Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FONDO.
Apri Voce completa

pag.281


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
FONDO.
Definiz: Sost. masc. Parte o Faccia interna inferiore di qualsivoglia cavità.
Dal lat. fundus. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Oscura, profond'era e nebulosa [la valle d'abisso] Tanto, che, per ficcarlo viso al fondo, I' non vi discernea veruna cosa.
Esempio: E Dant. Inf. 9: In questo fondo della trista conca Discende mai alcun del primo grado, Che sol per pena ha la speranza cionca?
Esempio: E Dant. Inf. 18: Quel cinghio che rimane, adunque è tondo, Tra il pozzo e il piè dell'alta ripa dura; Ed ha distinto in dieci valli il fondo.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 241: Percosse tre volte, con un ferro da cavare, lo fondo arido di quel pozzo.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 16: Ch'e' fossi della terra sieno d'ampiezza in bocca di venti braccia, e cupi dieci; e nel fondo i detti fossi sieno larghi diecie braccia.
Esempio: Vill. M. 2, 30: Il quale [fosso] era braccia quattro largo in bocca, e braccia tre largo in fondo.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 24: Trovata aperta la sepoltura di Scannadio nè dentro vedendovisi, perciò che nel fondo l'aveva Alessandro voltato, ec.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 265: E sia [la fossa] per tutto, dal campo di detta casa insino a detto olmo, di detta larghezza d'un braccio, dal fondo 2/3 di braccio, e abbisi a fare a comune spese.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 131: N'è piena (di scope e fascine impeciate) l'una e l'altra sponda Dal fondo cupo insino all'orlo quasi.
Esempio: E Ar. Orl. fur.22, 93: Il pozzo è cavo, e pieno al sommo d'acque; Grieve è lo scudo, e quella pietra grieve. Non si fermò fin che nel fondo giacque.
Esempio: Cellin. Pros. 186: Tornando al detto piano del fondo della fornace, dove si deve mettere il metallo, cioè il bronzo, questo si deve fare a pendìo.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 39: Cavate con diligenza le piante [degli asparagi], convien porle in sul fondo della fossa, che sia prima ripiena di terra ben lavorata.
Esempio: Maff. Anfit. 299: Afferma [il Baluzio] esservi un pozzo, del quale non sia stato possibil mai ritrovare il fondo. Il fondo può sperarsi lo troveranno, se cercheran meglio.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 39: Dolcemente andavam, quando sentissi Un grand'urto, e ci parve a quel rumore Precipitar nel fondo degli abissi.
Definiz: § I. Riferito a mare, lago, ovvero a fiume, canale, e simili, denota la Superficie del suolo, e più spesso il Suolo stesso, occupato dalle acque, ovvero sul quale le acque scorrono. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Lo fondo suo (del ruscello) ed ambo le pendici Fatt'eran pietra.
Esempio: E Dant. Purg. 26: Poi.... disparve per lo fuoco, Come per l'acqua il pesce andando al fondo.
Esempio: E Dant.Parad. 3: Quali.... per acque nitide e tranquille Non sì profonde che i fondi sien persi, Tornan.
Esempio: E Dant. Parad.19: Che (l'occhio), benchè dalla proda veggia il fondo In pelago nol vede; e nondimeno Egli è; ma cela lui l'esser profondo.
Esempio: Barber. Docum. Am. 250: Guarda uscita ed intrata, L'alteza e la ferrata; E s'ello è saldo il fondo; E passa pian, secondo Che meglio delibererai Co' la compagna, ch'ài.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 134: Questo laghetto.... chiarissimo il suo fondo mostrava esser d'una minutissima ghiaia.
Esempio: Poliz. Pros. 34: Convien gittar nel fondo del mare e' miseri lor tesori.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 306: Il moto fatto dall'acqua infra il fondo e la superficie sarà di egual velocità, se il fondo d'esso fiume fia dritto od eguale in obliquità e larghezza. Questo si dimostra perchè dove non si genera il moto riflesso, ivi il moto incidente non si tarda; adunque se il fondo fia dritto senza globulenze, non vi si genera riflessione.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 72: Ne la sabbia il destrier, che 'l fondo smalta, Tutto si ficca, e non può rïaversi, Con rischio di restarvi ambi sommersi.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 96: Gli animai lassi, e quei che 'l mare ondoso, O de' liquidi laghi alberga il fondo.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 509: In una gran tempesta di mare la fortuna maggiore de' naviganti è incontrarsi in un fondo sodo ove buttar l'àncora. Conciossiachè se il fondo è pieno di sabbia o pieno di fango, l'àncora a guisa di un vomere va solcando quel suolo instabile, e non tien ferma la nave.
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 56: La parte inferiore dell'alveo, cioè quella ch'è premuta dal peso dell'acqua, si chiama il fondo, e le parti laterali.... si chiaman sponde o ripe.
Esempio: E Guglielmin. Nat. Fium. 58: Le differenze de' fondi sono, che questi si chiamano o vivi o morti. Fondo vivo è quello che avrebbe il fiume se l'acqua corresse uniformemente in tutte le sue parti; e questo si disporrebbe in uno o più piani, ec., secondo le diverse circostanze, come a suo luogo si dirà: ma il Fondo morto è di due sorti, cioè, o più basso del fondo vivo, e si chiama gorgo, ovvero più alto; e se è laterale al filone, si chiama spiaggia, attesochè questo nome è comune alle ripe ed al fondo, come che partecipa e dell'uno e dell'altro; ma se occupa tutto il fiume da una ripa all'altra, si nomina dosso o secca.
Esempio: Perell. Relaz. Cont. 6, 229: Il fondo degli alvei dei fiumi superiormente ai loro sbocchi in mare, non dispone in una declività continuata, e nemmeno si mantiene sempre superiore di livello al fondo degli sbocchi, ma in qualche distanza dal mare si abbassa sotto il fondo degli sbocchi, e quindi va gradatamente risalendo e facendosi acclive di modo che la sua linea rappresenta, ec.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 140: Baione da Verulamio.... crede che le paludi salse, nelle quali segue il discuoprimento frequente del fondo, siano più insalubri di quelle d'acqua dolce.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Bern. Orl. 67, 13: Di qualche cavalier l'amor sempre hanno [le Naiadi], Chè star senz'uomo ad ogni donna incresce; E di tal fate assai si trova al mondo, Ma non si veggon tutti i fiumi in fondo.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Giust. Vers. 130: E mai dello Stato Non pesca nel fondo.
Definiz: § IV. Riferito a vasi, recipienti, arnesi, strumenti, e simili, di qualsivoglia specie, denota la Faccia o Parte inferiore interna di essi, opposta alla Bocca; ma prendesi anche comunemente per Ciò che gli chiude per di sotto, e che ne forma ordinariamente la base. –
Esempio: Tratt. Vetr. 72: Innanzi che [l'allume] faccia la crosta nel fondo della caldara, lo metti in una olla nuova.
Esempio: Soder. Coltiv. 72: Dove non sieno i vini così gagliardi, è meglio vendemmiar ne' tini, e tini stretti in bocca, e larghi in fondo, che non isvapori.
Esempio: E Soder. Coltiv. 102: L'olio è migliore in cima del vaso, il mele nel fondo, e il vino nel mezzo.
Esempio: Dav. Eron. 13: Ma fora il vaso nel fondo, l'acqua v'entra subito per la bocca.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 54: Nel fondo del tegame non si è posto Altro che l'olio schietto, Che vuol esser più tosto assai, che poco, E vuol esser perfetto, Perchè non ha diletto, Fava senz'olio, o colla morchia sciocca.
Esempio: Bald. Vers. 167: Per lo fondo del vaso il legno intorno Fece volar con più veloci giri.
Esempio: Red. Poes. 258: Nel fondo di un bel cantero dipingasi Il suo ritratto dentro una seggetta.
Esempio: E Red. Esp. nat. 21: Nel fondo della canna di una terzetta di giusta misura, metteva pochi soli grani di polveve.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 3, 83: Ma i fatti saran come la padella, Che puzzolente e oscura in corpo tondo, Ha larghissima bocca, e poco fondo.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 55: Ma, a differenza di quelli (tamburlanini) il mio ha un fondo di latta, che nel suo orlo riceve il tamburlano, come farebbe il coperchio d'una scatola.
Definiz: § V. E figuratam., per Limite, Misura. –
Esempio: Cic. Ufic. 80 t.: Al tutto noi ci dobbiamo ricordare di quello, che spesse volte usato dagli uomini nostri, già è venuto in consuetudine di proverbio, ciò è che la donazione non ha fondo (il lat. ha: largitionem fundum non habet).
Definiz: § VI. Pur figuratam., dicesi comunemente La parte di un liquido, o di cosa strutta o stemperata, più grossa e men pura, la quale rimane, o si lascia, nel fondo del vaso. –
Esempio: Domen. Plin. 991: Le feccie del fondo si mescolano, acciò che torni il colore del zafferano (il lat. ha: foeces imae).
Esempio: Ricett. Fior. C. 258: Struggi a lento fuoco, e lascia posare, separando l'umido ed il fondo.
Esempio: E Ricett. Fior. C. 260: Si lasci freddare, ed allora si cavi l'umido del fondo, e serbisi in vaso invetriato.
Definiz: § VII. Quindi Olio dei fondi, chiamasi l'Olio che, travasandolo, si lascia negli orci, cavato l'olio primo, ossia il più chiaro e più fine; e distinguesi in Olio di fondi fini, e in Olio di fondi grossi, a denotarne la respettiva qualità. –
Esempio: Trinc. Agric. 1, 144: In quanto al suddetto secondo olio cupo, torbido ed albo, chiamato olio di fondi fini, il quale pur travasato di nuovo torna buono, non a paragone del primo, ma poco meno, si travasi.... circa la fine del mese di luglio,... scegliendo dal suo vaso quello che si trova esser chiaro e lucente, ponendo l'altro dà per sè in altro vaso, chiamato questo olio di fondi grossi, mettendolo in una stanza assai più calda, acciò questo pure si rarefaccia e si sciolga più presto che sia possibile, precipitando a basso tutte le materie grosse, crasse, viziose e cattive.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 253: Si divide [l'olio nel travasarlo] in più classi di diversa bontà; cioè Olio sopraffine, che è il più chiaro e lucente, che sta alla bocca del vaso; Olio di fondi fini, che è quello di colore più cupo, e questo si travasa un'altra volta verso il principio d'agosto, separandone un Olio terzo, che si chiama di fondi grossi, il quale pure si leva dalla sua feccia o deposizione verso la metà di settembre.
Definiz: § VIII. E riferito in particolare a botte, caratello, barile, e simili, denota Ciascuna, delle due parti piane che sono commesse dentro alla capruggine delle doghe, e che insieme con queste formano il corpo del vaso. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 12: Nella cella, dodici botti grandi, una botte piccola sanza fondo.
