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200) Dizion. 4° Ed. .
A FUSÓNE.
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pag.85



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Esempio: E Pataff. altrove: A cafisso, e a buffo, e a fusóne.


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Definiz: V. A. Posto avverbialm. vale Abbondantemente, In copia. Dicesi anche A iosa, A bizzeffe, A cafisso, modi bassi. Lat. affatim, ubertim. Gr. χύδην, ῥύδην.


4) id: c24e075d603143e1be7d000da9b1a8ee)
Esempio: Pataff. 1. Squasimodéo introcque, e a fusóne.


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Esempio: Teseid. 1. E oltre a questo, pece, olio, e sapone Sopra lo stuol gittavano a fusóne.


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Esempio: G. V. 8. 78. 4. Leggieri d'arme, con balestri, e dardi, e giavellotti a fusóne.
201) Dizion. 4° Ed. .
A GABBO.
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pag.85



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Esempio: Dant. Inf. 32. Che non è 'mpresa da pigliar a gabbo, Descriver fondo a tutto l'universo.


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Esempio: Liv. M. Nè prendeano mica la legge a gabbo.


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Esempio: Nov. ant. 28. 1. L'uno rispose a gabbo: havvi un cappello.
202) Dizion. 4° Ed. .
A GALLA.
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pag.85



2) id: d94a29da0b1240e7aabceed74d065fe4)
Definiz: §. II. Diciamo Essere a galla, e Stare a galla, e vale Essere superiore.


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Esempio: Cr. 9. 86. 5. A voler conoscer l'uova piene dall'altre, quando le vieni a porre, si è da metterle nell'acqua, imperocchè le piene vanno a fondo, e le sceme nuotano a galla.


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Esempio: Bocc. concl. 12. Anzi son io sì lieve, che sto a galla nell'acqua.


5) id: e502eda3106647e98c72bf151ee2e114)
Esempio: Legg. Inv. cr. S. B. Dicesi, che quello legno venisse a galla sopra l'acqua.


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Esempio: Pataff. 6. E quì non mi ripigli la brigata, Perchè 'l cervello a galla mi conduco.
203) Dizion. 4° Ed. .
A GALLO.
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pag.85



2) id: 5ff9d504b6a64811a247986260edaefc)
Definiz: Usato avverbialm. per lo stesso, che A galla dal


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Esempio: Poliz. Stanz. 89. Talvolta sopra all'acqua un po' guizzando, Mentre l'un l'altro segue, escono a gallo.
204) Dizion. 4° Ed. .
A GARA.
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pag.85



2) id: ed39e5e7040045fbaee14ac5c969ce06)
Definiz: §. Fare a gara, Gareggiare.


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Esempio: E G. V. 12. 72. 11. Per questo subito calare del grano e i fornai, e chi facea pane a vendere, innarravano il grano a gara.


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Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 9. Fanno a gara di fondere, e scialacquare le loro facoltà prodigalissimamente.


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Esempio: G. V. 6. 21. 2. Furonvi i Guelfi, e' Ghibellini di Firenze a gara al servigio dello 'mperadore.


6) id: 7a59c8213a0345c7ae577092602dbb6c)
Esempio: E Sen. ben. Varch. 7. 24. Fu fatto da loro a gara, e combattuto per chi dovesse dargliele.
205) Dizion. 4° Ed. .
ADDOMANDANZA.
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pag.57



1) id: 825c838c7e8e4854891a535b473882d3)
Definiz: V. A.
206) Dizion. 4° Ed. .
A DESTRA.
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pag.61



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Esempio: Cr. 9. 6. 2. Volgendolo spesso così a destra, come a sinistra.


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Esempio: Dant. Purg. 7. Anime sono a destra quà remote.


4) id: 5017f145f6054ab783e5bb6c5dc35bf7)
Esempio: Nov. ant. 23. Stando lo 'mperadore un giorno tra questi due savj, l'uno gli stava a destra, e l'altro a sinistra.
207) Dizion. 4° Ed. .
A DESTRO.
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pag.61



2) id: 0cb183447bd34cceae63cf74420f8f1d)
Definiz: §. E per metaf. diciamo: Non mi viene a destro Non venire a destro a uno; cioè non mi viene da mano, o a verso.


