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1) Dizion. 5° Ed. .
LAVORARE.
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LAVORARE.
Definiz: Neutr. Operare, Adoperarsi in alcun che, Attendere a qualche opera, e per lo più conforme al proprio istituto di vita.
Dal lat. laborare, che oltre al significato neutro di Durar fatica, Faticare, aveva anche quello attivo di Fare, Lavorare. –
Esempio: Dant. Inf. 13: E se non fosse che in sul passo d'Arno Rimane ancor di lui alcuna vista; Quei cittadin, che poi la rinfondarno Sovra il cener che d'Attila rimase, Avrebber fatto lavorare indarno.
Esempio: Bibb. N. 10, 302: Quelli che non vuole lavorare, non manduchi.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 57: Essi (Bruno e Buffalmacco) lavoravano nel monistero delle donne di Faenza.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 21: Quando, per fuggire ozio, volessi dall'orazione alquanto sospendere la tua mente, e non è necessità lavorare in casa, e tu di che vivere hai competentemente, piglia a ec.
Esempio: Gell. Circ. 11: Oh! se tu ti facesti pescatore per non lavorare, e' dovette avvenire a te come fa a tutti coloro che ec.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 375: Abiamo comperato uno pezo di marmo d'una figura del naturale: e lunedì comincerò a lavorare.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 85: In quel tempo usavano i Romani equità co' loro schiavi, e lavoravano i padroni di lor mano in compagnia.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 347: A lavorare non abbiam valeggio, Se si beve acqua tinta col campeggio.
Esempio: Lambr. Elog. 232: Un uomo, di cui non sapresti se fosse maggiore il sapere, l'operosità o la semplicità antica, la benevolenza verso il popolo e il lavorare indefesso.
Esempio: E Lambr. Elog. 234: Così non avveniva a Meleto, dove si studiava, ma si lavorava, si provava e riprovava, secondo l'italiano metodo, che ec.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 28: Il cervo dormesi ben lunga un'ora, E il ragno assiduo sempre lavora.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 246: Egli (il bue) esce all'alba della stalla fuore, E fino a sera a lavorare è avvezzo.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 326: Anzi di dì e di notte ci si lavora, e battecisi la lana.
Definiz: § III. In significato particolare, vale Coltivare il terreno o il podere, Attendere in un data podere ai lavori dell'agricoltura. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 525: I' ho tolto un lavoratore a Pazzolatico, che ora al febbraio comincia a lavorare.
Definiz: § IV. Pure in significato particolare, parlando di studj, indagini, e simili, che si fanno intorno a checchessia. –
Esempio: Maff. Stor. diplom. 1: Altri crede tanto in questi tre secoli essersi fatto, e da gli uomini di varie nazioni tanto essersi già in Europa lavorato, investigato e discusso, che ec.
Esempio: Buondelm. G. Guerr. giust. 5: Lo spirito di adulazione e di venalità.... ha in parte ritardato gli avanzamenti di questa utilissima facoltà; e molti han lavorato più per oscurarne le idee chiare, che per istabilire o illustrar quelle che avean bisogno o di sostegno o di luce.
Definiz: § V. Detto di persona, e usato con un avverbio, vale Adoperarsi, Ingegnarsi, con istrumento appropriato, a conseguire l'intento voluto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 8: Mette su l'arco un de' suoi strali acuti; E, nascoso, con quel sì ben lavora, Che fóra ad uno Scotto le cervella ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 120: Ruggier di qua di là sì ben lavora, Ch'al Pagan l'arme in più d'un loco fora.
Definiz: § VI. Trovasi, con un compimento di luogo, per Esserci lavori, Avere, gli abitanti di quel luogo, occasione e modo di esercitarsi nei proprj mestieri. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 564: La terra dicono che la sta male; chè non ci si lavora.
