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4° Edizione
Diz Giu. totali
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260) Dizion. 4° Ed. .
A DESTRA.
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pag.61



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Esempio: Dant. Purg. 7. Anime sono a destra quà remote.


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Esempio: Cr. 9. 6. 2. Volgendolo spesso così a destra, come a sinistra.


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Esempio: Nov. ant. 23. Stando lo 'mperadore un giorno tra questi due savj, l'uno gli stava a destra, e l'altro a sinistra.
261) Dizion. 4° Ed. .
A DESTRO.
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pag.61



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Definiz: §. E per metaf. diciamo: Non mi viene a destro Non venire a destro a uno; cioè non mi viene da mano, o a verso.


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Esempio: G. V. 12. 65. 5. E chi era a cavallo, iscese a piè, co' cavalli a destro, per prender lena.


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Esempio: M. V. 1. 2. A un segno dato ec. corsono i cavalieri a' loro cavalli, che aveano a destro, dietro al carriaggio.
262) Dizion. 4° Ed. .
A DETTA.
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pag.61

263) Dizion. 4° Ed. .
A DÌ,
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pag.61



2) id: 757053b825ad4285aa5dfb3d8b2c0851)
Esempio: M. V. 7. 44. E valicarono a Messina a dí 24. di Dicembre.


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Definiz: §. A' dí de' nati. Maniera di dire, che amplifica il tempo passato. Lat. post hominum memoriam.
264) Dizion. 4° Ed. .
A DICHINO.
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pag.61



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Definiz: Posto avverbialm. vale A chino, Abbasso. Lat. deorsum, in imo. Gr. κάτω, κάτωθεν.


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Esempio: Franc. Sacch. nov. 76. Starà l'uomo con gran pompa, e superbia, e una piccola cosa il metterà a dichíno.
265) Dizion. 4° Ed. .
A DIGIUNO.
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pag.61



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Esempio: Bern. rim. Una mattina a buonora a digiuno.


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Definiz: §. Dicesi anche A corpo digiuno, A stomaco digiuno, e vale lo stesso.


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Esempio: M. Aldobr. Tutte queste maniere di latti si debbono usare a digiuno.


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Esempio: Cr. 4. 36. 1. Ma per consuetudine, i Bolognesi a stomaco digiuno gli assaggiano.


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Esempio: Pier. Span. tes. pov. Quando la luna scema, tolga lo 'nfermo nove dì continui a digiuno sugo d'agrimonia.


7) id: e34e21c885fd48369b4445d1dfb84585)
Esempio: E M. Aldobr. altrove: E chi vuole assai bere sanza inebriare, si può usare queste cose nell'acqua fredda a digiuno.
266) Dizion. 4° Ed. .
A DILETTO.
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pag.61



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Esempio: E Fiamm. 7. 42. Non riguardando esser corta noia d'amore in colui, od in colei, il quale, e la quale a diletto si può torre ad uno, e darsi ad un altro.


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Definiz: §. II. Dicesi anche A bel diletto, e vale lo stesso.


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Esempio: Cron. Morell. Che fai, che dicendo egli è, o e' fu un usuraio, a ognuno pare, che a diletto gli faccia male.


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Esempio: G. V. 5. 3. 3. Bagnandosi a diletto in un piccol fiume.


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Esempio: Bocc. lett. Chi potrebbe dire quanti già a diletto lasciaron la propria fede?


7) id: 3c6ec0b385d94af1922d81d0b821aa8e)
Esempio: Ar. Fur. 25. 4. Capitaro in un prato, ove a diletto Erano cavalier sopra un ruscello.


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Definiz: §. I. A bello studio, In pruova, Come più piace, o torna bene. Lat. consultò. Gr. ἐξεπίτηδες.
267) Dizion. 4° Ed. .
A DILUNGO.
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pag.61



2) id: 5886b04fbc9646328b0f6dbdfe9a6a9a)
Definiz: §. Dicesi ancora Sonare a dilungo, cioè a distesa, contrario di Sonare a tocchi, o a martello, e si dice delle campane.


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Esempio: Tac. Dav. ann. 1. 17. A dilungo le Provincie ingannò.


