Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MENO
Apri Voce completa

pag.79


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
MENO.
Definiz: Avverb. comparativo. In minor grado, maniera, misura, intensità, e simili, parlandosi di qualità, azione, passione, stato, e simili, sia rispetto ad altre cose, sia ad una cosa medesima; anche con avverbj di accrescimento. E il suo contrario è Più.
Dal lat. minus. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Cacciarli i Ciel per non esser men belli.
Esempio: E Dant. Inf. 11: Incontinenza Men Dio offende.
Esempio: E Dant. Conv. 302: Cose sono dove l'arte è istrumento della natura; e queste sono meno arte: e in esse sono meno suggetti gli artefici al loro principe.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 39: Come medicinalmente vivere non fa per lo corpo, così, e molto meno, fa per l'anima.
Esempio: Petr. Rim. 1, 34: Nè quella, prego, che però mi scioglia: Chè men son dritte al Ciel tutt'altre strade.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 250: E come augello in ramo, Ove men teme, ivi più tosto è colto, Così ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 90: Ma da' primi sospetti ei le munìa D'alti ripari il suo men forte canto.
Esempio: E Tass. Gerus. 2, 13: Ma le timide genti e irresolute Donde meno speraro ebber salute.
Esempio: Soder. Anim. domest. 7: La bianca e sottile [lana] più di tutte le altre s'apprezza, la bigia meno, e manco la pezzata.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 320: Deh fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T'amasse men chi del tuo bello a i rai Par che si strugga.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 4: Così mercè del beneficio prese, E l'usata pietà men bella rese.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 194: Tanto più si travagliano con questo desiderio da se medesimi, quanto meno sono afflitti dagli altri mali.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 14: Men rea divenne, Ma più infelice.
Definiz: § I. Vale altresì Per minor tempo, Men lungamente. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Nel tempo che colui che il mondo schiara, La faccia sua a noi tien meno ascosa.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 333: Dice il terzo cieco, che avea nome Grazia, ed era quello che era stato men cieco.
Definiz: § II. Usasi spesso in corrispondenza coll'avverbio Più. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 141: Ed in questo modo sieno distanti di tre piedi, e meno e più, secondo che sarà la terra grassa o magra nella quale son piantate.
Esempio: Dant. Parad. 13: La cera di costoro e chi la duce, Non sta d'un modo, e però sotto il segno Ideale poi più e men traluce.
Esempio: E Dant. Conv. 354: Dell'umano seme e di queste vertù (celestiali) più e men pura anima si produce.
Esempio: Petr. Rim. 1, 8: Che, quanto richiamando più l'invio Per la secura strada, men m'ascolta.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 221: Ella (certa polvere)..., senza alcuna lesione, faceva per sì fatta maniera più e men dormire colui che la prendeva, che, mentre la sua virtù durava, alcuno non avrebbe mai detto, colui in sè aver vita.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 65: Sì ch'ella (l'oste) giunga alla città sacrata, Quanto è possibil più, meno aspettata.
Esempio: Castell. Opusc. filos. 71: Si potrebbero intendere minori in centuplicata e millecuplicata proporzione, e più e meno, se bisognasse.
Esempio: Galil. Op. VII, 204: Io mi era immaginato che per còrre l'uccello fermassero (gl'imberciatori) la mira lontana dall'uccello, anticipando per certo spazio, e più o meno secondo la velocità del volo e la lontananza dell'uccello, acciò che sparando ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 233: La diligenza (nell'esaminar la coscienza) vuol essere proporzionata allo spazio più o meno lungo che trapassò fra l'ultima confessione e la susseguente.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 87: Tutti i secoli, più o meno, sono stati e saranno di transizione, perchè la società umana non istà mai ferma.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 165: I bachi maturi pesano più o meno secondo la razza loro.
Definiz: § III. E costruito, mediante la cong. Che o la prep. Di, con un termine espresso di comparazione. –
Esempio: S. Greg. Omel. 4, 104: Due sono li comandamenti della carità, cioè l'amore di Dio e del prossimo; e non si può avere la carità meno che fra due.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 154: Voi sapete che la gente è più acconcia a credere il male che il bene; e perciò non fia men tosto creduto a me, che a voi.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 29: Io scrivo.... che se non ha allogati suoi danari che mi proferse meno di due mesi fa, che me gli presti.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 108: Chi sdegna d'accarezzare il popolo, debba meno di qualunqu'altro essere vendicativo.