Esempio: Canig. Ristor. 100: E come il buon vasel tien, perchè 'l cerchio Serra le doghe ch'abbrancano i fondi, Facendo alle capruggini coperchio.
Esempio: Soder. Coltiv. 107: Le quali [botti] vogliono essere nelle doghe e ne' fondi grosse un ottavo di braccio.
Esempio: Dav. Eron. 24: In Fiandra per forza di ferri tirano in fuore, e fanno trippa a' fondi della botte piena di vino.
Esempio: E Dav. Eron. appr.: Levati i ferri, i fondi si dirizano, e la botte ritorna in sua misura.
Definiz: § IX. Pure per Parte più bassa, o inferiore, interna, di certe cavità, o cose vuote, come ventre, sacco, tasca, borsa, e simili. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 111: L'ho messe nel fondo di quella taschetta del cuoio.
Esempio: Pulc. L. Son. 89: I' piglierò pe' pellicini il sacco, E scoterò sì le costure e 'l fondo, Ch'i' so ch'e' n'uscirà polvere un mondo (qui in locuz. figur.).
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 94: Così a questo corpaccio del mondo, Che per esser maggior più feccia mena, Bisogna spesso risciacquare il fondo (qui per similit.).
Definiz: § X. E in particolare riferito alla vessica, usasi dagli Anatomici a significarne la Parte più larga, che sta di contro all'umbilico. –
Esempio: Algh. Litot. 5: La sua figura (della vescica orinaria) è tonda, e bislunga a similitudine d'una pera: la parte più larga, che riguarda l'ombelico, s'addimanda il fondo, e dal fondo sino alla parte più bassa, si va ristrignendo; e quella parte più stretta.... chiamasi collo.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. apol. 56: E poi, non sapete che ancora si cava la pietra col taglio del fondo della vescica, come si dice sia stato felicemente praticato in Parigi?
Definiz: § XI. Riferito a bastimenti, denota propriamente La parte interna e più bassa della stiva e della sentina; ma prendesi altresì per la Carena, ed anche per La parte inferiore di questa. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 8, 271: In mezzo al mar più alto e più profondo Non altramente si fermò la nave, Che se toccasse col suo fondo il fondo Del mare, e fosse ben di merci grave.
Esempio: Soder. Agric. 127: Le travate de' legnami insegnarono a far le navi di quercia, d'olmo, di frassino, e di moro, affinchè tirandole in terra a calefatare, o per altro, possan resistere alle percosse e sbattiture, e trascinarsi in su i carri; e per questo di quercia fanno l'orecchie e il fondo, d'abeto e di larice antenne ed arbori.
Definiz: § XII. Riferito a armadj, credenze, e simili, denota così la Parte posteriore, opposta a quella dove son gli sportelli, le cassette, o cosa simile, e detta anche Fondo di dietro, come la Parte bassa e piana, opposta al cielo o coperchio, e detta più determinatamente Fondo da piede. –
Esempio: Bart. D. Inghilt. 3, 18: O che si mostrassero (certi nascondigli) esser fondi, fianchi, cieli, d'armarj, o scaglioni posticci e movevoli con ingegno, o ec.
Definiz: § XIII. Riferito a carrozze, lettighe, e simili veicoli, denota la Parte interna e posteriore della cassa di essi, dove l'uomo meglio si adagia. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 267: Ferrer, appena seduto [nella carrozza], s'era chinato per avvertire il vicario, che stesse ben rincantucciato nel fondo, e non si facesse vedere.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 452: Lucia si lasciava poi cader languida sul fondo della lettiga.
Definiz: § XIV. Riferito a strumenti musicali del genere delle viole, denota la Parte sottostante alla fascia, opposta al Coperchio. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 270: Il suo legno (del cipresso) è molto odorifero e bello, del quale si fanno bellissime e odorifere tavole, le quali gli uomini pongono volentieri ne' fondi degli strumenti musicali, come nel liuto, nella chitarra, ec.
Esempio: Galil. V. Dial. Music. 116: Ma per non avere la citara di quei tempi (per modo di favellare) corpo, o per meglio dire fondo, e potersi sonare tanto dall'una quanto dall'altra banda non altramente che l'arpa, ec.
Definiz: § XV. Riferito a calzoni, mutande, brache, dicesi Quella parte posteriore di essi che dall'inforcatura sale verso la serra, facendo nel colmo un po' di sacco. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 94: Tra queste [fogge strane di vesti] una, ch'è più notabile che alcuna dell'altre,... ne gli vide (al giudice); e ciò fu un paio di brache, le quali (sedendo egli....) vide che il fondo loro infino a mezza gamba gli aggiugnea.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 97: Mentre che il giudice stava ritto,... Matteuzzo, preso tempo, mise la mano per lo rotto dell'asse, e pigliò il fondo delle brache del giudice, e tirò giù forte.
Definiz: § XVI. Parlandosi di case o altri edifizj, vale Stanza o Parte sotterranea, o costruita dentro al giro delle fondamenta; ma prendesi anche per Stanza appartata, peggiore o men buona, e per lo più terrena. –
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 119: Gli misero in prigione, comandando alla guardia che gli guardasse diligentemente. La quale, ricevendo il detto comandamento, sì gli mise nel fondo della prigione, co' piedi nel ceppo.
Esempio: Vill. M. 4, 302: I figliuoli.... il legarono, come si suole di ladroni, e così legato lo feciono portare, e nella sua propria camera, in un fondo che v'era, l'incarcerarono.
Esempio: Pulc. L. Morg. 13, 18: La notte tutt'a due fummo legati, E in un fondo di torre incarcerati.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 20: La femina crudel lo fece porre Incatenato e mani e piedi e collo Nel tenebroso fondo d'una torre, Ove mai non entrò raggio d'Apollo.
Esempio: Bus. Lett. 56: Chiedeva fondo di torre, o galea, o ogni altro supplicio, dalla morte in fuori.
Esempio: Cecch. Servig. 4, 3: Hammi data la chiave della stanza Del grano, ch'io ve lo rinchiugga; che Sarà com'esser 'n un fondo di torre.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 55: Questi [colpi] in meno di due mesi l'uccisero: mantenuto da' Padri, mentre in un orribil fondo di carcere a poco a poco marciva, senza ec.
Esempio: Segner. Pred. 27: Tenne Faraone lungamente prigioni in fondo di torre due suoi prima amatissimi famigliari; il capo de' coppieri, ed il capo de' credenzieri.
Esempio: Not. Malm. 2, 512: Nella città di Volterra vi sono alcune torri, nelle quali si rinchiudono persone da custodirsi con ogni cautela: e perchè vi sono delle prigioni presso a' fondamenti delle medesime torri, si domandano perciò Fondi di torre. Sono oscurissime,... e non mancano di molt'altri incomodi e miserie.
Definiz: § XVII. E per similit. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 79: Voi, che di sopra al sole in queste forre Cadesti meco all'aria oscura e nera, Onde noi siam quaggiù 'n fondo di torre, ec.
Definiz: § XVIII. Riferito in particolare a forno, fornace, e simili, denota la Parte opposta alla volta, o cielo; comunemente Piano. –
Esempio: Pallad. Agric. 161: Scaldato il forno a modo come di cuocer pane, mettansi in sul fondo due o tre pietre, sicchè non ardesse, e pongavisi suso il qualo co' fichi.
Esempio: Cellin. Pros. 186: Una fornace di cotal grandezza sopradetta si deve dare al suo fondo il pendio d'un sesto di braccio;... e debbasi avere avvertenzia che il detto fondo si deve fare nel modo che stanno le strade dove si cammina, le quali hanno in mezzo quello che toscanamente si domanda rigagnolo.
Definiz: § XIX. Per estensione, prendesi per la Parte più interna, più riposta, di alcun luogo o spazio, e più determinatamente Parte centrale, Centro. –
Esempio: Dant. Inf. 32: Non è impresa da pigliare a gabbo Descriver fondo a tutto l'universo, Nè da lingua che chiami mamma o babbo.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 806: Descriver fondo a tutto l'universo: quanto a la lettera, fondo è del mondo, lo centro della terra, e descriver fondo, a tanta cosa, quanto è il mondo, non n'è impresa da beffe.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 11: Veniano innumerabili, infiniti Spirti, parte che 'n aria alberga ed erra, Parte di quei che son dal fondo usciti Caliginoso e tetro della terra.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 7: Oh tristo nome, o dagl'Iddii odiato, Podagra, urlante, di Cocito figlia, Cui del Tartaro negli ascosi fondi Megera furia partorì dal ventre.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 232: Giovanni adunque, avuta l'inspirazione di Dio,... lasciò il fondo del suo deserto, e si trasse verso i luoghi abitati lungo il fiume Giordano.
Esempio: E Cesar. Vit. Crist. 1, 258: Riposto [Gesù Cristo] nel fondo di quel deserto,... ivi continuò digiunando quaranta giorni e quaranta notti.
Definiz: § XX. E figuratam., riferiscesi più specialmente ad anima, cuore, mente, pensiero. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 204: Amor, che vedi ogni pensiero aperto,... Nel fondo del mio cor gli occhi tuoi porgi, A te palese, a tutt'altri coverto.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 45: Cercatevi in fondo all'anima, e nello spontaneo compiacimento d'essa verso questa o quell'altra professione, intenderete a che voi siate per disposizion di natura più abile.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 442: Altre volte sarà livore quello che dal fondo dell'anima traspira per le labbra con la maledicenza.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 28, 91: Dice: M'avveggo perchè non rispondi, Ma già saresti in estrema rovina; Chè di tua mente scorgo bene i fondi, E veggio come ec.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 325: In fondo del cuore e dei pensieri dell'uomo stanno le cose d'un'altra vita.
Definiz: § XXI. Pur figuratam., riferito a negozj, pratiche, e simili, denota Ciò che di più intimo e celato è in essi, Il vero occulto. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 215: Il Porta.... seppe di maniera portarsi ed allettare costui, che non solo penetrò il fondo del negozio e gli aderenti ch'aveva il Cardinale, ma ec.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 251: Imponesse al Gambara,... che cercasse il fondo di questa pratica.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 3, 46: Teneva, oltre al comandamento di penetrare il fondo in questa materia, tre altre segrete commessioni il Visconti.
Definiz: § XXII. Fondo, vale anche Dimensione che ha un luogo cavo, un vaso, e simili, dall'orlo o bocca al fondo, Misura interna di essi dall'alto al basso, Profondità. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 241: Vi si cominciò a fare un pozzo molto largo e profondo; ma perciocchè il luogo era molto arido e secco, avvegnachè avessono cavato bene dugento piedi in fondo, nullo segno trovavano di dovere trovare acqua.
Esempio: Cellin. Pros. 186: Quel terzo di braccio si debbe fare andare tanto più ardito, quanto il maestro vorrà che la fornace abbia più o manco fondo.
