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1) Dizion. 5° Ed. .
CATTIVO.
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CATTIVO.
Definiz: Add. Che per animo depravato cerca di fare altrui danno o dispiacere; Di pervertita natura, Tristo, Malvagio; detto di persona. Contrario di Buono.
Dal lat. captivus, Schiavo, Prigione. –
Esempio: Libr. Similit. 4: L'amistà, che si fa con cattiva persona, o vile, non può essere se non cattiva, e per vile cagione.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 204: Lasciando il cattivo uomo con la mala ventura stare con la sua disonestà.
Esempio: S. Antonin. Lett. 118: E se dicessi, perchè era buona [la figliuola] però l'amava; ma dimmi, chi t'aveva fatta certa, che per l'avvenire non potessi diventare cattiva?
Esempio: Machiav. Disc. 20: È necessario a chi dispone una repubblica, ed ordina leggi in quella, presupporre tutti gli uomini essere cattivi, e che li abbiano sempre ad usare la malignità dello animo loro, qualunche volta ne abbiano libera occasione.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 356: Non lo fate adirar mai, contentatelo Di ciò ch'e' vuole. B. Oh! e' sarebbe proprio Un farlo diventar cattivo.
Esempio: Dav. Tac. 2, 28: Divenne audace, pronto, astuto, e a sua posta buono e cattivo sommamente.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 3: Gli uomini cattivi si affaticano di nascondersi, e s'ingegnano di non apparire quel che e' sono.
Definiz: § I. E per Furfante, Briccone, Scellerato. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 104: Il quale era tanto cattivo, che non è vero che mai Lippo Topo ne facesse alcun cotanto.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 1, 317: Dalla sua dolorosa natura fu necessitato questo cattivo uomo a commettere tanto corrompimento di fede, tanto vituperio di Comune, tante abbominevolezze di donne, tante ingiurie d'uomini, tanto guastamento di paese.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 232: E' non è Manco pazzo, che lor [gli astrologi] si sien cattivi, Chi aggiusta lor fede in simil cose.
Definiz: § II. Cattivo dicesi anche di Chi, rispetto alla condizione, al grado, all'ufficio proprio, non sa o non vuole adempiere i doveri che gli appartengono. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 211: O quanti sono li dolorosi mariti che fanno cattive moglie! più ne sono cattive per difetto de' mariti, che per lo loro.
Esempio: Machiav. Disc. 110: Questo si prova facilmente, considerando quali cagioni mantenessero i Dittatori buoni, e quali facessero i Dieci cattivi.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 5, 67: Essendo [il Papa] risoluto, come cattivo cardinale ed aderente d'eretici, di non lo volere nè vedere, nè ascoltare.
Esempio: Nell. Iac. Serv. 3, 14: Una buona [serva] fa per cento, e cento cattive non fanno per una mezza buona.
Definiz: § III. Dicesi pure di Chi si mostra poco atto o esperto in una professione, in un'arte, in un esercizio qualunque. –
Esempio: Cas. Pros. 2, 34: L'altro [modo], perchè l'esser cattivo poeta non è comportabile a nessun grado.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 308: Aveva veduto ogni cattivo pittore condurre l'opere sue con miglior modo.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 361: Voi dunque, sig. Sarsi, mi tassate per cattivo sperimentatore, mentre nell'istesso maneggio errate quanto più gravemente errar si possa?
Esempio: Lastr. Agric. 1, 28: Siccome riescirebbe un cattivo medico chi non avesse mai frequentato lo spedale, così non potrà essere un bravo coltivatore chi vive sempre lontano dalle proprie terre.
Definiz: § IV. Ed anche di Chi non è abbastanza destro o gagliardo in far checchessia: come Cattivo compratore o spenditore, Cattivo camminatore, Cattivo bevitore e simili.
Definiz: § V. E per Vigliacco, Codardo, Poltrone o Dappoco, riferito specialmente a genti da guerra; ma si disse in generale di Persona qualunque. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli che non furon ribelli, Nè fur fedeli a Dio, ma per sè foro.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 26: Il fante di Rinaldo, veggendolo assalire, come cattivo, niuna cosa al suo aiuto adoperò, ma volto il cavallo ec.
Definiz: § VI. Usasi pure per Capriccioso, Disobbediente, ed anche Insolente, specialmente parlando di fanciulli. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 186: Gran cosa, ch'e' non abbino a fatica Rasciutti gli occhi, che sien sì cattivi.... I' so dir ch'e' dare' noia All'ombra (parla d'un ragazzo).