Esempio: Galil. Op. IV, 108: Voi siete in obbligo.... di render prima i circustanti sicuri che quel solido, che voi ponete nell'acqua, non sia men grave in ispecie di lei.
Esempio: E Galil. Op. appr.: Oltr'all'ebano, è in acqua una mole d'aria, unita con l'assicella, tanta e così leggiera, che d'amendue si fa un composto men grave dell'acqua.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 222: Tutte le altre (risposte) erano al solito a doppio senso, oscure e a forma d'indovinelli, che dopo avute se ne sapeva meno di prima.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 194: Conosceva dovere avvenire che gli uomini oppressi dai morti e dalle calamità, fossero meno pronti che per l'addietro a volgere le mani contra se stessi.
Definiz: § IV. Costruiscesi altresì con una proposizione comparativa, mediante le particelle Che, Che non, Di quello che. –
Esempio: Poliz. Pros. 34: Meno prezzo che cotesto non mi sazierà meno che te, il tuo.
Esempio: Cas. Pros. 2, 290: Forse che la dolcezza de' costumi, e la convenevolezza de' modi e delle maniere e delle parole giovano non meno a' possessori di esse, che la grandezza dell'animo e la sicurezza altresì a' loro possessori non fanno.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 264: Pilato non lo seppe meno di quello che lo so io.
Definiz: § V. Anteposto o posposto a numero, o quantità, denota ch'esso numero, o quantità, dev'esser sottratto. –
Esempio: Galig. Prat. Aritm. 95: Questi dua quadrati giunti insieme fanno 2 e 100 numeri meno 20 cose. E 114: Fanno in tutto 541 numeri meno 2 e 42 cose.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 97: I Pulci la ritennero (l'arme del marchese Ugo) semplice, pur con una doga meno, com'ancor tutti gli altri loro compagni.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 281: Nella lira del 1138.... dovevano trovarsi circa a 1125 grani d'argento fino, cioè tre grani meno di 47 scrupoli o danapesi.
Esempio: Agn. Inst. mal. 1, 348: L'angolo saliente MAB equivale a tre retti meno l'angolo MAH.
Definiz: § VI. Meno, si usò per Nemmeno, Neppure. –
Esempio: Guicc. Stor. 3, 440: Il re d'Inghilterra.... ricusava di pagare i centomila ducati per il secondo mese, meno faceva segni di muovere la guerra nella Piccardia, anzi ec.
Esempio: Car. Eneid. 2, 1245: D'intorno innumerabili prigioni Stavan..., E matrone e donzelle e pargoletti...; e men tra loro Era la donna mia.
Esempio: Dav. Tac. 1, 265: Meno fu accettata la scusa di Traulo Montano cavaliere, modesto giovane, bellissimo, di essere stato chiamato.
Esempio: Galil. Op. IV, 258: Erra..., perchè non solo non ha concluso quel che aveva proposto..., ma meno ne ha parlato.
Definiz: § VII. Meno, usasi con aggettivi od avverbj, per attenuarne il senso; e corrisponde a Non tanto, Non troppo, Poco; e talora ha anche forza di negazione, e vale Non. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 69: Quel foco, ch'io pensai che fosse spento Dal freddo tempo e dall'età men fresca, Fiamma e martir nell'anima rinfresca.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 9: Ed essendo questa gentil donna.... assai sovente stimolata da ambasciate e da' prieghi di ciascun di costoro, ed avendo ella ad esse men saviamente più volte gli orecchi porti, e volendosi saviamente ritrarre, e non potendo, ec.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. 1, 128: La qual cosa per avventura non considerano coloro che meno avvedutamente gli biasimano.
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 54: Spesse volte addiviene che quelli cibi con maggiore avidità si mangiano, i quali sono meno abbastanza.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 11: Nè perchè Platone s'astenesse dalle cose pubbliche, non perciò fu egli meno politico, insegnando la giustizia, ec.
Definiz: § VIII. E nello stesso senso, usasi anche Meno che. –
Esempio: Cess. Scacch. volg. 21: Acciò che neuno viva meno che castamente all'esemplo di Lucrezia, se vole prendere esemplo della colpa non sia negligente a prendere esemplo della pena.
Esempio: Senec. Pist.: I ghiottoni hanno questa maniera trovata,... che al palato già calloso non si porga alcuna cosa meno che ben calda.
