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Dizion. 2° Ed. .
AMICO .
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AMICO .
Definiz: | Quegli che inverso dell'altro amico adòpera tutto quello, che egli stima essergli bene, e ciò fa per cagione
d'esso amico Lat. amicus. |
Esempio: | Bocc. proe. n. 3. Nella qual noia tanto rifriggerio mi porsero i piacevoli
ragionamenti d'alcuno amico. |
Esempio: | Tratt. consol. Chente è il corpo sanza l'anima, cotale è l'huomo sanza gli amici
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Esempio: | Dan. Conv. 39. Neuno dee biasimare l'amico suo palesemente, perocchè a se medesimo
da del dito nell'occhio. |
Esempio: | Petr. Son. 20. Io era amico a queste nostre dive |
Esempio: | E Petr. can. 20. 2. Non mia, ma di pietà, la faccia amica
[cioè amatrice] |
Definiz: | ¶ Diciamo in proverbio. Amico da bonaccia, cioè amico in buona ventura, e per interesse. |
Definiz: | ¶ E anche quell'altro. Chi vuole amici assai ne provi pochi, che vale, che, nel provargli, molti ti
mancano fra le mani. |
Definiz: | ¶ Prendesi anche in disonesto significato. Lat. amasius, amasia. |
Esempio: | Bocc. n. 16. 25. Dove ella disonestamente amica ti fu, che ella onestamente tua
moglie divenga. |
Esempio: | E Bocc. n. 17. 18. D'averla di moglie d'un Re, fatta divenire
amica d'un Castellano. |
Esempio: | E Bocc. nov. 19. 33. E tanto l'amore, che l'amico, e 'l
marito le porta, che, con lei lungamente dimorati, niuno la conosce. |
Esempio: | G. V. 1. 12. 2. Menollasene in Grecia, e tennela per sua femmina, o vero amica
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Esempio: | Dan. Inf. c. 30. Di Mirra scellerata, che divenne Al padre, fuor del dritto
amore, amica. |
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