Lessicografia della Crusca in rete

Volume 1 - Dizionario 5° Ed.
60) Dizion. 5° Ed. .
ANGOLARITÀ.
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pag.506

ANGOLARITÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Angolare. Lo essere angolare. –
Esempio: Accolt. Prosp. 150: Schizzare speditamente col pennello il suo tutto, accennando le parti con pochi colpi mal distinti e meno apparenti, tralasciando la rappresentazione de' sottigliumi, e sfuggendo sopra tutto l'esatta angolarità delle cose.

61) Dizion. 5° Ed. .
ANGOLARMENTE.
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pag.506

ANGOLARMENTE.
Definiz: Avverb. Ad angolo, Obliquamente. –
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. 39: Tutti gli scacchi.... si possono muovere da tutti i lati e per ciascun verso, cioè innanzi e indietro,.... e di più angolarmente cioè per traverso, come pigliano le pedone, o più tosto come vanno i dalfini.
Esempio: E Varch. Tratt. Proporz. appr.: Ciascuno scacco può pigliare e tôrre ciascuno scacco per il diritto cioè innanzi, indietro, da man destra e da man sinistra, ma non mai angolarmente e per il traverso, come pigliano le pedone, o i dalfini.

62) Dizion. 5° Ed. .
ANGOLATO.
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pag.506

ANGOLATO.
Definiz: Add. Che ha angoli, Fatto ad angoli.
Dal lat. angulatus. –
Esempio: Vinc. Nat. Pes. Acq. 1, 104: Come fa l'acqua raggirata nel vaso angolato.
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 10: Quello [diaspro] di mezzo era di figura come uno scudo angolato.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 16, 2: Le quali [attaccature].... non si trovano in superficie, nè perfettamente rette nè angolate, o quadrate nè tonde.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 4, 176: Il metodo del Pagan di fare un bastion piccolo nel grande, talchè, superato il primo, trovino i nimici nuovo muro angolato e nuovo fosso, era stato già mostrato dal Marchi.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 40: Un capace seno di costa non marmorea, ma di ghiaia fossile, cioè di una massa composta di angolati sassuoli atti a scavarsi.
Esempio: Paolett. Op. agr. 1, 277: Le spighe di queste due specie d'orzo.... hanno però una piccola differenza, ed è che quelle del primo compariscono angolate e quelle dell'altro rotonde.

63) Dizion. 5° Ed. .
ANGOLETTO.
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pag.506

ANGOLETTO.
Definiz: Diminut. di Angolo. –
Esempio: Lorin. Fortif. 102: Farei il muro grosso solo un piede e mezzo, e lo farei non retto, ma a denti di sega con spessi angoletti ec.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 47, 1: Macchie molto vaghe,.... che tirano più tosto al tondo, benchè in alcuni luoghi facciano qualche angoletto.
Esempio: Marchett. Lucrez. 86: Poichè piuttosto han gli angoletti loro Infuori alquanto, e che piuttosto ponno Solleticar che lacerare il senso.

64) Dizion. 5° Ed. .
ANGOLO.
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pag.506