Definiz: § VII. Adoperasi talvolta anche per Furbo, Astuto, Malizioso. –
Esempio: Machiav. Comm. 113: Benchè io non gli abbia comunicato questo inganno, e' se lo indovina; che egli è cattivo bene, e veggo che si va accomodando.
Esempio: Bern. Orl. 27, 41: Ma dubitar di ciò non gli è mestiero, Chè 'l diavol di colei troppo è cattivo: Ciò che vedeva che al Conte aggradava, Quel gli diceva; il resto star lasciava.
Definiz: § VIII. Trovasi per Vile, Abietto, Di perduti costumi, Che non ha sentimento d'onore o di onestà. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 52: Ed avendo sentito che il marito di lei, quantunque di buona famiglia fosse, era avarissimo e cattivo, con lui compose di dovergli dare cinquecento fiorin d'oro, ed egli una notte ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 266: Sempre dicendole la maggior villania, che mai a cattiva femina si dicesse.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 156: Ucciderei una vile e cattiva e rea feminetta.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 210: Egli non ve n'è niuno sì cattivo, che non vi paresse uno imperadore.
Definiz: § IX. Si usò per Misero, Infelice, Sciagurato; onde l'esclamazione Cattivo me, per Misero me. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 90: Oimè, cattiva me, vedi quel che io faceva!
Esempio: Zibald. Andr. 18: Cotale mia vicina così è bene vestita, e così onorata, ed io cattiva non ardisco a stare tra l'altre femmine.
Definiz: § X. Si usò altresì per Afflitto, Malinconico, Malcontento. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 245: Messer lo medico.... tutto dal capo al piè impastato, dolente e cattivo, avendone alquante dramme ingozzate, pur n'uscì fuori.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 82: Così adunque Calandrino tristo e cattivo, tutto pelato e tutto graffiato a Firenze tornatosene,.... al suo fervente amor pose fine.
Definiz: § XI. Cattivo, per similit., dicesi degli animali che inferociscono contro l'uomo; ed altresì di quelli che hanno qualche vizio o difetto, onde sono meno atti ai servigi a cui l'uomo gli destina. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 399: La quale [cavalla] se avrà passati dieci anni, ne nascerà indottrinabile e cattivo puledro.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 68: E per avventura in su un cattivo ronzino a vettura venendosene, trovò il già detto Giotto.
Definiz: § XII. Detto di membro o parte del corpo, vale Difettoso, sia per vizio naturale, sia per malattia o per altro accidente. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 14: Ma Vittorio, che gli stava dall'occhio cattivo, quasi cozzando in esso, lo fermò.
Definiz: § XIII. Detto del sangue o degli umori del corpo, vale Viziato, Corrotto. –
Esempio: Red. Cons. 1, 151: Il quale [utero] imbrattato di fermenti cattivi e viziosi, possono questi.... somministrare all'uovo calato nell'utero un cattivo liquore inabile al di lui crescimento.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 114: Coloro che erano grandemente soggetti a tosse, a prendere delle infreddature, ad essere asmatici o catarrosi, erano perpetuamente di cattivo sangue.
Definiz: § XIV. Detto di malattia, o altro incomodo, o della lor natura, vale Maligno, Difficile a curarsi o a guarirsi. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 95: Non aveva, Secondo l'arte nostra, a nascer mai Questo accidente in questo corpo. L. E pure V'ha, e di mala sorte. A. Io non posso Creder ch'il mal sia cattivo; pur noi Ci rivedremo, Lando.
Esempio: Red. Lett. M. 24: È più sicuro praticare con genti che abbiano vaiuolo di buona natura, che con coloro che lo hanno cattivo.
Esempio: E Red. Lett. M. appr.: Il quale [male] se è stato benigno e piacevole in una persona, può diventare di cattiva natura in un'altra, per cagione della diversità dei temperamenti.
Definiz: § XV. Cattivo riferiscesi a sorta, specie, ed anche razza, stirpe; e vale Che ha in sè del guasto, del disgustoso, del nocivo, detto di cose; ovvero del disonesto, del tristo, del malvagio, detto di persone. –
Esempio: Grazz. Comm. 147: Dicovi che gli spiriti di casa vostra sono d'un'altra sorte, anzi della più cattiva e pessima razza che si possa trovare.
Esempio: Pap. Tratt. var. 125: I nostri liquori e spiriti corrosivi offendono solamente la carne che toccano di mano in mano, e non diffondono la loro cattiva qualità per tutto il corpo.
Definiz: § XVI. Riferito a famiglia, casa e simili, vale Che ha mal nome, Che non gode l'altrui stima.
