Vocabolario degli Accademici della Crusca - Lessicografia della crusca in rete, Accademia della Crusca, Firenze

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160) Dizion. 3° Ed. .
FASTIDIOSO
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pag.661

1) id: dd03e1dc4c7441fab3089fec2d0a45f2)

Esempio:

Bocc. Nov. 64. 10. Ubbriaco, fastidioso, tu non c'entrerai stanotte.

2) id: b36c8b316ac947408d9e930279b53a0a)

Esempio:

Bern. Orl. 1. 3. 1. In questa mortal vita fastidiosa.

3) id: b011f916f7a54769ba24f9a5e272abd2)

Esempio:

Bern. Orl. 1. 2. 69. Il Re ch'era per altro fastidioso.

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Esempio:

E Ber. Orl. 2. 4. 56. Ha una voce fastidiosa, e 'ngrata, Che d'intorno la terra fa tremare.

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Esempio:

Amm. Ant. 32. 2. 7. Modo è di fastidioso stomaco, molte cose assaggiare.

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Esempio:

Dant. Inf. 3. Da fastidiosi vermi era ricolto.

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Esempio:

Fir. Luc. Mi è riuscita più infelice, e più fastidiosa, che giornata, che io avessi mai alla vita mia.

161) Dizion. 3° Ed. .
FRONTIERA
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pag.729

1) id: ec6cc9d5d99e4d4a8f5335918d166774)

Esempio:

Bocc. Nov. 17. 37. Andarono a contrastare a certe frontiere.

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Esempio:

Bern. Orl. 2. 30. 6. E quando insieme s'incontran le schiere, E l'una, e l'altra di petto si danno, Mal va per quei, che sono alle frontiere.

3) id: 15fb8f01a0c14050a9d45acb5be4cafd)

Esempio:

Gio. V. 9. 257. 2. Da quella porta, conseguendo la detta frontiera, e linea di muro.

4) id: ecf4dbef4c8049fa9cf1bc7b93178766)

Esempio:

E Ber. Orl. 2. 31. 19. Come intendeste nel passato giorno, Agramante, e 'l Re Carlo alla frontiera Stavano, ec.

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Esempio:

M. V. 7. 5. Con tutta questa cavalleria, stava alle frontiere de' suoi nemici.

6) id: 0a91a09c9b8943909a5f2b6880b64b69)

Esempio:

G. V. 11. 71. 4. Alla Città di Cambragio, alla frontiera del reame di Francia.

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Definiz:

§. Per Fila, e prima parte dell'esercito. Lat. frons, prima acies

8) id: d26de9e3747549939e889a85598b202c)

Esempio:

Ricord. Males. 126. Lasciogli il Soldano tutto 'l reame di Gerusalem, salvo 'l castello, chiamato Icario di Morcale, e più altre Castella, fortissime alle frontiere.

162) Dizion. 3° Ed. .
FILATRICE
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pag.687

1) id: 03efcbb75aec4050a88392797169904e)

Esempio:

Bocc. Nov. 23. 4. Con una filatríce disputar del filato.

163) Dizion. 3° Ed. .
ONOREVOLE
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pag.1118

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Esempio:

Bocc. Nov. 99. 17. Con molti onorevoli compagni, magnificamente cenarono.

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Esempio:

Bocc. Nov. 36. 31. Comandò loro, che l'essequie s'apparecchiassono a Gabriotto, grandi, e onorevoli.

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Esempio:

Red. Vip. 2. 6. Gli sarà cagionato dalle onorevoli testimonianze, che di lui sono state fatte.

4) id: 119a444dd89e4962bd62dae5437b9434)

Esempio:

Segn. Pred. 1. Sedete custodi, allato di questi a me sì onorevoli ascoltatori.

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Definiz:

§. Per Pomposo, e magnifico. Latin. splendidus.

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Esempio:

Demetr. Segn. La bellezza della parola si è, che sia gioconda all'udito, e alla veduta, e di senso onorevole.

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Definiz:

§. Stare sull'onorevole: dicesi dell'Usar un po' troppa gravità, e ritiratezza.

164) Dizion. 3° Ed. .
MASCHIO
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pag.1009

1) id: 8af966e01a5d49349705e2fe89d56659)

Esempio:

Bocc. Nov. 28. 26. La donna partorì un figliuol maschio.

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Esempio:

Cr. 1. 8. 3. Il maschio sabbione, o la rena, e 'l carbuncolo darà certáne acque, e di molta abbondanza.

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Esempio:

Petr. Cap. 3. Ch'ogni maschio pensier dell'alma tolle.

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Esempio:

E Petr. Huom. Ill. Intra queste maschie, e magnanime sentenzie, la terza fu pigra, e vile.