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 48: Non si conviene al monaco diterminare neente, acciocchè non sia costretto d'adempiere quello ch'avesse impromesso meno che saviamente.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 14: Il padre, per non destare nel concupiscibile appetito del giovane alcuno inchinevole disiderio men che utile, non le volle (le donne) nominare per lo propio nome.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 199: Il pregò..., che in casa sua ella da lui non ricevesse cosa che fosse meno che onor di lei.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. 2, 353: Qualora (una statua) in meno che onorevole luogo tenuta fosse o fattole alcuna violenza, gran danno ne seguirebbe alla città.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 128: Con gran paura istò, che tu non abbia un di una gran rovina di capitare meno che bene.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 1, 120: Mostrandogli, che questa sarebbe quella cosa che più chiuderebbe la bocca che alcuna altra, a quelli che vogliono parlare meno che bene.
Esempio: Cas. Pros. 3, 319: Noi siamo ubbidienti alle leggi, eziandio meno che buone.
Definiz: § IX. Meno che nulla, Meno che niente, dicesi iperbolicamente per Nulla, o Niente, affatto. –
Esempio: Giust. Vers. 333: Il fare un libro è meno che niente, Se il libro fatto non rifà la gente.
Esempio: Cap. Econ. 380: L'avanzo del proprietario scarso; nulla, e meno che nulla, quando si tenga conto delle ricchezze che per lunga serie d'anni il nostro suolo ingoiava.
Definiz: § X. A meno che non, costruito col modo congiuntivo, e A meno di non, costruito col modo infinito, valgono Fuorchè, Salvochè, e simili. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 258: Così.... la legge è vinta e tornata al niente; a meno che non si guardi, mentre che la cosa è ancora intera..., che noi non siamo fuori cacciati della possessione della città.
Esempio: Magal. Donn. immag. Lett. 40: A meno che d'ogni strofe non se ne facessero due o tre, disgrado, ardisco dire, chi si sia di poter rendere intelligibili molti pensieri che sono in queste canzoni.
Esempio: E Magal. Lett. At. 450: Adesso che vi fate giudice tra 'l medesimo Aristotile e la Chiesa, a meno che questa non vi porti la dimostrazione della sua credenza, voi approverete ec.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 130: Credeva che il persuadere almeno a se stesso che gli animali, a dir poco, sentissero, potesse riuscire assai facile a ognuno, a meno di non essere uno spirito di contradizione.
Definiz: § XI. Di meno, usasi talora, per un certo vezzo di lingua, nello stesso senso che Meno. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 407: Se 'l cavallo muove i piedi in altro modo che gli altri, riceve in sua operazion lesione, e valne di meno.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 287: Questo è da notare della divina misericordia che sì intrafatto perdona, che non danna della colpa commessa, non ce la rimprovera, e non ci ama però di meno.
Esempio: E Cavalc. Specch. Pecc. 47: Già non danna (Dio) l'uomo per farne vendetta, non rimprovera la colpa per fargli vergogna, e non l'ama di meno tenendola a mente.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 59: Va' e fa' quello che impromettesti, ch'io non t'avrò di meno cara.
Definiz: § XII. Nè meno, che scrivesi più spesso congiuntamente Nemmeno, vale Neanche, Neppure. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 30: Nè men vorrà che si resti negletto Quel corpo in cui già visse alma sì degna.
Esempio: Falcon. Lett. Dat.: Crederei che ad ogni qualunque scultore che avesse un po' di giudizio non verrebbe nè meno in mente d'esprimerlo che tenesse il cavallo ec.
Definiz: § XIII. Nè più nè meno, ed anche talora Nè più nè meno un dito, posto avverbialmente, vale Per l'appunto, Non diversamente, Così appunto. E trovasi anche con trasposizioni di parole. –
Esempio: Nov. ant. B. 97: A lei parve che dicesse bene, e nè più nè meno fece.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 93: Egli parla nè più nè meno come se uno anno o due fosser passati.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 149: De' così fatti, e de' più spaventevoli (sogni) assai n'ho già veduti, nè perciò cosa del mondo più nè meno me n'è intervenuto.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 102: Come Filostrato fu dal nome di Maso tirato a dover dire la novella..., così, nè più nè men, son tirata io da quello di Calandrino.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 29: Fece di me come d'uno cane, nè più nè meno.
Esempio: Vai Rim. 30: Nè più nè meno un dito Di quello ch'io v'ho detto Parlò Filandro dell'innamorata.