Definiz: § XXIII. Più comunemente riferiscesi a mare, lago, fiume, canale e simili, o all'acqua ivi raccolta, e denota Altezza dell'acqua dalla sua superficie al fondo; e usasi anche in modo assoluto, per Profondità d'acqua. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 83: Aperse una finestra, la qual sopra il maggior canal rispondea, e quindi si gittò nell'acqua. Il fondo v'era grande, ed egli sapeva ben notare, sì che male alcun non si fece.
Esempio: E Bocc. Comm. Dant. M. 2, 149: È [il lago] in tanto differente dal padule, in quanto il lago ha grandissimo fondo ed hal buono, ed è in continuo movimento, per le quai cose l'acqua senza corrompersi vi si conserva buona, dove la palude ha poco fondo e cattivo, ed è oziosa.
Esempio: Uzzan. Prat. Merc. 211: Civitavecchia à porto, e à due entrate; la maggiore ha poco fondo; all'entrata di verso scilocco à buono fondo e grande.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 119: Quivi non sta a mirar s'intere o rotte Sieno le mura, o s'abbia l'acqua fondo.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 3, 101: Ma che direm del cane, il qual guaisce, Sentito il tiro, e nell'acqua s'attuffa, Nè mai per fondo alcun si sbigottisce?
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 11, 81: Due promontori alzano il corno, Dentro a cui si ripara un stagno morto, E così bene è chiuso d'ogn'intorno, Che saria con più fondo un nobil porto.
Esempio: Parut. Stor. ven. 1, 615: Viene [Malvasia] ad essere circundata tutta dal mare, non avendo dalla parte di terra altro adito, che quello che fa il ponte che con essa la congiunge, nè potendosi in alcuna parte per il molto fondo guadare l'acque che vi sono intorno.
Esempio: Bart. D. As. 1, 35: Eran giunti al passo d'un fiume pericoloso per lo gran fondo che v'era e non pareva.
Esempio: E Bart. D. As. 1, 53: Il mare stesso, ancorchè in centoventi passi di fondo, biancheggia come altrove fa sopra le secche.
Esempio: Pindem. Poes. 420: E con tutto il destrier cade nel fiume, Cade dov'è un gran fondo.
Definiz: § XXIV. E per Luogo, o Parte, di mare, lago, fiume, dove le acque hanno molto fondo; Seno profondo, Gorgo, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 24: Or in forma di ninfa o d'altra diva, Che del più chiaro fondo di Sorga esca, E pongasi a seder in su la riva, Or l'ho veduta.
Esempio: Varch. Boez. 86: Anzi del mare i più riporti fondi Sanno le genti, e quale Di maggior perle o miglior ostro abbondi.
Esempio: Nell. Disc. Archit. 45: Sono le pile de' nostri ponti, nelle loro occulte parti, in quel cattivo stato che nessuno si crede; nè questo dichiamo a caso, ma viene affermato da uno staffiere di corte, notator bravo e pescator famoso de' fondi d'Arno.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 4, 972: L'udir le Ninfe, e lagrimaro: i cupi Fondi sentiro alta pietate; e 'l core N'ebbe compunto il Regnator de l'acque.
Definiz: § XXV. In locuz. figur. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 1: Ir non mi lasci [o Amore] al facil guado e chiaro, E nel più cieco e maggior fondo tiri.
Esempio: Varch. Ercol. 341: Varchi, questo è un gran fondo, e ci bisognerà altro che protestazioni, credete a me. V. Grandissimo,... e contuttociò sperarei in Dio di doverne.... uscire, se non a nuoto da me, coll'aiuto di due sugheri o gonfiotti, che io ho.
Esempio: Grazz. Comm. 92: Non credi che ci sia altri che tu, che sappia uscir d'un fondo senza zucca?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 22: La bestia è vantaggiata.... N. Le strade son cattive. L. Ella m'ha già Levato d'altri fanghi e d'altri fondi.
Definiz: § XXVI. E figuratam., per Cosa, o Condizione, difficile e rischiosa; Intrigo, Imbroglio, Impaccio, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 87: O Dio! o Dio! In che fondo son io! T. E' non bisogna Impacciarsi con donne, chi non vuole Entrar ne' fondi sopra capo.
Esempio: E Cecch. Comm. Diss. 2, 2: Fidati di lui, che gli è persona da cavarti d'ogni fondo.
Esempio: Soldan. Sat. 162: Muta registro, o Musa; a te non lice Entrare in questi fondi.
Definiz: § XXVII. Pure per Profondità, riferiscesi anche a terreno; e prendesi propriamente per Profondità dello strato coltivabile. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 66: Desiderano i carciofi la terra grassa e di gran fondo, benissimo letaminata e netta e lavorata.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 21: Alcuni altri [arbori] che gettano e spargono le radici a uso di capelli in alto,... si comportano meglio in terreni leggieri all'aere scoperto, e nella terra di poco fondo, come i susini, gli abeti, i castagni.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 71:. Nei piani adunque la miglior regola per indagare il fondo e la struttura del terreno, sarà di farvi.... dell'escavazioni a uso di formelle.
Definiz: § XXVIII. Quindi Terreno di buon fondo, o Buon fondo di terreno, usasi a denotare Quel terreno che anche a molta profondità sotto la superficie trovasi di buona qualità e coltivabile; e il suo contrario dicesi Terreno di cattivo fondo. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 712: È pianta vivacissima [l'anonide]; imperochè dove ritrova buon fondo di terreno fa le radici profonde.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 5: Guardisi di elegger terreno di buon fondo, e che sia simile a sè stesso da imo a sommo, e divegliasi a dentro due o tre puntute.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 59: Il tritume delle foglie cadute di essi alberi ha difeso il terreno antico dal dilavamento delle acque, e perciò si è sicuro di trovarvi sotto un buon fondo di terra.
Esempio: Trinc. Agric. 84: Suolo sano, asciutto, e di bonissimo fondo, che abbia corpo, e non composto di terra leggiera, sottile e renosa.
Esempio: E Trinc. Ben. stab. 7: In casi simili si tenga una strada di mezzo, considerandogli (i beni trasandati) nè affatto incolti, nè coltivati, allorchè sieno di fondo, se non bonissimo, almeno ragionevole.
Definiz: § XXIX. Talora prendesi semplicemente per Suolo, parlandosi di beni, o poderi. –
Esempio: Trinc. Ben. stab. 17: Degli avvertimenti necessarj per quelli stimatori, che deducono il valore del fondo de' beni dalle sole rendite.
Esempio: E Trinc. Ben. stab. 19: Per dare il prezzo al fondo delle medesime [possessioni] non sanno nè vogliono appoggiarsi ad altro sostegno che a quello delle rendite.
Esempio: E Trinc. Ben. stab. 23: Le sole rendite.... non servono nè possono servire di regola e di base sufficiente per posarvi sopra le stime del fondo de' terreni.
Definiz: § XXX. Term. Milit., riferito alle file di una schiera, o a un corpo di soldati, denota La lunghezza dello spazio occupato dai soldati posti l'uno dietro all'altro; Altezza, Profondità; ed usasi più spesso nella maniera Fila di fondo, che contrapponesi a Fila di fronte. –
Esempio: Montecucc. Op. 1, 78: Una fila di fronte, ovvero di lunghezza, sono più soldati posti in linea retta l'uno accanto all'altro. Una fila di fondo, ovvero d'altezza, sono più soldati posti, in linea retta l'uno dietro l'altro.
Esempio: E Montecucc. Op. 96: Vi ha due sorta d'intervalli e di distanze fra i soldati, cioè a file aperte, e a file serrate. A file più o meno aperte, contansi quattro o cinque piedi d'intervallo, cioè quello spazio che è fra una persona e l'altra, fra un cavallo e l'altro, di fronte o di fondo.... A file serrate, quanto più i soldati sono insieme ristretti, salvo che le braccia rimangano libere a maneggiarsi, tanto meglio è.
Esempio: Magal. Lett. scient. 253: Ella dica il vero, signor Conte: a vedermisi presentar la battaglia con sì poco di fronte, ella non si sarebbe mai aspettata tanto di fondo, non è egli vero? (qui in locuz. figur.).
Esempio: E Montecucc. Op. appr.: Postatosi (diciamolo in franzese, chè in italiano non saprei) sur un defilè, con un solo battaglione di fronte, andò dietro a quello raddoppiando le linee, battaglione per battaglione, non so se insino in diciotto o venti di fondo.
Definiz: § XXXI. Fondo, parlandosi di valle, pendice, ripa, o qualsivoglia altra declività, denota La parte che rimane a piè di tali luoghi, Il più basso tratto di essi; ed è l'opposto di Cima. –
Esempio: Dant. Inf. 23: E giù dal collo della ripa dura Supin si diede [Virgilio] alla pendente roccia.... Appena furo i piè suoi giunti al letto Del fondo giù, ch'ei (i Malebranche) giunsero sul colle Sovresso noi.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 172: Nei fondi delle vallate fa bene [il miglio], purchè non siano intufate ed ombrose.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 454: S'arrivò in fondo alla scesa.
Definiz: § XXXII. E riferito a strada, piazza, campo, stanza, e simili, e in modo alquanto iperbolico a paese o provincia, denota Parte estrema, Parte più lontana o più remota; Fine, Termine. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 292: Vedi tu colui che spunta laggiù dal fondo di quello stradone?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 130: Siam fortunati che la casa è in fondo al paese. Abbiam bisogno d'un luogo per andarci a postare.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 455: I due a cavallo voltarono sur una piazzetta di fianco, in fondo a cui era la casa del parroco.
Definiz: § XXXIII. Riferito a letto, vale Quella delle due estremità, dove posano i piedi di chi vi dorme. E riferito a tavola da mangiare, denota La parte più lontana dal posto principale, che dicesi Capo di tavola. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 315: Si mise [Renzo] a sedere in fondo della tavola, vicino all'uscio: il posto de' vergognosi.
Definiz: § XXXIV. Per Parte estrema inferiore, Punto più basso, Grado infimo, di checchessia; ed è opposto di Cima, Colmo, Vertice, secondo che più conviene alla cosa della quale si parla. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Figliuol di grazia, questo esser giocondo, Cominciò egli, non ti sarà noto Tenendo gli occhi pur quaggiuso al fondo.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 821: Tenendo gli occhi.... pur quaggiù al fondo; cioè ragguardando solamente le parti basse, cioè quelli che sono in el grado infimo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 14: Rilevare un che Fortuna ruote Talora al fondo; e consolar l'afflitto, Mai non fu biasmo, ma gloria sovente.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 41, 75: Taglia [la spada] lo scudo, e sino al fondo fonde, E sotto a quello in su la spalla scende.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 45, 2: Quanto più depresso, Quanto è più l'uom di questa ruota (della Fortuna) al fondo, Tanto a quel punto più si trova appresso, C'ha da salir, se de' girarsi in tondo.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 179: Se tu ti ordinerai di maniera, che il fondo di qual si voglia peso da muoversi non sia (per quanto però potrà la mano o l'arte del maestro) più largo che un punto, ec.
