione comparativa, mediante le particelle Che, Che non, Di quello che. – | Esempio: | Poliz. Pros. 34: Meno prezzo che cotesto non mi sazierà meno che te, il tuo. | Esempio: | Cas. Pros. 2, 290: Forse che la dolcezza de' costumi, e la convenevolezza de' modi e delle maniere e delle parole giovano non meno a' possessori di esse, che la grandezza dell'animo e la sicurezza altresì a' loro possessori non fanno. |
Esempio: | Leopard. Pros. 1, 264: Pilato non lo seppe meno di quello che lo so io. |
Definiz: | § V. Anteposto o posposto a numero, o quantità, denota ch'esso numero, o quantità, dev'esser sottratto. – | Esempio: | Galig. Prat. Aritm. 95: Questi dua quadrati giunti insieme fanno 2 □ e 100 numeri meno 20 cose. E 114: Fanno in tutto 541 numeri meno 2 □ e 42 cose. | Esempio: | Borgh. V. Disc. 2, 97: I Pulci la ritennero (l'arme del marchese Ugo) semplice, pur con una doga meno, com'ancor tutti gli altri loro compagni. | Esempio: | Targ. Tratt. Fior. 281: Nella lira del 1138.... dovevano trovarsi circa a 1125 grani d'argento fino, cioè tre grani meno di 47 scrupoli o danapesi. | Esempio: | Agn. Inst. mal. 1, 348: L'angolo saliente MAB equivale a tre retti meno l'angolo MAH. |
Definiz: | § VI. Meno, si usò per Nemmeno, Neppure. – |
Esempio: | Guicc. Stor. 3, 440: Il re d'Inghilterra.... ricusava di pagare i centomila ducati per il secondo mese, meno faceva segni di muovere la guerra nella Piccardia, anzi ec. |
Esempio: | Car. Eneid. 2, 1245: D'intorno innumerabili prigioni Stavan..., E matrone e donzelle e pargoletti...; e men tra loro Era la donna mia. |
Esempio: | Dav. Tac. 1, 265: Meno fu accettata la scusa di Traulo Montano cavaliere, modesto giovane, bellissimo,
di essere stato chiamato. |
Esempio: | Galil. Op. IV, 258: Erra..., perchè non solo non ha concluso quel che aveva proposto..., ma meno ne ha parlato. |
Definiz: | § VII. Meno, usasi con aggettivi od avverbj, per attenuarne il senso; e corrisponde a Non tanto, Non troppo, Poco; e talora ha anche forza di negazione, e vale Non. – |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 69: Quel foco, ch'io pensai che fosse spento Dal freddo tempo e dall'età men fresca, Fiamma e martir nell'anima rinfresca. | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 9: Ed essendo questa gentil donna.... assai sovente stimolata da ambasciate e da' prieghi di ciascun di costoro, ed avendo ella ad esse men saviamente più volte gli orecchi porti, e volendosi saviamente ritrarre, e non potendo, ec. | Esempio: | E Bocc. Com. Dant. M. 1, 128: La qual cosa per avventura non considerano coloro che meno avvedutamente gli biasimano. |
Esempio: | S. Greg. Omel. 2, 54: Spesse volte addiviene che quelli cibi con maggiore avidità si mangiano, i quali sono meno abbastanza. | Esempio: | Salvin. Disc. 2, 11: Nè perchè Platone s'astenesse dalle cose pubbliche, non perciò fu egli meno politico, insegnando la giustizia, ec. |
Definiz: | § VIII. E nello stesso senso, usasi anche Meno che. – | Esempio: | Cess. Scacch. volg. 21: Acciò che neuno viva meno che castamente all'esemplo di Lucrezia, se vole prendere esemplo della colpa non sia negligente a prendere esemplo della pena. | Esempio: | Senec. Pist.: I ghiottoni hanno questa maniera trovata,... che al palato già calloso non si porga alcuna cosa meno che ben calda. | Esempio: | Collaz. SS. PP. R. 48: Non si conviene al monaco diterminare neente, acciocchè non sia costretto d'adempiere quello ch'avesse impromesso meno che saviamente. | Esempio: | Bocc. Decam. 