Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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200) Dizion. 3° Ed. .
LETIZIA
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pag.951

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Esempio:

Petr. Canz. 44. Gli occhi pien di letizia, e d'onestate.

201) Dizion. 3° Ed. .
RITENTARE
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pag.1396

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Esempio:

Petr. Canz. 41. 5. Che giova, Amor tuo' ingegni ritentare.

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Esempio:

Alaman. Gir. 15. 105. A ritentar di nuovo la battaglia.

202) Dizion. 3° Ed. .
RITIRARE
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pag.1396

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Esempio:

Petr. Canz. 21. 4. Però sarebbe da ritrarsi in porto.

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Esempio:

E Sag. Nat. Esp. 188. Vedevamo a poco a poco scoprire la lineetta, ritirandosene quella per all'indietro.

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Esempio:

Sag. Nat. Esp. 24. A guisa, che noi veggiamo l'acqua, ec. dirompersi, e ritirandosi d'ogni intorno fargli, ec.

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Esempio:

Fir. As. 17. Che ragion ti muove a persuadermi, che io mi debba ritirare da quello, che molti di minore animo, ec.

203) Dizion. 3° Ed. .
IMPETRARE
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pag.841

1) id: 6d1acc6e139b445d8979e8055ef05ef5)

Esempio:

Petrar. Canz. 8. 4. E perchè pria, tacendo, non m'impetro.

204) Dizion. 3° Ed. .
ACCOGLIERE, e ACCORRE.
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pag.19

1) id: 16af4ea3d7e0483b9089461331d06b47)

Esempio:

Petr. canz. 8. 5. Più folta schiera di sospiri accoglia.

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Esempio:

Petr. canz. 6. 8. Qual cella è di memoria, in cui s'accoglia, Quanta vede virtù.

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Esempio:

M. V. 1. 38. Desiderando d'accoglier moneta, ed avere.

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Esempio:

E M. V. lib. 2. 4. Accolti, e fatti accogliere, quasi tutti i soldati oltramontani d'Italia.

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Esempio:

E M. V. lib. 11. 25. I Rettori di Roma, diffidati di loro stato, accolsono consiglio.

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Esempio:

Nov. ant. 29. 2. Propuosesi d'andare a lui credendo, che l'accogliesse a grande onore.

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Esempio:

Dan. Inf. 29. Lo buon maestro a me tutto s'accolse, Dicendo: dì a lor ciò che tu vuoli.

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Esempio:

Dan. Inf. 20. Gli huomini poi, che 'ntorno erano sparti, S'accolsero a quel luogo, ch'era forte.

205) Dizion. 3° Ed. .
IMPORTARE
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pag.843

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Esempio:

Petr. Canz. 47. 5. Che vogliono importar quelle due frondi.

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Esempio:

Esempio del Compilatore Questo importa a me, non importa a lui. Lat. referre.

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Esempio:

Fir. Disc. Anim. Il buon tempo, che tu hai senza conoscerlo, ti fanno por mente a quelle cose, le quali, ne a te, ne a me importano.

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Definiz:

§. Importare: per Ascendere a qualche somma, o valuta; come:

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Esempio:

Sag. Nat. Esp. 18. Arrivi quel piccolo svario a montar mai tanto, quanto può importare un'error, che si faccia.

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Esempio:

E Sag. Nat. Esp. appresso. Tutta questa dilatazione ne' vasi d'un'oncia, e mezzo di tenuta, a fare assai, importerà da un grano.

206) Dizion. 3° Ed. .
BLANDIMENTO
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pag.227

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Esempio:

Boc. Canz. 10. Che con parole, o cenni, o blandimenti.

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Esempio:

Dant. Par. 16. Luce risplendere a' miei blandimenti.

207) Dizion. 3° Ed. .
INCHINARE
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pag.857

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Esempio:

E Petr. Canz. 24. 5. Ratto inchinai la fronte vergognosa.

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Definiz:

§. Inchinare: Piegare il capo, quando si comincia a dormire, non essendo a giacere. Lat. prae somno caput demittere.

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Esempio:

Boc. Nov. 25. 8. Se a' miei prieghi l'altiero vostro animo non s'inchina.

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Esempio:

Petr. Son. 95. Ne tante volte ti vedrò giammai, Ch'io non m'inchini a ricercar dell'orme.

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Esempio:

Liv. Dec. 3. Per la gran paura mi fermai, ed inchinai a lui con gran riverenza.

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Definiz:

§. Inchinarsi, o inchinare a uno, per segno d'umiltà, o di riverenza, che anche diciamo Rinchinare: vale lo stesso, che Riverirlo. Lat. alicui assurgere.

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Esempio:

Guid. G. 188. Ma questo è naturale vizio tra le femmine, che quando elle si sdrucciolano a concedere li secreti diletti del corpo loro, mai non desiderano d'abbracciarsi con alcuno, che sia migliore del marito loro, o pur suo pari, perocchè quasi sempre s'inchinano a' più vili (cioè sottopongono)

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Esempio:

Amm. Ant. 8. 1. 10. Non mi do a sonno, ma talora mi vince, e io gli occhi di vegghiare faticati, e poi ched inchinano, mantegno nell'opera.

208) Dizion. 3° Ed. .
INCOLPARE
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pag.858

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Esempio:

Petrar. Canz. 4. 6. Non altrui incolpando, che me stesso.