Definiz: § XXXV. E figuratam. –
Esempio: Vill. M. 112: Della qual cosa fu molto allegro, e confortato nel fondo della sua fortuna da questa prosperità.
Esempio: Varch. Boez. 26: Iniquitate in alto regna, E giustizia nel fondo afflitta ghiace.
Esempio: Giust. Vers. 78: Vedi sgomento ruinare al fondo D'ogni miseria l'uom che più non crede.
Definiz: § XXXVI. E assolutam. e poeticam., per Luogo basso, Parte bassa, considerati in relazione a luogo, parte, punto, assai più elevato; detto anche della Terra, per rispetto al cielo stellato. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Ma perciocchè giammai di questo fondo Non tornò vivo alcun, s'i' odo il vero, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 30: Quando il mezzo del cielo, a noi profondo (molto alto) Comincia a farsi tal, che alcuna stella Perde il parere infine a questo fondo.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 786: Perde 'l parere.... infine a questo fondo; cioè che non appare e non si vede insin quaggiù, cioè in Terra dove noi siamo, siccome nel fondo.
Definiz: § XXXVII. Riferito a pagina stampata o manoscritta, denota Lo spazio che rimane sotto all'ultima linea del testo o della scrittura; ed è l'opposto di Testata. –
Esempio: Bracc. R. Dial. 116: Io credetti che il signor Biscioni non avesse tolto dal testo del Lasca se non quelle parole che in fondo di ciascuna pagina si vedevano co' numeri notate.
Esempio: E Bracc. R. Dial. 248: Io, ho veduto essere stato praticato finora dagli uomini dotti di porre nella ristampa de' libri le varie lezioni de' manoscritti, quando questi non sieno originali o da riputarsi in luogo d'originali, in fondo o in margine delle pagine, e di servirsi solamente d'alcune di esse per correggere e rendere il testo stampato più uniforme al sentimento del suo autore.
Definiz: § XXXVIII. E riferito a scrittura o opera, o parti di esse, a tomo o volume, denota Fine. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 26, 100: Del presente capitol siamo al fondo.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 403: In fondo d'un antico campione veddi un pezzo di copialettere, o sia registro di lettere della fine del secolo XIV.
Esempio: Capp. Econ. 354: Si nomina in fondo col nome di Fra Cesareo Montaccinti, che mi sembra posto a nascondere il vero.
Definiz: § XXXIX. E pure per Fine, Termine, riferito talvolta al corso lunare. –
Esempio: Dav. Colt. 496: Vendemmia senz'acqua addosso, subito che è venuta la luna nuova, volendo grande vino e polputo; e volendolo piccolo, a luna scema e logora; chè quanto minor luna avrai, tanto minore il vino e più scolorito sarà; sì che nel fondo d'essa parrà annacquato.
Definiz: § XL. Poeticam., per Punto estremo, Ultimo termine, Fine; ma in senso figurato. –
Esempio: Dant. Parad. 11: La Provvidenza che governa il mondo Con quel consiglio, nel quale ogni aspetto Creato è vinto, pria che vada al fondo.
Esempio: E Dant. Parad. 15: Dentro agli occhi suoi (di Beatrice) ardeva un riso Tal, ch'io pensai co' miei toccar lo fondo Della mia grazia e del mio paradiso.
Esempio: E Dant. Parad. 20: Ora conosce assai [Rifeo] di quel che il mondo Veder non può della divina grazia, Benchè sua vista non discerna il fondo.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 339: Lo vedere umano, innanti che possa adiungere al fondo de la sapienzia divina, è vinto, imperò che la sua possibilità non è sì grande: non può lo vedere umano vedere lo fondo della sapienzia divina, perchè lo vedere umano è terminato, e la sapienzia divina è infinita, e non à fondo.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 443: Toccar lo fondo, cioè l'ultimo fine.
Definiz: § XLI. Fondo, riferito a edifizj, città, e simili, prendesi anche per Fondamento o Fondamenti; ma in tal senso è proprio di nobile scrittura, nè si userebbe altro che nel sing. –
Esempio: Bern. Orl. 56, 59: E la battaglia tutta v'è distesa Del monte Imperiale, e 'l grand'onore, E le rocche disfatte insin al fondo.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 40: Ohimè, risponde, ohimè, che la cittade Strugge dal fondo suo barbaro sdegno.
Definiz: § XLII. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 10, 23: Insin dal fondo suo l'imperio ingiusto Svelto sarà.
Definiz: § XLIII. Pur figuratam., per Solidità, Consistenza, e simili, riferito però a cose morali. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 493: I proverbj quanto hanno minor lustro come volgari, tanto hanno maggior fondo come veraci.
Esempio: Segner. Incred. 142: E però come superficiale è la virtù di costoro, così guiderdonasi con una felicità parimente che non ha fondo.
Definiz: § XLIV. Altresì figuratam., per Ciò che serve di fondamento, di sustrato, a checchessia, o che costituisce l'essere, o le qualità essenziali, di checchessia; Natura intima, Sostanza, Essenza. –
Esempio: Pallav. Perfez. Crist. 587: Quest'articolo (di fede, cioè la passione dell'Uomo Dio) è così strano in sembiante, che se non fosse vero in fatto, niuno intelletto umano si sarebbe attentato di fingerlo con fidanza di persuaderlo: ma insieme vi si ritrova nel fondo un magistero di così alta sapienza, che ove non fosse vero, troppo trascenderebbe l'ingegno d'ogni terreno inventore.
Esempio: Segner. Incred. 189: Quella mente la quale col suo operare dona all'oggetto un tal essere immateriale, è adorna di un tale essere nel suo fondo, anzi n'è adornissima.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 121: La sedia del Romano Imperio fu sempre Roma:.... il fondo della Republica sempre i Romani naturali.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 2, 118: Queste [beatitudini] sono la sapienza di Dio, le verità più belle e nobili cavate quasi dal fondo della santità infinita dell'esser di Dio.
Definiz: § XLV. E trovasi riferito a mali, per Cagione, Origine, e propriamente interiore, riposta. –
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 508: Si conosceva da più segni che il fondo di sì gran tristezza era il persuadersi al suo solito di non essere nell'arte sua più buono a nulla.
Definiz: § XLVI. Nelle arti dicesi Fondo a Quel piano sul quale è fermato comecchessia un dato lavoro, e che gli serve come di fondamento o sostegno. –
Esempio: Cellin. Pros. 92: E perchè in detta opera andava commesso quelle parecchie gioie sopra dette, io feci un fondo alla detta opera con un ganghero, el quale si attaccava da poi al detto piviale nel petto del papa. Era il detto fondo tutto lavorato con diversi modi, tutto di chiocciolette e mascherette, ed altre cose piacevoli; e questo fondo e' si commetteva con certe vite, le quali lo tenevano fortissimo.
Esempio: E Cellin. Pros. 94: E di più gli commessi (all'opera) il suo bel fondo tanto forte, come se fussi stato saldo.
Definiz: § XLVII. E Term. delle Arti del disegno. Campo sul quale son fatti, o sul quale risaltano, i lavori di pittura, d'intaglio, di commesso, e simili. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 25, 1, 105: Il fin ora discorso.... m'era necessario, come gli scuri fondi nella pittura a farne risaltare i chiari.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 80, 2: Se ne vagliono [della lavagna] ancora gli artefici di commesso, per fondo de' loro lavori.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. 178, 2: Questo [verde eterno] non è altro che una vela fatta a fondo inargentato d'argento in foglia, d'un verderame ben purgato, e ridotto a guisa d'un acquerello.
Esempio: Lanz. Stor. Pitt. 1, 37: Le dorature de' fondi assai decaddero verso i principj del secolo XV.
Definiz: § XLVIII. E per similit. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 263: In compagnia di essi nervi si portano, tra filo e filo di essi muscoli, fili sottilissimi di vene e d'arterie, che vagamente.... rilevano e spiccano su quel bel fondo di porpora muscolare.
Definiz: § XLIX. E in particolare, come Term. di pittura, vale Estremità del contorno di una figura, che per il contrasto e giuoco tra i chiari e gli scuri sfugge più all'occhio, onde la figura ha maggior rilievo; e più generalmente, Parte del quadro più lontana dall'occhio. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Introd. 1, 151: Questo sì fatto piano dal pittore con retto giudizio mantenuto nel mezzo chiaro e negli estremi e ne' fondi scuro, ed accompagnato tra questi e quello da colore mezzano tra il chiaro e lo scuro, fa che unendosi insieme questi tre campi, tutto quello che è tra l'uno lineamento e l'altro si rilieva ed apparisce tondo e spiccato.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 8, 133: Costui.... considerando.... che il fare a poco a poco sfuggire i lontani come velati da una certa nebbia, dava rilievo e grazia alle sue pitture; e che, sebbene i contorni delle figure che faceva si andavano perdendo in modo, che occultando gli errori non si potevano vedere ne' fondi dove erano terminate le figure, ec.
Definiz: § L. E come Term. di Scultura, denota la Parte che nelle figure rimane più addentro, Parte incavata delle figure. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 273: Se e' si pigliassi una figura di cera o d'altra materia dura, e si mettessi a diacere in una conca d'acqua, la quale acqua essendo per sua natura nella sua sommità piana e pari; alzando la detta figura a poco a poco del pari, così vengono a scoprirsi prima le parti più rilevate ed a nascondersi i fondi, cioè le parti più basse della figura, tanto che nel fine ella così viene scoperta tutta.
Definiz: § LI. Quindi la locuz. Dar fondo, che parlandosi di sculture, o simili, vale Dare alle figure le debite cavità, Incavarle dove bisogna; contrario di Dare rilievo. –
Esempio: Cellin. Pros. 91: La detta pece, cioè il detto stucco, io l'avevo fatto alquanto più tenero che il primo, perchè io cominciai a dare, con i ceselletti, fondo in quei puttini che avevo proffilati da ritto; e dandovi con destrezza, quegli che io volevo che fussino di più rilievo, io gli spinsi alquanto un poco più che gli altri.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 88: Appresso soggiungono, che dove la scultura, levando a poco a poco, in un medesimo tempo dà fondo od acquista rilievo a quelle cose che hanno corpo di lor natura, e servesi del tatto e del vedere, ec.
Definiz: § LII. E per similit., parlandosi di pitture, Far apparire più indentro, o più addietro. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 88: I pittori in due tempi danno rilievo e fondo al piano con l'aiuto di un senso solo.
Definiz: § LIII. Riferito a drappi fioriti, denota Il tessuto primo, o più basso, sul quale campeggia il disegno; e parlandosi di ricami, o di lavori rapportati, denota Il tessuto sul quale son fatti. –
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 10: Ricevuta sotto un baldacchino di teletta d'argento, arricciata d'oro col fondo rosso.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 25, 1, 86: Oltre a licci e lor calcole moventisi alla tessitura del fondo [del drappo ad opera] ch'è pari e schietto, altri ve ne ha che servono a ricamarlo, ec.