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Definiz:

§. Per Nobile, e generoso, che ha del virile. Lat. masculus, fortis, virilis.

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Esempio:

Dan. Purg. 7. Quel, che par sì membruto, e che s'accorda, Cantando, con colui dal maschio naso.

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Definiz:

§. Per Aggiunto d'alcune erbe, gomme, o simili, che ne distingue la spezie, e ne costituisce diversità di sostanza.

8) id: 30df0ff4dc1f4c62b3e2665590640d00)

Esempio:

Ricett. Fior. L'incenso è una gomma, ec. la parte minuta pura, e granellosa, che si trova fra essa, fu chiamata da' Greci Manna d'incenso, e la polvere, che fa l'incenso maschio, che sia bianca, si può usare per manna.

9) id: 75ebf691cb9947e9895ff1907c303c54)

Esempio:

Volg. Mes. L'agarico è di due maniere, cioè a dire, agarico maschio, e agarico femmina. Il maschio non è buono, ec.

165) Dizion. 3° Ed. .
PEGNO
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pag.1175

1) id: 227c53030a4f4dff9a6f5baa805d804f)

Esempio:

Bocc. Nov. 80. 31. Converrebbesi far sicuro di buon pegno.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 72. 11. Io ti lascerò pegno questo mio tabarro disbiavato.

3) id: a4a7639009354f70a05583b6dedf708e)

Esempio:

Ciriff. Calv. 2. Gente da non fidarsene col pegno.

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Esempio:

Petr. Canz. 6. 9. Quanto 'l Sol gira, Amor più caro pegno, Donna di voi non ave.

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Esempio:

E Ciriff. Calv. 3. Pur nondimeno una persona astuta, Gli par da non fidarsene col pegno.

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Esempio:

Cron. Mor. Che chi il credea, e chi nol credea; missonsene più pegni, e fucci chi sicorò a cinque per cento, che egli era morto, e come piacque a Dio e' morì daddovero.

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Esempio:

Stat. Merc. I detti berrovieri, e messi, sien tenuti, e debbano, tutte le pegnora, che torranno, ec. notificare al Guardiano.

166) Dizion. 3° Ed. .
SCHERNITO.
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pag.1461

1) id: 3aa397c69d334aea8b0e67b400159191)

Esempio:

Bocc. Nov. 69. 31. Così il misero marito schernito, ec.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 60. 23. Fece coloro rimanere scherniti.

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Esempio:

Petr. Cap. 3. Volgi in qua gli occhi Al Gran Padre schernito.

167) Dizion. 3° Ed. .
TAGLIATO.
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pag.1662

1) id: 700757d2f9c64729924b62d035f83721)

Esempio:

Bocc. Nov. 16. 7. Trovatosi tagliato lo spago dal dito.

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Esempio:

Gio. Vill. 1. 32. 2. I tagliati, e fediti, ec. si ridussero dove è oggi la Città di Pistoia.

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Esempio:

Bern. Orlan. 2. 23. 23. Cavalli, e fanti, e Cavalier tagliati, Subito ferno il campo sanguinoso.

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Esempio:

Matt. Vill. 3. 70. Tagliati ghiado in piccolo travalicamento di tempo.

168) Dizion. 3° Ed. .
PER TUTTO QUESTO
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pag.1195

1) id: 2d7983fcb8fb47c297fdada79cb11d93)

Esempio:

Bocc. Nov. 89. 14. Giosefo, per tutto questo, non rifinava.

169) Dizion. 3° Ed. .
PASSAGGIO
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pag.1164

1) id: ddaaea6577e24f498860631f5d63e15f)

Esempio:

Bocc. Nov. 5. 3. In un general passaggio da' Cristiani fatto, con armata mano.

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Esempio:

Nov. Ant. 50. 1. Che gli togliesse d'ogni magagna evidente un danaio di passaggio.

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Esempio:

Dan. Purg. 2. Più volte m'ha negato esto passaggio.

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Esempio:

Red. Vip. 2. 35. Farò passaggio a rammentare, che avendo io, ec.

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Esempio:

E Red. Oss. An. 43. Dal gozzo è continuato uno stretto passaggio, allo stomaco.

170) Dizion. 3° Ed. .
ABITATORE
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pag.10

1) id: a4942329eca74501b2f426835701429d)

Esempio:

Bocc. introd. n. 28. Stando in questo termine la nostra Città, d'abitatori quasi vota.

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Esempio:

Petr. canz. 36. 7. M'han fatto abitator d'ombroso bosco.

171) Dizion. 3° Ed. .
RICHIAMARE
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pag.1351

1) id: b24176f9d9624b4f88e0fec91777561c)

Esempio:

Bocc. Nov. 46. 14. E partir volendosi, il richiamò Gianni, e disseli.