Definiz: § XIV. Non di meno, trovasi, con qualche parola inserita fra Non e Di, per Nondimeno. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 68: Non però di meno si richiede e la confessione e la satisfazione.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 42: E, come che tu uomo in parte ne' tuoi migliori anni nell'armi esercitato ti sii, non dovevi di meno conoscere quello che gli ozj e le delicatezze possano ne' vecchi, non che ne' giovani.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 169: Ma i nostri, quantunque trovassero il mondo allora assai dal suo buono uso antico essere guasto, non per tanto di meno ebber pure in ciò gran vantaggio.
Definiz: § XV. Non meno, usasi anche per Ugualmente, In ugual misura, relativamente ad altro termine espresso o sottinteso. –
Esempio: Dant. Purg. 13: Perchè in altrui pietà tosto si pogna, Non pur per lo sonar dello parole, Ma per la vista che non meno agogna.
Esempio: E Dant. Purg. 23: I' volsi il viso e il passo non men tosto.
Esempio: E Dant. Purg. 25: Summae Deus clementiae, nel seno Del grand'ardore allora udi' cantando, Che di volger mi fe' caler non meno.
Esempio: E Dant. Purg. 29: Io mi rivolsi d'ammirazion pieno Al buon Virgilio, ed esso mi rispose Con vista carca di stupor non meno.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 10: Manifestarsi non solamente col discorso delle ragioni, ma non meno con fresco esempio, l'utilità di questo consiglio.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 109: E se non meno andrò nel mar vorace Tosto o tardi a morire, almen vogl'io, Tosto o tardi ch'io vada, andarvi in pace.
Definiz: § XVI. Non meno che, in locuzioni comparative, vale Tanto quanto; ed usasi interponendo per lo più qualche parola fra i due avverbj. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 247: A me va per la memoria una cosa non meno commendevole forse che questa.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 18: Molto ebbe, in fin che 'l visse, di me cura, E non men ch'al mio secondo sposo Acrebbe con beltà la mia cintura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 79: E la feron conoscer per donzella, Non men che fiera in arme, in viso bella.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 3: L'inclita stirpe.... Dovea d'ogni laudabile costume.... Splender non men che fra le stelle il sole.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 3: Ridotta (l'Italia) tutta in somma pace e tranquillità, coltivata non meno ne' luoghi più montuosi e più sterili che nelle pianure ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 142: La qual cosa torna non meno in ornamento e comodità della terra vostra, che in satisfazione e scarico dell'animo mio.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 89: Conviene al principe primieramente conservare lo stato, il quale non meno si conserva con l'astenersi da quel che non conviene, che col fare quanto conviene.
Esempio: Strozz. Oraz. 166: Ciò facendo non meno si è imitante che si sia il pittore, quando egli s'effigia da sè.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 93: Il quale (Iddio) si dimostra padre non meno amorevole, quando ci flagella, che quando ci dà il latte delle consolazioni.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 135: Esponendo con parole non meno belle che ridondanti.... un pensiero verissimo.
Esempio: Giobert. Introd. 3, 223: La democrazia scientifica non è meno esiziale alle scienze, che la democrazia civile agli stati.
Definiz: § XVII. Poco meno, vale Presso a poco, Quasi, e simili. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 77: Fannosi pigri e lussuriosi, e poco meno si disciolgono a tutti li rei vizj fare e dire.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 120: Per lo quale toccare di quelle sacrate mani, frate Lione sentia tanta dolcezza di divozione nel cuore suo, che poco meno e' cadea in terra tramortito.
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 1, 15: Vennegli a memoria i suoi nipoti; e dimandando pianamente delle circostanze, aveva trovato poco meno che costui era uno de' suoi nipoti, e di questo non dubitava.
Esempio: Bemb. Rim. 103: Ond'io ringrazio Amore, Che m'ebbe poco men fin da le fasce.
Definiz: § XVIII. Poco meno che non, vale Poco mancò che non. –
Esempio: Pass. G. Cr. 21: Poco men che 'l cuor non se le divise, Degli occhi avie tante lagrime munte.
Esempio: Pulc. Luc. Driad. 10: Cominciò a sonare Col corno a bocca, e tant'air vi messe, Che poco men che non lo ruppe o fesse.
Esempio: E Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 5, 67: Così Guidon ferito ha il suo figliuolo, E poco men che non cascò pel duolo.
Esempio: Pulc. L. Morg. 1, 16: Orlando si sdegnò con Carlo Mano, E poco men che quivi non l'uccise.
Esempio: Bern. Orl. 44, 53: Perchè nel cor sentia sì grave duolo, Che poco men che di vita nol priva.