Definiz: § LIV. E figuratam. –
Esempio: Segner. Mann. ott. 28, 3: Hai da mirare a qual virtù pare a te di trovarti.... più atto, ed in quella insistere, non per trascurar giammai l'altre, ma per valerti di quella quasi di fondo, su cui l'altre campeggino a guisa d'oro.
Definiz: § LV. Riferito a diamanti, e talvolta anche ad altre pietre preziose, denota La parte inferiore e più stretta, opposta alla tavola o faccia, la quale serve ad essi come di base, e per la quale si legano, o s'incastonano. –
Esempio: Cellin. Pros. 44: Ed io ho veduto un di questi rubini nettissimo da un di quei falsatori imbrattargli il fondo di sangue di drago, il quale ec.
Esempio: E Cellin. Pros. appr.: Presi un ferrolino sottile, e rastiato il fondo del rubino, gl'intervenne a quello, come quando, ec.
Esempio: E Cellin. Pros. 50: Gli è ben vero che fu parere d'alcun gioielliere di tingere tutto il suo fondo (del diamante) e padiglioni; ma io con la sperienza feci lor vedere che mostrava molto meglio così.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 232: Nè pare ad alcuni che la loro superficie piana (delle tavole) abbia che far nulla con quest'effetto, vedendosi che quando i diamanti ànno fondo, avvegnachè smussati e spianati in su la ruota, attraggono molto bravamente: dove le tavole, che non àn fondo, quali sogliono essere i finimenti delle collane, dette comunemente spere, quantunque grandissime sieno, ec.
Definiz: § LVI. E in locuz. figur. –
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 226: Ad agguagliare gli antichi [prelati], che furono quei diamanti di fondo cupo, manca sol forse alquanto più di costanza all'opere faticose.
Definiz: § LVII. E per la Materia di che si riveste il castone, dove si ferma e si lega la gemma. –
Esempio: Targ. Viagg. 1, 385: Da pochi anni in qua alcuni pecoraj cercano diligentemente de' cristalli della Verrucola, giù belli e spiritosi, e gli portano a vendere in Livorno, donde sono mandati a Genova a brillantare per uso di bottoncini e fondi di diamanti legati a giorno.
Definiz: § LVIII. Fondo, secondo proprietà latina, usasi comunemente per Corpo di terreni con suoi proprj edifizj, Possessione, e in senso più determinato, Podere; ma talora dicesi anche semplicemente di Campo, Vigna, e simili. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 487: Innalzati al solio reale, dividono le possessioni a' soldati e a gli amici (ritenendo per loro la ragione del fondo senza far loro pagare alcuno riconoscimento), perchè gli godino con questi patti, che ec.
Esempio: Segner. Pred. Pal. Ap. 137: Dall'acquedotto pubblico non si può derivare l'acqua.... al suo prato, al suo podere, al suo fondo, sia qual si vuole, se non si vuole perdere e l'acqua e 'l fondo.
Esempio: E Segner. Pred. Pal. Ap. 163: Tutta la colpa di questi vignaiuoli malnati.... fu voler essi procedere, non da fittaiuoli del fondo, quali erano puramente, ma da padroni.
Esempio: Lam. Ant. tosc. 2, 417: Il nome Ariniano è sul gusto latino, che finisce in ianus le appellazioni de' fondi posseduti dalle famiglie romane.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 23: Sarà da qui avanti permesso... di valersi delle conserve già fatte; e di costruire sul proprio fondo dei laghi o altri ricettacoli di acqua per la formazione del diaccio.
Esempio: Parin. Poes. 258: Entro al lor fondo avito I Fabrizi e i Cammilli Tornar godean tranquilli, Pronti sempre del Tebro al sacro invito.
Esempio: Trinc. Agric. 1, 7: Può ben, per esempio, un attento padrone d'un fondo, o il suo fattore, muovere i suoi rustici a far sì che, ec.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 19: Finchè adunque i possessori non saran persuasi che il miglior impiego del loro tempo e del loro danaro è quello che fanno pei loro fondi,... l'agricoltura non si renderà mai florida.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 262: E anche il fondo annesso (alla villa), il fondo Pria fruttifero e fecondo, Col padron così lontano, Non dà più nè vin, nè grano.
Esempio: Capp. Econ. 365: Ma la sostanza e l'utilità del contratto consistono in ciò, che il lavoratore risieda sul fondo, ec.
Definiz: § LIX. E figuratam. –
Esempio: Segner. Pred. 716: So ben io.... che Giuseppe non cooperò nè concorse a produr quel frutto il quale.... germogliò nell'utero di Maria, che fu terra vergine. Ma dite a me: non era egli padrone di un simil fondo?.... Se dunque suo fu veramente quel fondo, in cui generossi e da cui germinò quel gran frutto di cui trattiamo, ne segue ec.
Esempio: E Crist. instr. 1, 299: Fate conto di non volere aspettare da i beneficj che compartite a qualsisia de' parenti o prossimi vostri, più di quel che soglia comunemente rendere il fondo del cuore umano, il quale bene spesso, a guisa di terra sterile, cambia in loglio infelice il frumento eletto.
Definiz: § LX. E in senso generico, per Qualsivoglia specie di beni stabili, posseduti da alcuno, cioè così terreni, come case. –
Esempio: Allor. A. Cap. 176: Per fondo stabilissimo dotale A vita sua, e de' suoi successori, Le dette in sempiterno lo Spedale (qui figuratam. e per ischerzo).
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 335: Conseguentemente divenuto quel paese, come usavano dire allora, fondo di quel popolo: significando, come io credo, una piena possessione con questa voce; ritenuta ancora da noi come di sicurissima e saldissima ragione nelle cose stabili assegnate in dote, chiamandole fondo dotale.
Esempio: Pallav. Tratt. Stil. 123: Anche i giuristi, con due proprietà o, com'essi dicono, dimostrazioni somiglianti, giudicano provata l'identità o delle persone o de' fondi,... purchè tali proprietà sien di quelle che non sogliono ritrovarsi in varj individui.
Esempio: Bart. D. Cin. 1, 187: Non abbiano, fuor che gli intitolati Guan, in lor mano il fondo o 'l capitale, da cui trarre gli assegnamenti per vivere.
Esempio: E Bart. D. Mem. ist. Comp. 3, 329: Mandò a' Padri la giuridica cessione che lor faceva d'un fondo, da cui trarre que' mille scudi perpetui che loro aveva assegnati solamente in voce.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 65, 4: Le comunità e luoghi pii laicali non potranno obbligare, alienare, consumare i loro fondi e capitali senza l'espressa nostra approvazione.
Definiz: § LXI. Vale pure Quella somma di denaro che si pone in su i traffichi, o che si assegna a una data azienda, o impresa, ovvero che si costituisce in dote o patrimonio di un dato instituto; Capitale. –
Esempio: Legg. Tosc. 10, 76 t.: Con polizza del provveditore di detta arte, da applicarsi detta tassa al fondo ed augumento delle sei commende già stabilite nella sacra religione di Santo Stefano.
Esempio: Legg. Band. C. 14, 37: Per doti e fondo di quelli Monti sono state assegnate tutte l'entrate che si cavano dalla decima.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 367: Se si fosse deliberato daddovero di dover proseguire la guerra, si sarebbe di mano in mano provvisto a far un fondo di danari certi per seguitarla sin alla fine.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 409: Volle che (il prezzo d'uno stabile).... s'investisse in Roma per fondo della badia.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 254: Un mercante ricchissimo, ricercato un dì dal suo re a dirgli di verità quanto possedesse di fondo, rispose, che mille scudi: e veggendo che a questo il re si alterava, come beffato: dico mille, soggiunse, perchè, ec.
Esempio: Legg. Band. C. 22, 175: Il fondo e importanza di detto nuovo Monte redimibile sarà in tutto e per tutto di ducati trecento due mila.
Esempio: Zanott. G. P. Stor. Accad. 1, 8: Già avea presso di sè accumulato dodici mila scudi romani per un fondo stabilire perpetuo, donde il mantenimento si ricavasse della pubblica Accademia.
Definiz: § LXII. E con un compimento denotante denari, vale semplicemente Quantità, Somma accumulata, o comecchessia investita. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 338: Motezuma era un principe così ricco, che oltre al poter reggere alle spese,... gli avanzava ad ogni modo tanto capitale da formarne un fondo incredibile di tesoro.
Esempio: Not. Malm. 1, 145: Capitale propriamente è il fondo di pecunia fruttifero.
Definiz: § LXIII. Talvolta prendesi per Patrimonio. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 27: Che gloria, che fortuna, che diletto Andarsene così girando il mondo,... In pochi anni facendosi un bel fondo.
Definiz: § LXIV. E per Quel fornimento, provvisione, corredo, e simili, che un commerciante tiene, nella propria bottega o magazzino, delle cose o mercanzie da vendere. –
Esempio: Saccent. Rim. 1, 4: Potete più d'ogni altro a mio giudizio Farne un gran fondo [della cortesia che v'avanza] a più d'una bottega, E darne, a chi ne vuole, a precipizio (qui figuratam.).
Esempio: Paolett. Append. 77: Che farà egli (il fabbricante) dunque di sì gran somme di danaro? Se egli penserà ad accrescere i fondi del suo negozio, ed a moltiplicare il consumo e i consumatori delle materie prime e delle derrate, farà un vantaggio allo Stato, nella maniera che lo fanno tutte le arti.
Definiz: § LXV. Pure per Capitale, Fornimento, Corredo, e simili; ma in senso figurato. –
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 2, 85: In brieve spazio conobbe in lui un fondo di tante e così salde virtù, che si fidò di potergli sicuramente commettere la missione all'India.
Esempio: E Bart. D. Vit. Zucch. 2, 14: Non vivere, diceva egli, d'entrata, nè aver fondo e capitale nè di virtù nè d'ingegno; ma tutto esser limosina del Signore quel che gli veniva fatto di bene, predicando, scrivendo, operando.
Esempio: Magal. Notiz. Chin. 9: Se gli vede per gli occhi, e in tutti i suoi movimenti, un fondo di schiettezza, che non lascia libertà di dubitare cosa che egli asserisca.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 2, 88: Io sono inconsolabile d'essermi messo a un cimento così arduo con sì poco prevedimento, e l'averlo creduto sostenibile con sì poco fondo di virtù.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 378: Che se a questo fondo di bontà, finora descritto, e a questo gran capitale di morale s'aggiunga il prezioso corredo delle scienze,... che luce mai sarà questa?
Definiz: § LXVI. E per Copia, Quantità, Grado notevole, e simili, pure in senso figurato. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 279: Da tutte le quali circostanze si può raccogliere qual fondo di passione ci volesse per metter la cosa in quell'orribile prospetto in cui l'hanno dipinta.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 84: Il marescial di Turena aveva spesso in bocca questa risposta, come quegli che intendendo più degli altri le zare del mestiero, vi riconosceva un fondo di ragione.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 32: Sono annotazioni utili, e contenenti gran fondo di dottrina legale.
