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4° Edizione
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200) Dizion. 4° Ed. .
ARINGHIERA
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pag.259



1) id: 1bfb4df0e9854a14a5a071679f604b42)
Esempio: Nov. ant. 40. 1. Il giovane stando sull'aringhiera, per rispondere agli ambasciadori ec. volse gli ochi ec.


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Esempio: Franc. Sacch. nov. 80. tit. Boninsegna Angiolini essendo in aringhiera buonissimo dicitore, su quella ammutola.


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Esempio: Franc. Sacch. nov. 31. Dicendo, che dinanzi al Vescovo aveano fatto bella aringhiera.
201) Dizion. 4° Ed. .
MISLÉA
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pag.258



1) id: 6c1b98d94c0a40688a420408256bb956)
Esempio: Nov. ant. 42. 1. Allora si ricominciò la misléa, e lo cavaliere parlò a Lancialotto, e disse.


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Esempio: Ciriff. Calv. 1. 3. Con centomila armati alla misléa.


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Esempio: G. V. 8. 38. 7. Onde si cominciò una grande zuffa, e misléa.


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Esempio: E Ciriff. Calv. 2. 39. Tu doveresti pure a questa credere, Ch'io non andrei senz'essa alla misléa.
202) Dizion. 4° Ed. .
A
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pag.1



1) id: bf050c73ffc141d3b9aed333377dd045)
Esempio: Nov. ant. 14. 1. Fece una legge, che chi andasse a moglie altrui, dovesse perdere gli occhi.


2) id: 02f356509c904ab5958cdccda4cb10a1)
Esempio: Nov. ant. 65. 2. Uno cavaliere del Re ec. Ristette a udire la contenzione di questi due ciechi.


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Esempio: Amm. ant. 3. 7. 1. Ad ammonigione suol seguitare vergogna.


4) id: 3d6fa0f8a44e492f9601d3d851f9e53f)
Esempio: Amm. ant. 3. 2. 6. L'animo nostro si dee chiamare ogni dì a render ragione.


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Esempio: Bocc. nov. 31. 2. Li non degni ad alto leva.


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Esempio: E Amm. ant. 7. 3. 4. Sia ogni uomo pronto ad udire, e tardo a parlare.


7) id: c2d5f956ea0143399a5e9af3a3533927)
Esempio: E Bocc. nov. 32. 2. Di notte se ne fuggirono a Rodi.


8) id: a5dcbcefc5ed47b09be75d2193bee89c)
Esempio: Bocc. nov. 31. 2. Fu preso da due, e segretamente a Tancredi menato.
203) Dizion. 4° Ed. .
BELLORE
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pag.412



1) id: 050ee158b4d0412dbcd7c2457ec5f98f)
Esempio: Nov. ant. 13. 1. Lo Re si maravigliò molto, dicendo, che cosa tiránnia è bellore di donna.


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Esempio: Rim. ant. P. N. Mess. Iac. Most. di Pis. Poi tanta conoscenza È compimento di tutto bellore.
204) Dizion. 4° Ed. .
CETERARE, e CETRARE.
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pag.633



1) id: e229e229b3bb4b5db72cdd79eb14cf7e)
Esempio: Nov. ant. 12. 1. Al suo tempo, ed etade si conviene di regnare, e non di ceterare.


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Esempio: Tes. Br. 6. 4. Lo buono ceteratore, quando cetera bene, sì è degno, che egli abbia compimento di quella arte.


3) id: efc930c9f5024d43b4e4289b1198dc97)
Esempio: Dittam. 4. 12. Che quel, ch'io vedo per ver odo, e impetro Nella mia mente, e poi così la noto, Con questi versi, con ch'io suono, e cetro.
205) Dizion. 4° Ed. .
COREGGIA
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pag.817



1) id: 6ee35c9d9319447289060b3cd9acdf6c)
Esempio: Nov. ant. 93. 1. Gli altri discepoli furo intenti colle coregge, e scoparlo per tutta la contrada.


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Esempio: E Bocc. nov. 60. 8. Ed essendo lasciato, a tutte andrebbe dietro perdendo la coreggia.


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Esempio: E Bocc. nov. 73. 14. Faccendo di quell'ampio grembo, bene avendogli alla coreggia attaccati da ogni parte.


