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4° Edizione
Diz Giu. totali
31895 474 32369 forme
19248 255 19503 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
220) Dizion. 4° Ed. .
DI BELLO
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pag.94



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Esempio: Fir. Luc. 2. 4. E sai, s'io ne vengo di bello, poveretta a me, forse che io non mi tengo astuta.
221) Dizion. 4° Ed. .
SCHIFA 'L POCO.
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pag.385



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Esempio: Fir. Luc. 1. 2. Così si vuol fare a queste schifa 'l poco, non ne lasciar lor vincere una per nulla.
222) Dizion. 4° Ed. .
OTTAVO.
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pag.447



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Esempio: Fir. Luc. 4. 1. Sta di buona voglia, che non ci va un ottavo d'ora, che tu riarai la tua vesta.
223) Dizion. 4° Ed. .
PETTIROSSO
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pag.591



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Esempio: E Luc. 3. 4. A questa volta mi pare, che 'l pettirosso se ne porti la civetta, la gruccia, e' panioni.
224) Dizion. 4° Ed. .
BICA
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pag.429



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Esempio: Fir. Luc. 2. 1. Alla prima parola, ch'io non ho detta a modo suo, egli è subito montato in sulla bica.
225) Dizion. 4° Ed. .
BALENO
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pag.372



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Esempio: Fir. Luc. 5. 2. Se fussero umori maninconici, o frenesia, o simili accidenti, io ve lo darei guarito in un baleno.


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Esempio: E Fir. Luc. appresso: Prima lo voleva guarire in un baleno, e come e' sentì il suono di pagamento, e' l'ha allungata insino a quattro mesi.
226) Dizion. 4° Ed. .
COSA
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pag.840



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Esempio: Fir. Luc. 4. 6. E se e' farà a mio senno, e' ne farà più cose che mai, per farti dispetto.


2) id: 460fbda473b84574a7c48487419364f1)
Definiz: §. IV. Non esser da cosa alcuna, vale Non esser di alcuna bontà.


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Esempio: Fiamm. 1. 88. Egli per ogni cosa degno d'essere da qualunque Dea amato, te che più che se medesimo ec. ama.


4) id: 7f7e71aebda74620884a5c08ff347f42)
Esempio: Bocc. nov. 10. 9. Le quali (frondi del porro) non solamente non sono da cosa alcuna, ma sono di malvagio sapore.


5) id: d5dc4e88fcbb4cb39d8a3a4268e531b6)
Definiz: §. VI. In proverb. Cosa fatta capo ha; dicesi da chi piglia qualche risoluzione, ancorchè pericolosa, per accennare, che dopo il fatto ogni cosa s'aggiusta. Lat. factum infectum fieri nequit. Gr. οὐκ ἔτι μὲν δύναται τὸ τετυγμένον εἶναι ἄτυκτον, Focil.
227) Dizion. 4° Ed. .
FITTERECCIO
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pag.475



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Definiz: Add. da Fitto, Proveniente da Fitto.
228) Dizion. 4° Ed. .
INTONATO, e INTUONATO
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pag.890



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Definiz: Add. da Intonare, e da Intuonare.
229) Dizion. 4° Ed. .
CIONCO.
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pag.669



1) id: b64e32af961144fd81bf9a4ec73d1aa7)
Definiz: Add. da Cioncare, sincop. da Cioncato.
230) Dizion. 4° Ed. .
CONSTRETTO
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pag.778



1) id: b09eca6498d94a7683cfaf7f496a04c0)
Definiz: Add. da Constrignere, e da Constringere.
231) Dizion. 4° Ed. .
ZAPPARE
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pag.355



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Esempio: Esp. Vang. Guardandosi da zappare, e da vangare, e da tessere, e da filare, e da cucire.
232) Dizion. 4° Ed. .
PROTESTARE
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pag.753



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Io voglio star prima a vedere, dove e' va, e poi affrontarlo, e 'ntender da lui, se gli uomini da bene si trattano a questa foggia, con protestargli danno, e interesse.
233) Dizion. 4° Ed. .
GENGÍA, e GENGIVA.
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pag.585



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Esempio: Fir. Luc. 1. 1. E sai, che a' suo' pasti non si solleticano le gengíe colla carne minuzzata a uso di lusignuoli.
234) Dizion. 4° Ed. .
PONTARE
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pag.657



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Esempio: Fir. Luc. 5. 7. Se ci si pontasse il mondo, tu non farai mai, ch'i' l'abbia avuta, e portatoti via le gioie.
235) Dizion. 4° Ed. .
A MISURA.
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pag.152



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Che io non possa mangiare tordi grassi ec. se io non me ne vendico a misura di carboni.
236) Dizion. 4° Ed. .
SOLLETICARE.
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pag.574



1) id: ebeb00d1bbfc40b798544ac2bdb4a3e2)
Esempio: Fir. Luc. 1. 1. E sai, che a' suo' pasti non si solletican le gengive colla carne minuzzata a uso di lusignuoli.
237) Dizion. 4° Ed. .
SCIOCCHERÍA
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pag.396



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Esempio: Fir. Luc. 3. 1. Non feci mai più la maggiore sciocchería, nè la maggiore poltroneria di quella, che io ho fatta stamattina.
238) Dizion. 4° Ed. .
MANIFATTURA
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pag.149



1) id: 878766ca89e24063936b64352cd18f6d)
Esempio: Fir. Luc. 3. 3. Dammi li due feudi, e io ce ne metterò uno d'oro di mio, e di soprappiù la manifattura.
239) Dizion. 4° Ed. .
QUANTO.
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pag.9



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Esempio: Fir. Luc. 5. 5. Se voi non lo lasciate, io vi pesterò il ceffo a tutti quanti (cioè: a quanti voi siete)