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4° Edizione
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280) Dizion. 4° Ed. .
INCREDULITÀ, INCREDULITADE, e INCREDULITATE
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pag.788



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Esempio: Annot. Vang. Riprovò la loro incredulità, e la durezza del cuor loro.


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Esempio: Esp. Vang. Grandissimo peccato è la 'nfedeltà, e la 'ncredulità, cioè il non voler credere.
281) Dizion. 4° Ed. .
INABITABILE
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pag.759



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Esempio: Annot. Vang. E abiterà ne' luoghi secchi, nel deserto, nella terra inabitabile.
282) Dizion. 4° Ed. .
FILATERIA
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pag.458



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Esempio: Annot. Vang. Fanno le lor filaterie molto lunghe, e molto le dilatano.
283) Dizion. 4° Ed. .
DIGESTIMENTO
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pag.109



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Esempio: Annot. Vang. Per lo digestimento passa poi per la parte di sotto.
284) Dizion. 4° Ed. .
GODIMENTO
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pag.637



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Esempio: Annot. Vang. L'allegrezza, e 'l godimento del Signore sia la vostra fortezza.


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Esempio: Tratt. cons. Ed égli dato a godimento il sovrano bene.
285) Dizion. 4° Ed. .
OMBRAMENTO
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pag.400



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Esempio: Annot. Vang. Appo 'l quale non è tramutamento, nè ombramento di vicenda.
286) Dizion. 4° Ed. .
RIGENERARE
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pag.164



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Esempio: Annot. Vang. Secondo la grande sua misericordia rigenerò noi nella viva speranza.


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Esempio: But. Purg. 25. 2. La fiamma è untuosità, che esce della materia, e convertesi in fummo, e lo fuoco vi s'accende, e dove s'accende la fiamma, l'aere si corrompe, e com'ella si diparte, l'aere si rigenera.
287) Dizion. 4° Ed. .
ARRAPPARE
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pag.268



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Esempio: Annot. Vang. Lo regno del Cielo patisce forza, e gli forti l'arrappano.


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Esempio: Morg. 27. 35. Ed una lancia ad un pagano arrappa.


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Esempio: Bocc. lett. S. Ap. 289. Io non doveva così subito il partire, anzi la fuga dal tuo Mecenate, arrappare.
288) Dizion. 4° Ed. .
LAMENTATRICE
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pag.12



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Esempio: Annot. Vang. E veggendo le lamentatrici, e la turba romoreggiare, disse loro.
289) Dizion. 4° Ed. .
LAMENTAZIONE
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pag.12



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Esempio: Annot. Salm. Non fosse con allegrezza, ma fosse con pianto, e lamentazione.
290) Dizion. 4° Ed. .
SAGRA, e SACRA
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pag.298



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Esempio: Annot. Vang. Che venissero, e fossero alla dedicazione, e sagra della statua.


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Esempio: Varch. Suoc. 2. 1. Intorno all'uscio mio era sì grande la serra, che pareva, che alla mia casa fusse la sagra.


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Esempio: Ar. Fur. 11. 25. Qual sagra, qual falcon, qual colubrina Sento nomar, com'al suo autor più aggrada.


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Esempio: Dial. S. Greg. 1. 10. Fu invitata colla sua predetta suocera alla festa della sacra di santo Sebastiano martire, e la notte dinanzi al dì della sacra quella giovane vinta dalla volontà della carne non si potè astenere dal marito.
291) Dizion. 4° Ed. .
TERRIBILE
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pag.65



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Esempio: Annot. Vang. Nel quale è il terribile dell'oro, e l'arca del testamento.


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Esempio: Franc. Sacch. nov. 35. Il cherico udendo questo nome così terribile, e non sapendo, che rispondere, guardava il Cardinale, il quale menava il braccio, come quando si dà lo 'ncenso col terribile.
292) Dizion. 4° Ed. .
TRAMUTAMENTO
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pag.126



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Esempio: Annot. Vang. Appo 'l quale non è tramutamento, nè ombramento di vicenda.
293) Dizion. 4° Ed. .
CHIAMAMENTO.
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pag.639



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Esempio: Annot. Vang. Che degnamente andiate nel chiamamento, nel quale voi siete chiamati.


2) id: b41ebaefc15047569825ba39bc987446)
Esempio: Cap. Impr. 7. Al chiamamento de' quali in infertà venuti dovemo caritativamente rispondere.


3) id: 3ceb89da3cda48278cdd5bb0a8335657)
Esempio: Maestruzz. 2. 14. Lo chiamamento delle demonia si fa per patto ispresso col demonio.


4) id: 3fba800ccab74d63b8ab49c43e13d172)
Esempio: Amm. ant. 4. 4. 2. Ma lo chiamamento del nome di Cristo fa queste cose.
294) Dizion. 4° Ed. .
ALTRI.
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pag.139



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Definiz: v. Annot. 73. 105. E così usiamo Altri per Io, e diciamo:


2) id: e2b44b92803f427d81ea24df7db29aef)
Esempio: Bocc. nov. 59. 1. Sentendo la Reina, che Emilia della sua novella s'era diliberata, e che ad altri non restava a dire, che a lei ec. così a dir cominciò.
295) Dizion. 4° Ed. .
INRIMEDIABILE
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pag.856



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Esempio: Red. Ditir. 8. Egli è il vero oro potabile, Che mandar suole in esilio, Ogni male inrimediabile.
296) Dizion. 4° Ed. .
PEVERA
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pag.592



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Esempio: Red. Ditir. 3. Arianna mio nume, a te consacro Il tino, il fiasco, il botticin, la pevera.
297) Dizion. 4° Ed. .
LIZZA
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pag.81



1) id: f5c9e721bc1c44e58cc110b1aee640d7)
Esempio: Red. Ditir. 42. E per la lizza del ceruleo smalto I cavalli del mare urtansi in giostra.


2) id: d400c77e0b4f4740bfc5e9c395765b7b)
Esempio: Malm. 2. 43. Comparso il terzo in testa della lizza S'affronta seco, e passalo fuor fuora.
298) Dizion. 4° Ed. .
POLMONE
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pag.650



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Esempio: Red. Ditir. 3. Ed in sì dolce, e nobile lavacro Mentre il polmone mio tutto s'abbevera ec.


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Esempio: E Red. annot. 10. Platone forse poco pratico nella notomía insegnò nel Timeo, che i polmoni sono il ricettacolo delle bevande.
299) Dizion. 4° Ed. .
DISCIOGLIERE, e DISCIORRE
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pag.161



1) id: 4b37525afd7048a58b8881f76cac5818)
Esempio: Red. Ditir. 45. Questo liquore, Che sdrucciola al core ec. Oh come in lagrime gli occhi disciogliemi!


2) id: 16c764ab3bee4254a2e6af40de7f5f5a)
Esempio: Sagg. nat. esp. 220. Si vedrà disciorsi, e ritornare in E.


3) id: 7a9ae56752484e01a294c8c81243031a)
Esempio: E Sagg. nat. esp. 229. La quale (nuvoletta) secondochè l'ambra va raffreddandosi, si discioglie nuovamente in fumo, e si parte.