4, 14: Il padre, per non destare nel concupiscibile appetito del giovane alcuno inchinevole disiderio men che utile, non le volle (le donne) nominare per lo propio nome. | Esempio: | E Bocc. Decam. 8, 199: Il pregò..., che in casa sua ella da lui non ricevesse cosa che fosse meno che onor di lei. | Esempio: | E Bocc. Com. Dant. M. 2, 353: Qualora (una statua) in meno che onorevole luogo tenuta fosse o fattole alcuna violenza, gran danno ne seguirebbe alla città. | Esempio: | Macingh. Strozz. Lett. 128: Con gran paura istò, che tu non abbia un di una gran rovina di capitare meno che bene. | Esempio: | Rep. Fir. Diec. Bal. 1, 120: Mostrandogli, che questa sarebbe quella cosa che più chiuderebbe la bocca che alcuna altra, a quelli che vogliono parlare meno che bene. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 319: Noi siamo ubbidienti alle leggi, eziandio meno che buone. |
Definiz: | § IX. Meno che nulla, Meno che niente, dicesi iperbolicamente per Nulla, o Niente, affatto. – | Esempio: | Giust. Vers. 333: Il fare un libro è meno che niente, Se il libro fatto non rifà la gente. | Esempio: | Cap. Econ. 380: L'avanzo del proprietario scarso; nulla, e meno che nulla, quando si tenga conto delle ricchezze che per lunga serie d'anni il nostro suolo ingoiava. |
Definiz: | § X. A meno che non, costruito col modo congiuntivo, e A meno di non, costruito col modo infinito, valgono Fuorchè, Salvochè, e simili. – | Esempio: | Liv. Dec. 1, 258: Così.... la legge è vinta e tornata al niente; a meno che non si guardi, mentre che la cosa è ancora intera..., che noi non siamo fuori cacciati della possessione della città. | Esempio: | Magal. Donn. immag. Lett. 40: A meno che d'ogni strofe non se ne facessero due o tre, disgrado, ardisco dire, chi si sia di poter rendere intelligibili molti pensieri che sono in queste canzoni. | Esempio: | E Magal. Lett. At. 450: Adesso che vi fate giudice tra 'l medesimo Aristotile e la Chiesa, a meno che questa non vi porti la dimostrazione della sua credenza, voi approverete ec. | Esempio: | E Magal. Lett. scient. 130: Credeva che il persuadere almeno a se stesso che gli animali, a dir poco, sentissero, potesse riuscire assai facile a ognuno, a meno di non essere uno spirito di contradizione. |
Definiz: | § XI. Di meno, usasi talora, per un certo vezzo di lingua, nello stesso senso che Meno. – |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 407: Se 'l cavallo muove i piedi in altro modo che gli altri, riceve in sua operazion lesione, e valne di meno. | Esempio: | Cavalc. Med. Cuor. 287: Questo è da notare della divina misericordia che sì intrafatto perdona, che non danna della colpa commessa, non ce la rimprovera, e non ci ama però di meno. | Esempio: | E Cavalc. Specch. Pecc. 47: Già non danna (Dio) l'uomo per farne vendetta, non rimprovera la colpa per fargli vergogna, e non l'ama di meno tenendola a mente. | Esempio: | Bocc. Filoc. 2, 59: Va' e fa' quello che impromettesti, ch'io non t'avrò di meno cara. |
Definiz: | § XII. Nè meno, che scrivesi più spesso congiuntamente Nemmeno, vale Neanche, Neppure. – | Esempio: | Tass. Gerus. 8, 30: Nè men vorrà che si resti negletto Quel corpo in cui già visse alma sì degna. | Esempio: | Falcon. Lett. Dat.: Crederei che ad ogni qualunque scultore che avesse un po' di giudizio non verrebbe nè meno in mente d'esprimerlo che tenesse il cavallo ec. |
Definiz: | § XIII. Nè più nè meno, ed anche talora Nè più nè meno un dito, posto avverbialmente, vale Per l'appunto, Non diversamente, Così appunto. E trovasi anche con trasposizioni di parole. – |
