Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
AMICO .
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AMICO .
Definiz: Sust. Che ama d'amicizia. Latin. amicus.
Esempio: Boc. Proem. 3. Nella qual noia tanto rifrigerio mi porsero i piacevoli ragionamenti d'alcuno amico.
Esempio: Tratt. Consol. Chente è il corpo sanza l'anima, cotale è l'huomo sanza gli amici.
Esempio: Dan. Conv. 39. Neuno dee biasimare l'amico suo palesemente, perocchè a se medesimo da del dito nell'occhio.
Esempio: Petr. Son. 20. Io era amíco a queste nostre dive.
Esempio: E Petr. Canz. 20. 2. Non mia, ma di pietà, la faccia amíca [cioè amatríce.
Definiz: §. Diciamo in proverbio: Amico da bonaccia, cioè Amico in buona ventúra, e per interesse.
Definiz: §. E anche quell'altro: Chi vuole amici assai, ne provi pochi; che vale, Che nel provargli, molti ti mancano fra le mani.
Definiz: §. Prendesi anche in disonesto significato. Lat. amasius, amasia.
Esempio: Boc. Nov. 16. 25. Dove ella disonestamente amica ti fu, che ella onestamente tua moglie divenga.
Esempio: E Bocc. 17. 18. D'averla di moglie d'un Re, fatta divenire amica d'un Castellano.
Esempio: E Bocc. 19. 33. È tanto l'amore, che l'amico, e 'l marito le porta, che con lei lungamente dimorati, niuno la conosce.
Esempio: G. V. 1. 12. 2. Menollasene in Grecia, e tennela per sua femmina, o vero amica.
Esempio: Dan. Inf. 30. Di Mirra scellerata, che divenne Al padre, fuor del dritto amore, amica.