Lessicografia della Crusca in rete

Volume 1 - Dizionario 5° Ed.
1) Dizion. 5° Ed. .
ANEURISMA.
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pag.502

ANEURISMA.
Definiz: Sost. masc. e anche femm. Dilatazione d'arteria.
Dal grec. ἀνεύρυσμα. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Avea una aneurisma nel braccio destro ben grande.
Esempio: E Benciv. Cur. malatt. volg. appr.: Nelle aneurisme la fasciatura è grand'opera.
Esempio: Pap. Cons. med. 2, 169: Può dirsi, che quivi si sia creata una aneurisma.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 15: Dentro il cavo dell'arteria di un cavallo vivente, dove si dilatava in uno smisurato aneurisma.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 13: Le glandule scirrose, gli aneurismi ed i gozzi, o sieno enfiagioni della gola a foggia di gozzo, fanno ec.

2) Dizion. 5° Ed. .
ANEURISMATICO.
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ANEURISMATICO.
Definiz: Add. Di aneurisma, Appartenente ad aneurisma. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 116: I quali [vizj organici] sogliono manifestarsi colla troppo grande pulsazione, e perciò detti sono aneurismatici ed arteriosi.
Esempio: E Cocch. Disc. 2, 137: I non eccessivi vizj aneurismatici, e le ostruzioni, e lo scorbuto.

3) Dizion. 5° Ed. .
ANFANAMENTO.
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pag.502

ANFANAMENTO.
Definiz: Sost. masc. Lo anfanare. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 186: Gran cosa è adunque, lasciati que' pazzi anfanamenti in aria, che chi nasce di buona schiatta, digeneri.

4) Dizion. 5° Ed. .
ANFANARE.
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ANFANARE.
Definiz: Neutr. Andar vagando senza proposito, Aggirarsi senza fine certo. –
Esempio: Varch. Ercol. 88: Anfanare, non significa anch'egli ciarlare, e si dice di coloro, o a coloro, che ciarlano troppo, e fuori di proposito? V. Che sappia io, no; perchè è verbo contadino, che significa andare a zonzo, ovvero aione,.... cioè andare qua e là senza sapere dove andarsi, come fanno gli scioperati, e a chi avanza tempo.
Esempio: Cecch. Dot. 3, 3: Che pazzia gli toccò egli, andare un suo pari anfanando per il mare!
Esempio: Salv. Spin. 5, 3: Non era meglio.... non andare a questo modo per terre di marina un forestiero, anfanando con facchini e valigie dietro, in su le tre ore e mezzo di notte, e non saper dove?
Definiz: § I. E figuratam. Per Vaneggiare, Parlare a sproposito. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1504: Gridano [gli arrabbiati], abbaiano come fanno i cani, tremano, sudano, tramortiscono, anfanano, e si spaventano come se dovessero entrar nel fuoco.
Esempio: E Mattiol. Disc. appr.: Anfanano con l'intelletto, e incorrono in gravissimi accidenti.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 75: E però non par a me, che egli anfanasse molto quello, il qual volendo, con modestia scoperta, dire ad uno: viso di goffo, cera di medico gli disse, piuttosto che di speziale.
Definiz: § II. Onde il Modo proverbiale, Anfanare a secco, che propriamente vale Dire degli svarioni, Spropositare senza essere ubriaco; usato però nello stesso significato del semplice Anfanare. –
Esempio: Bocc. Laber. 50: Tu farnetichi a santà, e anfani a secco.
Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 24: Anfanare importa il medesimo che vacillare e uscire fuori di proposito; onde si dice tu anfani a secco, proverbio antico de' Fiorentini, e usato dal Boccaccio, che in dichiarazione e confermazione di ciò vi aggiunse: tu hai le cervella a rimpedulare, cioè a racciabattare, come si fanno le calze, quando si rifà loro, o rattoppano li peduli, cioè li scappini.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 292: Dice che al tutto si trovò la balia Vostra di casa. G. Il pover uomo, Passera, Anfana a secco, ed uscirà de' gangheri, Perchè e' dice le bugie e credele.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 6: Udito questo da me, non potetti tener le risa, e immantinente feci ragione, che o costui per lo sollione anfanasse a secco, o che l'aria di Vinegia, donde mostrava venire, gli avesse di mala maniera offeso la testa.
Definiz: § III. E per Far L'affannone, Mostrare di darsi gran briga. –
Esempio: Bocc. Lett. 274: Veggiamo.... uomini assai,.... quale con non dire mai parola, e chi con l'andar grattando i piedi alle dipinture, e molti con l'anfanare, e mostrarsi tenerissimi padri, e protettori del comune bene.

5) Dizion. 5° Ed. .
ANFANATO.
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ANFANATO.
Definiz: Partic. pass. di Anfanare.