Definiz: § LXVII. Fondo delle reni, detto scherzevolmente e per decenza, vale Il deretano. –
Esempio: Bern. Orl. 40, 6: E per mostrare una bella figura, Talvolta i panni in capo si levava, E squadernava (intendetemi bene), Con riverenzia, il fondo delle rene.
Definiz: § LXVIII. Fondo di bottega, dicasi la Merce non venduta, e che per essere fuori di moda, o per altro, difficilmente trova spaccio, e perciò ha poco pregio.
Definiz: § LXIX. Fondo di letto, o Fondo di prigione, vale quanto il semplice Letto, o Prigione; ma è maniera familiare, che porta seco l'idea di lunghezza di tempo ivi trascorso, o da trascorrere, per grave malattia, o per gravi delitti; ed usasi più che altro nelle locuzioni, Essere in un fondo di letto, o in un fondo di prigione, Trovarsi in un fondo di letto, o in un fondo di prigione, Ridursi, e simili, in un fondo di letto, o in un fondo di prigione.
Definiz: § LXX. Fondo tartareo, Fondo dell'eterno oblio, e simili, sono locuzioni poetiche che valgono L'inferno. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 2: E poi che tutto il mondo Cercò di sopra, andò al tartareo fondo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 12, 3: Non avria [Orlando], per Angelica cercare, Lasciato o selva o campo o stagno o rio O valle o monte o piano o terra o mare, Il cielo e 'l fondo de l'eterno oblìo.
Definiz: § LXXI. Basso fondo, dicesi un Luogo di mare, di lago o di grande fiume, dov'è poca acqua, e dove perciò non possono galleggiare i bastimenti. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 67: Aveva naufragato su i bassi fondi detti Los Alacranes, sopra una caravella, che passava dal Darien all'isola di S. Domenico.
Esempio: Magal. Operett. var. 38: Gli autori sogliono dividere tutto questo mare, (il Mar rosso) in tre strisce: quella di mezzo è netta e navigabile;... le altre due, che orlano le due spiagge d'Etiopia e d'Arabia, sono piene di cattivi passi per ragione di bassi fondi, di scogli e di coralli bianchi; onde il navigarvi, di notte particolarmente, è un andarsi a perdere.
Esempio: E Magal. Operett. var. 42: Radissime sono le balene che si cacciano per quei bassi fondi, che sono moltissimi.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 307: Era rigettata alla spiaggia gran quantità di terreno, la quale formava a luogo a luogo delle secche, e de' bassi fondi.
Definiz: § LXXII. Lati fondi,
locuzione derivata dal lat. latifundium,
Definiz: e vale Grandi poderi, Ampie possessioni. –
Esempio: Senec. Pist. XXVII: Il geometra m'insegna misurare i lati fondi: piuttosto che non mi mostra com'io misur quanto è assai all'uomo?
Definiz: § LXXIII. A fondo, e anche Al fondo, posto avverbialm. vale Nel fondo, In fondo; contrario di A galla. –
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 38: Preparata una tal materia,... e fattala tanto grave, ch'ella stia al fondo.
Definiz: § LXXIV. E per Profondamente, Molto addentro nel suolo. –
Esempio: Varch. Sen. Benef. 266: Tutto quello che può farci o migliori o beati, fu da lei posto o allo scoperto, o poco a fondo.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 39: Quanto più a fondo si mettono [le piante di sparagi], tanto più sono poi gli asparagi grossi, e con maggior copia d'occhi da farne in abbondanza.
Esempio: Trinc. Agric. 3, 398: In questo mese [di aprile] si vangano.... al fondo più del solito le terre, che devono servire per uso de' cocomeri, zatte, meloni, o siano poponi, e simili.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 106: Nei [terreni] sottili, renosi, bellettosi, e forforosi, dove ogni poca di pioggia porta via la terra, e scopre i semi, bisogna procurare di sotterrargli più a fondo.
Definiz: § LXXV. E figuratam., Molto addentro in ciò di che si tratta, Intimamente, e per estensione Compiutamente. –
Esempio: Mazz. Lett. 2, 7: E anche con lui mi stesi un poco più a fondo in questo.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 160: Molti genj studiosi che s'applicherebbono a veder le cose a fondo negli autori classici, allettati da questa facilità, si contenteranno di vederle così in superficie.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 83: Coloro che le cose a fondo non esaminano.
Esempio: E Salvin. Disc. 3, 51: Per bene e a fondo intendere il Testamento vecchio, essere di necessità lo studio ebraico.
Esempio: E Salvin. Annot. Murat. 3, 392: Nè si sarebbe partito del suo giudizio primo, che è conforme al giudizio di chi queste materie trattò a fondo.
Esempio: Targ. Viagg. I ed. 3, 213, I ed.: Possiede a fondo la scienza del Moto dell'acque.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 23: E per chi sa mirar le cose a fondo, Il gran teatro è il teatro del mondo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 523: Non aveva mai avuta altra mira che d'istruirsi, e di conoscere a fondo le pessime arti de' maliardi.
Esempio: Capp. Econ. 351: Ingegno avvezzo a guardare a fondo le costituzioni de' regni e le forze degli Stati.
Definiz: § LXXVI. A fondo perduto, dicesi, di somma di denaro, o capitale, che s'impieghi comecchessia, ma senza poterlo mai ricuperare.
Definiz: § LXXVII. Al fondo, pure avverbialm. e poeticam., per Sino al fondo, Interamente, Del tutto. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 233: Pasco la mente d'un sì nobil cibo Ch'ambrosia e nettar non invidio a Giove: Che sol mirando, obblìo nell'alma piove D'ogni altro dolce, e Lete al fondo bibo.
Definiz: § LXXVIII. E figuratam. –
Esempio: Savonar. Poes. 7: Vedendo.... spenta al fondo Ogne virtute ed ogne bel costume.
Definiz: § LXXIX. Da capo a fondo. –
V. Capo, § LXXX.
Definiz: § LXXX. Da cima a fondo, o in fondo. –
V. Cima, § XVI.
Definiz: § LXXXI. Fino in fondo, che anche trovasi Infine in fondo, vale Fino al termine, Sino al compimento totale; e per estensione, Interamente, Del tutto. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 209: Si partecipò a Chicotencal questa importante notizia, ordinandosegli che, tramontato che fosse il sole, desse sul quartiere degli Spagnuoli, e prima del nuovo giorno vedesse in tutti i modi di avergli distrutti infine in fondo. (Male la stampa: in fine e in fondo.)
Definiz: § LXXXII. In fondo, posto avverbialm., vale Ingiù, In basso, o Verso il basso. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 21: Gli arbori che ficcano le radici in fondo come i navoni, gli aranci, i peri, i pini, e simili, amano la terra affonda.
Definiz: § LXXXIII. E figuratam. –
Esempio: Manz. Poes. 32: Oh! cada Tanto in fondo costui, che il più tapino, L'ultimo de' soggetti si sollevi Dalla sua polve, e gli s'accosti ec.
Definiz: § LXXXIV. In fondo, posto pure avverbialm., vale anche In fine, In conclusione, In somma: e per maggiore efficacia dicesi In fondo in fondo. –
Esempio: Mont. Poes. App. 124: Egli era freddo, altero, indifferente, Ma di cuor buono in fondo e generoso.
Esempio: Giust. Vers. 41: Lo stesso piovano In fondo è convinto Che a volte ci ha vinto Perfino il Sovrano.
Esempio: E Giust. Vers. 188: Ma gira e rigira, Rivogliono in fondo L'impero del mondo.
Esempio: E Giust. Vers. 238: La guerra, in fondo, Non è cosa civile.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 110: E non tutti i signori, in fondo in fondo, Hanno per istudiar buoni polmoni.
Esempio: E Guadagn. Poes. 1, 320: Perchè in fondo, quel parlare E di bere e di mangiare, E non essere al convito, Nè cavarsi l'appetito, Sarà idea felice e lieta, Ma non già per un poeta.
Definiz: § LXXXV. In fondo, posto altresì avverbialm., con gli adiettivi Ricco ricco in fondo, Misero misero in fondo, e simili, si usò per Grandissimamente, Sommamente. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 540: Vien via, che noi faremo Buona cera, e abbiamo a tornar tutti Ricchi in fondo.
Esempio: Forteguerr. Cap. 170: Che giuoco e ballo e cene con decoro Vi s'hanno a fare: e lui misero in fondo, Se pensa a onore, od a risparmio d'oro.
Esempio: Fag. Comm. 5, 352: Conosco benissimo il signor Pancrazio, e so che è ricco in fondo.
Definiz: § LXXXVI. In quel fondo, posto avverbialm., si usò per Alla fine delle fini, In fin de' conti, Finalmente. –
Esempio: Lipp. Malm. 2, 73: Così nel mezzo a tutta la pancaccia, Ch'è quivi corsa,... La sua caponeria gli butta in faccia, E quel ch'ei ne cavò po' poi in quel fondo.
Esempio: E Lipp. Malm. 9, 51: Stanchi già di mangiar, non sazj ancora, Tal musica finì po' poi in quel fondo.
Esempio: Not. Malm. 1, 215: In quel fondo poi, vuol dire Nel fondamento, Nella sostanza del fatto.
Esempio: E Not. Malm. 2, 723: Tal musica finì po' poi in quel fondo. Alla fine delle fini tal'operazione terminò; pur una volta finì.
Definiz: § LXXXVII. Senza fondo, usato a modo di aggiunto, vale Che non ha termine o fine. –
Esempio: Vasar. Ragion. M. 20: Quella è quella corona, che i teologi tengono il primo delle potenze, attribuito a Dio, che è quel fonte senza fondo, abbondantissimo di tutti i secoli (qui in locuz. figur.).
Definiz: § LXXXVIII. E figuratam., detto di persona, vale Che è di poco senno, Inconsiderato, Inetto, e simili; e detto di discorso, significa Vano.
Definiz: § LXXXIX. Aggravare alcuno al fondo, vale poeticam. Spingerlo, Mandarlo, con peso nel fondo, o in parte più profonda. –
Esempio: Dant. Inf. 6: E quegli: Ei son tra le anime più nere; Diversa colpa giù gli aggrava al fondo; Se tanto scendi, gli potrai vedere (qui figuratam.).
Definiz: § XC. Pure poeticam., e figuratam., trovasi per Farne perire il nome, Distruggerne la ricordanza, quasi Sommergerne la memoria. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 55: Non fia ch'Obizo il Tosco aggravi al fondo Chi fa delle memorie avare prede.
Definiz: § XCI. Andare a fondo, o al fondo, vale Affondare, Sommergersi. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 478: L'uova piene.... vanno a fondo, e le sceme nuotano a galla.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 2: Gesù Cristo.... venne a loro, andando leggiermente sovra l'onde del turbato mare. La qual cosa non potè fare San Piero; anzi andava a fondo, se la vertuosa mano di Gesù Cristo noll'avesse soccorso.