3) id: 86001baeb9354d629eed2526c92f3626)
Esempio: G. V. 12. 65. 5. E chi era a cavallo, iscese a piè, co' cavalli a destro, per prender lena.


4) id: 40bc58c016fb4198a3f85580c135d196)
Esempio: M. V. 1. 2. A un segno dato ec. corsono i cavalieri a' loro cavalli, che aveano a destro, dietro al carriaggio.
208) Dizion. 4° Ed. .
A DETTA.
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pag.61

209) Dizion. 4° Ed. .
A DÌ,
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pag.61



2) id: 757053b825ad4285aa5dfb3d8b2c0851)
Esempio: M. V. 7. 44. E valicarono a Messina a dí 24. di Dicembre.


3) id: 4447b5eead80494abbb609a60d0a6a66)
Definiz: §. A' dí de' nati. Maniera di dire, che amplifica il tempo passato. Lat. post hominum memoriam.
210) Dizion. 4° Ed. .
A DICHINO.
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pag.61



2) id: 13c3344935a9479c9cb03eeed7055d7b)
Definiz: Posto avverbialm. vale A chino, Abbasso. Lat. deorsum, in imo. Gr. κάτω, κάτωθεν.


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Esempio: Franc. Sacch. nov. 76. Starà l'uomo con gran pompa, e superbia, e una piccola cosa il metterà a dichíno.
211) Dizion. 4° Ed. .
A DIGIUNO.
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pag.61



2) id: fe534e0327664c1395542d356d8445d3)
Esempio: Bern. rim. Una mattina a buonora a digiuno.


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Definiz: §. Dicesi anche A corpo digiuno, A stomaco digiuno, e vale lo stesso.


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Esempio: M. Aldobr. Tutte queste maniere di latti si debbono usare a digiuno.


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Esempio: Cr. 4. 36. 1. Ma per consuetudine, i Bolognesi a stomaco digiuno gli assaggiano.


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Esempio: Pier. Span. tes. pov. Quando la luna scema, tolga lo 'nfermo nove dì continui a digiuno sugo d'agrimonia.


7) id: e34e21c885fd48369b4445d1dfb84585)
Esempio: E M. Aldobr. altrove: E chi vuole assai bere sanza inebriare, si può usare queste cose nell'acqua fredda a digiuno.
212) Dizion. 4° Ed. .
A DILETTO.
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pag.61



2) id: 31f669ce4bab469593bea5b301e2bc63)
Esempio: Bocc. lett. Chi potrebbe dire quanti già a diletto lasciaron la propria fede?


3) id: bf6d9301644644138e3d2d0b449c2eab)
Definiz: §. II. Dicesi anche A bel diletto, e vale lo stesso.


4) id: 381864a68dff4374ba8c5e524a36fa61)
Esempio: Cron. Morell. Che fai, che dicendo egli è, o e' fu un usuraio, a ognuno pare, che a diletto gli faccia male.


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Esempio: G. V. 5. 3. 3. Bagnandosi a diletto in un piccol fiume.


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Esempio: Ar. Fur. 25. 4. Capitaro in un prato, ove a diletto Erano cavalier sopra un ruscello.


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Definiz: §. I. A bello studio, In pruova, Come più piace, o torna bene. Lat. consultò. Gr. ἐξεπίτηδες.


8) id: 8168efc813e941a9baecffa05f9ecfda)
Esempio: E Fiamm. 7. 42. Non riguardando esser corta noia d'amore in colui, od in colei, il quale, e la quale a diletto si può torre ad uno, e darsi ad un altro.
213) Dizion. 4° Ed. .
A DILUNGO.
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pag.61



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Definiz: §. Dicesi ancora Sonare a dilungo, cioè a distesa, contrario di Sonare a tocchi, o a martello, e si dice delle campane.


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Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 17. A dilungo le Provincie ingannò.


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Esempio: Pier Vett. Colt. ul. M'è venuto voglia di ragionarne a dilungo (quì Lat. fusè)


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Esempio: E Tac. Dav. ann. 15. 221. Non lasciando Lucano, ec. di nominare anche gli altri a dilungo.