Definiz: § XVII. E detto di amicizie, compagnie, pratiche e simili; vale Che è occasione ad altri di mal fare, Che trascina al male, Che travia. –
Esempio: Libr. Similit. 4: L'amistà, che si fa con cattiva persona, o vile, non può essere se non cattiva, e per vile cagione.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 367: Badi a vivere Da uom dabbene, e lassi andar le pratiche Cattive.
Esempio: Fag. Rim. 5, 193: Tu che sol fra' serti d'oro Te ne stavi ognor giuliva, Con tal pratica cattiva, Dov'è andato il tuo decoro?
Definiz: § XVIII. Riferito a certe facoltà o potenze dell'anima, come ingegno o memoria, e a certi sentimenti del corpo, come vista, odorato ec.; vale Che non ha le virtù o proprietà convenienti all'esser suo, necessarie alle sue funzioni; e però Inabile o Poco atto al fine cui da natura è destinato.
Definiz: § XIX. E riferito a società civile, a un paese, a un secolo e simili; vale Vizioso, Pieno di gente iniqua o disonesta, In cui si vive e si opera male. –
Esempio: Machiav. Disc. 47: Se e' sarà nato d'uomo, si sbigotterà d'ogni imitazione dei tempi cattivi, e accenderassi d'uno immenso desiderio di seguire i buoni.
Definiz: § XX. Detto di animo, cuore, natura e simili, Inclinato al male, Perverso. –
Esempio: Machiav. Disc. 86: Mosso poi Manlio o da invidia o dalla sua cattiva natura a far nascere sedizione in Roma ec.
Definiz: § XXI. E pur detto di cuore, adoperasi spesso per Duro, Che non sente affetto o Che non ha compassione per alcuno.
Definiz: § XXII. Riferito a disposizione dell'animo, umore, ed anche all'animo stesso; vale Malcontento, Torbido, Inquieto; ed anche Maligno, Ostile. –
Esempio: Machiav. Disc. 226: Avendo presentito questo cattivo umore che ne' popoli latini era entrato, i Romani.... fecero loro intendere ec.
Esempio: E Machiav. Stor. 1, 207: A molti altri pareva da farlo, e per virtù di quello imporgli termini; i quali trapassando, ciascheduno conoscesse il cattivo suo animo, e si potesse.... più giustificatamente fargli la guerra.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 5, 363: Inasprito maggiormente per il cattivo animo che dimostravano contra di lui, cominciò a fabbricare un forte, il quale signoreggiando la città, la potesse tenere a freno.
Esempio: Segner. Mann. nov. 10, 2: Vuoi conseguirlo? Caccia i cattivi umoracci. Pruova a stare un poco digiuno.... da quei diletti, o sensuali o sensibili, di cui pur troppo ti gravi.
Definiz: § XXIII. Detto di volontà, intenzione e simili; vale Non pronto a fare ciò che l'uom dee, Recalcitrante, Restío; ed anche Mal disposto, Volto o Diretto a nuocere. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 149: Il quale [Duca di Guisa] chiamando gli Stati universali, e mostrando o l'incapacità o la cattiva intenzione ed il malgoverno del Re, facesse disponere delle faccende del regno ad arbitrio e sodisfazione della Lega.
Definiz: § XXIV. Riferito ad azione, pensiero, sentimento, costume, tenor di vita, abito e simili; vale Turpe, Disonesto, Riprovevole. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 82: Fu uno giovane, il quale era povero cherico, e per povertà facea spesse volte delle cose cattive e sconce.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 205: Come veduto l'ebbe, incontanente gli corse nello animo un pensier cattivo, e mai più non statovi.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 207: Era costui chiamato Ruggeri da Ieroli, di nazion nobile, ma di cattiva vita.
Esempio: Machiav. Disc. 85: Avendo ordinato i premj ad una buona opera e le pene ad una cattiva, ed avendo ec.
Esempio: E Machiav. Disc. 170: Persuadendosi gli uomini, che la sua cattiva vita [del principe tristo] possa far surgere una libertà.
Esempio: Med. Aridos. 1, 1: La maggior parte de' costumi de' gioveni, o buoni o cattivi che si sieno, procedono dai padri e madri loro.
Esempio: Varch. Stor. 3, 85: Significava a Cesare l'acerbo odio e mortale che tutta la città di Firenze portava universalmente al Duca, ed i cattivi suoi portamenti.
Esempio: Tass. Lett. 2, 335: Se fosse necessario che le persone di cattivo costume sempre riportassero castigo, Paride l'avrebbe riportato; e Pandaro, rompitore de' patti, sarebbe stato parimente punito ne l'Iliade.
Esempio: Segner. Pred. 198: Quantunque io abbia menata cattiva vita, desidero tuttavia quant'ogni altro di sortire una buona morte.