6) Dizion. 5° Ed. .
ANFANATORE.
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ANFANATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Anfanare. Chi o Che anfàna. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 378: E se mai gl'intervenne quello, che questi anfanatori pertinacemente affermano.
Esempio: Liv. Dec. 1, 271: Che i tribuni anfanatori, riottosi, capi di discordia, che due e tre volte erano rifatti per malvagia arte, viveano in Roma a guisa di regi.

7) Dizion. 5° Ed. .
ANFANEGGIARE.
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ANFANEGGIARE.
Definiz: Neutr. Frequentativo di Anfanare, nel senso di Dire parole vane e spropositi. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 381: Interpreti di sogni.... più altre cose dicono, anfaneggiando, come sono usati.

8) Dizion. 5° Ed. .
ANFANEGGIATO.
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ANFANEGGIATO.
Definiz: Partic. pass. di Anfaneggiare.

9) Dizion. 5° Ed. .
ANFANÌA.
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ANFANÌA.
Definiz: Sost. femm. Raggiri di parole vane, Discorso senza proposito; ma è voce poco usata. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 347: Dicono, che sono incantatori e indovini: e con loro ciuffole e anfanie ingannano molta gente semplice.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. altr.: Schiudendo tutte le altre ciuffole e anfanie.
Definiz: § E per Vana apparenza; quello che oggi direbbesi Fantasmagorìa. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. 42: In questa ha potenzia il nemico in farti vedere certe cose,.... e di recarti molte anfanie dinanzi.

10) Dizion. 5° Ed. .
ANFESIBENA e AMFESIBENA, ANFISIBENA ed anche ANFISBENA
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ANFESIBENA e AMFESIBENA, ANFISIBENA ed anche ANFISBENA.
Definiz: Sost. femm.
Dal grec. ἀμφίσβαινα, che va da ambe le parti; lat. amphisbaena. –
Esempio: Vallisn. Op. 3, 371: Amfisbena.... è un piccolo serpentello, creduto da' semplici vecchi scrittori con due teste.
Esempio: Dant. Inf. 24: Chè se chelidri, iaculi e faree, Produce, e ceneri, con anfesibena.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 126: Ancora vi si vede In molta copia dell'anfisibene. Questa ha due teste, una ove si richiede, E l'altra nella coda, e van bistorti, Però che con ciascuna morde e fiede.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1521: Ritrovo dalla maggior parte degli antichi istoriografi, che scrivono le istorie degli animali, che l'amfisbena ha due teste, una nella parte dinanzi, e l'altra nel luogo dove dovrebbe esser la coda.
Esempio: Segner. Op. 4, 560: Ora si è da considerare, che l'avarizia è come l'anfisibena, serpente velenosissimo di due teste.
Esempio: Mont. Poes. 1, 241: Squassan altri un tizzone, altri un flagello Di chelidri e di verdi anfesibene, Altri un nappo di tosco, altri un coltello.
Definiz: § Oggi è così chiamato dai Naturalisti un genere di serpenti nativi dell'America, che hanno tutto il corpo di una stessa grossezza, la coda tonda e grossa quasi quanto la testa, onde possono egualmente strisciare da ambe le parti, e non sono velenosi.

11) Dizion. 5° Ed. .
ANFIBIO e AMFIBIO
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ANFIBIO e AMFIBIO.
Definiz: Add. Aggiunto d'animale anfibio, che vive in acqua e in terra.
Dal grec. ἀμφίβιος, lat. amphibius. –
Esempio: Ricett. Fior. 3: Gli animali,.... altri (perchè vivono indifferentemente in acqua ed in terra) sono detti da' Greci amfibj.
Esempio: Dav. Mon. 455: Potersi a suo posta senza spesa il metallo in moneta, e la moneta in metallo, quasi animale anfibio, trapassare.
Esempio: Salvin. Opp. 197: Color che sono Di terra e d'acqua, e però anfibj nomansi.
Esempio: Fag. Rim. 5, 74: Cerca de' fatti altrui coll'astrolabio, E per trovargli anche diventa amfibio.
Definiz: § Si usa pure, per similit., come aggiunto di uomo dubbio, poco schietto, doppio.

12) Dizion. 5° Ed. .
ANFIBOLOGÌA e AMFIBOLOGÌA
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ANFIBOLOGÌA e AMFIBOLOGÌA.
Definiz: Sost. femm. Discorso, che ha sentimento doppio ed equivoco.
Dal greco basso ἀμφιβολογία, contrazione di ἀμφιβολολογία, discorso ambiguo; basso lat. amphibologia. –
Esempio: Tolom. Lett. 65 t.: Perchè per se stessa [la lingua] ha pur troppi dubbj, equivocazioni e anfibologie, senza aggiugnervene de l'altre di sopra.
Esempio: Segn. Poet. volg. 347: Solvesi ancora per l'anfibologia.
Esempio: Varch. Ercol. 207: Dovunche si fuggisse l'anfibologia, cioè l'oscuro e dubbio parlare.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 2: O mi s'inculchi un ette Tra l'uscio e 'l mur d'un'anfibologia.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 466: Ora con equivocazioni disoneste, ora con ereticali anfibologie, si dipigne la virtù per vizio.

