Lessicografia della Crusca in rete

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220) Dizion. 4° Ed. .
RINGAGLIARDIRE
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pag.195



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Esempio: Fior. Ital. D. Le forze del corpo ringagliardiscono per abbondanza delle cose terrene.
221) Dizion. 4° Ed. .
RUBICONDO
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pag.278



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Esempio: Ricett. Fior. 85. Quando (il vetriolo) ha mutato colore, ed è diventato rubicondo.


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Esempio: Ciriff. Calv. 1. 19. Credo, ch'in cielo il rubicondo Marte Di sangue a questa volta sia ristucco.
222) Dizion. 4° Ed. .
RUVIDO
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pag.285



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Esempio: Ricett. Fior. 36. Vituperasi quello (elaterio) che è ruvido, torbido, e che verdeggia.


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Esempio: Poliz. st. 2. 9. Io non son nato di ruvida scorza, Ma di te, madre bella, e son tuo figlio.


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Esempio: Petr. son. 153. Ennio di quel cantò ruvido carme (cioè: rozzo, non esquisito, non gentile)


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Esempio: Red. Vip. 1. 43. Il fiele a giudizio del sapore ha in se una piccante, e ruvida amarezza (cioè: aspra)
223) Dizion. 4° Ed. .
DISALLOGGIARE
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pag.153



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Esempio: Segr. Fior. disc. 2. 17. Senza che tu abbi alcun rimedio ti disalloggia.


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Esempio: E Segr. Fior. disc. 3. 18. Come se gli avessino disalloggiati i nimici.
224) Dizion. 4° Ed. .
LENTICCHIA PALUSTRE
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pag.48



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Esempio: Ricett. Fior. 8. Come la ninféa, il tribolo aquatico, e la lenticchia palustre.
225) Dizion. 4° Ed. .
RIMESTA
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pag.180



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Esempio: Segr. Fior. Cliz. 5. 4. Ei debbe aver tocco una rimesta da Sofronia.
226) Dizion. 4° Ed. .
CONFETTO
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pag.755



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Esempio: Ricett. Fior. 295. La starna confetta si fa come il pollo confetto sopraddetto.


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Esempio: Alam. Colt. 5. 110. Poi della terra, Che ne traesti pria confetta, e trita, Gli riempi a metà.
227) Dizion. 4° Ed. .
AMMORVIDIRE.
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pag.162



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Esempio: Ricett. Fior. Il Bdellio è lagrima d'un arbore ec. che nel maneggiarla ammorvidisce.
228) Dizion. 4° Ed. .
APPIASTRICCIAMENTO
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pag.229



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Esempio: Carl. Fior. E dove ha lo spiacevol suono, ovvero l'appiastricciamento in queste parole?
229) Dizion. 4° Ed. .
TARLATO.
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pag.17



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Esempio: Ricett. Fior. 59. Eleggesi quella (salsapariglia) ec. non tarlata, non nera, nè scortecciata.


2) id: 165518f317a644aab63a08d4b5cc3d1d)
Esempio: Car. lett. 2. 77. Col quale per non aver fin quì avuto a pena entratura, mi par d'esser nuovo servitore, ancorachè sia de' vecchi, e de' tarlati di casa (quì per metaf.)
230) Dizion. 4° Ed. .
ATTRABACCATO
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pag.321



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Esempio: Fior. Ital. D. Veduti li figliuoli d'Israelle così appadiglionati, e attrabaccati ec. disse.
231) Dizion. 4° Ed. .
ATTRIBUTO
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pag.321



1) id: fe49bb199c914778859b5175bb759eb8)
Esempio: Ricett. Fior. Quel solo si elegga, che ha le qualità attribuite al Levantino.


2) id: 8b6e198adb4941d396504e3dc4f6f403)
Esempio: E Red. annot. Ditir. 43. L'autore della storia filosofica attribuita falsamente a Galeno.
232) Dizion. 4° Ed. .
CARITATEVOLMENTE.
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pag.569



1) id: 9a5d76a7efe94520b119ad8c8e390ccd)
Esempio: Fior. Ital. Allora ec. mandò per Moisè, e caritatevolmente lo ricevette in casa.
233) Dizion. 4° Ed. .
CORATELLA
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pag.812



1) id: 02f8d50de0af4c6984c0c5ab36e7e147)
Esempio: Ricett. Fior. Le coratelle si soglion mescolar colle polpe, ma non già l'uova.
234) Dizion. 4° Ed. .
SGRAMATICARE.
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pag.518



1) id: 803ac9669afe4599aeae57ee836c16f5)
Esempio: Carl. Fior. 32. S'io volessi stare a sgramaticare, siccome voi fate, io vi direi ec.
235) Dizion. 4° Ed. .
PLACATO
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pag.640



1) id: 10a7eacddd64406d8086dc5e425511f5)
Esempio: Fior. Ital. L'Angelo placato si partì da Moisè, e la mogliera si tornò a casa.
236) Dizion. 4° Ed. .
GALANTUOMO.
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pag.563



1) id: 7167e260216c436fb7bc29b2efcd427d)
Definiz: Uomo da bene, Onorato. Lat. vir probus, honestus, integer. Gr. καλοκαγαθός.


2) id: ccefb36d532043a6ab51baebeb2a9ae5)
Esempio: Red. lett. 1. 63. Il sig. D. Ciccio ha parlato per V. S. altamente, e da vero uomo da bene, e galantuomo.


3) id: eae57681285948d6903ab0d7ac17aee8)
Esempio: Fir. disc. an. 47. Aveva un corvo il suo nido su un arbore nella villa d'Aiuolo, non molto lontano a quel galantuomo di Gello da Prato.
237) Dizion. 4° Ed. .
SOTTOMESSIONE.
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pag.622



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Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 350. In antichissimi contratti di nuovi acquisti, e sottomessioni di terre, e castella.
238) Dizion. 4° Ed. .
SCEBRAN
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pag.372



1) id: 34d181c2c95245d186447d4e708a8425)
Esempio: Ricett. Fior. 37. Per l'esula maggiore s'intende la pitiusa di Dioscoride, la scebran maggiore di Mesue.
239) Dizion. 4° Ed. .
DORMITORO, e DORMITORIO
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pag.245



1) id: 19b4573247a74dc9bb6904e40b92b1ea)
Esempio: Segr. Fior. As. cap. 6. Mi parve intrar in un gran dormitoro, Siccome ne' conventi usar veggiamo.