Esempio: | Nov. ant. B. 97: A lei parve che dicesse bene, e nè più nè meno fece. | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 93: Egli parla nè più nè meno come se uno anno o due fosser passati. | Esempio: | E Bocc. Decam. 4, 149: De' così fatti, e de' più spaventevoli (sogni) assai n'ho già veduti, nè perciò cosa del mondo più nè meno me n'è intervenuto. | Esempio: | E Bocc. Decam. 7, 102: Come Filostrato fu dal nome di Maso tirato a dover dire la novella..., così, nè più nè men, son tirata io da quello di Calandrino. | Esempio: | Vai Rim. 30: Nè più nè meno un dito Di quello ch'io v'ho detto Parlò Filandro dell'innamorata. |
Definiz: | § XIV. Non di meno, trovasi, con qualche parola inserita fra Non e Di, per Nondimeno. – | Esempio: | Bocc. Decam. 4, 42: E, come che tu uomo in parte ne' tuoi migliori anni nell'armi esercitato ti sii, non dovevi di meno conoscere quello che gli ozj e le delicatezze possano ne' vecchi, non che ne' giovani. | Esempio: | Borgh. V. Disc. 2, 169: Ma i nostri, quantunque trovassero il mondo allora assai dal suo buono uso antico essere guasto, non per tanto di meno ebber pure in ciò gran vantaggio. |
Definiz: | § XV. Non meno, usasi anche per Ugualmente, In ugual misura, relativamente ad altro termine espresso o sottinteso. – | Esempio: | Dant. Purg. 13: Perchè in altrui pietà tosto si pogna, Non pur per lo sonar dello parole, Ma per la vista che non meno agogna. |
Esempio: | E Dant. Purg. 23: I' volsi il viso e il passo non men tosto. |
Esempio: | E Dant. Purg. 25: Summae Deus clementiae, nel seno Del grand'ardore allora udi' cantando, Che di volger mi fe' caler non meno. | Esempio: | E Dant. Purg. 29: Io mi rivolsi d'ammirazion pieno Al buon Virgilio, ed esso mi rispose Con vista carca di stupor non meno. |
Esempio: | Guicc. Stor. 1, 10: Manifestarsi non solamente col discorso delle ragioni, ma non meno con fresco esempio, l'utilità di questo consiglio. |
Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 109: E se non meno andrò nel mar vorace Tosto o tardi a morire, almen vogl'io, Tosto o tardi ch'io vada, andarvi in pace. |
Definiz: | § XVI. Non meno che, in locuzioni comparative, vale Tanto quanto; ed usasi interponendo per lo più qualche parola fra i due avverbj. – | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 247: A me va per la memoria una cosa non meno commendevole forse che questa. | Esempio: | Ubert. Faz. Dittam. R. 18: Molto ebbe, in fin che 'l visse, di me cura, E non men ch'al mio secondo
sposo Acrebbe con beltà la mia cintura. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 32, 79: E la feron conoscer per donzella, Non men che fiera in arme, in viso bella. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 41, 3: L'inclita stirpe.... Dovea d'ogni laudabile costume.... Splender non men che fra le stelle il sole. | Esempio: | Guicc. Stor. 1, 3: Ridotta (l'Italia) tutta in somma pace e tranquillità, coltivata non meno ne' luoghi più montuosi e più sterili che nelle pianure ec. |
Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 142: La qual cosa torna non meno in ornamento e comodità della terra vostra, che in satisfazione e scarico dell'animo mio. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 1, 89: Conviene al principe primieramente conservare lo stato, il quale non meno si conserva con l'astenersi da quel che non conviene, che col fare quanto conviene. | Esempio: | Strozz. Oraz. 166: Ciò facendo non meno si è imitante che si sia il pittore, quando egli s'effigia da sè. | Esempio: | Rondin. F. Relaz. 93: Il quale (Iddio) si dimostra padre non meno amorevole, quando ci flagella, che quando ci dà il latte delle consolazioni. | Esempio: | Leopard. Pros. 2, 135: Esponendo con parole non meno belle che ridondanti.... un pensiero verissimo. | Esempio: | Giobert. Introd. 3, 223: La democrazia scientifica non è meno esiziale alle scienze, che la democrazia civile agli stati. |