4) id: d95184091c2f46098361c4e4474b2911)
Esempio: Pier Vett. Colt. ul. M'è venuto voglia di ragionarne a dilungo (quì Lat. fusè)


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Esempio: E Tac. Dav. ann. 15. 221. Non lasciando Lucano, ec. di nominare anche gli altri a dilungo.


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Esempio: Soder. Colt. 78. Ne potrai bere a dilungo da quattro, o cinque dì in là (quì Lat. affatim)
268) Dizion. 4° Ed. .
A DIO,
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pag.62



2) id: 060f721428c64832b883be251ba42c91)
Esempio: E Bocc. nov. 99. 24. E detto a ogni uomo a dio, andò a suo viaggio.


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Esempio: Dant. Purg. 8. Lo dì, che han detto a' dolci amici a dio.


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Esempio: Bocc. nov. 73. 21. Senza dirci nè a dio, nè a diavolo, a guisa di due becconi, nel Mugnone ci lasciasti.


5) id: d4d65686f81f4600ac4fa00b9c1ce232)
Esempio: Alleg. 302. Deh perchè non se' tu l'albergo mio? Deh perch'in un dì sol mi diede il fato Venire a te, vederti, e dirti a dio?


6) id: 5af2d36e81d04b69a51ce33c6d446d06)
Definiz: o come anche si scrisse ADDIO. Posto avverbialm. Modo di salutar licenziandosi, che è un pregar bene a chi resta, quasi dica Riman con Dio, o T'accomando a Dio. Lat. vale, Deus te sospitet. Gr. χαῖρε.


7) id: 173e18993338422b809866af44a94b92)
Esempio: Fior. d'Ital. Adunque quando si vide il bello, alzò la lancia, e gettolla a dio la rivegga (cioè la gittò in lontanissima parte, che noi siamo soliti di dire, Dio sa dove)
269) Dizion. 4° Ed. .
A DIRIMPETTO.
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pag.62



2) id: 31e0eff253ec44e4a38b370619854081)
Esempio: Ar. Len. 3. 2. Come fu a que' portici, Che sono a dirimpetto di San Stefano, Fu circondato da quattro.


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Definiz: Posto avverbialm. All'incontro, e si usa sovente a modo di preposizione. Lat. contra, e regione. Gr. ἀντικρύ.
270) Dizion. 4° Ed. .
A DIRITTURA.
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pag.62



2) id: e0f7e67179c84278a723f79da2e47b98)
Definiz: A diritto, Dirittamente, Tosto. Lat. rectà, directè. Gr. εὐθέως.


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Esempio: Malm. 1. 73. Che Malmantile è nostro a dirittura.


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Definiz: §. A dirittura, Senza pensare, Subito, Senz'altro. Lat. prorsus. Gr. εὐθέως.


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Esempio: Alleg. 156. Perchè il principio, e la fine delle mondane cose, a dirittura ec. si vagheggiano.


6) id: f1702351b3664aa698cca127a19f63ed)
Esempio: Soder. Colt. 72. Che dal zaffo del tino, o canale a dirittura corrispondano sopra il cocchiume delle botti.
271) Dizion. 4° Ed. .
A DISCRIZIONE.
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pag.62



2) id: 326dbf929aff45d3b4f1d8dab2bd4f87)
Esempio: Sagg. nat. esp. 72. Impedisca nell'empiersi la sua massima sferica dilatazione, un peso a discrizione attaccato ec.
272) Dizion. 4° Ed. .
A DISFAVORE.
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pag.62



2) id: f0a90289e6e84c66ae9f0ead4aba8985)
Definiz: Usato avverbialm. per lo contrario di A favore.


3) id: a23fb76f08e74e6b86548860c9a383e1)
Esempio: Sagg. nat. esp. 34. Sulle quali credettero alcuni de' nostri accademici poter fondare argumento considerabile a disfavore della pressione dell'aria.
273) Dizion. 4° Ed. .
A DISGRADO.
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pag.63



2) id: 46ddc3838b114fb39182d643f8c8a6be)
Definiz: Posto avverbialm. vale A odio, A dispetto, Contr'a voglia. Lat. invito aliquo. Gr. ἀκουσίως.


