Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
AMICO .
Apri Voce completa

pag.48


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
AMICO .
Definiz: Quegli che inverso dell'altro amico adòpera tutto quello, che egli stima essergli bene, e ciò fa per cagione d'esso amico Lat. amicus.
Esempio: Bocc. proe. n. 3. Nella qual noia tanto rifriggerio mi porsero i piacevoli ragionamenti d'alcuno amico.
Esempio: Tratt. consol. Chente è il corpo sanza l'anima, cotale è l'huomo sanza gli amici
Esempio: Dan. Conv. 39. Neuno dee biasimare l'amico suo palesemente, perocchè a se medesimo da del dito nell'occhio.
Esempio: Petr. Son. 20. Io era amico a queste nostre dive
Esempio: E Petr. can. 20. 2. Non mia, ma di pietà, la faccia amica [cioè amatrice]
Definiz: ¶ Diciamo in proverbio. Amico da bonaccia, cioè amico in buona ventura, e per interesse.
Definiz: ¶ E anche quell'altro. Chi vuole amici assai ne provi pochi, che vale, che, nel provargli, molti ti mancano fra le mani.
Definiz: ¶ Prendesi anche in disonesto significato. Lat. amasius, amasia.
Esempio: Bocc. n. 16. 25. Dove ella disonestamente amica ti fu, che ella onestamente tua moglie divenga.
Esempio: E Bocc. n. 17. 18. D'averla di moglie d'un Re, fatta divenire amica d'un Castellano.
Esempio: E Bocc. nov. 19. 33. E tanto l'amore, che l'amico, e 'l marito le porta, che, con lei lungamente dimorati, niuno la conosce.
Esempio: G. V. 1. 12. 2. Menollasene in Grecia, e tennela per sua femmina, o vero amica
Esempio: Dan. Inf. c. 30. Di Mirra scellerata, che divenne Al padre, fuor del dritto amore, amica.