209) Dizion. 3° Ed. .
AQUILA
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pag.128

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Esempio:

Petr. Canz. 11. 6. Orsi, lupi, leoni, aquile, e serpi.

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Esempio:

Fav. Esop. Avendo tolto l'aquila i suoi figliuoli alla volpe, e avevali messi nel nido a' suoi aquilíni, e gabbavali con esso i volpicini.

210) Dizion. 3° Ed. .
ARDIRE
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pag.134

1) id: b412d833178249c1bcd473dc5735ab57)

Esempio:

Boc. Canz. 2. Che di biltà, d'ardir, ne di valóre.

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Esempio:

Petr. Canz. 4. 8. Piansi molti anni il mio sfrenáto ardíre.

211) Dizion. 3° Ed. .
AH, AHI.
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pag.55

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Esempio:

Petr. canz. 12. Ah quanti passi per la selva perdi!

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Esempio:

Petr. canz. 40. 2. Ahi orbo Mondo ingrato, Gran cagion hai di dever pianger meco!

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Esempio:

Petr. canz. 9. 3. Ah crudo amor, ma tu allor più m'informe, A seguir d'una fera.

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Esempio:

Petr. canz. 42. 2. Ahi dispietata morte, ahi crudel vita! L'una m'ha posto in doglia, ec. L'altra mi tien quaggiù contra mia voglia.

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Esempio:

Ar. Fur. 30. 61. Ah [disse a lui Ruggier] senza più basti, A mostrar che non merti quella insegna, Ch'or tu la getti, e dianzi la tagliasti.

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Esempio:

Petr. Son. 277. Ahi morte ria, come a schiantar se presta Il frutto di molt'anni in sì poche ore!

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Esempio:

Dan. Inf. 16. Ahi quanto cauti huomini esser denno, Presso a color, che non veggon pur l'opra, Ma per entro i pensier miran col senno.

212) Dizion. 3° Ed. .
ALABASTRO.
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pag.58

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Esempio:

Petr. Canz. 42. 2. Muri eran d'alabastro, e tetti d'oro.

213) Dizion. 3° Ed. .
ALBA.
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pag.58

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Esempio:

Petr. Canz. 3. 1. Per aver posa almeno infino all'alba.

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Esempio:

E Petr. Canz. 3. 3. E le tenebre nostre altrui fanno alba.

214) Dizion. 3° Ed. .
GRANDE
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pag.792

1) id: dfa5125d27e6409cbed4bfa6865aa4f9)

Esempio:

Petr. Canz. 4. 6. Gran tempo umido tenni quel viaggio.

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Esempio:

Petr. Canz. 5. 6. Al grande Augusto, che di verde lauro, Tre volte, trionfando, ornò la chioma.

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Esempio:

Liv. M. Voi vedete, che io son di grande etade, e voletemi mettere a queste riotte [cioè ormai in età avanzata]

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Esempio:

M. V. 9. 110. Essendo Messer Niccola Acciaiuóli grande Siniscalco del Regno di Puglia, con Mess. Bernabò.

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Esempio:

M. V. 10. 64. In Vinegia morì il Doge loro, e funne fatto un giovane di xlvi. anni, il quale non era di gran famiglia, nomato Lorenzo Cielso.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 7. 6. Fu oltre ad ogni altro grande, e presto versificatore.

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Definiz:

§. Aggiunto a Dignità: vale il Maggiore di quella dignità.

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Definiz:

§. Aggiunto a vino: vale Potente, gagliardo generoso, che regge all'acqua. L. vinum generosum, forte, acre.

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Definiz:

§. Per similit. significa Abbondanza, copia, nobiltà, argumento, od eccellenza a tutte quelle cose, alle quali s'aggiugne. Lat. magnus, excelsus, sublimis, egregius.

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Esempio:

Boc. Nov. 14. 4. Gli convenne far gran mercato di ciò, che portato avea [cioè darla a vil prezzo, cioè copia di buon mercato)

215) Dizion. 3° Ed. .
D'OGNI INTORNO.
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pag.570

1) id: 849481f8c24640898905150fd1a03e1d)

Esempio:

Petrar. Canz. 22. Già su per l'Alpi neva d'ogni intorno.

216) Dizion. 3° Ed. .
FAVOLEGGIARE
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pag.666

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Esempio:

Petr. Canz. 4. 3. Ov'è 'l favoleggiar d'Amor? le notti?

217) Dizion. 3° Ed. .
ALLORA ALLORA .
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pag.69

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Esempio:

Petr. Canz. 26. 6. Allóra allór da vergini man colte.

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Esempio:

Sen. Ben. Varch. 7. 18. Ad uno, di chi io sia debitóre, pagarò il debito, ancóra che sia per andare a spenderlo allóra allóra.

218) Dizion. 3° Ed. .
ALMA.
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pag.70

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Esempio:

Petr. Canz. 18. 5. Felice l'alma, che per voi sospira.

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Esempio:

Lib. Astr. Zodiaco, ec. luogo, che sta apparecchiato per dar alma a tutte le cose.

3) id: b185a8a2c796408dbcd811eb86f57253)

Esempio:

Vinc. Mart. Rim. 15. Levate, ove 'l valor gl'invita, Gli occhj dell'alma a più serena vita.

219) Dizion. 3° Ed. .
ALMENO.
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pag.70

1) id: 1e29ed079fdf4af7bcbf08a346ff402f)

Esempio:

Petr. Canz. 3. 1. Per aver posa, almeno infino all'alba.

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