Definiz: | § XVII. Poco meno, vale Presso a poco, Quasi, e simili. – |
Esempio: | Albertan. Tratt. volg. 77: Fannosi pigri e lussuriosi, e poco meno si disciolgono a tutti li rei vizj fare e dire. | Esempio: | Fiorett. S. Franc. 120: Per lo quale toccare di quelle sacrate mani, frate Lione sentia tanta dolcezza di divozione nel cuore suo, che poco meno e' cadea in terra tramortito. | Esempio: | Albanz. Petr. Uom. fam. R. 1, 15: Vennegli a memoria i suoi nipoti; e dimandando pianamente delle circostanze, aveva trovato poco meno che costui era uno de' suoi nipoti, e di questo non dubitava. |
Esempio: | Bemb. Rim. 103: Ond'io ringrazio Amore, Che m'ebbe poco men fin da le fasce. |
Definiz: | § XVIII. Poco meno che non, vale Poco mancò che non. – |
Esempio: | Pass. G. Cr. 21: Poco men che 'l cuor non se le divise, Degli occhi avie tante lagrime munte. | Esempio: | Pulc. Luc. Driad. 10: Cominciò a sonare Col corno a bocca, e tant'air vi messe, Che poco men che non lo ruppe o fesse. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 1, 16: Orlando si sdegnò con Carlo Mano, E poco men che quivi non l'uccise. | Esempio: | Bern. Orl. 44, 53: Perchè nel cor sentia sì grave duolo, Che poco men che di vita nol priva. | Esempio: | Car. Long. 9: Ma le furon (certe buche) ben cagione di disertar molte pecore e molte capre, e poco men che le non furono la rovina di Dafni. |
Esempio: | E Car. Long. 91: Dafni in questa allegrezza poco men che non si dimenticò della Cloe. |
Definiz: | § XIX. Meno, posposto a un sostantivo in correlazione ad un precedente Più, posposto pure al sostantivo medesimo, forma una locuzione denotante una differenza di quantità, rispettiva a ciò di cui si discorre, così piccola, da non doverne tener conto. Così diciamo, ad esempio: | Esempio: | Esempio del Compilatore Lira più, lira meno; Miglio più, miglio meno; Boccone più, boccone meno; e simili. |
Definiz: | § XX. Vie meno, che scrivesi pure congiuntamente Viemeno, ed altresì Via meno, vale Molto meno; ma oggi è, più che altro, proprio della poesia. – |
Esempio: | Bocc. Lett. 5: Chi è sì fuor di sè che non conosca.... quello medico essere poco savio, che innanzi che il malore sia maturo si affatica di porvi la medicina che il purghi? E via meno quegli che delle biade cerca di prender frutto allora che la materia a producere i fiori è disposta? | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 258: Poco impaccio m'ho dato da quinci addietro, e vie meno me ne darò da quinci innanzi. | Esempio: | Buonarr. M. V. Rim. G. 343: Ond'or ti spregia e fugge, e tu tel sai, Per vie men forza aver stanco ne' guai. |
Definiz: | § XXI. Aver meno checchessia, vale Mancarne, Esserne privo; anche figuratam. – | Esempio: | Nov. ant. B. 54: Il cavallo non potea mangiare niente; e per ciò che non si sentia in podere da ciò avendo meno il cuoio, e' cominciava grandemente a putire. | Esempio: | Fr. Giord. Pred. 43: S'egli ha meno la grazia di Dio, si ha meno Iddio, si ha meno ogni bene d'anima e di corpo. | Esempio: | E Fr. Giord. Pred. 1, 55: Vedrai de' malati di quelli ch'hanno meno il naso, chi la mano, chi il piede. | Esempio: | E Fr. Giord. Pred. 2, 5: La bestia ha quattro gambe; se n'avesse meno una, ancor si sosterrebbe e non si lascerebbe cadere. | Esempio: | Cess. Scacch. volg. 87: Sollicitandola con doni e con promesse, neente potè ismovere l'animo della donna duro come pietra; sì ch'ella volle anzi avere meno quelle donora, che per avarizia perdere la castità del corpo. | Esempio: | Barber. Regg. Donn. 33: Piacerai s'ella non ridesse.... E a me, s'ella potesse ridere celando ch'ella à meno uno dente. | Esempio: | Pucc. A. Centil. 