ANGOLO.
Definiz: Sost. masc. Quella inclinazione che fanno due linee concorrenti in un medesimo punto.
Dal lat. angulus. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 260: Quando è alto,.... li raggi non fanno angolo alcuno.
Esempio: Vinc. Nat. Pes. Acq. 2, 7: Perchè l'angolo s'intende il matematico, il quale è la congiunzione di due linee terminate in un punto comune all'una ed all'altra.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 4, 285: Stando dunque su la ricevuta definizione, che l'angolo sia l'inclinazione di due linee poste in un piano, che si toccano in un punto, e non son poste fra loro per diritto, figuriamoci ec.
Esempio: Targ. Alimurg. 253: Questi polloni o steli secondarj hanno la proprietà di piegarsi ad angolo.
Definiz: § I. Per Canto, ovvero Cantonata. –
Esempio: Vill. G. 486: Ivi fa il muro gomito, ovvero angolo, e si mostra verso tramontana.
Esempio: Vinc. Mot. Misur. Acq. 274: La confregazione delli sassi l'un con l'altro ne' corsi de' fiumi consuma gli angoli delle pietre.
Definiz: § II. Per Luogo appartato e remoto. –
Esempio: Tass. Gerus. 16, 32: Te solo, o figlio di Bertoldo, fuora Del mondo in ozio un breve angolo serra.
Esempio: Dav. Tac. 2, 258: Noi ultimi abitatori della terra, e mantenitori della libertà, ci difendiamo in questo angolo di Britannia.
Esempio: Baldin. Vit. Brunell. 128: Compianto non solo da tutta la città, ma eziandio da tutta l'Europa, in ogni angolo di cui era notissimo il nome e valor suo.
Esempio: Metast. Dramm. 9, 73: Dove, se in questo estremo Angolo non si cela, Rinvenirne la traccia io mai saprei?
Definiz: § III. Angolo della terra o del mondo, vale Un piccolo spazio o paese della terra. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 29: E 'l mondo empierono [i Greci e i Fiorentini] di lor gloria, coll'essere sorta da due angoli di quello, a prò del medesimo, una ricchissima messe d'uomini segnalati.
Definiz: § IV. Angolo della casa o della stanza, vale Cantuccio.

65) Dizion. 5° Ed. .
ANGOLOSO.
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pag.506

ANGOLOSO.
Definiz: Add. Che ha angoli, Di molti angoli.
Dal lat. angulosus. –
Esempio: Benciv. Mes.: L'asaro è un'erba di montagna con le foglie angolose come quelle dell'ellera.
Esempio: Ricett. Fior. 24: Nel sapore si sente una certa acrimonia aromatica, che non offende il gusto, ed è alquanto duro ed angoloso.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. Suppl. XXX: Si è voluto riferire la voce quadrata a un disegno angoloso e tagliente, quando è evidente che dee riferirsi a statura o a corporatura mezzana.

66) Dizion. 5° Ed. .
ANGORE.
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pag.506

ANGORE.
Definiz: Sost. masc. Angoscia, Travaglio dell'anima. Voce poco usata.
Dal lat. angor. –
Esempio: Cic. Tusc. 80: I nostri hanno chiamato egritudine la molestia e la sollicitudine e l'angore, per la similitudine de' corpi infermi.
Esempio: E Cic. Tusc. 112: Angore è egritudine premente. El lutto è egritudine per l'acerbo danno di colui el quale fu caro.
Esempio: Frezz. Quadrir. 2, 15: E del mal suo l'allegra e dell'angore.
Esempio: Bemb. Asol. 62: Questo è quel Tizio, che pasce del suo fegato l'avvoltoio; anzi che il suo cuore sempre a mille morti rinnuova di noievoli angori.
Definiz: § E per Desiderio pungente, Ansietà. –
Esempio: Orig. Omel. volg. 287: E se voi l'amate, come voi solete, perchè indugiate tanto il desiderio suo e l'angore, ch'ella ha sì grande, di vedervi?

67) Dizion. 5° Ed. .
ANGOSCEVOLE.
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ANGOSCEVOLE.
Definiz: Add. Che apporta angoscia. Ora più comunemente dicesi Angoscioso. –
Esempio: Colonn. Guid. 333: Subitamente l'aere sereno divenne oscuro, e con non certa navicazione, ora qua ora là, sotto molto angoscevole tempesta e tribolosa.
Esempio: Ovid. Pist. 126: L'angoscevole paura ci costrigne di pensare tutte quelle cose paurose che avvenire possono.
Esempio: E Ovid. Pist. 136: Veramente mi piaceva di scriverti ancora più distesamente; ma la mia mano gravata dall'angoscevole peso della catena, e la timida paura, mi tolse la forza.