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Esempio:

E Bocc. Nov. 28. 25. Ma egli richiamandogli affermava se esser risuscitato.

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Esempio:

Bocc. Nov. 65. 6. Io son tenuto a richiamarmi di lui d'una valigia, ch'egli m'ha imbolata.

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Esempio:

Boc. Nov. 9. 2. Di che ella, senza alcuna consolazion dolendosi, pensò d'andarsene a richiamare al Re.

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Esempio:

Petrar. Canz. 39. 6. E questo ad alta voce anche richiama.

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Esempio:

Nov. Ant. 53. 1. Richiamossi di lui, e diegli un libello di tremila lire.

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Esempio:

E Petr. Son. 6. Che quanto richiamando più le 'nvio Per la sicura strada.

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Esempio:

G. V. 9. 91. 2. Con gran duolo se ne richiamò a Carlo suo marito.

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Esempio:

E Sen. Ben. Varc. 3. 7. Se io me ne richiamo, se io me ne vo alla Corte, e' comincia ad essere non benifizio, ma credito.

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Esempio:

Sen. Ben. Varc. 3. 13. Noi facciamo più tardi gli huomini a dare de' benifizzj, non ce ne possendo richiamare.

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Definiz:

§. Per Dar querela, e chiamare altrui in giudicio. Lat. in iudicium vocare.

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Definiz:

§. In signif. neutr. pass. Querelarsi, dolersi, e rammaricarsi di torto ricevuto. Lat. postulare iniuriarum.

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Esempio:

F. Iac. Tod. Già non vuoi cose toste, Me ne richiamo amore.

172) Dizion. 3° Ed. .
RIPEZZATO
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pag.1383

1) id: 20820d9d4269472abec83cc791829c47)

Esempio:

Bocc. Nov. 60. 10. E ad un suo farsetto rotto, e ripezzato.

173) Dizion. 3° Ed. .
PODERE
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pag.1225

1) id: ee20f41fc91b4ab188cb9ad0164c3b41)

Esempio:

Bocc. Nov. 6. 3. Ed egli, sentendo, che li suoi poderi eran grandi, e ben tirata la borsa.

2) id: e5f3c4286352498db5d69d675084cdf9)

Esempio:

E Bocc. Nov. 77. 28. E perciò non so il poder, ne la torricella.

3) id: 493e0b7058ed4862b6a7bb2405adb953)

Esempio:

Bocc. Nov. 21. 16. Partefici divenner del poder di Masetto (onde in questo significato si dice Lavorare il podere, ma in ischerzo, quando s'usa colla femmina carnalmente)

4) id: a2185e1cd2cc4ca3ae6a73dec5ac3385)

Esempio:

Cresc. 1. 13. 1. Quando il padre della famiglia avrà in pensiero di comperar podere, ec.

5) id: 02a9dcb02c2444c097af4f7ca0115f53)

Esempio:

Collaz. S. Pad. Ma eziandio la magnificenza de' poderi, e de' campi.

174) Dizion. 3° Ed. .
GRAVIDEZZA
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pag.797

1) id: b1c973de9e124e0dba34d265f167f4c9)

Esempio:

Bocc. Nov. 47. 8. La tua gravidezza scoprirà il fallo nostro.

2) id: a80f009b61fb48e18720a27bf87749a4)

Esempio:

E Bocc. Nov. 98. 24. Io lascio stare, ec. quelle (donne) che prima, colle gravidezze, e co' parti, hanno i matrimonj palesati, che colla lingua.

3) id: c04cfdc557414ada9ccb2a3d8898d58a)

Esempio:

Bocc. Vit. Dant. 71. Vide la gentildonna nella gravidezza se, a' piedi d'un altissimo alloro, allato a una chiarissima fontana, partorire uno figliuolo.

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Esempio:

Ovvid. Pist. E le mie deboli membra erano gravate dalla furtiva gravidezza.

175) Dizion. 3° Ed. .
FARINA
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pag.635

1) id: 2c05a20c04a34bb2aadd0276ac82c9a5)

Esempio:

Bocc. 73. 6. Quando son macini fatte, se ne fa la farina.

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Esempio:

Ambr. Furt. 2. 6. Messer Mario, non s'affatichi vostra Signoria in ricordarmi quel che io ho a fare, Io vi riuscirò meglio a pane, che a farina.

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Esempio:

Varch. Suoc. 1. 1. Avendogli io fatto dire a quel modo dal Pistoia, il quale però non credo sia una netta farina.

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Esempio:

Pallad. P. F. R. Fichi secchi pesti, ed intrisi con fior di farina, larghissimamente sieno loro dati a mangiare.

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Esempio:

Dant. Par. 22. E le cocolle, Sacca son piene di farina ria.

