Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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7017 74 7091 occorrenze
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160) Dizion. 4° Ed. .
ANNICHILATO, e ANNICHILITO
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pag.206



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Esempio: Fr. Iac. T. 7. 7. 7. Uomo annichilato Vive nel tuo abitare.
161) Dizion. 4° Ed. .
ERBOLATO.
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pag.294



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Esempio: Fir. Luc. 1. 1. È cuoco in corte, e monaca in monastero, che faccia un erbolato come me?
162) Dizion. 4° Ed. .
RINFILARE
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pag.191



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Esempio: Fir. Luc. 4. 5. Madonna, voi vi siete sfilata la corona. F. S'i' l'ho sfilata, mio danno; rinfilerenla.
163) Dizion. 4° Ed. .
INDI OLTRE,
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pag.796



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Definiz: che anche si scrive INDOLTRE. Posto avverbialm. vale Lì intorno. Lat. in vicinia. Gr. ἐν γειτόνων, Luc. gr.
164) Dizion. 4° Ed. .
GIUNTARE.
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pag.625



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Esempio: Fir. Luc. 4. 3. E perchè io mi sono fidata di te, ec. e tu mi vuoi giuntare.
165) Dizion. 4° Ed. .
FOGGIA
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pag.482



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. E intender da lui, se gli uomin da bene si trattano a questa foggia.


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Esempio: E Fir. Luc.appresso: Perchè mi piantastù in chiesa a quella foggia?
166) Dizion. 4° Ed. .
MEDICINA
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pag.193



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Esempio: Fir. Luc. 3. 5. Io t'insegnerò ben io una medicina, che tu lo farai fare a tuo modo.


2) id: a93eee83d35241e582c454f759d843eb)
Esempio: Alam. Gir. 7. 26. Non fate come quel, che ben si truova, E va cercando il mal per medicina.
167) Dizion. 4° Ed. .
DI CONTINUO
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pag.99



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Esempio: Fir. Luc. 1. 2. Io ne son venuta in carcere stiava, e di continuo lacerata, e mal trattata.
168) Dizion. 4° Ed. .
QUITANZA.
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pag.25



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Esempio: Fir. Luc. 5. 5. Io ti fo libera quitanza di ciò, che tu avessi avuto a fare meco.
169) Dizion. 4° Ed. .
SCIOCCHERELLO.
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pag.396



1) id: 2a55243047074d59983f86de91667b85)
Esempio: Fir. Luc. 2. 4. Io mi sono bene avvisto, che costei è una scioccherella, e si presume savia.


2) id: 10df45533b2a4362a706b237999da79f)
Esempio: E Fir. Luc. 2. 5. E' dice, che ell'è una scioccherella, ma Iddio 'l voglia, ch'e' non la insali alle sue spese.
170) Dizion. 4° Ed. .
FRATACCIO
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pag.520



1) id: ac47980b26dc45208b0cb271e850c28c)
Esempio: Fir. Luc. 3. 1. Che 'l diavol se ne possa portar lui, e quel frataccio, che la diceva.
171) Dizion. 4° Ed. .
DIMAGRARE
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pag.122



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Io son forse dimagrato in modo per la fame, ch'io non paio più desso.
172) Dizion. 4° Ed. .
PROFUMATO.
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pag.737



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Esempio: Fir. Luc. 4. 3. Al nome sia d'Iddio, tu arai forse un dì caro di riportarmele bell'e profumate.
173) Dizion. 4° Ed. .
PROFUMO.
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pag.737



1) id: 7eb94b038aa64917b5ffb070209518f0)
Esempio: E Luc. 2. 4. Preparate la cazzuola del profumo, e fate, che ogni cosa sia pulita, e netta.
174) Dizion. 4° Ed. .
CAVO DI LATTE.
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pag.607



1) id: 50db0263aab34ae6abdb3b9462ba4133)
Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Ch'io non possa mai più mangiare nè tordi grassi, ec. nè cavo di latte.
175) Dizion. 4° Ed. .
CAZZUOLA.
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pag.608



1) id: 088bc5421e4342f5932683e9396f36f0)
Esempio: Fir. Luc. 2. 4. Preparate la cazzuola del profumo, e fate, che ogni cosa sia pulita, e netta.
176) Dizion. 4° Ed. .
CEPPO.
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pag.619



1) id: d50896dc173b4b4e9a5ffc775317cbe0)
Esempio: Fir. Luc. 1. 1. Pongono loro le manette, e i piedi ne' ceppi, acciocchè e' non si fuggano.
177) Dizion. 4° Ed. .
MANDORLATO
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pag.143



1) id: 7e7107e416534bca9e3b3d778839b53e)
Esempio: Luc. Mart. rim. burl. Per uso delle torte, e de' confetti, Che si fanno in composta, e mandorlati.
178) Dizion. 4° Ed. .
MANETTE
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pag.145



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Esempio: E Luc. 1. 1. Pongon loro le manette, e i piedi ne i ceppi, acciocchè non si fuggano.
179) Dizion. 4° Ed. .
BESTIUOLA
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pag.425



1) id: a67d4d71c7b449bd8028743ebcb4af26)
Esempio: Fir. Luc. Io non posso partir di quì, fin tanto ch'io non cavo il cuore a quella bestiuola.