68) Dizion. 5° Ed. .
ANGOSCIA.
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pag.506

ANGOSCIA.
Definiz: Sost. femm. Grave travaglio, specialmente dell'animo; Forte angustia.
Dal lat. angustia; prov. e ant. catal. angoissa angoissa. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Ed egli a me: l'angoscia delle genti, Che son quaggiù, nel viso mi dipigne Quella pietà, che tu per tema senti.
Esempio: Petr. Rim. 1, 25: E se qui la memoria non m'aita,.... iscusinla i martirj, Ed un pensier, che solo angoscia dalle.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 115: Sì come le cose temporali tutte sono transitorie e mortali, così in sè e fuor di sè, essere piene di noia e d'angoscia e di fatica.
Esempio: Mart. L. Op. 103 t.: Basta ch'al nascer nostro angoscia e pianto, Al morir si convien la gioia e 'l canto.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 79: Sebben la fera destra ei riconosce, Onde percosso ebbe mortali angosce.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Dovendo poi passar per un paese, Dov'è qualche signor che mi conosce,.... Allor son nelle smanie e nelle angosce.
Definiz: § I. E per Grave dolore, travaglio, anche del corpo. –
Esempio: Dant. Inf. 9: Dal volto rimovea quell'aer grasso, Menando la sinistra innanzi spesso; E sol di quell'angoscia parea lasso.
Esempio: E Dant. Inf. 34: Lo duca con fatica e con angoscia Volse la testa ov'egli avea le zanche.
Definiz: § II. Angoscia per Grande difficoltà di respiro, accompagnata da oppressione o palpitazione. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 361: Patisce [chi sogna] angoscia e ansietà, come s'egli affogasse.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 255: L'omo sogna spesse volte avere grande peso addosso, ed àe grande angoscia, massimamente quando l'omo dorme rivolto, che 'l sangue corre al cuore e grava il cuore, sicchè pare a l'omo avere tutto 'l mondo addosso.
Definiz: § III. Angoscia di stomaco per Travaglio di stomaco; Dolore di questo viscere con eccitamento al vomito. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 165: Siccome quelle, che tra per grave angoscia di stomaco, e per paura morte s'erano.
Definiz: § IV. Dare angoscia, vale Molestare, Tribolare. –
Esempio: Dant. Rim. 126: Dannomi angoscia li sospiri forte, Quando il pensiero nella mente grave Mi reca quella che m'ha il cor diviso.
Esempio: Leggend. B. Umil. 21: Alle quali parole il padre e parenti suoi furono confusi sì fortemente, che non ardirono più di darle angoscia.
Definiz: § V. Darsi angoscia, vale Travagliarsi, Prendersi affanno di checchessia. –
Esempio: Libr. Eccl. 36: Or perchè mi diedi angoscia d'imparare senno?
Definiz: § VI. Venire in angoscia, vale Venir meno, Svenire, Perdere il sentimento. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 26: Ecco sentiamo picchiar la porta.... Io che m'avvisai subito che non poteva esser altri che Luigetto, venni quasi in angoscia, e di nuovo mi raccomandai a tutti loro.

69) Dizion. 5° Ed. .
ANGOSCIAMENTO.
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pag.507

ANGOSCIAMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'angosciare, e l'Essere angosciato.
Definiz: § Trovasi anche per la stessa Angoscia. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Immerso ne' continovi angosciamenti della nostra vita.

70) Dizion. 5° Ed. .
ANGOSCIARE.
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pag.507