Definiz: § XXV. Dicesi anche di Qualsivoglia atto o tratto, che riesca altrui molesto o dannoso. –
Esempio: Grazz. Comm. 100: Io sto colle febbri, che colui non faccia al mio figliuolo qualche cattivo scherzo.
Definiz: § XXVI. Riferito ad atti della nostra mente e della volontà, come giudizio, provvedimento, consiglio, scelta e simili; vale Non diritto, Non ben ponderato, Non provvido. –
Esempio: Machiav. Disc. 262: A tutti questi termini si viene per cattivi consiglj, e cattivi partiti, da non avere misurato bene le forze sue.
Esempio: E Machiav. Disc. 344: Coloro che, per cattiva elezione o per naturale inclinazione, si discordano dai tempi, vivono il più delle volte infelici.
Esempio: E Machiav. Disc. 421: Essendo tutti gli uomini in questo ciechi, di giudicare i buoni e cattivi consiglj dal fine.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 5, 271: Dubitava ora [il Legato] che tutti i sinistri fossero attribuiti al suo cattivo consiglio.
Definiz: § XXVII. Detto di nome, fama, riputazione, opinione e simili, si usa a significare Che il nome, la fama ec., che altri ha, è di persona cattiva, disonesta o simili. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 5, 377: Quanto più il Re si affaticava di procedere destramente per non dare mala sodisfazione al pontefice, e cattiva opinione del sentimento suo, tanto più arditamente si opponevano molti de' senatori.
Definiz: § XXVIII. Riferito a viso, cera, maniere, parole o simili; vale Brusco, Villano, Scortese, Che dimostra animo mal disposto, od anche semplicemente preoccupato. –
Esempio: Panz. Luc. Cron. 8: I quali con cattivi volti e mal volentieri furo uditi da' Priori.
Esempio: Bern. Orl. 37, 30: Per questo aveva il Re cattiva cera, E per sospetto si guardava intorno.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 200: S'accrebbero in gran maniera i disgusti di lui per le parole pungenti e per le cattive cere che riceveva.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 31: Tu mi tratti con maniere.... cattive.
Definiz: § XXIX. Detto altresì di aspetto, o di cera, vale pure Che dimostra mala salute, non buona disposizione del corpo.
Definiz: § XXX. E detto del colore di certi generi, come olio, vino e simili; vale Alquanto alterato, Che dimostra in essi qualche vizio o imperfezione. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 223: Ne ottengono [dalle olive riscaldate] un olio di cattivo colore, rancido e disgustoso.
Definiz: § XXXI. Riferito a condizione, stato, termine, partito, così di persona come di cosa; vale Meschino, Infelice, Pericoloso; ed anche Umile, Abietto. –
Esempio: Poliz. Pros. 97: Visto che la cosa era condotta in cattivo termine per lui, si messe a volere tentare di nuovo la fortuna.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 248: Allora i signori Veneziani, essendo astretti da una gran fame,.... si condussono in cattivi termini.
Esempio: Grazz. Comm. 241: Alessandro per questa cagione sbigottito e disperato non sapeva che farsi, ed era a cattivo partito.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 136: Si fanno ancora delle cacciate, mentre taluno che vede il suo [gallo] a cattivo partito, più tosto che perder dieci, s'accorda a perder tre.
Definiz: § XXXII. Cattivo dicesi di discorso, indizio o segno qualunque, e simili, che diano argomento a pensare o sperare non bene di una persona o d'una cosa. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 29: E come fa le sue coserelluzze? – Eh, s'industria. – È un uometto di talento? È un buon figliuol. – Cattivo complimento!
Definiz: § XXXIII. E riferito all'effetto che producono sull'animo altrui discorsi, parole, pratiche e simili; vale Non accetto, Sgradito. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 562: E qui ebbero a chetarsi, mozzata loro la parola in bocca, prima da un confuso bisbiglio eccitato dal cattivo suono d'una simil proposta, e poi da una irritazione incapace di reprimersi, che diede più tosto in grida che in voci, perduto di vista ogni discreto riguardo.
Definiz: § XXXIV. Detto d'istituzioni, leggi, ordini, governi e simili; vale Che non è conforme ai principj del buono o del giusto, Che non provvede all'utile comune, Che è o può essere cagione di tristi effetti. –
Esempio: Machiav. Disc. 36: Qualunque volta si vede che le forze esterne siano chiamate da una parte d'uomini che vivono in una città, si può credere nasca da' cattivi ordini di quella.
Esempio: E Machiav. Disc. 40: Vollono o i cattivi suoi governi, o la cattiva sua fortuna, che la espugnazione di quella città non seguisse.