41, 94: Uomini e donne venien d'ogni canto, Cercando chi 'l fratello e chi 'l figliuolo, E chi 'l trovava s'allegrava alquanto. Ma chi l'aveva men, con doppio duolo Si dipartiva ec. |
Definiz: | § XXII. Aver checchessia di meno, vale pure Mancarne, Non averlo più; ed anche Averne in minor quantità o numero, che per lo innanzi. – | Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 41: Abbia (il signore) un legno di men, ma dotta prole. |
Definiz: | § XXIII. Esser meno, e oggi più comunemente Esserci di meno, vale Mancare. – | Esempio: | Bibb. N. 4, 6: Segnando quel che fosse meno cogli asterischi, e quello che fosse posto troppo, co' regoli. |
Esempio: | E Bibb. N. 10, 287: Dì e notte orando per voi, che noi possiamo vedere la vostra faccia, e possiamo compire quelle cose che son meno alla vostra fede? |
Definiz: | § XXIV. Far di meno, o a meno, di qualche cosa, vale Mancarne, Farne senza, volontariamente o no. – | Esempio: | Giust. Vers. 131: Un popolo pieno Di tante fortune, Può farne di meno Del senso comune. |
Esempio: | Guadagn. Poes. 2, 311: Per chi può mostrar lo scrigno pieno, La testa è lusso, e ne può far di meno. |
Definiz: | § XXV. Far di meno di fare qualche cosa, vale Astenersi dal farla, Non farla. – | Esempio: | Bemb. Asol. 83: Se.... avessero così detto,... di meno si sarebbe potuto fare di dare ora questo disagio a Vostra Maestà d'ascoltarmi. |
Definiz: | § XXVI. Non poter a meno di non fare, o che non si faccia, checchessia, vale Non poter non fare, Dovere di necessità fare, ciò che è espresso dal compimento. – |
Esempio: | Magal. Lett. At. 248: Qualunque delle due volontà si muova, non può a meno di non rispondere l'altra. | Esempio: | Riccat. V. Dial. Forz. 45: Se la forza è determinata, nè in essa avvi azion che s'aumenti, non può a meno di non produr un effetto determinato. | Esempio: | E Riccat. V. Dial. Forz. 62: Cadendo (la palla) nella scodella metallica..., non può a meno che non rimbalzi o non si ammacchi. | Esempio: | Martin. G. B. Stor. Music. 1, 391: Quindi anche il canto non potè a meno (san Gregorio Magno) di non riformare, o nuove cantilene introducendo, o le antiche studiosamente adattando alla litania, ec. |
Definiz: | § XXVII. Non poter esser di meno che, costruito con una proposizione, vale Dover di necessità avvenire che ec. – |
Esempio: | Segner. Mann. giugn. 27, 2: Tratta pur con uomini di natura amorevole quanto vuoi, buona, benigna; non può esser di meno che a lungo andare tu non conosca mancare in loro qualche dote che vi ameresti. |
Definiz: | § XXVIII. Non poter fare di meno, o a meno, di non fare, o che non si faccia, checchessia, vale Non poter non fare checchessia, Dover soffrire di necessità che altri
faccia, o che avvenga, checchessia. – | Esempio: | Car. Lett. fam. 3, 353: E però non si può far di meno che le predette mie difese non si divolghino. | Esempio: | Dat. Lett. 180: Non posso però far di meno di non mi maravigliare di Michelagnolo. | Esempio: | Segner. Op. 4, 697: Stimano, benchè falsamente, di non poter far di meno di non tornar al peccato. |