Esempio: Bern. Orl. 43, 7: E fu per annegar, benchè sia santo; Però che il suo caval, ch'è grande e grosso, Al fondo se n'andò con esso addosso.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 130: Chi dirà che una costola di balena.... non pesi assaissimo, e nell'acqua non vada al fondo?
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 4, 202: Devesi dunque prima sapere, che i corpi solidi che nell'acqua vanno al fondo, pesano meno nell'acqua, che nell'aria.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 64: S'andava riempiendo d'acqua tanto irrimediabilmente, che giunse all'Isola in procinto d'andare in fondo.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 44: Ciò si fa sciaguattando nella catinella vino e uova, e versando a un tratto, con una parte del vino, le uova, che non vanno subito al fondo.
Definiz: § XCII. Andare al fondo, figuratam., detto di persona, vale Rovinarsi, Venire in misera condizione; e detto d'istituzioni, o simili, Perdere il credito, Scadere. –
Esempio: Sacch. Rim. M. 473: Canzon, egli è predicar nel diserto A chi per seguir Marte è ito al fondo.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 12: O sventurati ordini della cavalleria, quanto siete andati al fondo!
Esempio: Fag. Rim. 3, 328: O scimoniti, Steste a galla davanzo, andate al fondo.
Definiz: § XCIII. E pur figuratam., usato sia in modo assoluto, sia con un compimento, vale anche Internarsi con l'indagine in checchessia, Volerne sapere il vero. –
Esempio: Dant. Purg. 18: Color, che ragionando andaro al fondo, S'accorser d'esta innata libertate.
Esempio: Dav. Oraz. 470: Magistrato, di che la città nostra mancava: e pur è da coloro che, de' governi civili trattando, andaro al fondo, posto tra' necessarj.
Definiz: § XCIV. Andare in fondo, lo stesso che Andare a fondo, Affondare; ma oggi è men comune. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 61: Annunziato il pericolo del mare a Zenone un dì, che tutte le sue cose erano andate in fondo, disse: la fortuna vuole ch'io più espeditamente filosofeggi.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 136 t.: Dicono che egli entrò nel Reno sopra una barca, e non a cavallo; e che per il soverchio peso delle genti entratevi dentro, ella se ne andò in fondo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 327: Ma camminando [dieci galee turchesche] al lor viaggio, dettono Ne l'armata di Spagna, e combattendosi, Dua n'andò in fondo, e quattro si fuggirono, E quattro ne restar prigioni.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 170: Gli stessi marinari fossero quelli che pubblicassero concordemente che le navi se n'andavano in fondo senza rimedio pel danno patito nella dimora, e per la cattiva qualità di quel porto.
Definiz: § XCV. Andar nel fondo degl'infelici, trovasi poeticam., e in modo alquanto iperbolico, per Divenire infelicissimo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 62: Il qual, come ella poi lascierà il mondo, Così de l'infelici andrà nel fondo.
Definiz: § XCVI. Arrivare in fondo, dicesi familiarmente per Arrivare a quel termine che la cosa deve avere, Arrivare alla fine, o al compimento, di una data cosa, od operazione. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 195: E queste ottanta pagine non sono Tirate via, pur d'arrivare in fondo.
Definiz: § XCVII. Cacciare al fondo, o in fondo, poeticam. vale propriamente Sommergere, Affondare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 81: Ne l'arrivar che i gran navilj fenno (Spirando il vento a' lor desir secondo) Nei Saracin con tale impeto denno, Che molti legni ne cacciaro al fondo.
Definiz: § XCVIII. E in locuz. figur., e figuratam., Umiliare, Tener sottomesso, Deprimere, Reprimere, e simili. –
Esempio: Savonar. Poes. 8: E sempre pensa altrui cacciar al fondo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 3: Anco studian di far che si discuopra, Ciò che le donne hanno fra lor d'immondo. Non le vorrian lasciar venir di sopra: E quanto puon, fan per cacciarle al fondo.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 49: Ma chi sempr'ebbe a null'altro secondo Il bel disio d'amor, ch'in cima 'l pose, Ogni avaro voler cacciando in fondo, ec.
Definiz: § XCIX. E pur figuratam., riferito a paese o città, per Abbatterne affatto la potenza, Mandare in rovina, Disertare. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 14: L'inferno di nuovo si disserra A' danni suoi, e muove a tondo a tondo I Saracini di ciascuna terra, Per cacciare Parigi e Francia al fondo.
Definiz: § C. Cadere a fondo, detto figuratam. di persona, vale Venire in pessima condizione di fortuna. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 340: Se per una volta ch'abbiamo perduto [in battaglia] caduti siamo a fondo, e la nostra fortuna non può tornare di sopra, domandiamo pace, e facciamo croce alli nimici.
Definiz: § CI. Dar fondo, detto di marinari, o naviganti, vale Gettar l'àncore per fermare il bastimento; e detto dei bastimenti stessi, vale Fermarsi sulle àncore: Prender terra, Approdare. –
Esempio: Sassett. Lett. 262: E demmo fondo in questa baia di Coccino.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 330: Il Fonseca, che andò alquanto più adagio, mancando subito il vento, diede fondo alquanto più lontano.
Esempio: Soldan. Sat. 195: Fu già 'l fagiano in que' lidi rapina, Ove diè fondo la famosa antenna Che fece il primo oltraggio alla marina.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 4, 6: E così navigando ognor per persi, Detter poi fondo in questo asciutto porto.
Esempio: E Buonarr. Fier. 2, 4, 8: Ecco 'l porto: oh dì giocondo! Date fondo, Date fondo, e sbarchiam qui.
Esempio: Bart. D. As. 1, 13: Dieci mesi da che si partirono di Lisbona, dieder fondo nell'India sopra un porto, trenta miglia lungi da Calecut.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 21: S'incontrarono nell'isola di Cozumèl, prima scoperta di questo viaggio, dove diedero fondo senza contrasto de' nazionali.
Esempio: E Corsin. Stor. Mess. trad. 95: Gli mandavano a intendere dal capitano di quell'armata con quale intenzione avesse dato fondo nelle loro coste.
Definiz: § CII. E riferito alle àncore stesse, vale Calarle giù per prender terra, o per altra cagione. –
Esempio: Falc. Istruz. 7: Entrando in porto a salvamento, deve [il piloto] per obligo fare dar fondo alla prima àncora, e fare ormeggiare, per le fortune e traversie di detto porto.
Definiz: § CIII. Dare fondo al patrimonio, agli averi, alla roba, e simili, vale Consumarli del tutto, o quasi del tutto, spendendo largamente e malamente; Dissiparli. –
Esempio: Cecch. Dot. 1, 1: Il buon proponimento mio fu rotto Da quel ribaldo, il quale oltra l'avere A poco a poco alla sprezzata dato Fondo, e a masserizie e cose mobili, ec.
Esempio: Dav. Tac. 2, 8: Dato fondo al suo avere, venne in istato pericoloso.
Esempio: E Dav. Tac. 14: Avendo dissipato il loro e quel d'altri, e dato fondo a stabili e mobili, ec.
Esempio: E Dav. Tac. 97: A ventidue milioni e mezo d'oro diede fondo in pochi mesi, bastandogli godere senz'altro pensare.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 117: Si toglierà da noi quell'abuso di dar fondo a un mezzo patrimonio per provvedere una cena.
Esempio: Forteguerr. Cap. 170: Un cortese marito ha da dar fondo Alla sua casa, e rovinare i figli, Perchè la moglie abbia un viver giocondo.
Definiz: § CIV. E riferito a vino, e figuratam. al recipiente in cui è, o al luogo dove si conserva, vale Beverlo tutto, Finirlo. –
Esempio: Lipp. Malm. 7, 11: Così per celia cominciando a bere, Dagliene un sorso, e dagliene il secondo, Fe' sì, che dal vedere e non vedere, Ei diede al vino totalmente fondo.
Esempio: Red. Ditir. 32: Ma se chieggio Di Lappeggio La bevanda porporina, Si dia fondo alla cantina.
Esempio: Not. Malm. 2, 546: Diede fondo al vino. Cioè votò il fiasco, Finì il vino.
Definiz: § CV. Dare in fondo, vale Andare alla parte inferiore, Calare al fondo; ma è maniera non comune. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 118: L'aria finalmente li fece dar in fondo, dove, senza potersi mai più riavere, si morirono.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 119: Fu nondimeno costretto a dar in fondo sempre boccheggiando.
Esempio: E Magal. Sidr. 49: Quel reo filaccicoso velo, Che il povero liquor ne ingombra e offusca, Dare in fondo faranno.
Definiz: § CVI. Essere, o simili, in fondo, e talora anche al fondo, vale figuratam. Essere, Trovarsi, e simili, in congiuntura grave e pericolosa, a mal partito, a mal termine; ed altresì, in misera condizione, in rovina. –
Esempio: Bocc. Rim. 49: Fuggit'è ogni virtù, spent'è il valore, Che fece Italia già donna del mondo; E le Muse Castalie sono in fondo, Nè cura quas'alcun del loro onore.
Esempio: Pucc. A. Centil. 46, 43: E fu [il Duca Ruberto] da papa Chimento.... Finito e quietato del tesoro Che dovia dar pe 'l padre, ch'era al fondo.
Esempio: Sacch. Rim. M. 60: Sanza di spada, o d'altra arma ferire, Veduto ha' quasi ogni nimico in fondo.
Esempio: Bern. Orl. 5, 16: Non mi par già d'esser tanto in fondo, Che non n'esca senz'esserne cavato.
Esempio: Lambr. Elog. 58: Ma le cose d'Italia erano allora in fondo.
Definiz: § CVII. Essere in fondo, rispetto a denari, cose da servire agli usi della famiglia, mercanzie, e simili, vale Averli spesi, Averle consumate, Averle vendute, e simili, quasi interamente, Rimanerne pochissima quantità. E con relazione a qualsivoglia sorta di lavoro, vale Esserne presso al termine, Averlo quasi finito.
Definiz: § CVIII. Fare ambassi in fondo, Trarre, e simili, ambassi in fondo. –
V. Ambassi, § I.
Definiz: § CIX. Fare apparire il fondo a un vaso pieno di vino od altro liquore, vale Vuotarlo bevendo, Beverne tutto il liquido; ed è maniera che ha dello scherzevole. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 69: Poi diè allo sposo con viso giocondo Il nappo; e quel gli fe' apparire il fondo.
Definiz: § CX. Gettare al fondo, lo stesso che Mandare al fondo; ma è meno comune. –
Esempio: Parut. Stor. ven. 1, 603: Però che a questo tempo dodeci delle sue galee abbattutesi intorno alle Merlere nell'armata del Doria, erano state mal trattate, parte prese, ed alcune gettate al fondo.
Definiz: § CXI. Mandare al fondo, o a fondo, vale Affondare, Sommergere. –
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 57: E mentre elice ancor, mandate al fondo La trista prora.