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Esempio: Soder. Colt. 78. Ne potrai bere a dilungo da quattro, o cinque dì in là (quì Lat. affatim)
214) Dizion. 4° Ed. .
A DIO,
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pag.62



2) id: 060f721428c64832b883be251ba42c91)
Esempio: E Bocc. nov. 99. 24. E detto a ogni uomo a dio, andò a suo viaggio.


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Esempio: Dant. Purg. 8. Lo dì, che han detto a' dolci amici a dio.


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Esempio: Bocc. nov. 73. 21. Senza dirci nè a dio, nè a diavolo, a guisa di due becconi, nel Mugnone ci lasciasti.


5) id: d4d65686f81f4600ac4fa00b9c1ce232)
Esempio: Alleg. 302. Deh perchè non se' tu l'albergo mio? Deh perch'in un dì sol mi diede il fato Venire a te, vederti, e dirti a dio?


6) id: 5af2d36e81d04b69a51ce33c6d446d06)
Definiz: o come anche si scrisse ADDIO. Posto avverbialm. Modo di salutar licenziandosi, che è un pregar bene a chi resta, quasi dica Riman con Dio, o T'accomando a Dio. Lat. vale, Deus te sospitet. Gr. χαῖρε.


7) id: 173e18993338422b809866af44a94b92)
Esempio: Fior. d'Ital. Adunque quando si vide il bello, alzò la lancia, e gettolla a dio la rivegga (cioè la gittò in lontanissima parte, che noi siamo soliti di dire, Dio sa dove)
215) Dizion. 4° Ed. .
A DIRIMPETTO.
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pag.62



2) id: 31e0eff253ec44e4a38b370619854081)
Esempio: Ar. Len. 3. 2. Come fu a que' portici, Che sono a dirimpetto di San Stefano, Fu circondato da quattro.


3) id: de0c64a18eb348f5b419ae12761dbbb9)
Definiz: Posto avverbialm. All'incontro, e si usa sovente a modo di preposizione. Lat. contra, e regione. Gr. ἀντικρύ.
216) Dizion. 4° Ed. .
A DIRITTURA.
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pag.62



2) id: e0f7e67179c84278a723f79da2e47b98)
Definiz: A diritto, Dirittamente, Tosto. Lat. rectà, directè. Gr. εὐθέως.


3) id: 10316b54f02e48629847fcfc2da93b19)
Esempio: Malm. 1. 73. Che Malmantile è nostro a dirittura.


4) id: 9b7b9c746fb949f9b2dd522c3b9a1c3e)
Definiz: §. A dirittura, Senza pensare, Subito, Senz'altro. Lat. prorsus. Gr. εὐθέως.


5) id: a76a86b24cc746bd9b614bcfce5fa6a8)
Esempio: Alleg. 156. Perchè il principio, e la fine delle mondane cose, a dirittura ec. si vagheggiano.


6) id: f1702351b3664aa698cca127a19f63ed)
Esempio: Soder. Colt. 72. Che dal zaffo del tino, o canale a dirittura corrispondano sopra il cocchiume delle botti.
217) Dizion. 4° Ed. .
A DISCRIZIONE.
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pag.62



2) id: 326dbf929aff45d3b4f1d8dab2bd4f87)
Esempio: Sagg. nat. esp. 72. Impedisca nell'empiersi la sua massima sferica dilatazione, un peso a discrizione attaccato ec.
218) Dizion. 4° Ed. .
A DISFAVORE.
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pag.62



2) id: f0a90289e6e84c66ae9f0ead4aba8985)
Definiz: Usato avverbialm. per lo contrario di A favore.


3) id: a23fb76f08e74e6b86548860c9a383e1)
Esempio: Sagg. nat. esp. 34. Sulle quali credettero alcuni de' nostri accademici poter fondare argumento considerabile a disfavore della pressione dell'aria.
219) Dizion. 4° Ed. .
A DISGRADO.
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pag.63



2) id: 46ddc3838b114fb39182d643f8c8a6be)
Definiz: Posto avverbialm. vale A odio, A dispetto, Contr'a voglia. Lat. invito aliquo. Gr. ἀκουσίως.


3) id: 7f0d4f1aec8443dba0d600870fe2616a)
Esempio: Albert. 26. A disgrado e quegli, che, rimossi via gli arbitri, in un cantone disse ad orecchie molte grazie.