Esempio: | Red. Lett. 1, 445: Non ho potuto far di meno di non leggere con particolare attenzione la prima di esse (canzoni), nella quale ec. | Esempio: | Corsin. Stor. Mess. trad. 1, 48: Per uomo di gran cuore che fosse Ferdinando Cortes, non potè far di meno di non si commuovere a questo avviso. | Esempio: | Magal. Relaz. 81: Le piante, non potendo come nel piano ripararsi l'una l'altra da' venti, ed essendo così alte di fusto e così deboli di schiena, e avendo tutto il peso de' rami e de' frutti su l'ultima cima, non possono far di meno di non patire assaissimo. | Esempio: | E Magal. Lett. fam. 1, 6: Avrà ricevute le scuse dal signor Carlo Dati, al quale non potevo fare a meno di non avvisare la comparsa dei libretti dell'Ugenio. |
Definiz: | § XXIX. E in modo ellittico, usasi anche assolutam., nello stesso senso, per Non poter far di meno, o a meno. – |
Esempio: | Vill. G. 7, 30: Assai avemo detto sopra i processi e opere del Duca d'Atene,... e non si potea fare di meno, acciocchè sieno manifeste le cagioni perchè i Fiorentini si rubellarono dalla sua signoria. | Esempio: | Machiav. Comm. 87: Io credo che bisogni che voi veggiate il segno. C. Senza dubbio; e' non si può far di meno. | Esempio: | Varch. Suoc. 2, 1: Gismondo fu costretto dall'importunità del padre, e non poteva far di meno. | Esempio: | Rondin. F. Relaz. 32, 33: La ragione di questa diversità fra questi (conventi) e quelli delle monache è manifesta, perchè quelle stando riserrate non praticavano, e questi altri, per debito di loro ufizio, non potevano far di meno. |
Definiz: | § XXX. Venir meno, vale Cessare, Venire a fine, Finire, e simili. – |
Esempio: | Nov. ant. C. 124: Cominciò una novella che non venia meno. | Esempio: | Fr. Giord. Pred. 289: Se tu in pace porterai le tribolazioni, tu ne guadagnerai tal merito, che mai non verrà meno il regno di vita eterna. | Esempio: | Dant. Vit. nuov. 62: La donna, con la quale io avea tanto tempo celata la mia volontà, convenne che si partisse...; per che io quasi sbigottito della bella difesa che mi era venuta meno, ec. | Esempio: | Vell. Cron. 32: Subitamente per grande vecchiezza la vita gli venne meno, e morì nel 1296. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 194: E ria fortuna può ben venir meno, S'ai segni del mio sol l'aere conosco. | Esempio: | Bocc. Fiamm. 107: Che giova il faticarsi in voler dire ogni particolare diletto che quivi si prende? Egli non verrebbono meno giammai. | Esempio: | But. Comm. Dant. 3, 327: S'insempra; cioè s'imperpetua; imperò che la beatitudine dei beati mai non debbe venire meno. |
Esempio: | Machiav. Stor. 1, 116: Era l'ufficio de' Venti venuto meno, e la riputazione del Duca grande. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 5, 40: E se creduto ben gli avesse a pieno, Venia sua vita allora allora meno. |
Esempio: | Varch. Boez. 71: Con quai leggi [natura] provvegga E servi il tutto; con che laccio a pieno Il leghi, e tal che mai non venga meno (il lat. ha: irresoluto nexu). |
Esempio: | Giobert. Rinnov. Proem. 1, 12: Il quale (moto) appunto venne meno, perchè gli si volle dare un indirizzo diverso e contrario a quello che io aveva divisato. |
Definiz: | § XXXI. E per Mancare al bisogno, Essere insufficiente, Non bastare all'uopo, e simili. – | Esempio: | Quad. Cont.: Per tre quarti di braccio di velluto verde, che li venia meno per la moglie. | Esempio: | Dant. Inf. 4: Io non posso ritrar di tutti appieno, Perocchè sì mi caccia il lungo tema, Che molte volte al fatto il dir vien meno. | Esempio: | E Dant. Inf. 28: Chi poria mai.... Dicer del sangue?... Ogni lingua per certo verria meno. |