Esempio: Car. Long. 9: Ma le furon (certe buche) ben cagione di disertar molte pecore e molte capre, e poco men che le non furono la rovina di Dafni.
Esempio: E Car. Long. 91: Dafni in questa allegrezza poco men che non si dimenticò della Cloe.
Definiz: § XIX. Meno, posposto a un sostantivo in correlazione ad un precedente Più, posposto pure al sostantivo medesimo, forma una locuzione denotante una differenza di quantità, rispettiva a ciò di cui si discorre, così piccola, da non doverne tener conto. Così diciamo, ad esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Lira più, lira meno; Miglio più, miglio meno; Boccone più, boccone meno; e simili.
Definiz: § XX. Vie meno, che scrivesi pure congiuntamente Viemeno, ed altresì Via meno, vale Molto meno; ma oggi è, più che altro, proprio della poesia. –
Esempio: Bocc. Lett. 5: Chi è sì fuor di sè che non conosca.... quello medico essere poco savio, che innanzi che il malore sia maturo si affatica di porvi la medicina che il purghi? E via meno quegli che delle biade cerca di prender frutto allora che la materia a producere i fiori è disposta?
Esempio: Sacch. Nov. 1, 258: Poco impaccio m'ho dato da quinci addietro, e vie meno me ne darò da quinci innanzi.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 343: Ond'or ti spregia e fugge, e tu tel sai, Per vie men forza aver stanco ne' guai.
Definiz: § XXI. Aver meno checchessia, vale Mancarne, Esserne privo; anche figuratam. –
Esempio: Nov. ant. B. 54: Il cavallo non potea mangiare niente; e per ciò che non si sentia in podere da ciò avendo meno il cuoio, e' cominciava grandemente a putire.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 43: S'egli ha meno la grazia di Dio, si ha meno Iddio, si ha meno ogni bene d'anima e di corpo.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. 1, 55: Vedrai de' malati di quelli ch'hanno meno il naso, chi la mano, chi il piede.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. 2, 5: La bestia ha quattro gambe; se n'avesse meno una, ancor si sosterrebbe e non si lascerebbe cadere.
Esempio: Cess. Scacch. volg. 87: Sollicitandola con doni e con promesse, neente potè ismovere l'animo della donna duro come pietra; sì ch'ella volle anzi avere meno quelle donora, che per avarizia perdere la castità del corpo.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 33: Piacerai s'ella non ridesse.... E a me, s'ella potesse ridere celando ch'ella à meno uno dente.
Esempio: Pucc. A. Centil. 41, 94: Uomini e donne venien d'ogni canto, Cercando chi 'l fratello e chi 'l figliuolo, E chi 'l trovava s'allegrava alquanto. Ma chi l'aveva men, con doppio duolo Si dipartiva ec.
Definiz: § XXII. Aver checchessia di meno, vale pure Mancarne, Non averlo più; ed anche Averne in minor quantità o numero, che per lo innanzi. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 41: Abbia (il signore) un legno di men, ma dotta prole.
Definiz: § XXIII. Esser meno, e oggi più comunemente Esserci di meno, vale Mancare. –
Esempio: Bibb. N. 4, 6: Segnando quel che fosse meno cogli asterischi, e quello che fosse posto troppo, co' regoli.
Esempio: E Bibb. N. 10, 287: Dì e notte orando per voi, che noi possiamo vedere la vostra faccia, e possiamo compire quelle cose che son meno alla vostra fede?
Definiz: § XXIV. Far di meno, o a meno, di qualche cosa, vale Mancarne, Farne senza, volontariamente o no. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 14: Io far di meno del teatro posso.
Esempio: Giust. Vers. 131: Un popolo pieno Di tante fortune, Può farne di meno Del senso comune.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 311: Per chi può mostrar lo scrigno pieno, La testa è lusso, e ne può far di meno.
Definiz: § XXV. Far di meno di fare qualche cosa, vale Astenersi dal farla, Non farla. –
Esempio: Bemb. Asol. 83: Se.... avessero così detto,... di meno si sarebbe potuto fare di dare ora questo disagio a Vostra Maestà d'ascoltarmi.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. 124: Tutto questo però poteva io far di meno di dirvelo.
Definiz: § XXVI. Non poter a meno di non fare, o che non si faccia, checchessia, vale Non poter non fare, Dovere di necessità fare, ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Magal. Lett. At. 248: Qualunque delle due volontà si muova, non può a meno di non rispondere l'altra.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 45: Se la forza è determinata, nè in essa avvi azion che s'aumenti, non può a meno di non produr un effetto determinato.