Definiz: § VII. In costrutto con un termine retto dalla prep. A, Di o In, vale Operare secondo quella particolar maniera di esecuzione indicata dal compimento, e propria dell'arte cui l'opera stessa appartiene; o secondo la forma particolare che si dà al lavoro. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 42: È vero che i pennelli di vaio vogliono essere di più ragioni; sì come da mettere d'oro; sì come lavorare di piatto, che vuole essere un poco mozzetto colle forbicine, e arrotato un poco.
Esempio: E Cennin. Tratt. Pitt. 43: Il modo e ordine a lavorare in muro, cioè in fresco.... Principalmente comincio a lavorare in muro, del quale t'informo che modi dei tenere a passo passo. Quando vuoi lavorare in muro (ch'è 'l più dolce e il più vago lavorare che sia), prima abbi calcina e sabbione, tamigiata bene l'una e l'altra.
Esempio: Cellin. Pros. 9: E lavororno ancora d'intaglio, di basso rilievo e di cesello, assai bene.
Esempio: E Cellin. Pros. 78: Tenevo un certo tassettino tondo, in sul quale io lavoravo; e di mano in mano io tiravo l'oro del campo con un piccolo martellino, mettendolo nelle braccia e nelle gambe per fare eguale tutte le grossezze; di modo che con la detta pazienzia, insieme con una gran diligenzia, io condussi l'opera, cioè la detta figura, quasi vicino alla fine, sempre lavorando; la qual si domanda lavorare in tondo, per non aver sotto il suo campo, e senza metterla in pece, cioè ne' sopradetti stucchi.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 83: Il bassorilievo, il far di terra, di cera o di stucco, di legno, d'avorio, il gettare de' metalli, ogni cesellamento, il lavorare d'incavo o di rilievo nelle pietre fini e negli acciaj.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 152: Fatte dunque le mestiche, cioè mescolati insieme questi colori, volendo lavorare o a olio o a tempera o in fresco, si va coprendo il lineamento, e mettendo a' sui luoghi i chiari e gli scuri ed i mezzi.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 10, 293: Lavorò eccellentemente.... d'incavo, per ismalti e per niello.
Esempio: Baldin. Vonab. Dis. 114, 1: Questa (l'arte dell'orefice) à otto modi di lavorare, che sono: gioiellare.... lavorar di cavo, lavorar d'intaglio,... e lavorar di grosserie, che sono statue, vasi e simili.
Definiz: § VIII. Pure in costrutto con un termine retto dalla prep. A o Di, vale Operare con quel determinato istrumento che è indicato dal termine. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 20: Altri v'era che il lavoravano (l'ottone) a martello, facendone sonagli, e chi cuchiari, e chi bacini.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 134: Bene sappi lavorare di martello ed adoprare per intagliare ciappe e burini.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 92: Per lavorare di bulino.... non si era veduto mai chi in piccoli o grandi spazj facesse tanto numero di figure.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 114, 1: Lavorare di cesello.
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 142: E ben assai che lavorar d'accortezza e di presenti e di prieghi costò al Padre, il finalmente impetrare di proseguir oltre fino a Nanchin.
Definiz: § X. E con un compimento retto dalla prep. Di, e indicante la materia lavorata, vale Far opere di quella particolare materia. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 76: Bisogna ancor sapere ben lavorar di legname e di ferro, e non esser ignorante di saper lavorare al torno.
Esempio: Cellin. Vit. 236: Questo aveva cura alle botti ed alle citerne; ancora si dilettava di lavorare di legname.
Esempio: ECellin. Vit. 418: Era tanta la voglia che io avevo di lavorare di marmo, che ec.
Definiz: § XI. Pure in costrutto con la particella Di, reggente il termine della cosa a cui si attende, o intorno a cui si lavora. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 271: Nè alcuna cosa era che a donna appartenesse, sì come lavorar di lavorii di seta..., che ella non facesse meglio che alcun'altra. E 5, 57: E tutte di diverse cose lavoravano ec.
Definiz: § XII. Ed anche in costrutto con la prep. Di, reggente un Infinito, per Esercitare quella data arte che dall'Infinito stesso è determinata. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 50: E venutogli innanzi Un che di stampar Opere lavora, Disse: Stampatemi questo in mal'ora.
