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Esempio: M. V. 8. 38. Qui cominciò l'odio da' gentiluomini al popolo.


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Esempio: Cap. Comp. disc. 32. Da se a lui lo riprenda, e ammonisca.


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Esempio: E G. V. cap. 162. 1. Stette più di otto dì a segreto consiglio da lui al Papa.
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Esempio: Bocc. g. 1. f. 7. Verso un rivo d'acqua chiarissima, il quale d'una montagnetta discendeva in una valle ombrosa da molti arbori ec. con lento passo sen'andarono.
122) Dizion. 4° Ed. .
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Esempio: Tratt. gov. fam. Non voler permettere, che i fanciulli vestano mai da donna.
123) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: 5a7ab153a38c46879f8f7145bfe63e25)
Esempio: E Bocc. nov. 44. 1. Materia da crudeli ragionamenti, e da farvi piagnere vi imposi.


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Esempio: Bocc. nov. 129. 3. Essendo ella già di età da marito.


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Esempio: E Bocc. nov. 34. 5. Gioie da donne portandole, come i mercantanti fanno, a vedere.


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Esempio: E Bocc. nov. 79. 11. E non vorrei, zucca mia da sale, che voi credeste ec.


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Esempio: E Bocc. nov. 72. 9. La gonnella mia del perso, e lo scaggiale da i dì delle feste.


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Esempio: E Bocc. nov. 32. 8. Frate Alberto ec. parendogli terreno da' ferri suoi, di lei subitamente, ed oltremodo s'innamorò.


8) id: c11f0f41fa9246bc88927a0daeab1f3e)
Esempio: E Bocc. nov. 60. f. 13. Parendo lor tempo da dover tornare verso casa, con soave passo ec. in cammino si misero.
124) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: e670853705ab49318721889b4223b71d)
Esempio: Bocc. nov. 15. tit. Andreuccio da Perugia venuto a Napoli ec.


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Esempio: E Bocc. nov. 21 tit. Masetto da Lamporecchio si fa mutolo.


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Esempio: E Bocc. nov. 20 tit. Paganino da Monaco ruba la moglie a messer Ricciardo di Chinzica.


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Esempio: E Bocc. nov. 45 tit. Guidotto da Cremona lascia a Giacomin di Pavía una sua fanciulla, e muorsi.


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Definiz: Talora in signific. d'Origine di patria, salvo se si parli di Regno, di Provincia, o d'Isola, che allora in vece di Da si usa Di.
125) Dizion. 4° Ed. .
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Esempio: Red. lett. 1. 302. Rispondo ora, ma non le rispondo da medico, ma bensì da suo buono amico.


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Esempio: Stor. Aiolf. Ti giuro da cavaliere, che io non l'ho veduto.


4) id: a98b14b63f574a899e11e714dc7dbe18)
Definiz: In vece di Per; come Da quel, ch'io sono, cioè Per quell'uomo, ch'io sono, Da uomo dabbene, cioè Per quello, che dee dire un uomo da bene, Per quell'uomo dabbene, ch'io professo d'essere. Lat. secundum. Gr. κατά.
126) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: e859bfeb6b464ab7a6d8f0a87ea4c42a)
Esempio: Stor. Pist. 45. Quelli da san Simone, e da Montecuccoli con da 400. fanti, e da 10. uomini a cavallo.


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Esempio: Vit. Crist. Comincióe ad andare da Nazzarette a Ierusalemme, che v'hae da 74. miglia.


4) id: 156fab2b40914c3e9a1c423b859f2993)
Esempio: Bocc. nov. 15. 7. Essa incontrogli da tre gradi discese.


5) id: 9b4bf9936f264816ae4153573dd05b6d)
Esempio: E G. V. num. 3. Cinque badíe con due prioríe con da ottanta monaci; ventiquattro monasterj di monache con da 500. donne.


6) id: 8bd4065081424408b07b92585ac39010)
Esempio: Cr. 4. 9. 4. Da quattro, ovvero cinque generazioni di nobili sermenti porremo.


7) id: f01dcbaa54074e7e87bd705ced58760e)
Esempio: G. V. 7. 27. 7. Allora prese da 30. in 40. de' migliori baroni del Re.


8) id: 39144c5086c641c28efae2a462914304)
Esempio: Dant. Purg. 2. Veramente da tre mesi egli ha tolto Chi ha voluto entrar con tutta pace.


9) id: fc8f9dde32e944b0b9c0fc65fdc92056)
Esempio: E G. V. 11. 93. 2. Istimavasi avere in Firenze da 90. mila bocche, tra uomini, e femmine, e fanciulli.


10) id: a2d3ea3773a442898c570cbd8556d93a)
Esempio: E Bocc. nov. 43. 5. Si videro vicini ad un castelletto, del quale, essendo stati veduti, subitamente usciron da dodici fanti.


11) id: 96b8d0a233b1444c842af9671ac3c8e0)
Esempio: E Bocc. nov. 28. 21. In così fatti ragionamenti, ed in simili, con mangiare, e con battiture fu tenuto Ferondo da dieci mesi.
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2) id: 84b8e79f4e80469b918cb68440926337)
Esempio: Bocc. nov. 25. 16. La donna ec. veggendol da casa sua molto spesso passare, disse.
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2) id: f288ec4bd41b469899360327087bc442)
Esempio: Bocc. pr. 8. La gratitudine ec. è sommamente da commendare, e 'l contrario da biasimare.