Esempio: E Riccat. V. Dial. Forz. 62: Cadendo (la palla) nella scodella metallica..., non può a meno che non rimbalzi o non si ammacchi.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 391: Quindi anche il canto non potè a meno (san Gregorio Magno) di non riformare, o nuove cantilene introducendo, o le antiche studiosamente adattando alla litania, ec.
Definiz: § XXVII. Non poter esser di meno che, costruito con una proposizione, vale Dover di necessità avvenire che ec. –
Esempio: Segner. Mann. giugn. 27, 2: Tratta pur con uomini di natura amorevole quanto vuoi, buona, benigna; non può esser di meno che a lungo andare tu non conosca mancare in loro qualche dote che vi ameresti.
Definiz: § XXVIII. Non poter fare di meno, o a meno, di non fare, o che non si faccia, checchessia, vale Non poter non fare checchessia, Dover soffrire di necessità che altri faccia, o che avvenga, checchessia. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 353: E però non si può far di meno che le predette mie difese non si divolghino.
Esempio: Dat. Lett. 180: Non posso però far di meno di non mi maravigliare di Michelagnolo.
Esempio: Segner. Op. 4, 697: Stimano, benchè falsamente, di non poter far di meno di non tornar al peccato.
Esempio: Red. Lett. 1, 445: Non ho potuto far di meno di non leggere con particolare attenzione la prima di esse (canzoni), nella quale ec.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 1, 48: Per uomo di gran cuore che fosse Ferdinando Cortes, non potè far di meno di non si commuovere a questo avviso.
Esempio: Magal. Relaz. 81: Le piante, non potendo come nel piano ripararsi l'una l'altra da' venti, ed essendo così alte di fusto e così deboli di schiena, e avendo tutto il peso de' rami e de' frutti su l'ultima cima, non possono far di meno di non patire assaissimo.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 1, 6: Avrà ricevute le scuse dal signor Carlo Dati, al quale non potevo fare a meno di non avvisare la comparsa dei libretti dell'Ugenio.
Definiz: § XXIX. E in modo ellittico, usasi anche assolutam., nello stesso senso, per Non poter far di meno, o a meno. –
Esempio: Vill. G. 7, 30: Assai avemo detto sopra i processi e opere del Duca d'Atene,... e non si potea fare di meno, acciocchè sieno manifeste le cagioni perchè i Fiorentini si rubellarono dalla sua signoria.
Esempio: Machiav. Comm. 87: Io credo che bisogni che voi veggiate il segno. C. Senza dubbio; e' non si può far di meno.
Esempio: Varch. Suoc. 2, 1: Gismondo fu costretto dall'importunità del padre, e non poteva far di meno.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 32, 33: La ragione di questa diversità fra questi (conventi) e quelli delle monache è manifesta, perchè quelle stando riserrate non praticavano, e questi altri, per debito di loro ufizio, non potevano far di meno.
Definiz: § XXX. Venir meno, vale Cessare, Venire a fine, Finire, e simili. –
Esempio: Nov. ant. C. 124: Cominciò una novella che non venia meno.
Esempio: Lat. B. Tesorett. 119: Venir non ti poria La tua ricchezza meno.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 289: Se tu in pace porterai le tribolazioni, tu ne guadagnerai tal merito, che mai non verrà meno il regno di vita eterna.
Esempio: Dant. Vit. nuov. 62: La donna, con la quale io avea tanto tempo celata la mia volontà, convenne che si partisse...; per che io quasi sbigottito della bella difesa che mi era venuta meno, ec.
Esempio: Vell. Cron. 32: Subitamente per grande vecchiezza la vita gli venne meno, e morì nel 1296.
Esempio: Petr. Rim. 1, 194: E ria fortuna può ben venir meno, S'ai segni del mio sol l'aere conosco.
Esempio: Bocc. Fiamm. 107: Che giova il faticarsi in voler dire ogni particolare diletto che quivi si prende? Egli non verrebbono meno giammai.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 327: S'insempra; cioè s'imperpetua; imperò che la beatitudine dei beati mai non debbe venire meno.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 116: Era l'ufficio de' Venti venuto meno, e la riputazione del Duca grande.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 40: E se creduto ben gli avesse a pieno, Venia sua vita allora allora meno.