Esempio: | Panzier. Tratt. 10: L'amore risolve l'anima e pascela di diletto in luogo dove lo 'ntelletto e la memoria vengono meno. |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 9, 58: Ben salverà amendui, se la sua spada E l'usato valor non gli vien meno. | Esempio: | Bern. Orl. 44, 1: Ogni lingua per certo verria meno, Se ben fusse di ferro e se la voce Fusse di foco indefessa e veloce. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 128: Essendo venuta meno ad Icete questa prova, e scorgendo ogni giorno unirsi più popoli con Timoleone, accusava se stesso, che ec. | Esempio: | Chiabr. Rim. 390: Ma se t'incresce dar l'orecchio a ciance, Non ti vengono men cose leggiadre (qui figuratam.). | Esempio: | Lambr. Elog. 3: Se la parola non verrà meno al pensiero, vorrei ritrarre di lui, come pittore con pochi segni, quella interior forma dell'anima e dell'ingegno, la quale il fece ec. |
Definiz: | § XXXII. Detto di persona, vale Perder le forze, Cadere in isvenimento. – | Esempio: | Dant. Inf. 5: Mentre che l'uno spirto questo disse, L'altro piangeva sì, che di pietade Io venni men così com'io morisse. | Esempio: | Vill. M. 5, 48: Trovò il fanciullo morto; il perchè e' venne meno, e forte sbaì, e perdè la favella. |
Esempio: | Pass. G. Cr. 271: Vien men, che par che il cor se li divida. |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 30: Nè giammai neve sott'al sol disparve, Com'io sentii me tutto venir meno. |
Esempio: | E Petr. Rim. 1, 59: Io sentia dentr'al cor già venir meno Gli spirti, che da voi ricevon vita (qui figuratam.). |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 113: Da grave dolor vinto, venendo meno, cadde. | Esempio: | Grazz. Pros. 177: Per la doglia grandissima si venne meno. |
Definiz: | § XXXIII. E figuratam., Perdersi di coraggio. – | Esempio: | Cavalc. Specch. Croc. 83: Ripensate a Colui che sostenne così grande contradizione e persecuzione..., acciocchè non vi sia fatica il sostenere, e non veniate meno nelle tribolazioni. |
Definiz: | § XXXIV. Pur detto di persone, vale Finir la vita, Morire, Spengersi. – | Esempio: | Dant. Purg. 20: Quando li regi antichi venner meno Tutti, fuor ch'un renduto in panni bigi, Trova'mi ec. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 48: E 'l bel guardo sereno, Ove i raggi d'amor sì caldi sono, Che mi fanno anzi tempo venir meno. |
Esempio: | E Petr. Rim. 1, 89: Beato venir men! chè 'n lor presenza (degli occhi di Laura) M'è più caro il morir, che 'l viver senza. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 19, 105: Pensò di troppo gaudio venir meno, Quando sentì che vivo è Filomeno. | Esempio: | Baldov. Lament. 186: Appoich' (dappoichè) e' piace al ciel ch'i' vienga (venga) meno..., Tu di quest'ossa mie tien conto almeno. |
Esempio: | Forteguerr. Cap. 247: Se doviam presto tutti venir meno, Che val fortuna, o miseria ed oltraggio? |
Definiz: | § XXXV. E figuratam. – |
Esempio: | Dant. Conv. 248: È scritto di lei (della Sapienza): Dal principio dinanzi dalli secoli creata sono; e nel secolo che dee venire, non verrò meno. |
Definiz: | § XXXVI. Detto di piante, vale Seccarsi. – |
Esempio: | Stef. March. Istor. 1, 36: Toccò.... detto bello ulivo, ch'era secco, e incontinente rinverdì e fiorì dì subito, e molto tempo bastò; e poi venuto meno, vi si fece una croce. |
Definiz: | § XXXVII. Detto di città, regno, istituzione, stirpe, o famiglia, e simili, vale Scemare di potenza, Scadere, ed altresì Venire ad estinguersi. – |