Esempio: E Machiav. Disc. 240: Se gli uomini non dimostrano particolarmente la virtù loro, nasce non dalle artiglierie, ma da' cattivi ordini, e dalla debolezza degli eserciti.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 242: Sapere egli che tutte le calamità del popolo vengono sempre attribuite al cattivo governo del principe.
Definiz: § XXXV. Detto delle opere dell'arte o dell'ingegno, ed anche di lavori od opere manuali, vale Non condotto secondo le regole dell'arte, Che non ha pregio rispetto ad essa, Brutto o Di brutta forma, ed anche Fatto male. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 421 var.: Lo cattivo suggello che fa lo segno ne la cera, fa cattivo segno ne la cera, bench'ella sia buona.
Esempio: Cas. Pros. 2, 36: Se io avrò affaticato V. S. con tanto cattiva lettera, sia contenta di perdonarmi.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 7: Serve che siano cose non mai conosciute, perchè dall'operante pregiudicato siano derise e trascurate, affinchè per mezzo di un cattivo lavoro elle ottengano una infelice riescita.
Definiz: § XXXVI. E riferito alla maniera o allo stile, con cui un lavoro è condotto, vale Non procedente da buoni principj, Di metodo o Di gusto non buono o corrotto. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 88: Fuggendo certe sottilità che più presto recano addosso all'opere un so che di stento.... e di cattiva maniera.
Definiz: § XXXVII. Riferito a studj, vale Fatto male, cioè senza il metodo o l'indirizzo conveniente.
Definiz: § XXXVIII. Detto di fatti o successi, e anche del tempo in cui avvengono; vale Avverso, Disgraziato, Calamitoso. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 170: Il sedicesimo giorno di questo mese fu molto cattivo, e da dover esser sempre pianto da' Fiorentini.
Esempio: E Varch. Boez. 113: A' buoni sempre avvengono cose buone, a i cattivi cattive.
Definiz: § XXXIX. Detto di occasione, fortuna e simili, vale Non propizio, Non prospero; e anche Contrario, Sfavorevole. –
Esempio: Poliz. Pros. 56: Hollo molto confortato, e datogli speranza assai di qualche ristoro dalla M. V. Ma gli pare avere con voi sì cattiva ventura, che non gli si appicca nulla.
Esempio: Machiav. Disc. 407: Nessuna cattiva sorte li fece mai divenire abietti [i Romani], nè nessuna buona fortuna li fece mai essere insolenti.
Esempio: E Machiav. Disc. 409: Questo diventare insolente nella buona fortuna ed abietto nella cattiva, nasce dal modo del procedere tuo, e dalla educazione nella quale tu sei nudrito.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 316: Avendo tenuto da principio e con cattiva fortuna il partito degli Ugonotti, se n'era allontanato per cagione di molte inimicizie.
Definiz: § XL. Detto di affari, negozj e simili; vale Disutile, Svantaggioso, Dannoso.
Definiz: § XLI. E detto di arti o mestieri, vale Che dà guadagno meschino od incerto, Poco lucroso. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 249: Ognuno ha cattiv'arte. S. Ed io l'ho pessima. Pazienzia!
Definiz: § XLII. Detto di augurj, prognostici, influsso, stella e simili; vale Sinistro, Infausto. –
Esempio: Red. Lett. M. 24: Le dico bene, che quel secondo verso è nato sotto cattiva stella, o io ho qualche incognita antipatia con esso.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 449: Quando si lodano di belli i bambini, le superstiziose femmine ne prendono cattivo augurio.
Definiz: § XLIII. Detto di principio, germe, qualità, proprietà, effetto, esempio, usanza e simili; vale Malefico, Pernicioso, Che mena al male, a corruzione o simili. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: La fievolezza dello stomaco si è vera causatrice di questi cattivi effetti.
Esempio: Machiav. Disc. 117: La più cattiva parte che abbiano le repubbliche deboli, è essere irresolute.
Esempio: E Machiav. Disc. 133: Io non credo che sia cosa di più cattivo esempio in una repubblica, che fare una legge e non la osservare.
Esempio: E Machiav. Disc. 336: In una [repubblica] non corrotta, non vi avendo luogo nessun principio cattivo, non possono cadere in un suo cittadino questi pensieri.
Esempio: E Machiav. Disc. 426: Un buon capitano debbe fuggire al tutto di operare alcuna cosa, che, essendo di poco momento, possa far cattivi effetti nel suo esercito.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 127: Chè a l'ultimo, ne le cose più necessarie, per non parer di quei che vogliono riformare il mondo, mi lascio trasportare a questa cattiva usanza (dello scriver lettere), ancora che gli voglia male e lo faccia sopra stomaco (qui in ischerzo).