13) Dizion. 5° Ed. .
ANFIBOLOGICAMENTE e AMFIBOLOGICAMENTE.
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ANFIBOLOGICAMENTE e AMFIBOLOGICAMENTE.
Definiz: Avverb. Con anfibologia.

14) Dizion. 5° Ed. .
ANFIBOLOGICO e AMFIBOLOGICO
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ANFIBOLOGICO e AMFIBOLOGICO.
Definiz: Add. Che ha anfibologìa. –
Esempio: Speron. Op. 1, 279: Molto diletta gli ascoltatori delle commedie lo 'nganno fatto generalmente allo 'ngannatore,.... l'amfibologico parlamento, la ironia, l'astuzia ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 108: Che parlare è cotesto amfibologico?
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 33: Il pavimento di cotal carro era tutto scritto ad equivoci, e a parole anfibologiche, e a favellari concisi.
Esempio: Salvin. Perf. Pitt. trad. 77: Consideriamo.... questa nobile e magnifica composizione sopra la stampa, che noi troveremo certamente più intelligibile e più ragionevole, che il discorso amfibologico del Vasari.

15) Dizion. 5° Ed. .
ANFIONE. –
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ANFIONE . –
V. Affione.
16) Dizion. 5° Ed. .
ANFISIBENA e ANFISBENA. –
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ANFISIBENA e ANFISBENA. –
V. Anfesibena.
17) Dizion. 5° Ed. .
ANFITEATRALE e AMFITEATRALE
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ANFITEATRALE e AMFITEATRALE.
Definiz: Add. Di anfiteatro, Spettante ad anfiteatro.
Dal lat. amphitheatralis. –
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 54: Non mancaron per questo spettacoli anfiteatrali e feroci, ma di bestie.
Esempio: Mann. Princ. Rel. cr. 20: Quanto all'altra chiesa, che delle pietre anfiteatrali fece sicuramente uso, essa è la chiesa di S. Fridiano.
Definiz: § E per Fatto a guisa d'anfiteatro. –
Esempio: Targ. Disam. 54: Sarebbe lodevole il lasciar una laguna anfiteatrale, per porto de' navicelli.

18) Dizion. 5° Ed. .
ANFITEATRO e AMFITEATRO
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ANFITEATRO e AMFITEATRO.
Definiz: Sost. masc. Fabbrica di figura ovale, fatta nell'interno a scaglioni, con in mezzo uno spazio piano chiamato Arena, che in antico serviva, e tuttora serve alcuna volta, ad uso di spettacoli e giuochi pubblici.
Dal grec. ἀμφιθέατρον, lat. amphitheatrum. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 167: Era questo anfiteatro.... in capo la via, già lungo tempo detta dell'Anguillaia.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 179: Caio Giulio Cesare.... fu il primo che fece fare nel campo Marzio l'anfiteatro, il quale era un luogo fatto per rappresentare gli spettacoli, e di forma rotonda, e come se e' fusse fatto di due teatri insieme.
Esempio: Dav. Tac. 2, 83: La tredicesima [legione] impiegò in fabbricare anfiteatri.
Esempio: Bald. Vers. 11: Appreser gli altri poi d'alzare al cielo Torri, palazzi, anfiteatri e tempj.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 3, 2: Vedete appresso un ampio anfiteatro Di marmi misti e d'ordine composito.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 171: Queste sono più grate, per quel che credo, del circo, del teatro, e dell'amfiteatro, e d'ogni steccato.

19) Dizion. 5° Ed. .
ANFIZIONATO e AMFIZIONATO
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ANFIZIONATO e AMFIZIONATO.
Definiz: Sost. masc. Ufficio d'anfizione.

20) Dizion. 5° Ed. .
ANFIZIONE e AMFIZIONE
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ANFIZIONE e AMFIZIONE.
Definiz: Sost. masc. Anfizioni dicevansi i rappresentanti delle città greche nel consiglio comune della nazione Ellenica, che tenevasi in primavera a Delfo ed in autunno alle Termopile.
Dal grec. ἀμφικτύονες, lat. amphictyones. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 195: Perciocchè gli amfizioni persuasi da lui, mossero guerra a' Cirrei.
Esempio: Lampr. Gov. Ant. Tosc. 59: Si adunavano ogni anno gli anfizioni di ciascheduna città nella primavera e nell'autunno alle Termopile e a Delfo, e quivi della guerra, della pace, dell'alleanze, delle tregue deliberavano.