6) id: 90600c5a769e4d03b5ba13d12bceb50f)

Esempio:

Tratt. Pec. Mort. Abburatta la farina, e discevera la crusca dal fiore della gentil farina.

7) id: f488cfcfec9c4b17bf0db93cad313331)

Definiz:

§. A can, che lecca cenere, non gli fidar farina: e vale, Che non si dee fidar cose di conseguenza, a chi nelle piccole fece fraude.

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Esempio:

Fir. Disc. Anim. 26. E perchè la farina della propria persona s'era convertita in crusca, ella avea procacciata una bella fanciulletta, che col medesimo esercizio, provedesse alle cose necessarie di casa.

9) id: ef23b8e3b50e4705ae8fa7aa7929ee39)

Definiz:

§. Tu non se farina da cialde non essere farina da cialde: che è lo stesso appunto: ed è tolta la metaf. dall'Esser la farina da cialde pura, bianca, e netta più che alcun'altra.

176) Dizion. 3° Ed. .
FIORETTO
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pag.695

1) id: 35214dd6b83546b3a6097ca13fa4799b)

Esempio:

Bocc. g. 9. p. 1. E cominciavansi i fioretti per li prati a levar suso.

2) id: 0d6a53b0609d4cb293bfcf5cdbfa7305)

Esempio:

Dan. Inf. 2. Quale i fioretti dal notturno gielo.

3) id: af7b77c5e5a845f7af0b6b30366c9225)

Esempio:

G. V. 9. 291. 1. Mutando il conio con S. Giovanni, più lungo, e 'l giglio, mezzo alla francesca, senza fioretti, ec. avendo levati i fioretti dentro a' gigli, come sempre erano stati.

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Esempio:

E Dan. Rim. Perchè gli cuopre di fioretti, e d'erba.

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Esempio:

E Dan. Rim. appresso. E tanto è la stagion forte, ed acerba, Ch'ammorta gli fioretti per le piagge.

6) id: a94f1c60b992441ea8cafe5c806c0781)

Esempio:

Petr. Son. 9. Le rive, e i colli di fioretti adorna.

7) id: 2ecea6138069498682a9c439b7eae506)

Definiz:

§. Fioretto: è una Sorta di carta da stampare, e di carta sugante.

177) Dizion. 3° Ed. .
DONARE
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pag.573

1) id: 49cad9eae2b1472993398f2e615ba6c0)

Esempio:

Boc. Nov. 3. 6. E oltr'a ciò gli donò grandissimi doni.

2) id: b872f8467cd94185a3b5f52ee1124652)

Esempio:

E Bocc. Canz. 1. St. 4. Tutta mi dono a lui, tutta mi rendo.

3) id: 7920c627f9fb4c37a1e56549aeddccc0)

Esempio:

E Bocc. Nov. 91. 3. E perciocchè a lui, che da quello, ch'egli era, si teneva, niente era donato.

4) id: b00651c23f2841149c57c318d7117c03)

Esempio:

Boc. Nov. 1. 10. Io intendo farti avere il favore della Corte, e di donarti quella parte di ciò, che tu riscuoterai, che convenevol sia.

5) id: 1315c49c30c14cf5b39fc500b4785dcb)

Esempio:

Boc. Nov. 18. 29. E se voi non l'avete, noi ve ne vogliamo donare uno. E più volte in detta novella.

6) id: 0b56802186d04247830854e1fe081afa)

Esempio:

Boc. Ninf. Diana, ec. Morte ti donerebbe, come spesse Volte, ell'ha fatto a chi vuol far lor male.

7) id: 3b13d1d645704dbeab635bb982056845)

Definiz:

§. E neutr. pass.

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Esempio:

Amet. 16. Cercano le fresche ombre, e quivi presi cibi, a varj diletti si dona ciascuno.

9) id: 14ab05222ce6428cbd796fe47d4010e0)

Esempio:

Dant. Par. 9. Che donerà questo Prete cortese, Per mostrarsi di parte, e cotai doni, Conformi fieno.

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Esempio:

E Ovvid. Pist. altrove. Allora, o il mio ardire mi donerà salute, o la morte sarà fine del sollecito amore.

178) Dizion. 3° Ed. .
RUBINETTO.
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pag.1414

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Esempio:

Bocc. g. 4. f. 2. Con una boccuccia, le cui labbra parevan due rubinetti.

2) id: 999a345f60d049588c7641580be28e39)

Esempio:

Bemb. As. 2. Bocca di picciolo spazio contenta, con due rubinetti vivi, e dolci.

179) Dizion. 3° Ed. .
COPIOSAMENTE
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pag.407

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Esempio:

Bocc. Nov. 5. 7. Che copiosamente di diverse salvaggine aver vi dovesse.

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Esempio:

Coll. S. Pad. Assai copiosamente, e interamente dimostrasti.

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