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120) Dizion. 4° Ed. .
GUARDATURA
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pag.689



1) id: cbe8b4c4e782485db884951e525ba8a8)
Definiz: L'Atto, e 'l Modo, col quale si guarda. Lat. intuitus, aspectus. Gr. βλέμμα.


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Esempio: Bern. Orl. 1. 5. 67. Che sol col viso, e fiera guardatura Cader faratti morto di paura.


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Definiz: §. Guardatura, per Custodia, Guardia. Lat. custodia. Gr. φυλακή.
121) Dizion. 4° Ed. .
ORMA
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pag.430



1) id: d9aee95b2fc34891a233b27b341fbbba)
Definiz: Impressione, che in andando si fa col piede, Pedata. Lat. vestigium. Gr. ἴχνος.


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Definiz: §. III. Dar l'orma, semplicemente, vale Insegnare. Lat. normam praebere.


3) id: edc037ef9021476799b2801b85203ce8)
Esempio: Borgh. Mon. 177. I Greci si servirono in questo delle medesime lettere dello alfabeto, pigliando l'orma peravventura dagli Ebrei (cioè: esempio)


4) id: 62eb37d48a2944c4a747249ac5ea0b30)
Esempio: Bocc. nov. 19. 10. Ma non che 'l corno nasca, egli non se ne pare a quelle, che savie sono, nè pedate, nè orma (cioè: contrassegno)
122) Dizion. 4° Ed. .
SENSIBILMENTE, e SENSIBILEMENTE
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pag.474



1) id: 1a3f1bf8fde54597bd3090e82729926a)
Definiz: Avverb. Col senso, Con comprendimento del senso. Lat. *sensiliter, sensibiliter. Gr. αἰσθητῶς, αἰσθητικῶς.
123) Dizion. 4° Ed. .
SCOTTARE
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pag.428



1) id: c58d0e3c1f6441ee80e07cb058da7b61)
Definiz: Far cottura col fuoco nel corpo dell'animale. Lat. adurere, exurere, ustulare. Gr. ἐπικαίειν.


2) id: 9ff4e061940f40eab91db4312291f270)
Esempio: Tac. Dav. vit. Agr. 393. Alleggerì le riscossioni de' grani, e altri tributi, tolto via quelle, che più scottavano, inventate per mera barattería.
124) Dizion. 4° Ed. .
A BARATTO.
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pag.4



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Definiz: Posto avverbialm. col verbo Fare, espresso, o sottinteso, vale Barattare. Lat. permutare, commutare.
125) Dizion. 4° Ed. .
A CAPO ALL'INSÙ.
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pag.21



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Definiz: Posto avverbialm. vale Col capo volto verso il cielo. Lat. supinus. Gr. ὕπτιος.
126) Dizion. 4° Ed. .
CANICOLARE, e CANICULARE.
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pag.533



1) id: 8ebda06b81dc48eb9e0e9eb6b5d7a55f)
Definiz: §. E Giorni canicolari sono quando la canicola nasce col sole. Lat. dies caniculares.
127) Dizion. 4° Ed. .
ALA, ALE, e ALIA.
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pag.107



1) id: 268c8eafeee041a996d7a284a8aca545)
Definiz: Membro, col quale volano gli uccelli, e altri animali. Lat. ala. Gr. πτερόν.


2) id: 9790ff5b04eb4945b32f3174a738b798)
Definiz: §. I. Onde si dice Stare in sull'ale, Stare in punto per partirsi. Lat. discessui promptum esse.


3) id: f47dea90dc7f410e8479660347ee146d)
Esempio: Dant. Inf. 5. Quali colombe dal disío chiamate, Coll'ali aperte.


4) id: 0901084e53134431a85a0bc85420b213)
Esempio: G. V. 7. 130. 5. Fasciando di costa ciascuna ala della schiera, di pavesari, e balestrieri, e pedoni a lance lunghe.


5) id: 1c6ec5781cb149d1b6f5e1bef75ee61d)
Definiz: §. V. E dalla similit. dell'alia quando si stende, si dice Far ala, ch'è allargarsi, dando luogo a chi passa. Lat. viam facere, praebere iter.


6) id: bf0ca9aaf5174461a3bb4b7eaa777f6f)
Esempio: Petr. cap. 5. E la faretra, e l'arco avean spezzato A quel protervo, e spennacchiate l'ali.


7) id: 59c9644817f1447e9707c583ea39af2b)
Esempio: E G. V. 7. Ma però non si smagliarono, nè ruppono, ma costanti, e forti ricevettono i nemici, e coll'ale ordinate da ciascuna parte rinchiusono tra loro i nemici.
128) Dizion. 4° Ed. .
BECCATA
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pag.406



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Definiz: Si direbbe propriamente del Colpo, che dà l'uccello col becco. Lat. rostri ictus.
129) Dizion. 4° Ed. .
TENTA.
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pag.55



1) id: 730764ab5a7049399b66b2d316fa4019)
Definiz: Sottile instrumento, col quale il cerusico conosce la profondità della ferita. Lat. specillum.
130) Dizion. 4° Ed. .
PIANIGIANO
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pag.601



1) id: 9c8d34d1bcbb4f64a768ebd8efb2533b)
Esempio: Fir. Rag. 115. Morbide com'un cavol pianigiano.