Definiz: § XIII. Lavorare, detto di cosa, vale altresì Produrre essa quel determinato effetto ch'ella è destinata a operare. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 223: Il quale non durò guari che, lavorando la polvere, a costui venne un sonno subito e fiero nella testa, tale che ec.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 22: E se vedi che 'l carbone lavori, sta bene; e se fusse troppo cotto, non si tiene al disegno, ch'el si spezza in molte parti.
Esempio: Ambr. Bern. 4, 4: La chiave è tutta ruggine...: Sare' bene ugnerla Un poco, e poi lavorerebbe meglio.
Esempio: Galil. Op. VIII, 64: Quando l'acqua abbassa oltre a un determinato segno, la tromba non lavora più.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 578: A voler che il momento della sua somma gravità (del pendolo) lavori, bisogna ritirarlo indietro in gran lontananza dal perpendicolo.
Esempio: Fag. Comm. 4, 19: Ora intendo perchè il Notaio mi scambia da Ciapo, e discorre da se solo come i pazzi: il vino lavora. Può ella mai stare, che una botte di nove barili sia vota in tre mesi?
Definiz: § XIV. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 41: Ma tanto il foco (amoroso) lavorava drento Che per costei perduto ha il sentimento.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 74: Non pur di regni o di ricchezze parlo, In che la ruota instabile (della Fortuna) lavora.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 20: Alcina ascolta, e ben nota il veleno, Che l'invidia in lui sparse, ir lavorando.
Esempio: Bern. Dial. Poet. 244: Ah! ah! vedi se 'l furor divino lavora. Compare, tu debbi anche tu esser mezzo poetalo vero hai bevuto un poco.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 150: In somma non si vede Apparir fuori alcun segno di male: Ma la non si riposa dì nè notte, E dice che ha un grande affanno al core. D. È de' cattivi e dee lavorar drento.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 39: Ma le faville entrateci da Trespiano, lavorando a poco a poco, levarono un incendio tale, scoprendosi in più luoghi ammalati contagiosi, che per estinguerlo, fu di mestieri cavarsi la maschera, e dichiararsi per infetti.
Esempio: Segn. A. Oraz. I, 5, 99: Conciossiachè in quella guisa appunto lavori il peccato nell'anima, come nella pasta si faccia il fermento.
Esempio: Salvin. Lett. IV, 1, 284: Ero agile e snello, come un giovanetto di quindici anni, sì per la cioccolata in corpo che lavorava, e pel laccetto del ferraiolo bene accomodato, ec.
Definiz: § XV. Detto di fabbriche, ovvero di opificj, macchine, e simili, vale Essere in esercizio, Andare, ovvero Essere in movimento, Agire. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 61: Nella valle di Boccheggiano.... erano più edificj a fabrica di ferro ordinati, ed avendo io cura di farli lavorare, pigliai ancor di quelle miniere di ferro, oltre a quella dell'Elba, che ec.
Esempio: E Biring. Pirotecn. 487: Grandissima e continua diligenzia bisogna avere, chi vuol ben.... far lavorar una zecca.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 556: Faremo prima lavorar la vita di proda, ed insieme e dal pari gli argani, che appresso vi sono, fin tanto che la proda della nave s'alzi sopra la superficie del mare.
Definiz: § XVI. In costrutto con la prep. A., o con un avverbio o particella avverbiale, vale Adoperarsi, Contribuire, Concorrere, a produrre un determinato effetto; per lo più figuratam. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 285: Per niun modo è possibile che l'uomo si ne rimanga (dal male), e a Dio si converta, se la onnipotente mano di Dio non ci lavora.
Esempio: E Cavalc. Frutt. Ling. 104: In vano s'affatica la lingua del predicatore, se lo Spirito Santo non lavora dentro nel cuore.
Esempio: Scarp. Serm. S. Ag. 73: Gli animali e le piante e l'erbe tutte lavorano all'onore di Dio.