Esempio: | Malisp. Stor. fior. 47: E ancora ne sono discesi molti rami e lignaggi in Mugello e in Valdarno, e nella città assai, che oggi sono popolari e quasi venuti meno. | Esempio: | Giamb. Oros. 81: Bambillonia disfatta mostra apertamente che ogne opera che per uomo si fa si disfà poscia, o per vecchiezza viene meno. | Esempio: | Dant. Purg. 14: Chè dentro a questi termini è ripieno Di venenosi sterpi, sì che tardi Per coltivare omai verrebber meno (qui in locuz. figur.). |
Esempio: | Fr. Bart. Sallust. 145:
Non sostenete che il reame di Numidia.... venga meno e perisca da voi. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 33, 8: Facea pensiero Di porre alla superba Italia il freno. Faceal perciò, che più 'l Romano Impero Vedea di giorno in giorno venir meno. | Esempio: | Grazz. Rim. V. 508: San Francesco, che fu così gran santo, Gli ordinò (gli zoccoli) a' suoi frati,.... Chè quel convento venia tosto meno, Dovendo sempre andare all'acattolica, Co' piedi nudi pestando il terreno. | Esempio: | Murat. Dif. Giurispr. 28: Le [leggi] longobardiche insensibilemente vennero meno e andarono in disuso. |
Definiz: | § XXXVIII. Venir meno, trovasi, poeticam., per Sparire agli occhi, Dileguarsi alla vista, Tramontare, e simili; anche figuratam. – |
Esempio: | Dant. Parad. 13: Immagini quel carro a cui il seno Basta del nostro cielo e notte e giorno, Sì ch'al volger del temo non vien meno. |
Definiz: | § XXXIX. Venir meno ad alcuno, vale Mancargli del proprio aiuto, Non assisterlo ne' bisogni, e simili. – | Esempio: | Nov. ant. B. 73: Lo 'mperadore disse: Io ti sodisfarò quando io sarò tornato. Ed ella disse: Se tu non redissi? Ed elli rispose: Sodisfaratti lo mio successore. E se 'l tuo successore mi vien meno? tu mi sei debitore. | Esempio: | Libr. Op. div. Andr. 46: O alto Iddio, lo quale giammai non venisti meno a' tuoi divoti, e sempre fosti largo ed abondevole della tua grazia a chiunque la ti domanda, ec. | Esempio: | Vill. G. 592: Ma come piacque a Dio, che mai non venne meno la sua misericordia alle strette necessitadi del nostro Comune, in brievissimo tempo ci diliberò del tiranno Castruccio. | Esempio: | Bocc. Com. Dant. M. 1, 453: Io vi prometto di non venirvi mai meno ad alcun vostro bisogno. | Esempio: | Varch. Sen. Benef. 105: Ed è il migliore giovare ancora a' cattivi per amore de' buoni, che venir meno a' buoni per cagion de' cattivi. |
Definiz: | § XL. Vale altresì Mancargli di parola. – | Esempio: | Bocc. Decam. 5, 20: Cipseo rispose sempre, sè averla promessa a Pasimunda, nobile giovane Rodiano, al quale non intendeva venir meno. |
Esempio: | Varch. Sen. Benef. 116: Non è leggerezza il venirti meno, se sarà cosa alcuna di nuovo nata. |
Definiz: | § XLI. Venir meno alcuno di alcuna cosa, vale Perderla, Restarne privo. – | Esempio: | Senec. Pist. 54: Ti ricordo che tu non sottometti l'animo tuo in questa sollecitudine e pensiero e paura, perch'egli ne 'ndebolirebbe, e verrebbe meno di vigore quand'e' venisse alla pruova. |
Definiz: | § XLII. Venir meno di alcuna cosa ad alcuno, vale Fargliela mancare, Non dargliela. – | Esempio: | Tav. Bit. 25: Io vi prego per lo solo Idio, e per l'amore, che voi non me ne vegniate meno. | Esempio: | Stor. Apol. volg. 15: Io non ti verrò mai meno di questo poco ch'io mi troverrò. |
Definiz: | § XLIII. Venir meno di poter fare qualche cosa, trovasi per Non poterla fare. – | Esempio: | Ristor. Comp. Mond. 110: E troviamo adoperate dal cielo colla sua virtude tante operazioni nelle minere e nelle piante e nelli animali, e tante miracolose cose, che li pensieri verrebbero meno di poterle pensare, e le lingue verrebbono meno di poterle narrare. |
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