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20) Dizion. 4° Ed. .
INCROSTATO
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pag.791



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Esempio: Fir. As. Erano incrostati di farina.
21) Dizion. 4° Ed. .
AUNCINARE
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pag.340



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Esempio: Fir. As. 82. L'unghie appuntandosi s'auncinarono.
22) Dizion. 4° Ed. .
AONCINARE
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pag.217



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Esempio: Fir. As. 82. L'unghie appuntandosi, s'aoncinarono.
23) Dizion. 4° Ed. .
AVVISARE
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pag.354



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Esempio: Fir. Luc. Tu hai avvisato bene.


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Esempio: G. V. 1. 26. 3. Se non che per li savj s'avvisa, che annegasse in quello fiume.


3) id: ff8d35615e674109994c7b3d774c140a)
Esempio: G. V. 12. 72. 9. Omai potete avvisare, chi sa albitrare, come innumerabile popolo era ritratto per la carestía in Firenze a pascersi.


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Esempio: G. V. 10. 29. 7. Per la qual cosa Castruccio, e sua gente forte sbigottirono, e a nulla parte s'ardivano a mettere, nè avvisare poi colla nostra gente.
24) Dizion. 4° Ed. .
APPUNTARE
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pag.240



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Esempio: Fir. As. 82. L'unghie appuntandosi, s'aoncinarono.
25) Dizion. 4° Ed. .
BARCOLLONE, e BARCOLLONI
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pag.388



1) id: abba4710bc0e4259b5a2e13026a1754c)
Esempio: Fir. As. Andando zoppo, e barcollone.


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Esempio: Fir. disc. an. 72. E così barcollon barcolloni ve lo condussero.
26) Dizion. 4° Ed. .
INNOVARE
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pag.847



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Esempio: Fir. disc. lett. 322. Lo innovare è necessario, e di grandissima utilità, e debbesi fare.
27) Dizion. 4° Ed. .
A CASACCIO.
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pag.21



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Esempio: Fir. lett. donn. Prat. 336. Pur nondimeno per non parere un uomo così a casaccio.
28) Dizion. 4° Ed. .
CIGOLAMENTO.
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pag.662



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Esempio: Fir. disc. lett. 324. D'ogni cigolamento di carro, d'ogni soffiamento di vento fa un nome.
29) Dizion. 4° Ed. .
PATRICIDIO
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pag.523



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Esempio: Com. Purg. Commettere patricidj, omicidj, tradimenti.
30) Dizion. 4° Ed. .
IMMAGINARIO
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pag.728



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Esempio: S. Bern. lett. Formati d'alquante cose vere, e immaginarj ricordamenti.


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Esempio: S. Ag. C. D. Secondo la vista ingannano li sentimenti delli mortali con immaginaria illusione.
31) Dizion. 4° Ed. .
FIDUCIALMENTE
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pag.451



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Esempio: S. Bern. lett. Salamone dice: chi va semplicemente, va fiducialmente.
32) Dizion. 4° Ed. .
SNOMINARE
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pag.554



1) id: 2f08173c459e49d387dc0f5951149f8e)
Esempio: Lett. Feder. Imp. G. S. Perciocchè non fue detta la cagione, nè snominate alcune altre persone.
33) Dizion. 4° Ed. .
S
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pag.288



2) id: 33a3c871063b4e1aa676f3c639d73991)
Definiz: Lettera di suono veemente, come la R. Posta in composizione co' suoi primitivi ha forza molte volte di privativo, come CALZARE, SCALZARE, MONTARE, SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo, come PORCO, SPORCO, MUNTO, SMUNTO. Alle volte di frequentativo, come BATTERE, SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso CAMPARE, e SCAMPARE, BANDITO, e SBANDITO, BEFFARE, e SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni; il primo più gagliardo, e a noi più familiare, come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile, o rimesso, usato più di rado, come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, nè anche si pone in principio della parola, se non quando immediatamente ne segue una consonante, come SMERALDO, SDENTATO. Consente dopo di se nel principio della parola tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba riceve dopo di se le medesime consonanti, ma più malagevolmente, e per lo più in composizione, colla preposizione DIS, o MIS, come DISDETTA, MISLEALE; ma col C, P, T s'accoppia frequentemente senza difficultà, come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè col suono più gagliardo, come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO, ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso, come SBARRARE, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE, SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R in mezzo della dizione, e in diversa sillaba, come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
34) Dizion. 4° Ed. .
G
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pag.557



2) id: 9c727b8487f44461a9ded39dfb99325d)
Definiz: Lettera compagna del C, ed ha anch'ella due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO; e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile come GENTE, GIRO; onde per diffalta di proprio carattere, per servircene nel primo suono coll'E, e coll'I, le pogniamo dopo l'H, come GHERONE, GHIRO. Questo GH, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI, dal verbo Vedere; l'altro più sottile, e schiacciato, il quale per lo più avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA; e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe di bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba le L, N, R, come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, SOGNO, DISEGNARE, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono per la sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L col G avanti seguita l'I, in tal caso ha due suoni, l'uno più rotondo e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi; l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO, e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alle L, ed N, gran parte ne perde del suo suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se la L, N, R, S, nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più in composizione colla preposizione DIS. Ma nel principio di parola più frequentemente, come SGARARE; e si pronunzia sempre la S avanti al G nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso: come POGGIO, OGGI, ec.
35) Dizion. 4° Ed. .
MILLESIMO
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pag.244



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Esempio: Fir. disc. an. lett. Alle quali ec. non avrei pagato la millesima parte del mio debito.
36) Dizion. 4° Ed. .
PRECIPITOSO
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pag.691



1) id: 85e3fa59a463452a926d6d87fff2a6a3)
Esempio: Fir. lett. donn. Pr. 330. Allontanandosi dal vero quanto s'accostavano al precipitoso giudizio della loro iniquità.
37) Dizion. 4° Ed. .
CHIAMATA.
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pag.639



1) id: d70139466725498f91a9ffb35756186f)
Esempio: Provvis. Com. Fir. 4. E se fosse tratto, eletto, ricevuto, non vaglia quella tratta, o chiamata, o togligione.
38) Dizion. 4° Ed. .
ACCETTISSIMO
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pag.30



1) id: 4cc5c6ef75b94d898f0bbef32ece7416)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 389. Consorte accettissima del gentilissimo, e modestissimo S. Alberto.
39) Dizion. 4° Ed. .
BARARE
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pag.382



1) id: b440df37a8a341b3b1676893c8ecf338)
Esempio: Fir. As. 238. Coprendosi col mantello di S. Antonio, vanno barando 'l mondo.