4) id: e6bdbed0d66045cf98321c306286b68f)
Esempio: Franc. Sacch. nov. 133. Come Uberto l'ebbe udito, alza la gamba, e lascia andare una gran coreggia.


5) id: f94d63b6ba614e6b89a92e031b989ce9)
Esempio: G. V. 6. 65. 1. Per la qual cosa i Poggibonizesi ec. vennero a Firenze colle coregge in collo, chiedendo mercè al comune di Firenze.


6) id: 12ad90946679486e91cca18b710fbc8f)
Esempio: Burch. 2. 48. Coregge lunghe, e lorde Mi fan la sera que' micci sull'uscio Cacando fave riconce col guscio.


7) id: 0cae6c65d8ee4a658aca723bf5808e58)
Esempio: Maestruzz. 2. 36. Che sarà, se alcuno toglie al cherico furtivamente la coreggia, che egli è cinto, o la gonnella, della quale egli è vestito?
206) Dizion. 4° Ed. .
PESCAIA
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pag.584



1) id: ade96b07c6d64195b29f5542d4cac36e)
Esempio: Nov. ant. 4. 2. Vide altri giovani, che coglievano acqua piovana, e facevano pescaie, e mulina di paglia.


2) id: d23f6ac08fd14e70b714d616f62bd92f)
Esempio: G. V. 11. 1. 4. Non potendola lo spazio del corso d'Arno per la città ricevere per cagione, e difetto di molte pescaie fatte infra la città per le mulina.


3) id: bcfb6ea0927a489e81e90270d72293c8)
Esempio: Burch. 1. 20. E tre pescaie giovani sdentate.


4) id: e1fcfb9612b54e4eb09ac035c34fc2ea)
Esempio: Buon. Fier. 3. 5. 2. Strepitandovi l'onda non lontana Della pescaia, e ritornando il tonfano.


5) id: cd43cee1ade14fd99cadf8c2b952166c)
Esempio: E Buon. Fier. 5. 4. 6. Le pescaie Al dovuto pendío, perchè i mulini Non girin più veloci, nè più tardi.
207) Dizion. 4° Ed. .
MENZONIERE, e MENZONIERO
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pag.210



1) id: 52d2dcafb5b243cc9bb58154dbdf9fdf)
Esempio: Amm. ant. g. 47. Nell'amore è sempre menzoniera l'ira.
208) Dizion. 4° Ed. .
FREQUENTARE
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pag.528



1) id: 1989ec29458e4d4ea0d5852143c70294)
Esempio: Nov. ant. 100. 16. Donde, per lo frequentar de' pensieri, gli viene quella cosa a memoria.
209) Dizion. 4° Ed. .
IMPERCHÈ
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pag.740



1) id: 5c51c9e500f9465980bb11ffa2723f8b)
Esempio: Nov. ant. 35. 7. Imperchè molto gli pesava di lui, che gli avea fatto tanto servigio.
210) Dizion. 4° Ed. .
ACCOMANDIGIA.
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pag.35



1) id: a036313495a943d6830eec28d3e0e26b)
Esempio: Nov. ant. 74. 3. E allora gli restituì a speranza dell'altra maggiore accomandigia (cioè; Deposito, Serbo.)
211) Dizion. 4° Ed. .
NUNZIARE, e NUNCIARE
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pag.369



1) id: 260e54ea55bf4f04b24b45f7134dbf03)
Esempio: Nov. ant. 68. 5. Tornò dunque al Re, e nunziò, che era fatto quello, ch'avea comandato.


2) id: 93a58601a2a74efebb374df20f771c0c)
Esempio: Guid. G. 18. Già era venuto il mattutino di quella notte, nunziandolo la stella della vicina aurora.


3) id: c7ba257a48434f85991f02e0a516bde4)
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 204. Nunziarono queste cose all'Arcivescovo, che gli avea mandati.
212) Dizion. 4° Ed. .
NÈ PIÙ NÈ MENO.
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pag.335



1) id: f23c7e1ed02844c1a531130b919faedf)
Esempio: Nov. ant. 94. 3. A lei parve, che dicesse bene, e nè più, nè meno fece.