Definiz: § XVII. E per Avere efficacia, virtù, di operare, di produrre un determinato effetto. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 24: L'acqua dell'orzo.... dicono i savj ch'è la maggior cosa che in tutto questo mondo sia allo 'nfermo, e che più lavora a recarlo in sanitade.
Definiz: § XVIII. Att. Fabbricare, Condurre o Ridurre alla debita forma o compimento. –
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 27: Ammazzò del popolo ventitrè mila di quelli, che avevano fatto e lavorato il vitello, secondo che si legge nell'Esodo.
Esempio: Stat. Pot. Fir. 3, 102: Nè alcuno monetiere o ovriere della cittade o contado di Firenze, o del distretto, lavori o faccia pila, torsello o altro ferramento, per battere alcuna moneta in alcuna parte d'Italia fuori della cittade di Firenze.
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 60: E lavorrai (lavorerai) quelle cornicette (de' casamenti) con gran piacere e diletto.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 21: Quando.... non è necessità lavorare in casa, e tu di che vivere hai competentemente, piglia a lavorare qualche cosa pe' poveri.
Esempio: Ghibert. Comment. 11: Detto scultore lavorava una sepoltura d'uno Cardinale.
Esempio: Bald. Eron. 8: Mirabile fra gli altri, ne' tempi nostri, è quello (l'orologio) che fu lavorato da Giovan Maria Barocci nostro compatriota, e donato a Pio V.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 173: Quello altro (lavoro) che ci rimane, si lavora tuttavia.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 2: Può essere che si ritrovi alcuno che ne desideri (dei termometri) più minuta notizia..., almeno intorno al modo e alla maestria di lavorargli.
Esempio: Marchett. Anacr. 20: Degno scultor,... Piacciati lavorarmi un gran bicchiere Di finissimo argento.
Definiz: § XIX. E per similit. –
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 176: Maraviglioso è sopra tutti quell'umore che han nelle viscere i bachi filugelli, che lavorano i bozzoli della seta.
Esempio: Red. Esp. lnsett. 161: Tre altri bachi cavati da tre pere bugiarde stettero due giorni senza mettersi a lavorare i bozzoli.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 28: Quando i bachi sono maturi, hanno bisogno d'aria tepida, per lavorare vigorosamente il loro bozzolo.
Definiz: § XX. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Torric. Lez. 4: Se la fortuna non avesse invidiato la gloria di questo scoprimento (della percossa) al nostro secolo, già era certo che il famosissimo Galileo lavorava questa gioia per arricchirne il monile della toscana filosofia.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 13: Sì come anche quelli [oggetti] che dagli intelletti nostri si formano e si disegnano colà entro, si conservano o si lavorano più o meno perfetti.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 85: Su questo modello dunque lavorate la grand'opera della vostra salute eterna, e non dubitate poi che non siate per conseguirla.
Esempio: Tagl. Lett. scient. 293: Passando per i varj pertugi dell'osso chiamato cribriforme, vanno (due nervi dell'organo dell'odorato) a maraviglia tessendo e lavorando una membrana, che ec.
Definiz: § XXI. Riferito a terreno qualsiasi, vale Prepararlo con gli opportuni lavori affinchè produca, Coltivarlo. –
Esempio: Pallad. Agric. 6: Primieramente, la ragione d'eleggere e bene lavorare il campo sta in quattro cose, cioè aria, acqua, terra ed ingegno.
Esempio: Vill. G. 858: In questo anno furon molte pioggie..., onde molto sconciò le ricolte..., e le terre si poterono male lavorare e seminare.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 36: Io lavorava un loro giardino bello grande.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 41: Avendolo ricevuto, gl'impose che egli l'orto lavorasse, e mostrogli quello che a fare avesse.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 41: E quello che si dice de' lavoratori, intendi di coloro che lavorano le terre de' suoi signori.
Esempio: Bern. Orl. 24, 52: Come gli hai tratti, gli seminerai Nella terra che dianzi hai lavorata.
