Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
ALBORE
Apri Voce completa

pag.36


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ALBORE
Definiz: da alba. E proprio quello splendor bianco del Cielo, che apparisce, quando si parton le tenebre della notte. Lat. diluculum.
Esempio: Dan. Purg. 25. E quale, annunziatrice degli albóri, L'aura di Maggio muovesi, ed olezza.
Esempio: E Dan. Purg. c. 16. Vedi l'albór, che per lo fummo raia, Già biancheggiar.
Esempio: Guid. G. E vegnente l'albór del seguente dì, fatta la mattina, ec.
Definiz: ¶ Per semplice biancheggiamento di splendore. Latin. albor. Gr. λευκότης.
Esempio: Stor. Aiolf. Quando il vidono, essendo un poco d'albór di lume di Luna, allora credettono, che, ec.
Definiz: Di qui INNALBARE, che è il cominciare dello 'ntorbidarsi l'acqua, che, quando fa ciò, par che biancheggi. Quando è alquanto torbida si dice ALBA acqua alba, e ALBICCIA acqua albiccia.