ANGOSCIARE.
Definiz: Att. Dare angoscia, Travagliare, Tormentare.
Prov. e ant. catal. angoissar angoissar. –
Esempio: Colonn. Guid. 293: Meglio è che si diano dolori alle pecuniali borse, che angosciare con li continui dolori del cuore.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 51 t.: Chi è angosciato dall'avarizia, e chi è infiammato dal caldo della lussuria.
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 166: Onde perch'egli [Gesù Cristo] sia così angosciato, non li perdonano di dirli villanie e vituperio.
Esempio: Fr. Sim. Casc. Vit. crist. 11: De' quali alcuni furono morti di ferro,.... altri lapidati, altri afflitti in freddo, altri angosciati in fame.
Definiz: § Neutr. pass. angosciarsi e Neutr. assol. Patire angoscia. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 25: L'anima era in timore di morte; e corpo e core travagliava e angosciava.
Esempio: Giamb. Oros. 136: Perchè gli uomini così invecchiano oggi stando ad agio in su' trebbi, come nelle castella e nelle osti angosciavano gli uomini allotta sotto l'arme.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 104 t.: Altro s'angoscia d'avarizia, altro è tardo e lento, altro è caldo e iracondo.
Esempio: Liv. Dec. 1, 81: Tullia la feroce s'angosciava che il suo marito non era presuntuoso nè ardito.
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 1, 201: Niun'altra cosa del soverchio lor chiacchierare ne ritrarranno, se non quella dell'angosciarsi e crucciarsi.

71) Dizion. 5° Ed. .
ANGOSCIATO.
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pag.507

ANGOSCIATO.
Definiz: Partic. pass. di Angosciare. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 169: Da mille noiosi pensieri angosciata.... cominciò a guardare.
Esempio: Salvin. Opp. 214: Dalle doglie angosciate il parto a grande Fatica staccan.
Definiz: § E in forma d'Add. Tormentato. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Andavan sotto 'l pondo,... Disparmente angosciate, tutte a tondo.

72) Dizion. 5° Ed. .
ANGOSCIOSAMENTE.
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pag.507

ANGOSCIOSAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo angoscioso, Con angoscia. –
Esempio: Colonn. Guid. 339: Oh quanto si fece allegra Penelope nell'aspetto del suo signore, la quale angosciosamente per tanto tempo l'avea desiderato di vedere.
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 100: Certo a gran pena Aggio tanto di lena, Ch'eo possa trar di bocca la favella; E tuttavia tanto angosciosamente, Che ec.
Esempio: Cresc. Agric. volg.: Si dia il suo sugo, il quale purga, attraendo di sotto e di sopra angosciosamente.
Esempio: Tass. Lett. 2, 60: Se non sano, che più non posso essere, almeno non così angosciosamente infermo.

73) Dizion. 5° Ed. .
ANGOSCIOSISSIMAMENTE.
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ANGOSCIOSISSIMAMENTE.
Definiz: Superlat. di Angosciosamente. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Passavano la vita angosciosissimamente.

74) Dizion. 5° Ed. .
ANGOSCIOSISSIMO.
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pag.507

ANGOSCIOSISSIMO.
Definiz: Superlat. di Angoscioso. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Per uscire di quella angosciosissima vita.

75) Dizion. 5° Ed. .
ANGOSCIOSO.
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pag.507

ANGOSCIOSO.
Definiz: Add. Che dà angoscia. –
Esempio: Dant. Parad. 5: Come tu avresti Di più savere angosciosa carizia.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 316: Son bene per li peccati da me commessi in gravissime pene e angosciose molto.
Esempio: Sacch. Rim. 82: Per questo si può dir vita angosciosa La piccioletta vita, che c'è tolta, Che si perde per lei quella ch'è molta.
Esempio: Varch. Boez. 46: Sappi, che la condizione de' beni umani è cosa angosciosa.
Definiz: § I. E per Pieno d'angoscia, Che ha angoscia. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 192: Oltremodo angoscioso, seco stesso maladicendo la sua fortuna.
Esempio: Libr. Sent. 21: Da schifare è la cupidità dell'avere, perchè neuna cosa fa l'animo più angoscioso, che amare ricchezze.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 137: Ma così angoscioso e' ne va all'uscio Di già serrato.
Definiz: § II. E per Derivante da angoscia, Che dimostra angoscia. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Che si bagnava d'angoscioso pianto.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 28: La nostra eterna quiete, Fuor d'ogni tempo, è priva D'invidia amando, e d'angosciosi pianti.