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 300: L'assimigliarsi eziandio al peggiore non è difetto, se la simiglianza non è nelle proprietà cattive; nè pel contrario l'assimigliarsi al migliore è perfezione, se la simiglianza non è nelle proprietà buone.
Definiz: § XLIV. Detto dell'esito o della riuscita di checchessia, di prova, risposta o simili; vale Contrario al desiderio o all'espettazione, Spiacevole. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 73: Gli uomini fanno alcuna volta l'ambasciate per modo, che le risposte seguitan cattive.
Esempio: Panz. Luc. Cron. 8: Malvolentieri furo uditi da' Priori, e fatto loro villane e cattive risposte.
Esempio: Machiav. Disc. 344: Coloro che, per cattiva elezione o per naturale inclinazione, si discordano dai tempi, vivono il più delle volte infelici, ed hanno cattivo esito l'azioni loro.
Esempio: E Machiav. Disc. 370: Sendo nella città nostra di Firenze seguite.... dimolte guerre, ed avendo fatto i cittadini Fiorentini tutti una cattiva prova, si riscontrò la città a sorte in uno che mostrò in che maniera s'aveva a comandare agli eserciti.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 380: Privo della speranza del governo della Provenza per la cattiva riuscita del trattato di Marsiglia,.... cominciò a prestar orecchie ec.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 5: Rifondono [i coltivatori] il cattivo esito delle loro faccende, fatte male o fuor di tempo, sull'annata infelice, sul caso, o sull'influsso de' pianeti.
Definiz: § XLV. Detto di notizia, avviso, novella e simili; vale Che annunzia un avvenimento infausto e doloroso. –
Esempio: Lipp. Malm. 12, 9: Olà, che nuove? Ed un risponde, e dice: oh camerata, Cattive, dolorose.
Definiz: § XLVI. Detto di ragione, argomento o discorso, vale Non fondato nel vero, Di poco o nessun valore, ed anche Non opportuno; e detto di causa, questione o simili, vale Priva di buon fondamento, Non sostenuta da valide ragioni. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 361: Il sapersi solo che si fusse abboccato [s. Ambrogio] con Eugenio, arebbe pregiudicato un mondo alle cose di Teodosio; come che la causa di colui non fusse così cattiva e scelerata, come in fatti ell'era (qui figuratam.).
Definiz: § XLVII. Detto del modo o mezzo di fare o conseguir checchessia, di espediente, rimedio e simili; vale Non atto all'uopo o al caso, Non conducente al fine, Inefficace. –
Esempio: Machiav. Disc. 74: A far questo, non basta usare termini ordinarj, essendo i modi ordinarj cattivi; ma è necessario venire allo straordinario.
Definiz: § XLVIII. Riferito a tempo, stagione, vento e simili; vale Piovoso, Aspro, Violento; ed anche Contrario, Nocivo ai corpi o alle campagne. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 258: Quando l'anno è cattivo, e l'aere pistilenzioso, allor guadagnano i medici.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 5: Color che di quei feltri fer la 'ncetta Caveranno dal tempo Cattivo util guadagno.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 1, 300: Qui mi ritrovo sempre in casa pel cattivo tempo.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 8: Allora si vede verificato il proverbio a tutti noto, il buon coltivatore rompe la cattiva stagione.
Definiz: § XLIX. Detto di raccolta, vale Molto scarso; e detto di annata, vale In cui le raccolte sono state meschine. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 8: Ho quasi ogn'anno osservato diligentemente le raccolte buone, le mediocri e le cattive, secondo l'annata.
Esempio: E Lastr. Agric. 1, 135: La quale [messe] riescì poi, nonostante la cattiva annata, al doppio dell'ordinaria.
Definiz: § L. Detto del mare, vale Tempestoso, Burrascoso.
Definiz: § LI. Detto di aria, esalazioni, luogo e simili; vale Malsano, Pestilenziale, Nocivo alla salute. –
Esempio: Tens. Fortif. 1, 16: In quanto alla cattiva aria si può rimediare, nascendo questa per la putrefazione dell'acqua, con farla, nel tempo dell'estate, due volte la settimana sortire dal fosso.
Esempio: Grand. Relaz. Fucecch. 154: Parendo affatto impossibile che con qualsivoglia altra maniera si possano risanare i suoi poderi, e provvedere al bisogno che hanno di scolo molto più spedito e libero di quello che aver potrebbero per mezzo de' fossi proposti e pericolo delle cattive influenze che possono cagionare le materie corrotte nell'acque morte, ed i fetenti vapori che quindi esalano.