Definiz: § CXII. Mettere in fondo, e anche a fondo, o al fondo, vale Affondare, Sommergere. –
Esempio: Vill. M. 2, 104: E con l'impeto del corpo delle cocche sì fedirono nelle galee de' Genovesi, e nella prima percossa ne misono tre in fondo, e seguendo innanzi, alcuna altra ne ruppono.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 59: Ruppe l'armata di Cesare, avendo messe in fondo dua galee e dua fatte prigioni e l'altre cacciate in fuga.
Esempio: Caran. Polien. Strat. 112: Ed avendole messe a fondo, si mise a navigare contro le altre [galee].
Esempio: Sassett. Lett. 230: Essendo stata messa in fondo quella nave.... da due galeotte turchesche o moresche, che la combatterono un giorno intero.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 71: Mise in fondo nove delle lor fuste, e dieci navi grosse, e occise più di quattro cento malabari.
Definiz: § CXIII. E figuratam. –
Esempio: Febuss. Breuss. 1, 26: Io son colui che vinsi questo mondo Con la mia forza, senza altro aiuto, E quasi ogn'altra fama missi in fondo Di ciascun forte, tanto fui arguto.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 8: Perciò che se già, non essendo io ancora al terzo della mia fatica venuto, essi sono molti e molto presummono, io avviso che, avanti che io pervenissi alla fine, essi potrebbono in guisa esser multiplicati, non avendo prima avuta alcuna repulsa, che con ogni piccola lor fatica mi metterebbono in fondo.
Esempio: Poliz. Rim. C. 16: Fortuna invidiosa a lor quïete Ruppe ogni legge, e pietà misse in fondo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 98: Tosto che 'l Saracin vide la bella Donna apparir, messe il pensiero al fondo, Ch'avea di biasmar sempre e d'odiar quella Schiera gentil, che pur adorna il mondo.
Definiz: § CXIV. E pur figuratam., riferito a stati, popoli, famiglie, persone, vale Fiaccarne la potenza, Mandare in perdizione, in rovina, Ridurre in misero stato, e simili. –
Esempio: Vill. M. 246: Pensando di questo rimanere esaltati e grandi, e aver messo in fondo il Comun di Firenze.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 33: E Federigo imperator secondo Fia per quest'Azzo rotto e messo al fondo.
Esempio: Bemb. Rim. 44: Mal fa.... chi per inalzar falso e protervo, Mette al fondo cortese e leal servo.
Esempio: Segner. Pred. 40: E non si veggono tutto giorno le inimicizie mettere a fondo per tal cagione le case?
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 93: Se questo buon vecchio viveva ancora un par d'anni, la finiva (la casa) di mettere in fondo.
Esempio: Capp. Longob. 130: Sebbene ivi le antiche schiatte fossero dai Romani stremate e messe in fondo più assai che nelle provincie transalpine e trasmarine, ec.
Definiz: § CXV. Pur figuratam. riferito a persona, e detto di cosa molto dolorosa, per Affliggere, Contristare, sommamente, Torre ogni vigore d'animo e di corpo. –
Esempio: Pass. G. Cr. 233: Questo mi è sì doloroso pondo, Figliuol, vederti a tanti strazj morto. O Figliuol, la tua morte messo in fondo Ha me dolente.
Definiz: § CXVI. Mettersi in fondo, figuratam., vale Ridursi in misera condizione, a mal termine, Rovinarsi. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 144: Sto a pensare se questo è quel Ruberto con chi ho più volte parlato, e tenuto fino a qui per fratello, nè so qual sua disgrazia l'abbia fatto risolvere a mettersi in fondo da lui a lui.
Definiz: § CXVII. Non avere nè fine, nè fondo; maniera iperbolica, che vale Non esser compreso da termine alcuno, Essere immenso; detto figuratam., più che altro, della Divinità, o di cose intellettuali e morali. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S.: Ma Cristo non l'ebbe a misura, ma senza misura, che non ha nè fin nè fondo.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. 217: Questo cercano i divini (i teologi), e non se ne viene mai a fine in tutta la vita dell'omo; che ciascun di questi (de' nomi di Dio) non hae nè fine nè fondo: che ciascuno è un mare: e se l'omo vivesse mille anni, non basterebbe a cercarne pur uno.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 67: Questo piacer non ha nè fin nè fondo.
Definiz: § CXVIII. Non esserci fondo, in alcuna persona, o discorso, o negozio, dicesi familiarmente per Non essere quella persona di proposito, Non essere atta a operare con serietà e con giudizio; o Essere quel discorso vano, fatto senza buon fondamento; o Non offrire quel negozio ragionevole speranza di concluderlo, e di condurlo a capo. Dicesi anche Non esserci conclusione.
Definiz: § CXIX. Pescare a fondo. –
V. Pescare.
Definiz: § CXX. Pigliar fondo, lo stesso che Dar fondo, cioè Gettar l'àncore, Approdare. –
Esempio: Sassett. Lett. 271: Scoprimmo questa costa a' 4 di novembre, e pigliammo fondo in questa baia di Coccino in 10 gradi d'altura dalla parte di tramontana, alli 8 di novembre.
Definiz: § CXXI. Porre al fondo, a fondo, o in fondo, vale figuratam. Mandare in rovina, in perdizione, in esterminio; riferito anche a cose morali; ma è maniera propria di nobile scrittura. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 24, 21: E 'n Catalogna se n'andò giocondo, Per esser a Bordella il dì nomato, Che 'l dovea por fortuna in cima o in fondo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 71: Tal che la legge falsa di Babelle Caccierà la tua fede e porrà al fondo.
Esempio: Car. Eneid. 10, 141: Ed io son quella, Io, che l'afflitte lor fortune agogno Di porre al fondo?
Definiz: § CXXII. E per Deprimere, Avvilire, nell'altrui opinione, Screditare grandemente. –
Esempio: Segner. Pred. 336: Quegl'Israeliti, che ritornati dal riconoscer la terra di promissione, la vollero porre a fondo presso quel popolo che colà gli aveva inviati, qual modo tennero? Cominciarono in prima dall'esaltarla.
Esempio: E Segner. Paneg. 1, 295: Ma non so come, è tanto ardente la brama di porre in fondo questo santissimo stato [dei Religiosi], che attribuisconsi ad esso ancor quelle colpe che non son sue.
Definiz: § CXXIII. Ritrovare il fondo di una cosa, o anche Trovare, il fondo di una cosa, vale figuratam. Ricercarne e scoprirne il vero, l'origine, e simili. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 219: L'alta mole, dett'oggi l'Osteria Delle Bertucce, a ritrovarne il fondo, Chi sa che un tempio lor stato non sia?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 366: Quest'urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti.... A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent'altri imbrogli.
Definiz: § CXXIV. Rovinare a fondo, trovasi poeticam. per Andare in compiuta rovina. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 164: E chi briga mattezza, Non fie di tal altezza Che non rovini a fondo.
Definiz: § CXXV. Starsi in fondo, vale figuratam. Essere sprezzato, tenuto a vile, conculcato; detto di cose morali. –
Esempio: Leopard. Poes. 149: Valor vero e virtù, modestia e fede, E di giustizia amor,.... in tutto Sfortunati saranno, afflitti e vinti, Perchè diè lor natura in ogni tempo Starsene in fondo.
Definiz: § CXXVI. Toccar fondo, nel linguaggio marinaresco, vale Giungere con lo scandaglio a toccare il fondo del mare; detto anche dello scandaglio stesso. –
Esempio: Leopard. Pros. 2, 9: Da certi giorni in qua lo scandaglio, come sai, tocca fondo; e la qualità di quella materia che gli vien dietro, mi pare indizio buono.
Definiz: § CXXVII. In locuz. figur., e altresì figuratam. –
Esempio: Varch. Boez. 26: In questo largo e pieno Di fortuna crudel mar tempestoso N'andiam fuor di riposo, Senza toccar mai fondo, o veder sponde.
Esempio: Nard. I. Riv. fel. 7: Lassa sopra di me dunque tal pondo, E testimon mi sien tutti costoro, Ch'io prometto farti oggi toccar fondo.
Definiz: § CXXVIII. Toccare il fondo, che anche trovasi Toccar fondo, di checchessia, vale figuratam. Chiarirsene in tutto e per tutto, Sincerarsene, Scoprirne la pretta verità, ed anche Assicurarsi bene intorno a checchessia. –
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 7, 145: Crederemmo che fussi bene che ne toccassi fondo.
Esempio: Machiav. Comm. 124: Poi che aveva messo mano in pasta, io ne volsi toccare il fondo.
Esempio: Varch. Stor. 2, 268: Perchè nell'esamina non si confrontava il figliuolo col padre, risolvettono che se ne dovesse toccare il fondo disaminandogli di nuovo con martorj.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 163: Avanti ch'io risponda a V. S., ho voluto toccar fondo di quel ch'ella mi scrive.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 144: Per questo son io divenuto curiosissimo di toccar, come si dice, il fondo di questo negozio.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 7: A quei che insegnan scrivere in duo giorni, Leggere in uno e mezzo, m'accostai (Minchion ch'io fui), e nel toccarne 'l fondo, Birbe eran tutte, ec.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. Pref. 2: Dovendosi spianare molte difficultà per sodisfare a' curiosi artefici e agli eruditi moderni, e toccare il fondo per sapere quali veramente fossero l'usanze, i modi,.... le finezze degli antichi nell'arte loro.
Definiz: § CXXIX. Tocca fondo, fu nome di una sorta di giuoco fanciullesco; e si adoperò nella maniera Giocare a tocca fondo. –
Esempio: Casott. A. Celid. 1, 26: Dolersi e mormorar d'una mia pari, Che sono un archipenzolo nel mondo, Da cui fa d'uopo che ciascuno impari, Per giocar nel governo a tocca fondo.
Definiz: § CXXX. Vedere il fondo a una bottiglia, a un fiasco, e simili, dicesi familiarmente, e con un certo scherzo, per Vuotare la bottiglia o il fiasco, bevendone tutto il liquido. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 80: Fino ad ora ho la fortuna D'aver visto il fondo ad una (delle bottiglie): L'altre poi le beverò Al più presto che potrò.
Definiz: § CXXXI. Volerla vedere fino in fondo, dicesi familiarmente a significare Essere alcuno, in un dato affare, risoluto a sostenere le proprie ragioni ed esperimentare i proprj diritti fino all'ultimo.
Definiz: § CXXXII. E' darebbe fondo a una nave di sughero, Voi dareste, e simili, fondo a una nave di sughero; maniera proverbiale, che si usa contro qualche scialacquatore, per significare che consumerebbe ogni più copiosa sostanza o pingue patrimonio; presa per ischerzo la locuzione Dar fondo in significato di Mandare a fondo, Affondare, pur conservandole, nell'intenzione, il senso figurato di Dissipare. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 206: Bruscolo, tu non sai; io son restato Senza un quattrino. B. Voi dareste fondo A una nave di sughero; bisogna A questo gioco raffrenare il corso.