Esempio: Cellin. Vit. 391: Questo giovane mi governava un cavallo, lavorava l'orto, ec.
Esempio: Vett. Colt. 90: Essendo già dumila anni sono da una persona ingegnosa stata chiamata l'arte del lavorar la terra, madre e nutrice di tutte l'altre arti.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 205: Bisogna far queste diligenze avanti che la vigna si lavori, affinchè non s'abbia occasione di calpestarla quand'è lavorata.
Definiz: § XXII. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Stor. Nerbon. volg. 142: Tra gli alberi e le fronde ogni uno colla sua (donna) si tirarono da lato e disarmoronsi; ogni uno lavorò il podere molto bene, perchè n'erono molto volonterosi, ch'erono istati assai tempo sanza poter lavorare.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 41: Se voi mi mettete costà entro, io vi lavorrò (lavorerò) sì l'orto, che mai non vi fu così lavorato.
Esempio: EBocc. Decam. 3, 149: Ma lodato sia Iddio, che il tuo campo, non l'altrui, hai lavorato.
Definiz: § XXIII. E riferito a piante, vale Coltivare con lavori e sughi la terra che è intorno ad esse, Custodirle debitamente. –
Esempio: Pallad. Agric. 123: Ne' luoghi caldi si vogliono (i cotogni) intorno lavorare del mese d'ottobre e di novembre.... E se non si lavora spesso intorno, diventano tosto sterili o tralignano.
Esempio: EPallad. Agric. 125: Dilettatisi (i mori) d'esser lavorati dintorno cavando e letaminando.
Definiz: § XXIV. Riferito ad altra materia che la terra, vale Acconciarla, Ridurla, in forma ch'ella possa servire al fine per cui si lavora. –
Esempio: Cellin. Pros. 187: Si debbono (i mattoni).... con i ferri, cioè asce e scarpelloni larghi, fatti a posta, lavorargli pulitamente.
Esempio: E Cellin. Pros. 200: Lavorarle (le pietre dure) con il piombo e lo smeriglio, che in questo modo se ne lieva.
Esempio: Bart. D. Suon. 67: Un dì.... gli avvenne di trovar su la riva del fiume, o non guari più oltre, una muta di ferraj, che lavoravano a gran colpi un ferro sopra l'ancudine.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 185: L'età nuova de' giovanetti è come una pietra da lavorare, atta a ricevere ogni lineamento o di vizio o di virtù, che sopra vi si abbozzi co' primi colpi.
Definiz: § XXV. Lavorare, vale pure Preparare, Manipolare, Maneggiare, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 19: Ad Issabella il re d'Algier scongiuri Di non la molestar fè più di mille, Pur ch'essa lavorar l'acqua procuri, Che far lo può qual fu già Cigno e Achille.
Esempio: Aver. G. Lez. tosc. 3, 73: In molti e diversi uficj dividevano il ministero del credenziere: altri accomodando..., altri lavorando latticinj, e addimandavansi lactarii.
Esempio: Pindem. Poes. 344: Come un sospiro si lavori e un guardo, Poco sapete.
Definiz: § XXVI. Vale anche Mettere in opera, Adoperare, per un dato lavoro. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 37: Se 'l vuoi (il colore azzurro) per lavorarlo in vestiri, o per farne verde,... vuolsi triarlo più.
Definiz: § XXVII. Trovasi riferito a cosa che operi un qualche effetto, per Governarne, Regolarne, l'attività, Curare che agisca convenientemente al fine voluto. –
Esempio: Cellin. Pros. 178: E mentre che costoro lavoravano la mia fornace, che io avevo tanto ben fatta, con molta facilità aveva condotto il mio bronzo in bagno, cioè fuso presso che al suo termine.
Definiz: § XXVIII. Detto di pittore, vale Ornare di pitture, Dipingere. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 49: Buffalmacco.... lavorò in Firenze, nel monasterio delle donne di Faenza, che era dov'è oggi la cittadella del Prato, tutta la chiesa, di sua mano.
