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Dizion. 3° Ed. .
LAVARE
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LAVARE.
Definiz: | Far pulita, e netta una cosa, lavandone la sporcizia, con acqua, o altro liquóre. Lat. lavare, abluere. Gr. λούειν,
πλύνειν. |
Esempio: | Boc. Nov. 14. 12. Dove una povera femminetta, per ventura, suoi stovigli, colla
rena, e coll'acqua salsa lavava, ec. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 35. 9. Tanto che tutta, colle sue lagrime la
lavò. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 15. 26. Disiderosi di volgersi al Mare, per
lavarsi. |
Esempio: | Dan. Parad. 8. Quella sinistra riva, che si lava Di Rodano, poich'è misto con
Sorga (cioè si bagna) |
Esempio: | Petr. Canz. 6. 5. Per lei sospira l'alma, ed ella è degno, Che le sue piaghe lave.
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Definiz: | §. Lavare il capo a uno: Dir mal di lui. Lat. infamia aspergere.
Gr. πλόνειν
πλύνειν. |
Esempio: | Varch. Ercol. 55. D'un, che dica mal d'un altro, quando colui non è presente,
s'usano questi verbi. Bardare, scardassare, ec. lavargli il capo, ec. |
Definiz: | §. Lavare il suo, lavar danari, le sue facultà: vale Dissiparle, mandarle male.
Plut. disse eluere. |
Definiz: | §. Una man lava l'altra: detto proverbiale: si dice del Giovarsi scambievolmente. |
Esempio: | Las. Spirit. 4. 1. Io ti ricordo, che l'una mano, lava l'altra, e le due il viso
[Gr. χεὶρ χεῖρα
νίπτει] |
Definiz: | §. Lavarsi le mani d'una cosa: dicesi del Non se ne volere assolutamente più impacciare. |
Esempio: | Salv. Granch. 1. 3. Tu vuoi, ch'io me ne tolga giù affatto, e lavimene le mani.
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Esempio: | Pallav. St. Conc. 176. Se il concilio il facesse, Sua Maestà se ne laverebbe le
mani. |
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