Esempio: E Grand. Relaz. Fucecch. 195: Si costuma di tenere le cateratte chiuse l'estate, perchè la scarsezza delle medesime acque non pregiudichi alla salubrità dell'aria, con ridurre tutta la superficie del lago in un pantano fecondo di cattivi vapori e di fetide esalazioni.
Esempio: Pap. Tratt. var. 127: Non è necessario che la vernice si riscaldi, ma anco fredda svapora il sopraddetto alito cattivo, che poi s'insinua nel corpo.
Esempio: Targ. Valdin. 1, 98: I venti di ponente.... portano dentro al catino della Valdinievole le cattive esalazioni del padule di Bientina.
Definiz: § LII. Detto di terreno, o della sua esposizione, vale Che non si presta alla cultura, Non adatto a una specie di coltivazione, Sfavorevole alle piante. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 56: Bisogna distinguere quali sieno i generi di quelle [piante] che indicano buono o cattivo terreno per la coltivazione da farsi.
Esempio: E Lastr. Agric. 1, 57: Gli abeti ed i cipressi.... tengon l'ultimo luogo, e dimostrano un terreno piuttosto cattivo.
Esempio: E Lastr. Agric. 1, 263: In un buon terreno in pianura, a levante o a ponente, gli alberi crescono più in venti anni, che in quaranta sui monti e a cattiva esposizione.
Definiz: § LIII. Detto di viaggio, vale Disagiato, Incomodo, Nel quale si abbia avuto a soffrire alcuna disgrazia o molestia. –
Esempio: Salvin. Lett. IV, I, 301: Dopo un disastroso e cattivo viaggio, sono arrivato a Uliveto.
Definiz: § LIV. Detto di strada, passo e simili; vale Faticoso, Non agevole a camminarvi, e anche Guasto, sia per condizione propria, sia per tempo o stagione piovosa. –
Esempio: Allor. A. Cap. 121: Non attraverserà ciglioni o fosse Col cavallo, e trovando scesa o passo Cattivo, scende giusta le sue posse.
Esempio: Grazz. Comm. 342: Tra ch'ei va adagio, e che son le strade cattive e la stanza discosto, non dubito punto di non avere spazio di fare il più bel tratto che si facesse giammai.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 22: Le strade son cattive. L. Ella [la bestia] m'ha già Levato d'altri fanghi e d'altri fondi; Ma la mi cadde sotto.
Esempio: Fag. Rim. 6, 38: Quei che di notte è per cattiva strada, Dove già cadde, o di cader paventa, Se ec.
Definiz: § LV. Detto di monete, metalli preziosi, gemme e simili; vale Alterato, Falsificato.
Definiz: § LVI. Detto di sapore, vivande, bevande, e in generale di cose da mangiare; vale Spiacevole al gusto, ed anche di Qualità non buona, Corrotto, Andato a male. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 231: E se per ispessezza de' frutti si caricassero troppo i rami, sì se ne deono.... trascerre tutti i viziosi, acciocchè il sugo, che va a' corrotti, si volga e vada a' migliori, e a' nobili faccia abbondanza; la quale abbondanza perdevano per gli troppi e cattivi frutti.
Esempio: Volg. Pist. Vang. 2, 15: Ogni buono albero fa buono frutto, ed il reo albero fa cattivo frutto (qui in locuz. figur.).
Esempio: Frescobald. Viagg. 85: Per le parti d'Alessandria e per l'Egitto sono i frutti molto dolci,.... ma trovasi cattivo oglio.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 228: Fatto che è l'olio, non resta che conservarlo chiaro, lucente, fluido, e senzachè pigli di rancido o di altri cattivi odori e sapori.
Definiz: § LVII. E detto in particolare di erbe, vale Nocivo, sia ad animali, sia ai campi.
Esempio: Monet. Poes. 200: Ma prima si proveda d'un pastore, Che mangiar non gli lasci erbe cattive (qui in locuz. figur.).
Esempio: Lastr. Agric. 1, 136: Finalmente si moltiplicano per la stessa ragione dell'umido le cattive erbe, le quali sfruttano la terra e soffogano il grano, che non risponde col suo fruttato.
Definiz: § LVIII. Detto di odore, vale Spiacevole al senso dell'odorato. –
Esempio: Magal. Operett. var. 272: A considerare questa illuminazione odorosa, nella forma che potrebbe essere praticabile in una gran chiesa, credo, anzi ho per indubitato, che sarebbe assai più il cattivo odore che il buono.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 114: L'eccezione che si dà a quest'usanza, è il rischio che corre il grano di prender del cattivo odore, che chiaman sito di buca.
