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4° Edizione
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120) Dizion. 4° Ed. .
ANTIVEDITORE
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pag.215



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Esempio: Mor. S. Greg. Antiveditor delle cose future.
121) Dizion. 4° Ed. .
APPRESSARE.
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pag.237



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Esempio: Vit. S. Gio. Bat. S'appressò la sera.


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Esempio: Mor. S. Greg. 1. 15. Spesse fiate ne' beni, che noi adoperiamo, noi ci appressiamo a mala parte.
122) Dizion. 4° Ed. .
CROCIARE
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pag.869



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Esempio: Mor. S. Greg. E crociato d'eterno tormento.
123) Dizion. 4° Ed. .
SETTIMANA
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pag.497



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Esempio: Vit. S. Gir. 11. Per tutta la settimana così affriggendomi ec. la mia celluzza avea in odio.


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Esempio: Bern. Orl. 3. 7. 54. Mai non entrava settimana, o usciva Senza vicissitudine, o divario.
124) Dizion. 4° Ed. .
IRARE
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pag.916



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Esempio: Gr. S. Gir. D. Umiltà non ha in se mai ira, e mai non fa irare altrui.
125) Dizion. 4° Ed. .
IN PRIMA
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pag.853



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Esempio: Gr. S. Gir. 20. Tutti coloro, che in prima si sono levati da' loro peccati ec.


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Esempio: Gr. S. Gir. 20. In prima dee se medesimo ammendare quegli, che altrui ammunisce.


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Esempio: Cr. 11. 16. 4. Quando la pianta si traspone, s'ella non fia piccola, sia opposta a quelle parti del cielo, come era in prima.
126) Dizion. 4° Ed. .
INFANTILITÀ, INFANTILITADE, e INFANTILITATE
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pag.807



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Esempio: Gr. S. Gir. 21. Signore, tutto questo, che hai detto, ho fatto infino dalla mia infantilità.
127) Dizion. 4° Ed. .
RECERE.
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pag.87



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Esempio: Gr. S. Gir. 28. Quando egli vuole bere, sì rece lo veleno, che ha in corpo.
128) Dizion. 4° Ed. .
ORGOGLIO
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pag.426



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Esempio: Gr. S. Gir. Quegli fa grande orgoglio, che si vendica di colui, che male gli fa.
129) Dizion. 4° Ed. .
PARAULA.
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pag.487



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Esempio: Gr. S. Gir. 1. Dicono, che credono in Dio per paraule, e per opere lo rinegano.


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Esempio: E Grad. S. Girol. 3. Guadagno è dire la paraula di Dio, ed è perdita chi la tace.
130) Dizion. 4° Ed. .
SPROVAMENTO
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pag.688



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Esempio: Gr. S. Gir. 4. Lo sprovamento dell'amistà di Dio ec. cioè la perfezione della buona opra.
131) Dizion. 4° Ed. .
ASPERITUDINE
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pag.287



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Esempio: Gr. S. Gir. 4. Allo mondo arete grande male, e grande asperitudine, ma fidatevi in me.
132) Dizion. 4° Ed. .
ARRUGGINIRE
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pag.275



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Esempio: Gr. S. Gir. 17. Quel tesauro non può furo imbolare, nè tignuola mangiare, nè ruggine arrugginire.
133) Dizion. 4° Ed. .
POSTRIBULO, e POSTRIBOLO
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pag.681



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Esempio: Pist. S. Gir. Del tempio loro, ch'è tempio dello Spirito Santo, hanno fatto bordello, e postribolo.
134) Dizion. 4° Ed. .
LEGGIERE, LEGGIERI, e LEGGIERO .
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pag.43



1) id: c8837f23ff8e44dfab8f3c8512100269)
Esempio: Gr. S. Gir. 5. E 'l mio giogo è soave, e lo mio fascio è leggieri.


2) id: 90df2375e5d6406d9c5232f02ebd1415)
Esempio: Serm. S. Ag. 59. O com'è leggiere cosa il giudicare! o come è duro, e amaro trarre addietro il mal giudicio!


3) id: 4f4675df647740c780b4ebea02eb73cb)
Esempio: Bocc. nov. 34. 10. Leggier cosa vi fia il comprendere il mio disío.


4) id: 58caadf17ba34bcfb18485995d7413bd)
Esempio: M. V. 1. 1. Per asempro di me uomo di leggieri scienza.


5) id: 4de77e55e2ef4f63a13a26d338c1dc94)
Esempio: Varch. stor. 7. 176. Cominciò a dire apertamente per tutto, come leggiere, e sboccato, ch'egli era, che chi vincesse quella provvisione, non potrebbe essere se non un tristo.
135) Dizion. 4° Ed. .
AMMUNIRE.
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pag.162



1) id: ab9d24064d92496ca7d2dc9caeb748f5)
Esempio: Grad. S. Gir. 20. Egli ammunisce lo suo prossimo, che egli si levi dagli suoi peccati.
136) Dizion. 4° Ed. .
ORLIQUA
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pag.430



1) id: af0acfbba6544089b87beeddb1105b6c)
Esempio: G. V. 11. 9. 1. Furono mandate in Firenze le orlique di S. Iacopo, e di S. Alesso.


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Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Poi a un tempo, che di queste sante orlique ec.


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Esempio: Fr. Giord. S. Pred. 77. Di questi tre peccati sono rimase, e rimangono quattro male orlique.
137) Dizion. 4° Ed. .
INCONSIDERATAMENTE.
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pag.784



1) id: 8a331129d3944672bd1b8425f2339f9b)
Esempio: Dial. S. Greg. M. 3. 20. Inconsideratamente l'avea chiamato.
138) Dizion. 4° Ed. .
RIMBALDANZITO
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pag.175



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Esempio: Vit. S. M. Madd. Quivi era un poco rimbaldanzita.
139) Dizion. 4° Ed. .
CONCULCATO
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pag.746



1) id: 273550627da846a9b14de151df68427e)
Esempio: Dial. S. Greg. M. Trovandosi l'erbe conculcate, e svelte.


2) id: fa71b6dd3e0b4eb59766d12e95d0b8c3)
Esempio: D. Gio. Cell. lett. 23. Leva di croce con Niccodemo i tribolati, ed ingiuriati, e conculcati.