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Diz Giu. totali
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320) Dizion. 1° Ed. .
RATTRAPPATO.
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pag.688



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Esempio: Fr. Giord. D. E però errano, e sono matti coloro, che credono, che la mano d'Iddio sia rattrappata: ma dico più, che è allargata.
321) Dizion. 1° Ed. .
FISTELLA
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pag.351



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Esempio: Fr. Giord. D. le femmine, che vanno per la terra, per le piazze, per le rughe, affetate, e imbambacollate, e con loro fistelle sopra.
322) Dizion. 1° Ed. .
FITTO
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pag.351



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Definiz: Sust. il prezzo, che si paga da' fittaiuoli della posession, ch'e' tengon d' altrui. Lat. locationis precium. E la posessione affittata. Lat. fundus locatus.


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Esempio: M. V. 9. 49. Buoso degli Ubertini non potendo, sotto altro titolo, che d'allogagione a fitto, a dì 7. di Settembre 1359. allogò al Comun di Firenze, per certo fitto annuale, ec.
323) Dizion. 1° Ed. .
VERBOSO
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pag.929



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Esempio: Serm. S. Agost. D. Molto si dee vergognare l'huomo verboso, o parabolano, che pare quello, che non è, e mostra quello, che non sa.
324) Dizion. 1° Ed. .
INCORPORARE
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pag.433



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Esempio: Fr. Giord. D. E così gli altri elementi, quanto più son puri, tanto più s'incorporano in loro, e ricevono meglio la luce del Sole.


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Esempio: Espos. Salm. Non sentono di Dio, se non cose terrene, e in quello, che incorporano, intendono cose corporali [cioè comprendono, s'imprimono nella fantasia]
325) Dizion. 1° Ed. .
POMPOSITA
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pag.634



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Esempio: Vit. Crist. D. Si ne portava maggior dolor nel cuor suo, e maggiore afflizione, che non era la letizia dell'onore, e della festa di quella pomposità di fuori.
326) Dizion. 1° Ed. .
LUSINGA
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pag.494



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Esempio: Fior. virt. A. M. lusinga è vizio contradio alla virtù della correzione, ed è dolcezza di parole, con alcuno color di pianto, per recare l'animo altrui alla sua propria volontà, e utilità.


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Esempio: Bocc. nov. 41. 3. Ne per fatica di maestro, ne per lusinga, o battitura del padre, ec.
327) Dizion. 1° Ed. .
INDACO
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pag.433



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Esempio: Quad. Cont. E de' dare ec. fior. 3. d'oro in mezzo, per sette alle di saia d'Irlanda, per una guarnacca, e trenta grossi tornesi, per nove once di zendado indaco, per foderarla.
328) Dizion. 1° Ed. .
REGOLA.
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pag.692



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Esempio: Fr. Giord. D. Mai da te non si parta Cristo, sempre mai il porta nella mente, questa sia tua regola, di portarlo teco in ogni tuo stato.


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Esempio: G. V. 11. 93. 4. Dieci regole di Frati, con più di settecento frati.


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Esempio: M. V. 11. 91. Accompagnato da tutte le processioni delle chiese, e regole di Parigi.
329) Dizion. 1° Ed. .
PORTINAIO
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pag.639



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Esempio: Ovvid. Pist. D. E non tacesti, come tu strascinasti per lo Ninferno Cerbero il portinaio, il quale hae tre teste canine, avviluppate del minacciante serpente.
330) Dizion. 1° Ed. .
INVIDIA
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pag.462



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Esempio: Fior. vir. Ag. M. Invidia è contradio vizio della virtù, dell'amore, ed è in due maniere: l'una è a dolersi del bene altrui, l'altra a rallegrarsi del male altrui.


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Esempio: E Com. Purg. Damasc. di sotto. E però ha ella nome invidia, ab invidendo, quasi non possa vedere li beni altrui.


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Esempio: Caval. discipl. spirituale. La 'nvidia è pessimo di tutti i vizj, perciocchè non ha ne modo, ne fine: anzi quanto più quegli, a cui s'ha invidia, megliora, tanto più s'accende.
331) Dizion. 1° Ed. .
CAPORALE
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pag.154



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Esempio: E G. V. lib. 12. 89. 2. E mandò lettere a tutte le caporali città d'Italia.


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Esempio: G. V. 1. 28. 2. Roma, ec. Fu caporal regno di se medesima, e nimica del regno de' Latini.
332) Dizion. 1° Ed. .
ESORDIO
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pag.320



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Esempio: E G. V. cap. 148. 2. Incontanente il suo esordio d'Italia lasciò, e andonne nella Magna.


2) id: 3c56f9b78ca5449ba0e9d38c8e381bb0)
Esempio: E G. V. cap. 60. 3. E nota, che, per la paura di Castruccio, tutto l'esordio, e imprese del Bavero, che aveva ordinate, per passare nel regno, gli vennero corte, e fallíte.
333) Dizion. 1° Ed. .
DISFIGURARE
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pag.283



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Esempio: Serm. S. Agost. D. Io considero sempre la nobiltà dell'anima mia, fatta alla immagine, e alla simiglianza di Dio: ed io misero, molte volte l'ho disfatta, e disfigurata.
334) Dizion. 1° Ed. .
PROSCIOGLIGIONE
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pag.659



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Esempio: Fr. Giord. D. Questo dee sapere ogni Cristiano, che la prosciogligione del prete non val nulla, se l'huomo non è contrito, e pentuto de' peccati suoi.
335) Dizion. 1° Ed. .
BELAMENTO
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pag.117



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Esempio: Paol. Oros. Perchè gli animali d' ogni generazione, ec. lasciate le mangiatoie, e le stalle, con belamenti, e terribili mugghj, a' monti, e alle selve, fuggíano.
336) Dizion. 1° Ed. .
GRU, e GRUGA
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pag.405



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Esempio: Fior. vir. A. Mon. Puotesi appropriare al grue la lealtà, che hanno uno Re, e tutte lo servono, ec. e stannogli tutte d'intorno, e mettono due, o tre alla guardia.
337) Dizion. 1° Ed. .
ALLARGATO
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pag.37



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Esempio: M. V. 1. 70. Per tutto questo la Città non era allargata di vettovaglia, ma più tosto aggravata: e li soldati erano, per li statichi, che avevano, e per li ventimila fior. allargati di speranza.
338) Dizion. 1° Ed. .
TOSOLARE
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pag.894



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Esempio: Vit. Cr. D. Rivelò a una sua divota, che gli furo tosolati i capelli, e pelata la barba, ec. E certo, ch'egli fosse tosolato, non saprei provare.
339) Dizion. 1° Ed. .
SEPARAMENTO
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pag.788



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Esempio: Vit. Cr. D. Desideriamo adunque noi questo separamento del corpo nostro, ec. Ed in questo mezzo, mentrechè noi peniamo ad avere questo separamento, stiamo morti al Mondo.