76) Dizion. 5° Ed. .
ANGUE.
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pag.507

ANGUE.
Definiz: Sost. masc. Serpe; ma è voce più propria della poesia.
Dal lat. anguis. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Seguendo lo giudicio di costei [della fortuna], Che è occulto, come in erba l'angue.
Esempio: Petr. Rim. 2, 68: Punta poi nel tallon d'un picciol angue,.... Lieta si dipartìo.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 51: Annunzio fue peggior, che morso d'angue.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 85: Tal fero torna alla stagione estiva Quel che parve nel gel piacevol angue.
Esempio: Mozz. Stor. S. Cresc. 144: Descrivendo quell'angue uscito dal tumulo d'Anchise.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 70: Questo, che divorò, pestifero angue, Il pregio e 'l fior della latina gente, Darìa.... Agli altri mostri memorando esempio.
Definiz: § II. E per Una delle costellazioni. –
Esempio: Alam. L. Colt. 6, 238: Il pietoso Dalfin da sera monta Co i suoi zefiri in sen; or nell'aurora Il suo crudo veneno asconde l'angue Tra l'onde salse, e fa turbar il tempo.

77) Dizion. 5° Ed. .
ANGUICHIOMATO.
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pag.507

ANGUICHIOMATO.
Definiz: Add. Che ha la chioma di angui. –
Esempio: Salvin. Orf. 377: Dee Parche anguichiomate, Moltiformi, cangiate della vita Il tenero soave sentimento.

78) Dizion. 5° Ed. .
ANGUICRINITO.
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ANGUICRINITO.
Definiz: Add. Che ha il crine di angui, o intrecciato di angui. –
Esempio: Crudel. Rim. 75: Dalla man fredda e tremante Della furia anguicrinita Cade l'arco.
Esempio: Parin. Poes. 10: Siccome allor che il siculo terreno Dall'un all'altro mar rimbombar feo Pluto col carro, a cui splendeano innanzi Le tede delle Furie anguicrinite.

79) Dizion. 5° Ed. .
ANGUILLA.
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pag.507

ANGUILLA.
Definiz: Sost. femm. Pesce apparentemente senza scaglia, di forma simile all'angue, cioè serpente, da cui ha preso il nome; sta volentieri in luoghi motosi.
Dal lat. anguilla. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 69 t.: Anguilla è un pesce, che nasce di limaccio di terra, cioè di mota, e però quando la pigli, quanto più la stringi, più ti fugge.
Esempio: Dant. Inf. 17: E quella tesa [la coda], come anguilla mosse, E colle branche l'aere a sè raccolse.
Esempio: Plut. Vit.: Intorno alla città sono alcuni luoghi bassi, dove l'acqua si stagna, e fannovisi molte anguille.
Esempio: Domen. Plin. 277: Hanno [le murene] la pelle sottilissima, ma l'anguille l'hanno più grossa.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 371: Anguilla, pesce senza scaglia, di forma simile all'angue. Se però si guarda con diligenza sotto quella paniosa e lubrica mucellagine che la spalma, vi sono le sue scaglie, ma minutissime, e appena osservabili.
Esempio: Targ. Alimurg. 203: Salgono contr'acqua le ciecoline o piccole anguille.
Definiz: § I. L'anguilla, come ha preso l'amo, bisogna che vada dove è tirata. Modo proverb., che vale: I donativi fanno forza alla volontà di chi li riceve. –
Esempio: Cecch. Esalt. 1, 3: I prigion fare i banchetti Alle guardie, non fa per la bottega;.... perch'all'anguilla, come ha preso L'amo, bisogna andar dov'è tirata.
Definiz: § II. Pigliar le anguille alla pania, vale proverbialm. Voler fare cosa che non può riuscire. –
Esempio: Nell. Iac. Dottoress. 2, 6: Il farlo credere alla padrona vuol esser più difficile che pigliare le anguille alla pania.
Definiz: § III. Tener l'anguilla per la coda, vale proverbialm. Avere alle mani impresa difficilissima. –
Esempio: Sacch. Op. div. 200: Similmente Alessandro e Ottaviano Augusto hanno tenuta l'anguilla per la coda.