Esempio: Varch. Boez. 71: Con quai leggi [natura] provvegga E servi il tutto; con che laccio a pieno Il leghi, e tal che mai non venga meno (il lat. ha: irresoluto nexu).
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 5, 10: La solita allegrezza in me vien meno.
Esempio: Giobert. Rinnov. Proem. 1, 12: Il quale (moto) appunto venne meno, perchè gli si volle dare un indirizzo diverso e contrario a quello che io aveva divisato.
Definiz: § XXXI. E per Mancare al bisogno, Essere insufficiente, Non bastare all'uopo, e simili. –
Esempio: Quad. Cont.: Per tre quarti di braccio di velluto verde, che li venia meno per la moglie.
Esempio: Dant. Inf. 4: Io non posso ritrar di tutti appieno, Perocchè sì mi caccia il lungo tema, Che molte volte al fatto il dir vien meno.
Esempio: E Dant. Inf. 28: Chi poria mai.... Dicer del sangue?... Ogni lingua per certo verria meno.
Esempio: Panzier. Tratt. 10: L'amore risolve l'anima e pascela di diletto in luogo dove lo 'ntelletto e la memoria vengono meno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 58: Ben salverà amendui, se la sua spada E l'usato valor non gli vien meno.
Esempio: Bern. Orl. 44, 1: Ogni lingua per certo verria meno, Se ben fusse di ferro e se la voce Fusse di foco indefessa e veloce.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 128: Essendo venuta meno ad Icete questa prova, e scorgendo ogni giorno unirsi più popoli con Timoleone, accusava se stesso, che ec.
Esempio: Chiabr. Rim. 390: Ma se t'incresce dar l'orecchio a ciance, Non ti vengono men cose leggiadre (qui figuratam.).
Esempio: Lambr. Elog. 3: Se la parola non verrà meno al pensiero, vorrei ritrarre di lui, come pittore con pochi segni, quella interior forma dell'anima e dell'ingegno, la quale il fece ec.
Definiz: § XXXII. Detto di persona, vale Perder le forze, Cadere in isvenimento. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Mentre che l'uno spirto questo disse, L'altro piangeva sì, che di pietade Io venni men così com'io morisse.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 40: Venendo tutti quanti meno di sete nel diserto,... impetrò da Dio una fonte.
Esempio: Vill. M. 5, 48: Trovò il fanciullo morto; il perchè e' venne meno, e forte sbaì, e perdè la favella.
Esempio: Pass. G. Cr. 271: Vien men, che par che il cor se li divida.
Esempio: Petr. Rim. 1, 30: Nè giammai neve sott'al sol disparve, Com'io sentii me tutto venir meno.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 59: Io sentia dentr'al cor già venir meno Gli spirti, che da voi ricevon vita (qui figuratam.).
Esempio: Bocc. Decam. 2, 113: Da grave dolor vinto, venendo meno, cadde.
Esempio: Grazz. Pros. 177: Per la doglia grandissima si venne meno.
Definiz: § XXXIII. E figuratam., Perdersi di coraggio. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 83: Ripensate a Colui che sostenne così grande contradizione e persecuzione..., acciocchè non vi sia fatica il sostenere, e non veniate meno nelle tribolazioni.
Definiz: § XXXIV. Pur detto di persone, vale Finir la vita, Morire, Spengersi. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Quando li regi antichi venner meno Tutti, fuor ch'un renduto in panni bigi, Trova'mi ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 48: E 'l bel guardo sereno, Ove i raggi d'amor sì caldi sono, Che mi fanno anzi tempo venir meno.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 89: Beato venir men! chè 'n lor presenza (degli occhi di Laura) M'è più caro il morir, che 'l viver senza.
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 105: Pensò di troppo gaudio venir meno, Quando sentì che vivo è Filomeno.
Esempio: Baldov. Lament. 186: Appoich' (dappoichè) e' piace al ciel ch'i' vienga (venga) meno..., Tu di quest'ossa mie tien conto almeno.
Esempio: Forteguerr. Cap. 247: Se doviam presto tutti venir meno, Che val fortuna, o miseria ed oltraggio?
Definiz: § XXXV. E figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 248: È scritto di lei (della Sapienza): Dal principio dinanzi dalli secoli creata sono; e nel secolo che dee venire, non verrò meno.
Definiz: § XXXVI. Detto di piante, vale Seccarsi. –
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 36: Toccò.... detto bello ulivo, ch'era secco, e incontinente rinverdì e fiorì dì subito, e molto tempo bastò; e poi venuto meno, vi si fece una croce.