2) id: b6d13514905e47628445436050de4794)
Esempio: Borgh. Orig. Fir. 114. Essendo questo danno de' pianigiani soli, e non de' cittadini tutti.
131) Dizion. 4° Ed. .
BESTEMMIATORACCIO
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pag.423



1) id: 84b4c583f97b48909836a0f5442cfe9e)
Esempio: Fir. Trin. 3. 6. Come cacastecchi bestemmiatoraccio?
132) Dizion. 4° Ed. .
MEZZAIUOLO
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pag.227



1) id: ecb6e530551548beb96e2db41f368b7a)
Definiz: Quegli, col quale abbiamo qualche cosa a comune, e la dividiamo, come usiamo col contadino nelle ricolte. Lat. partiarius, colonus partiarius.
133) Dizion. 4° Ed. .
VICINO.
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pag.268



1) id: 2d63c25b54614dcb908d6749c4e86d98)
Definiz: Preposiz. col secondo, e col terzo caso s'accompagna, e denota prossimità, e vicinanza di luogo. Lat. prope, iuxta. Gr. ἐγγύς, πρός.


2) id: 123c1236e31444f8aa510e707e0c47e4)
Definiz: §. I. Talora, vale Circa, Intorno. Lat. circa, circiter. Gr. πρός, ἀμφί.


3) id: 4e47f99ae1d84c53aa0fa056af30231b)
Definiz: §. II. Esser vicino a fare una cosa, vale Star per farla, Mancar poco, che altri non la faccia. Lat. parum abesse. Gr. μικρὸν ἀπείναι.


4) id: 4b84f583ef56455c86baf60514f34ed4)
Esempio: E Bocc. nov. 99. 5. Io era testè in pensiero di mandare un di questi miei infin vicin di Pavía per alcuna cosa.


5) id: 6a879fa7deac45f1bef8a8a09a886774)
Esempio: Petr. canz. 39. 7. Or ch' i' mi credo al tempo del partire Esser vicino, o non molto da lunge.
134) Dizion. 4° Ed. .
ALLODOLETTA.
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pag.129



1) id: 5e30c984ba8748699febe1bafbd21644)
Esempio: Fir. disc. an. 10. Fuggendo, si riscontrò in una allodoletta.
135) Dizion. 4° Ed. .
CHIAVERINA.
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pag.646



1) id: 8e3a17f4e2c74a39bbf6156d8edad414)
Esempio: Fir. Luc. 5. 5. E' non debbon però esser birri, ch'e' non hanno le chiaverine.
136) Dizion. 4° Ed. .
PRESSO
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pag.709



1) id: 578a039d5cee43eb8ef6bac917386209)
Definiz: Preposizione, che serve comunemente al terzo caso; pure e col secondo, e col quarto ben s'accompagna, e talora anche col sesto; e vale Vicino, Appresso. Lat. prope. Gr. ἐγγύς.


2) id: 43a01de1946647ab89883cd008e2cf58)
Definiz: §. I. Talora vale Circa, Intorno. Lat. circum, ciciter. Gr. σχεδόν.


3) id: 364653380c824c97a29fa7968a90ee91)
Definiz: §. II. Talora vale A fronte, In comparazione, Al paragone. Lat. prae. Gr. ἀντί.


4) id: 5145901cc6d3409c96d2bf63168c0275)
Esempio: Petr. canz. 4. 5. La penna al buon voler non può gir presso.
137) Dizion. 4° Ed. .
ARPICARE
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pag.266



1) id: 8e7e68a400364b688323b1956a5e80b1)
Definiz: §. Figuratam. Arpicare col cervello: Pensare con applicazione a qualche cosa, Farneticare col cervello.
138) Dizion. 4° Ed. .
A BULINO.
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pag.20



1) id: 46a0f4a7aacf4d7cba848cba9114905d)
Definiz: Posto avverbialm. vale Lavorato col bulino.
139) Dizion. 4° Ed. .
SOPRAGGITTO.
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pag.597



1) id: 4fb8ecf830124c3e99081a81458ccad2)
Esempio: Fir. nov. 7. 264. E da quinci innanzi io ti voglio dare una camicia bella, e nuova col sopraggitto intorno alle maniche, e col punto a spina in sul collaretto.


2) id: 0bd168e8da9f4cd0b3534fa20d6f36fd)
Esempio: Buon. Tanc. 4. 5. E duo' lenzuol cuciti a sopraggitto.