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3° Edizione
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200) Dizion. 3° Ed. .
INCERTO
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pag.855



1) id: ab6487245b9c4d9d81e369c715383972)
Esempio: Petr. Cap. 4. Di doglie certe, e d'allegrezze incerte.


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Esempio: Pass. 10. Niuna cosa è più certa della morte, ne più incerta dell'ora della morte.
201) Dizion. 3° Ed. .
CENA
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pag.312



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Esempio: Petrar. Cap. 9. Un duro prandio, una terribil cena.


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Esempio: Sen. Ben. Varch. 3. 26. Li trovò in un convito a cena, avendo in una pietra grande d'anello l'immagine di Tiberio scolpita.


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Definiz: §. Non potere accozzar la cena col desinare. Vale Il non si potere avanzare in cosa veruna.
202) Dizion. 3° Ed. .
BRIGA
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pag.242



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Esempio: Petr. Cap. 13. Alessandro, che al mondo briga diè.


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Esempio: E Dan. Par. 12. E vinse in campo la sua civil briga.


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Esempio: Tes. Br. 2. 29. E nel suo Imperio fece briga colla Santa Chiesa.


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Esempio: Boc. Nov. 26. 23. Non vogliate ad un'ora vituperar voi, e mettere in pericolo, e in briga vostro marito, e me.
203) Dizion. 3° Ed. .
CONSERVO
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pag.390



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Esempio: Petr. Cap. 4. I miei infelici, e miseri conservi
204) Dizion. 3° Ed. .
INSTABILE
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pag.899



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Esempio: Petr. Cap. 3. E come sono instabili sue ruote.


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Esempio: E Petr. Cap. 11. Un dubbio verno, un'instabil sereno.
205) Dizion. 3° Ed. .
MONTAGNA
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pag.1054



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Esempio: Petr. Cap. 2. Fonti, fiumi, montagne, boschi, e sassi.
206) Dizion. 3° Ed. .
QUETO, e QUIETO.
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pag.1297



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Esempio: Petrar. Cap. 11. Vidi una gente andarsen queta, queta.
207) Dizion. 3° Ed. .
UNIVERSO
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pag.1802



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Esempio: Petrar. Cap. 6. E indi regge, e tempra l'Universo.


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Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 30. Che appena alla sua potenza basterebbe l'universo.
208) Dizion. 3° Ed. .
SPIANATO.
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pag.1585



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Esempio: Petrar. cap. 12. Quanti spianati dietro, e innanzi poggi.


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Esempio: Red. Esp. Nat. 128. In tempo di maccheria, ovvero calma di Mare spianato.
209) Dizion. 3° Ed. .
MIRTO
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pag.1042



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Esempio: Petr. Cap. 1. Empiono il bosco degli ombrosi mirti.


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Esempio: Alamann. Colt. 1. L'uliva al tronco l'amoroso mirto, Cresce più volentier nel cespo intero.
210) Dizion. 3° Ed. .
MEMORABILE
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pag.1020



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Esempio: Petr. Cap. 5. La gran vendetta, e memorabil feo.
211) Dizion. 3° Ed. .
ODIO
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pag.11005 [1105]



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Esempio: Albert. cap. 9. Odio, secondo Tullio, è veleno dell'amistade.


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Esempio: Albert. cap. 9. Odio invecchiato, si converte in natura.


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Esempio: Fior. Virt. A. Mon. Quando 'l sangue è turbato al cuore, si converte in odio, se la 'ndegnazione dura nel cuore.


4) id: bd665fa28b1d4bf196ab133e27b9437a)
Esempio: E Bocc. Nov. 77. 41. Come antichissimo nimico con ogni odio, e con tutta la forza, di perseguire intendo.


5) id: 8003d82220a8448488dc83fffb4d321e)
Esempio: Dan. Inf. 11. D'ogni malizia, ch'odio in Cielo acquista.


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Esempio: Com. Purg. 15. L'ira, ch'è con diliberazione, s'ella invecchia, è odio. Odio è ira invecchiata.


7) id: 40abb54663a64ce6af0248e743f09a25)
Esempio: Boc. Nov. 33. 14. Rivoltato l'amore, il quale a Restagnone portava, in acerbo odio.


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Esempio: Lab. num. 147. Le nimicizie mortali, le 'nsidie, e gli odj, saranno di presente in campo.


