Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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120) Dizion. 4° Ed. .
DISPENSATRICE.
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pag.191

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Esempio:

But. Inf. 7. Gli conviene seguitare il giudizio di questa dispensatrice.

121) Dizion. 4° Ed. .
SDEGNOSITÀ, SDEGNOSITADE, e SDEGNOSITATE
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pag.440

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Esempio:

But. Inf. 7. Sdegnosità, offensione del prossimo, e di se medesimo.

122) Dizion. 4° Ed. .
INDEVOZIONE
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pag.795

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Esempio:

But. Inf. 7. 2. Le spezie dell'accidia sono ec. incuria, ignavia, indevozione.

123) Dizion. 4° Ed. .
ORGANIZZARE
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pag.426

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Esempio:

But. Purg. 4. 1. Compiuto d'organizzare lo feto nel ventre della madre ec.

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Esempio:

E But. Purg. appresso: E come lo corpo è organizzato, e compiuto di fare, sicchè hae li sentimenti ec.

124) Dizion. 4° Ed. .
INIURIA
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pag.841

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Esempio:

But. Inf. 4. 2. Per iniuria fatta a quella nobilissima donna Lucrezia.

125) Dizion. 4° Ed. .
DESCENSO
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pag.76

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Esempio:

But. Inf. 4. Finge l'autore lo descenso suo nel primo cerchio.

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Esempio:

E But. appresso: Pone lo conforto di Virgilio al descenso.

126) Dizion. 4° Ed. .
INCITATO
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pag.779

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Esempio:

But. Purg. 28. 2. Per questo l'autore incitato muove uno dubbio.

127) Dizion. 4° Ed. .
PUNIRE
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pag.771

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Esempio:

But. Purg. 10. 2. Punire è dar pena conveniente al peccato.

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Esempio:

E Dan. Purg. 19. Or, come vedi, quì ne son punita.

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Esempio:

Dant. Inf. 29. Giù ver lo fondo, dove la ministra Dell'alto Sire infallibil giustizia Punisce i falsator, che quì registra.

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Esempio:

E Dan. Purg. 33. Per morder quella, in pena, e in disío Cinque mil'anni, e più l'anima prima Bramò colui, che 'l morto in se punío.

128) Dizion. 4° Ed. .
O
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pag.373

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Esempio:

But. Purg. 13. 2. O, questa è interiezione, che significa ammirazione.

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Esempio:

Bocc. g. 4. p. 10. O come si chiamano?

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Esempio:

Bocc. nov. 85. 20. O Calandrino mio dolce, cuor del corpo mio, anima mia ec.

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Esempio:

Fir. nov. 4. 227. O che belle scorpacciate, che io mi ne piglierei!

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Esempio:

Bocc. nov. 28. 20. Oh disse Ferondo: se io vi torno mai, io sarò il miglior marito del mondo.

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Esempio:

Disc. Calc. 7. Nel prenderla, o nel darle il giovin Coo Facea levare un lieto altissimo oh oh.

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Esempio:

Dant. Par. 27. O gioia, o ineffabile allegrezza! O vita intera d'amore, e di pace! O sanza brama sicura ricchezza!

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Esempio:

Vit. SS. Pad. 2. 300. Oh in che paura istavamo, e chente cuore era il nostro!

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Esempio:

Bocc. nov. 54. 7. Fattosi alquanto a quelle vicino gridò: oh oh; per lo qual grido le gru ec. cominciarono a fuggire.

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Esempio:

E Bocc. nov. 30. 7. Tu hai un'altra cosa, che non l'ho io, ed haila in iscambio di questo. Disse Alibech: o che?

129) Dizion. 4° Ed. .
META
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pag.225

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Esempio:

But. Purg. 14. 2. Meta tanto è a dir, quanto termino.

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Esempio:

E Dan. Par. 27. Quinci comincia, come da sua meta.

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Esempio:

Dant. Par. 19. Sicchè non può soffrir dentro a sua meta.

130) Dizion. 4° Ed. .
SOLLICITUDINE.
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pag.574

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Esempio:

But. Purg. 18. 2. Diceano esempli di sollicitudine a ben fare.

