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Dizion. 4° Ed. .
MALE
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MALE.
Definiz: | Avverb. Contrario all'avverbio Bene. Vale Malamente, e talora esprime A pena, Non pienamente, Non già, Non, e
altri più particolari significati, come si vedrà dagli esempli. Lat. male, non recte,
incommode. Gr. κακῶς, οὐ
καλῶς, βλαβερῶς .
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Esempio: | Petr. son. 53. Al suo destino Mal chi contrasta, e mal chi si nasconde.
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Esempio: | E Petr. 75. Che mal si segue ciò, ch'agli occhi aggrada
(cioè: con danno) |
Esempio: | E Petr. 232. Che mal per noi quella beltà si vide.
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Esempio: | E Petr. canz. 11. 7. Ch'agli animosi fatti mal s'accorda
(cioè: poco) |
Esempio: | Bocc. nov. 19. 36. Domandando perdonanza, la quale ella, quantunque egli mal degno
ne fosse, benignamente gli diede (cioè: poco degno) |
Esempio: | E Bocc. g. 4. p. 8. Padre mio, voi siete oggimai vecchio, e
potete male durar fatica (cioè: difficilmente) |
Esempio: | E Bocc. nov. 69. 14. Mal prenderei vendetta d'un Re, che mi
facesse dispetto. |
Esempio: | Lab. 83. In questa guisa adunque, che raccontato ho di lei, che mal per me fu
veduta, preso fui. |
Esempio: | Dant. Par. 4. Questo principio male inteso torse Già tutto 'l mondo (cioè:
malamente, a rovescio) |
Esempio: | E Dan. Par. 6. E mal per Tolommeo poi si riscosse.
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Esempio: | M. V. 3. 106. Essendo i libri, e le ragioni mal guidate per li notai, che non li
sapieno correggere (cioè: ignorantemente) |
Definiz: | §. I. Male in ordine, si dice di Chi è in povertà d'abiti, ed in indisposizion di persona, e si
usa in forza d'add. |
Esempio: | Bocc. nov. 17. 12. Quantunque pallida, e assai male in ordine della persona, per
la fatica del mare, allora fosse la donna. |
Definiz: | §. II. Esser male d'alcuno, o Star male con alcuno, vale Non essere in sua grazia,
Non avere il suo affetto. Lat. alicui odio esse. Gr. ἀπεχθάνεσθαι
τινι. |
Esempio: | Bocc. nov. 94. 4. Perchè male dell'amore della donna era, quasi disperatosene,
podestà chiamato di Modona, v'andò. |
Esempio: | G. V. 8. 62. 4. Non volle acconsentire all'appello ec. e tornossi in Borgogna,
male del Re di Francia (cioè: essendo male) |
Esempio: | E G. V. 9. 79. 3. Il Re Ruberto, prima ch'e' fosse Cardinale,
era male di lui. |
Definiz: | §. III. Avere a male, Recarsi a male, Aver per male, e simili, si
dicono del Ricever con indignazione checchessia. Lat. aegre ferre, indignari,
succensere. Gr. ἀγαναχθεῖν,
ὀργίζεσθαι,
ἄχθεσθαι . |
Esempio: | Bocc. nov. 33. 4. E noi pur siamo (non l'abbiano gli uomini a male) più delicate,
che essi non sono. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 4. 40. Alcuni sono, i quali si recano a male di ricevere il
cambio de' benifizj. |
Definiz: | §. IV. Onde in proverb. si dice Chi l'ha per mal si scinga; e si dice quando non ci dà pensiero, che
altri abbia per male alcuna cosa. |
Definiz: | §. V. Saper male altrui d'alcuna cosa, vale Averne dispiacere, Rincrescerne. Lat.
dolere. |
Esempio: | Cecch. Donz. 2. 1. Voleste voi Esser monaca noi? N. Mal me ne sa.
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Definiz: | §. VI. Male avverb. Si unisce a molte voci, come Mal inteso, Mal
veduto, Mal fatto, e simili moltissime, le più delle quali saranno notate a'
lor luoghi. |
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