Definiz: § XXIX. Riferito ad opera, sia manuale, sia intellettuale, vale Farla, Eseguirla, Condurla. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 271: Se dunque è peccato lavorare le feste opere servili e mondane, bene è molto maggiore far balli e canti.
Esempio: Ricc. A. M. Om. volg. Pref. 3: Laonde, colla maggior proprietà ed eleganza che m'è stato permesso, fino a quel segno cioè che si potea senza offendere la lealtà di traduttore, ho nel toscano idioma questa version lavorata.
Definiz: § XXX. Dì da lavorare, o Giorno, da lavorare, vale Giorno non festivo, Giorno feriale, in cui si lavora; comunemente Giorno di lavoro. –
Esempio: Sacch. Nov. 57: E secondo ho sentito, gli dì da lavoravo s'è molto guardato da' mali e dalle rie cose.
Definiz: § XXXI. Lavorare addosso a uno, trovasi per Dirne male, o simile. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 3, 220: Non vorrei che mi fusse lavorato addosso, e che per aver dissuasa questa impresa si facesse argomento che io avessi altro animo di quello che debbo avere verso le cose di Sua Maestà.
Definiz: § XXXII. Lavorare bene o male, dicesi figuratam. di certe piantagioni e seminagioni, quando in un dato terreno si attaccano, o vi nascono, o germogliano, e poi sviluppano, bene o male. E per estensione dicesi anche dei bachi da seta, quando fanno buona o mala riuscita. –
Esempio: Targ. Viagg. 6, 126: Allora si sarà sicuri che la patata lavorerà bene sotto terra, moltiplicandovi, ed ingrossandovi maravigliosamente le sue tuberose radici, ec.
Definiz: § XXXIII. Lavorare sopra di sè, vale Lavorare per proprio conto, e non per un maestro, o principale; e dicesi per lo più degli artisti. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 201: Si partì (lo Starnina) da Antonio Viniziano; e, cominciando a lavorare sopra di sè, fece in Santa Croce.... molte storie di Sant'Antonio abate, in fresco.
Definiz: § XXXIV. Lavorar sott'acqua. –
V. Acqua, § XXIX.
Definiz: § XXXV. Chi lavora dà le spese a chi si sta; o, come anche si dice, Chi lavora fa la roba a chi si sta; vale proverbialmente: Il lavoro degli operosi torna utile agli oziosi. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 5: Vedet'or voi com'hanno L'arti necessità Dell'agio; e chi lavora Per questo dà le spese a chi si sta.
Definiz: § XXXVI. Dove si manduca, o si manuca, Iddio mi ci conduca, e dove si lavora, mandi fuora; o, come anche si trova, E dove si lavora, non ancora; maniera usata proverbialm. a mordere Chi, per non durar fatica, va scroccando il vitto ora qua e ora là. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 408: Tu se' già tornato, eh?... Addove si manuca, Iddio mi vi conduca; e dove si lavora, mandi fuora.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 52: Non sapete voi che si dice: dove si manuca, Dio mi ci conduca; e dove si lavora, non ancora?
Definiz: § XXXVII. Fare e disfare è tutto un lavorare; dicesi, in proverbio, di chi lavora male, senza la necessaria attenzione o preparazione, ond'è poi obbligato a disfare il già fatto.
Definiz: § XXXVIII. In un'ora il cielo lavora; vale proverbialm.: Le più grandi cose e più inaspettate possono succedere in brevissimo tempo e quando altri meno ci pensa. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 438: Io non so come possano avverarsi questi vostri presagi. Ans. In un'ora il cielo lavora.
Definiz: § XXXIX. Pian ben si lavora, vale lo stesso che l'altro proverbio Chi va piano va sano; e suol dirsi a chi troppo precipita nell'operare o nell'immaginare. –
Esempio: Bern. Orl. 26, 17: Su, disse Astolfo, che si fa qui ora? Batter si vuole il ferro mentre è caldo. Disse il principe: Pian ben si lavora; State, cugin mio bello, un poco saldo, Chè voi non sete ove credete ancora.