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Esempio:

Maestruzz. 2. 7. 3. Il terzo modo, quando ne ha troppa sollicitudine.

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Esempio:

E Maestruz. 2. 11. 4. È licita la sollicitudine delle cose temporali? Risponde san Tommaso: La sollicitudine delle cose temporali in tre modi puote essere illicita.

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Esempio:

G. V. 8. 75. 7. Assalivano l'oste de' Fiamminghi di dì, e di notte, dando loro molto affanno, e sollicitudine.

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Esempio:

Nov. ant. 7. 3. Quella ricchezza, ch'io ho, non l'ho di mio patrimonio, ma tutta l'hoe guadagnata di mia sollicitudine.

131) Dizion. 4° Ed. .
IUDICATORE
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pag.922

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Esempio:

But. Purg. 14. 2. Iddio medicatore, e iudicatore delle vostre menti.

132) Dizion. 4° Ed. .
ILLUMINATIVO
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pag.715

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Esempio:

But. Purg. 8. 2. La grazia illuminativa informa lo intelletto umano.

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Esempio:

E But. Purg. 22. 1. Quali parole, ovvero sentenzie illuminative, ti stenebraron sì ec.

133) Dizion. 4° Ed. .
RAGGUARDAMENTO.
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pag.47

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Esempio:

But. Purg. 15. 2. Con quello ragguardamento, che esce di pietà.

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Esempio:

E But. Purg. 17. 1. Quivi mancava, cioè nel ragguardamento della faccia dell'Angelo.

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Esempio:

E But. Purg. altrove: Quel color dilettevole s'accoglieva nel chiaro ragguardamento.

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Esempio:

Cr. 10. 8. 1. Il quale (falcone) ec. su rotando sale, e di sotto il ragguardamento affisando ec.

134) Dizion. 4° Ed. .
ODIARE
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pag.386

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Esempio:

But. Purg. 17. 2. Odiare è amare male alla cosa amata.

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Esempio:

E Petr. cap. 2. Ma ferma son d'odiarli tutti quanti.

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Esempio:

Nov. ant. 100. 4. Costume delle femmine è molte volte d'odiare coloro, che i loro mariti amano.

135) Dizion. 4° Ed. .
VIRENTE.
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pag.282

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Esempio:

But. Purg. 30. 2. Egli emenderebbe l'errore, cioè colla virente contrizione.

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Esempio:

E Dan. Par. 1. 1. La sapienzia sempre è virente, ovvero verde, e però si coronano i poeti di corona d'alloro in segno, che la loro scienzia, e la loro famma sempre è virente.

136) Dizion. 4° Ed. .
SCABBIOSO
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pag.348

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Esempio:

But. Purg. 23. Finge l'autore, come li golosi erano scabbiosi.

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Esempio:

Cr. 2. 24. 1. Sappiamo, che le piante salvatiche sono spinose, e scabbiose nella sustanzia della corteccia.

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Esempio:

E Cr. 4. 1. 1. La vite ec. è un arbuscello umile molto, torta, nodosa, e scabbiosa (così in alcuni T. a penna; lo stamp. e il T. Ricci hanno scabrosa)

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Esempio:

Alam. Colt. 1. 22. Nè di scabbiosa ruggine empia i ferri.

137) Dizion. 4° Ed. .
GIUDICATO.
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pag.620

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Esempio:

But. Purg. 8. 1. Gallura è chiamato uno de' giudicati di Sardigna.

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Esempio:

Red. Vip. 1. 12. Oggimai questa era una cosa passata in giudicato.

138) Dizion. 4° Ed. .
INCAPPO
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pag.769

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Esempio:

But. Purg. 22. 1. Diventa cauto a guardarsi dall'errore, e dallo 'ncappo.

139) Dizion. 4° Ed. .
PECORAIO
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pag.531

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Esempio:

But. Purg. 26. 1. Dalle pecore è detto pecoraio dalle più genti.

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Esempio:

Bern. rim. 1. 65. Ma lasciate, ch'i' abbia anch'io danari, Non sia più pecoraio, ma cittadino, E metterocci mano unquanco, e guari.

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