9) id: 6058f17dc1c740459c6a742b25b88b3b)
Esempio: E Lab. num. 106. Mai alcuna manuale arte non apparasti, e sempre l'esser mercatante avesti in odio.


10) id: d87855094b5f4b3c814554d870b730e7)
Esempio: Tratt. Pecc. Mort. Odio si è avere in detestazione, e abbominazione il prossimo, o disiderar male ad altri, non a debito fine.
212) Dizion. 3° Ed. .
FUGACE
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pag.731



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Esempio: Petr. Cap. 4. O fugace dolcezza, o viver lasso.
213) Dizion. 3° Ed. .
GRAZIOSO
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pag.799



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Esempio: Albertan. cap. 12. L'avaro a nullo huomo è grazioso.


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Esempio: Maestr. 1. 10. E nota, che nel pigliamento degli ordini si da la grazia, la quale fa grazioso.
214) Dizion. 3° Ed. .
DISCACCIARE
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pag.532



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Esempio: Petr. Cap. 3. E come ogni ragione indi discaccia.
215) Dizion. 3° Ed. .
FIGLIUOLTO, e FIGLIOLTO
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pag.685



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Esempio: Albert. cap. 22. E non adirare figliuolti, che, ec.
216) Dizion. 3° Ed. .
CONFINE, e CONFINO
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pag.382



1) id: 70353c7b4d744a989b33c33363a5809c)
Esempio: Petr. Cap. 12. Assai di qua dal natural confine.


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Definiz: §. In proverb. Gente di confini, O ladri, o assassini.


3) id: f3798acc0163487abd21d2847fb3edf7)
Definiz: §. Oggi più comunemente si dice Mandare a confino, e in confino. E pigliare il confino: Del rappresentarsi nel luogo del confine; E rompere il confino: Del partirsene prima del tempo determinato.


4) id: 549431bfb6c64316880cafad8188c7b8)
Definiz: §. E Sorta di pena: ed è Quando altri è rilegato in luogo particolare.


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Esempio: Ar. Fur. 37. 39. Qui ci ha mandato il barbaro in confine, Prima di mille scorni ingiuriate.
217) Dizion. 3° Ed. .
GIOGO.
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pag.767



1) id: 4fa34db6813744c395097e98ae641363)
Esempio: E Petr. Cap. 2. Indarno a marital giogo condotti.
218) Dizion. 3° Ed. .
GUADAGNO
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pag.803



1) id: e1826465da17453f9db790aab2861093)
Esempio: Albertan. cap. 31. Lo sozzo guadagno, fuggi, come danno.


2) id: 1ee26521c0b64b8f8272a3f1ce29192a)
Esempio: E Albert. cap. 33. Guadagno con mala fama, è da chiamar danno.


3) id: ef991063516840b4b2cc61c7399aa57c)
Esempio: E Petr. Cap. 14. E de' guadagni veri, e de' falsi Farà ragione.


4) id: d1690eb5b6904ee5b12a09f57e0e9e10)
Esempio: Tacit. Dav. Ann. 2. 55. Nel detto anno, il Senato fece gravi ordini contro alla disonestà delle femmine, che niuna, che avesse avuto padre, avolo, o marito cavalier Romano, si mettesse a guadagno.


5) id: d31a12bc0edf418d8a5ade75144b62d0)
Esempio: Boc. Introd. n. 16. E servendo in tal servigio, se, molte volte, col guadagno perdevano.


6) id: 7d18ecfef50a4d87b1402a51c86f6676)
Esempio: Dan. Inf. 16. La gente nuova, e i subiti guadagni, Orgoglio, e dismisura han generata, Fiorenza in te.
219) Dizion. 3° Ed. .
FOLA
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pag.701



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Esempio: Petr. Cap. 4. Sogni d'infermi, e fole di romanzi.


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Esempio: Fr. Giord. Pred. R. Come avviene, quando nel fine della giostra si fa la fola.


3) id: b8f6b09d27b54116945e5817e8236a8c)
Esempio: Tac. Dav. Stor. 3. 325. Nel primo tumulto scamparon sei galee con Appollinare Ammiraglio, l'altre, o furon prese, o affondarono dalla fola, e peso di quei, che vi si gettavano.


4) id: 57cd0630e0354a538c8d662b00ab721e)
Definiz: §. Foia de' Giostranti, quando tutti in un tempo s'affrontano, o che al saracino l'uno corre dietro all'altro, senza alcuno ordine.