2) id: fc0ff3ebd09747ddb5d34e0525e02d69)
Esempio: Bocc. nov. 1. 15. Io ho vivendo tante ingiurie fatte a Demoneneddio, che per farnegli io una ora in su la mia morte, nè più, nè meno ne sarà.


3) id: ca15f8eedb7146cc8a68f4489c5db74e)
Esempio: E Bocc. nov. 76. 1. Come Filostrato fu dal nome di maso tirato a dover dire la novella ec. così nè più, nè meno son tirata io da quello di Calandrino.


4) id: 6fb251d8d6a04101ae7768facdec43c1)
Esempio: E Bocc. nov. 36. 11. De' così fatti, e de' più spaventevoli (sogni) assai n'ho già veduti, nè perciò cosa del mondo più, nè meno me n'è intervenuto.
213) Dizion. 4° Ed. .
PERDENTE
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pag.563



1) id: 743d71b5f855457d99ef7aec307f5efd)
Esempio: Nov. ant. 19. 6. Messere, noi non saremo perdenti, che noi avemo l'anima sua in prigione.


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Esempio: Bern. Orl. 1. 1. 6. Poichè contro ad amor pur fu perdente Colui, che vinse tutte l'altre cose.
214) Dizion. 4° Ed. .
PRODISSIMO.
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pag.731



1) id: 2ef115cf46984f60be262e3d3576b19b)
Esempio: Nov. ant. 61. 3. Messere, cotale è prodissimo d'arme, e farà bene quel giorno del torneamento.
215) Dizion. 4° Ed. .
ALITO.
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pag.116



1) id: 8b1ef597179e4b6da34136ba7f4681d8)
Esempio: Nov. ant. 68. 3. Volgi la faccia nell'altra parte, che l'alito tuo non offenda il Re.


2) id: 48c4754544ff4b47a935d8347dd844f0)
Esempio: Lasc. Sibill. 2. 5. Io non gli voglio in casa: non si veggon mai sazj, nè pieni, e ruberebbon coll'alito.
216) Dizion. 4° Ed. .
AHIMÈ.
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pag.104



1) id: 8e0bc6653a244dd6aeb37cac39dcc8b4)
Esempio: Nov. ant. 99. 7. Ed ella, ahimè, Messer Tristano ec. come sete voi così sconfortato malamente?


2) id: 3eda93e5ac4343c1a374c4df934cc7e1)
Esempio: Bocc. nov. 15. 15. Ahi lassa me, ch'assai chiaro conosco, come io ti sia poco cara!


3) id: 33c319ba28eb456fbcb4e18158cf768a)
Esempio: Bocc. nov. 77. 33. Ahi misera te, che ad un'ora avrai perduto il male amato giovane, e 'l tuo onore!


4) id: b932f9a2c69f4a1b97dcf8b59aff114b)
Esempio: E Bocc. nov. 16. 20. Ahi lasso me, che passati sono anni quattordici, che io sono andato tapinando per lo mondo.


5) id: d08ffb237a9c4f90b56a7dbaa10ca3db)
Esempio: E Bocc. nov. 93. 5. Ahi lasso me, quando aggiugnerò io alla liberalità delle gran cose di Natan, non che io il trapassi?
217) Dizion. 4° Ed. .
FIBBIAGLIO
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pag.448



1) id: 950a601ab047455294065f22244fd1e8)
Esempio: Nov. ant. stamp. ant. 36. 2. Poni loro da petto una mosca d'oro, o d'ariento, cioè una boccola con un fibbiaglio, nella quale sia intagliata l'idola, che tu adori.
218) Dizion. 4° Ed. .
ATTITUDINE
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pag.319



1) id: be06550ffb2449a087f7bedb493c837a)
Esempio: Amm. ant. 2. 1. 1. Attitudine naturale a diverse cose dispone.
219) Dizion. 4° Ed. .
DATO
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pag.56



1) id: ed30b9f39b594bff999e859fc8ce5bba)
Esempio: Amm. ant. 16. 2. Non indugiare lo dato all'angoscioso.


2) id: 1ff716cf9dc84bfaad868bcfa9240a50)
Esempio: E Amm. ant. 16. 5. 2. Dice ivi la chiosa: Lo suo dato guasta chi rimprovera.