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Esempio: Albert. 26. A disgrado e quegli, che, rimossi via gli arbitri, in un cantone disse ad orecchie molte grazie.
274) Dizion. 4° Ed. .
A DISMISURA.
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pag.63



2) id: 702b176cb32a423181d7e39438f92a9c)
Esempio: Salust. Iug. R. La sua virtù issuta grandissima a dismisura.


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Esempio: Tac. Dav. ann. 6. 123. Riferiscono i paesani, l'Eufrate essere senza pioggia ingrossato a dismisura.


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Esempio: Nov. ant. 30. 2. Stando alla riva ec. vide uno pescator povero con uno suo burchiello a dismisura picciolino.


5) id: d4b055d1fd6a4645bac3e0e8fa73f09e)
Esempio: E Nov. ant. nov. 31. 1. Riccar Loghercio ec. fu grande gentiluomo di Provenza, e di grande ardire, e prodezza a dismisura.
275) Dizion. 4° Ed. .
A DISPETTO.
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pag.63



2) id: 6d5e6a574eb04fe9848706a953ac43f3)
Definiz: Posto avverbialm. vale A onta, Contr'a voglia; e si usa a modo di preposizione. Lat. invito aliquo. Gr. ἀκουσίως.


3) id: 80b8e57adc26452a999141bf57452669)
Esempio: Bocc. nov. 65. 18. Malvagia femmina, a dispetto di te io so ciò, che tu gli dicesti.


4) id: 3900a8dcabb74009aee3e8b70de0868a)
Esempio: G. V. 10. 81. 1. Col favore di Castruccio l'aveano rubellato a dispetto de' Sanesi, che v'andarono ad oste.


5) id: b640e8d664484bce8d83c72938fb4d4a)
Esempio: Malm. 9. 29. E se ripara 'n là, più quà fracassa, Tal ch'ella rompe, e a lor dispetto passa.
276) Dizion. 4° Ed. .
A DISTESA.
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pag.63



2) id: bb0f6681fb2e496ca6863ecc4a4cd1b0)
Esempio: Tesorett. Br. 19. Si partì a distesa, E andossene a Prodezza.


3) id: 340dba5a43254d248395d0681dd72a14)
Definiz: Posto avverbialm. vale A dilungo, Continuamente, Senza intermissione. Lat. *incessanter, indesinenter. Gr. ἀδιαλείπτως.


4) id: 59b11f8d87a54baa90f12fd9ef6b0092)
Esempio: G. V. 9. 157. 2. Un sottile maestro di Siena ec. fece sonare la gran campana del popolo di Firenze ec. che nullo maestro avea saputo farla sonare a distesa.
277) Dizion. 4° Ed. .
A DISTRETTA.
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pag.63



2) id: 55949d6f4b5b4b44ada0c1259785fc7f)
Definiz: Posto avverbialm. vale Serrato, Racchiuso, A stretta. Lat. strictè, arctè. Gr. συνοχηδόν.


3) id: 6ddaf936245649b8b683733bbd142eb4)
Esempio: Tes. Br. 2. 36. Se la terra è sì grossa ec. allora conviene per vera forza di quello dibottamento dell'aere, e delle vene dell'acque, che sono a distretta là dentro, faccia tremare, e muovere (il vento) tutta la terra, che v'è d'intorno.
278) Dizion. 4° Ed. .
A DISVANTAGGIO.
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pag.63



2) id: c0d5039551df4a579d1c7d8eaa945f90)
Esempio: Stor. Eur. 2. 43. Non volendo combattere a disvantaggio sì manifesto.
279) Dizion. 4° Ed. .
A MANIERA.
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pag.145



2) id: 86d3901473174df0975c6f87a66c4e01)
Definiz: Posto avverbialm. vale A modo, In guisa. Lat. instar. Gr. ὥς.


3) id: 0f4a0ef1eaa145f793abe9735d0459c5)
Esempio: M. Aldobr. E usare acqua di finocchio, fatta a maniera d'acqua rosata.


4) id: 003d6da0589c4bf19d61e354173f8195)
Esempio: E M. Aldobr. altrove: E la detta polvere sia mescolata, ed incorporata appresso, sicchè divenga a maniera d'unguento.


5) id: 047655271a864f1d89ec80fdaafbcc36)
Esempio: E M. Aldobr. altrove: Saggina si è una maniera di biada, che cresce in Toscana, ed in Proenza a maniera di canna.