Definiz: § XXXVII. Detto di città, regno, istituzione, stirpe, o famiglia, e simili, vale Scemare di potenza, Scadere, ed altresì Venire ad estinguersi. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 47: E ancora ne sono discesi molti rami e lignaggi in Mugello e in Valdarno, e nella città assai, che oggi sono popolari e quasi venuti meno.
Esempio: Giamb. Oros. 81: Bambillonia disfatta mostra apertamente che ogne opera che per uomo si fa si disfà poscia, o per vecchiezza viene meno.
Esempio: Dant. Purg. 14: Chè dentro a questi termini è ripieno Di venenosi sterpi, sì che tardi Per coltivare omai verrebber meno (qui in locuz. figur.).
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 145: Non sostenete che il reame di Numidia.... venga meno e perisca da voi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 8: Facea pensiero Di porre alla superba Italia il freno. Faceal perciò, che più 'l Romano Impero Vedea di giorno in giorno venir meno.
Esempio: Grazz. Rim. V. 508: San Francesco, che fu così gran santo, Gli ordinò (gli zoccoli) a' suoi frati,.... Chè quel convento venia tosto meno, Dovendo sempre andare all'acattolica, Co' piedi nudi pestando il terreno.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 28: Le [leggi] longobardiche insensibilemente vennero meno e andarono in disuso.
Definiz: § XXXVIII. Venir meno, trovasi, poeticam., per Sparire agli occhi, Dileguarsi alla vista, Tramontare, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 13: Immagini quel carro a cui il seno Basta del nostro cielo e notte e giorno, Sì ch'al volger del temo non vien meno.
Definiz: § XXXIX. Venir meno ad alcuno, vale Mancargli del proprio aiuto, Non assisterlo ne' bisogni, e simili. –
Esempio: Nov. ant. B. 73: Lo 'mperadore disse: Io ti sodisfarò quando io sarò tornato. Ed ella disse: Se tu non redissi? Ed elli rispose: Sodisfaratti lo mio successore. E se 'l tuo successore mi vien meno? tu mi sei debitore.
Esempio: Rim. Ant. S. Onest. Bol. 191: Non so se per mercè che mi vien meno, Od è sventura, ec.
Esempio: Libr. Op. div. Andr. 46: O alto Iddio, lo quale giammai non venisti meno a' tuoi divoti, e sempre fosti largo ed abondevole della tua grazia a chiunque la ti domanda, ec.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 263: Fa' dunque come hai incominciato, e frequenta la chiesa, e Iddio non ti verrà meno.
Esempio: Vill. G. 592: Ma come piacque a Dio, che mai non venne meno la sua misericordia alle strette necessitadi del nostro Comune, in brievissimo tempo ci diliberò del tiranno Castruccio.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 453: Io vi prometto di non venirvi mai meno ad alcun vostro bisogno.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 105: Ed è il migliore giovare ancora a' cattivi per amore de' buoni, che venir meno a' buoni per cagion de' cattivi.
Definiz: § XL. Vale altresì Mancargli di parola. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 20: Cipseo rispose sempre, sè averla promessa a Pasimunda, nobile giovane Rodiano, al quale non intendeva venir meno.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 116: Non è leggerezza il venirti meno, se sarà cosa alcuna di nuovo nata.
Definiz: § XLI. Venir meno alcuno di alcuna cosa, vale Perderla, Restarne privo. –
Esempio: Senec. Pist. 54: Ti ricordo che tu non sottometti l'animo tuo in questa sollecitudine e pensiero e paura, perch'egli ne 'ndebolirebbe, e verrebbe meno di vigore quand'e' venisse alla pruova.
Definiz: § XLII. Venir meno di alcuna cosa ad alcuno, vale Fargliela mancare, Non dargliela. –
Esempio: Tav. Bit. 25: Io vi prego per lo solo Idio, e per l'amore, che voi non me ne vegniate meno.
Esempio: Stor. Apol. volg. 15: Io non ti verrò mai meno di questo poco ch'io mi troverrò.
Definiz: § XLIII. Venir meno di poter fare qualche cosa, trovasi per Non poterla fare. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 110: E troviamo adoperate dal cielo colla sua virtude tante operazioni nelle minere e nelle piante e nelli animali, e tante miracolose cose, che li pensieri verrebbero meno di poterle pensare, e le lingue verrebbono meno di poterle narrare.