Esempio: E Lastr. Agric. 1, 222: Quelli poi che troppo indugiano, andando in cerca d'una soverchia maturità, ottengon l'olio troppo grasso, e spesso ancora di cattivo odore.
Definiz: § LIX. Detto di suono o di strumenti musicali, vale Ingrato alle orecchie, Che rende un suono aspro e non armonico.
Definiz: § LX. Detto di qualsivoglia arnese o strumento, ed altresì delle materie occorrenti ad un'opera; vale Che non ha le qualità necessarie per quella, Non adatto, Che non serve al bisogno. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 421 var.: Lo cattivo suggello che fa lo segno ne la cera, fa cattivo segno ne la cera, ben ch'ella sia buona.
Esempio: Magg. Fortif. 107: Dove il terreno sarà cattivo, e' parapetti vorranno esser più grossi.
Definiz: § LXI. Detto di macchine, ordigni, veicoli e simili; vale Che non va o non agisce bene, ed anche Scomodo, Disagiato, specialmente per difetto di costruzione.
Definiz: § LXII. In generale dicesi di Qualsivoglia cosa ridotta in pessimo stato; e vale Guasto, Logoro, Malconcio e simili. –
Esempio: Stor. Pistol. 33: Allora due giovani guelfi,.... vestiti a modo di femmine, di panni stracciati e cattivi, con un fascio d'erba in capo per uno, entrarono in Larciano.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 36: Datigli alcuni panni assai cattivi, ed empiutagli la borsa di denari,.... per quello usciuolo, onde era entrato, il mise fuori.
Esempio: Fag. Rim. 5, 226: A raccorre il numero e la lista Di tutti i ricuciti, e delle tante Toppe poste riposte e soprapposte, Impazzato sarebbe un computista; Facendo noto coll'esempio vivo, Quanto mai nuoca un abito cattivo, E quando specialmente viene a farsi L'abito poi difficile a mutarsi (qui in equivoco).
Definiz: § LXIII. Cattiva di sua persona, si disse di donna disonesta, di perduti costumi. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 209: La quale essendo disonesta e vana con l'altro marito, era stata tenuta assai cattiva di sua persona.
Esempio: ESacch. Nov. 2, 68: Carmignano, che sapea la madre di colui esser cattiva di sua persona stata, subito rispose ec.
Definiz: § LXIV. Con le cattive, posto avverbialm., vale Con cattive maniere, Con modi aspri, Con durezza o rigore. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 425: Non si potrebbe nè dire nè credere quanto l'Imperadore,.... e pubblicamente e privatamente, ora colle buone e quando colle cattive, si sforzassero con ogni ingegno.... di ridurre i Protestanti in concordia.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 8, 12, 355: Se i rei con le buone nè con le cattive il vogliono intendere.
Esempio: Segner. Op. 4, 550: Dov'ella [l'osservanza delle Feste] è rilassata, procuriate a poco a poco ridurla a' dovuti termini, benchè con le buone, più che con le cattive.
Definiz: § LXV. Dir cattiva ad alcuno, vale Essergli contraria la fortuna; più comunemente Dirgli male dir male ad alcuno.
Definiz: § LXVI. Essere un cattivo fare checchessia, dicesi comunemente per Essere malagevole, difficilissimo, e quasi impossibile, fare quella tal cosa; come, per esempio,
Esempio: Esempio del Compilatore È un cattivo andare contro la corrente; Sarebbe un cattivo fare il signore, senza danari; e simili.
Definiz: § LXVII. Essere più cattivo che i tre assi, si disse proverbialm. per Essere cattivissimo, cioè maliziosissimo. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 80: Nel bazzicar taverne e chiassi S'è fatto ognun di voi sì bravo e dotto, Che in oggi è più cattivo di tre assi, E viepiù tristo d'un famiglio d'otto.
Esempio: Not. Malm. 2, 513: Più cattivo di tre assi. Asso si dice il numero uno de' dadi, che è il minor numero, e per conseguenza nel più è il peggiore che vi sia, tirando tre dadi: e da questo, il presente termine significa cattivissimo, che vale astutissimo.
Definiz: § LXVIII. Essere più cattivo che Banchellino, è modo proverbiale che si usò a significare Esser cattivissimo. –
Esempio: Pulc. L. Son. 26 var.: Tu se' cattivo più che Banchellino, Da saltarla a tua posta in S. Martino.
Esempio: Varch. Ercol. 101: Se si vuol mostrare lui essere uomo per aggirare e fare stare gli altri, si dice: Egli è fantino, egli è un bambino da Ravenna, egli è più tristo che i tre assi, più cattivo che Banchellino, più viziato e più trincato che non è un famiglio.