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Esempio: Dant. Inf. 32. Che non è 'mpresa da pigliare a gabbo, Descriver fondo a tutto l'universo, Nè da lingua, che chiami mamma, o babbo.


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Esempio: E Bocc. g. 6 p. 6. Dioneo, questa è quistion da te.


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Esempio: E Bocc. nov. 13. 24. Diede ordine a quello, che da far fosse.


6) id: e5d69e5e5aa14d99b1d420e711ede31d)
Esempio: E Bocc. nov. 99. 16. Fattesi venire per ciascuno due paia di robe ec. non mica cittadine, nè da mercatanti, ma da signore, e tre giubbe di zendado, e panni lini, disse ec.
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2) id: 5f7cec6241b44fc5bdd522f71aa50ba4)
Esempio: E Bocc. nov. 7. 2. La viziosa, e lorda vita de' cherici dà di se da mordere, da parlare, e da riprendere.


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Esempio: Bocc. nov. 3. 3. Pensossi costui aver da poterlo servire.


4) id: 8250509d7b64470daeedd99f06f66272)
Esempio: Bocc. nov. 50. 25. Sì da cena ci ha: noi siam molto usate di far cena, quando tu non ci se'.
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2) id: cd127d6d7ee14d619c7a83cb1552d7b0)
Esempio: Dant. rim. 13. E cantinne gli augelli, Ciascuno in suo latino, Da sera, e da mattino Sulli verdi arbuscelli.


3) id: 2bb071817ba144c9b60aac955848735a)
Definiz: Talora avverb. di tempo, e vale Nel tempo del, come Da sera, Da mattina. Lat. vespertino, matutino tempore. Gr. ἑσπέρας, πρωΐ.


4) id: 836d35a5ef904326b515c2eeebff8853)
Esempio: Bocc. nov. 45. 6. Come avvenisse, che Giacomino per alcuna cagione da sera fuori di casa andasse.


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Esempio: E Bocc. nov. 73. 12. A me pare, se pare a voi, che questa sia opera da dover far mattina.
131) Dizion. 4° Ed. .
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2) id: 17cffbb8dfa347aba56815d3252df8ad)
Esempio: Bocc. nov. 22. 3. Uomo, quanto a nazione, di vilissima condizione, ma per altro da troppo più, che da così vil mestiere.


3) id: 5cccc272b2d5448faad87c6c199c1c96)
Esempio: E Bocc. nov. 60. 15. Non sospicò, che ciò Guccio Balena gli avesse fatto, perciocchè nol conosceva da tanto.


4) id: 9a39d75b399b4919a9b1784ed682c4da)
Esempio: Cas. uf. com. 95. Laddove l'esserne senza, che di sua natura è biasimevole, da molto più divenire le fa.


5) id: 124a19e0a4f24e0e98c3d1657d657060)
Definiz: Congiunto, o accompagnato colle particelle POCO, MOLTO, ASSAI, NIENTE, BENE, TANTO, PIÙ, e simili, sta avverbialm. e con esse ha forza d'add. delle quali vedi a suo luogo; e tra essa DA, e 'l PIÙ talora vi s'intromettono gli avverbi TROPPO, ASSAI, MOLTO, POCO.
132) Dizion. 4° Ed. .
RICADÍA, e RECADÍA.
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pag.128



1) id: b1e71a935318492cae1501982da52bb2)
Esempio: Fir. Luc. 4. 6. Che ho io a far con voi? e che volete da me, che voi mi date tanta ricadía?
133) Dizion. 4° Ed. .
COLLARETTO
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pag.696



1) id: f6b6ece0415d40f1b297666d9151675a)
Esempio: Fir. Luc. 2. 4. Le donne ordinariamente sono come le camice, le quali, come hanno sudicio il collaretto, non sono da gentil'uomini.
134) Dizion. 4° Ed. .
ELLEBORO.
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pag.277



1) id: 3ad69122b9874102bc3903989bb998f9)
Esempio: Fir. Luc. 5. 3. Un sacco intero intero d'elleboro non basterebbe a cavargli la pazzía del capo.
135) Dizion. 4° Ed. .
SCAMBIO
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pag.356



1) id: 44ee0b7947804a94b96d7adc7d40f3c9)
Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Ridevasene in modo, che io mi accorsi, ch'ella mi avea tolto in scambio.
136) Dizion. 4° Ed. .
FRETTA
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pag.530



1) id: 48577b9b39fb48e1958a4424b8426894)
Esempio: Fir. Luc. 4. 6. Che cosa c'è, che hai mandato per me in fretta, e 'n furia?
137) Dizion. 4° Ed. .
MONA
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pag.272



1) id: 58aa57fc006046168946795f62e8a27e)
Esempio: Fir. Luc. 4. 1. Cara è la tua mona merda, poichè la vuole una veste per volta.
138) Dizion. 4° Ed. .
PAIO, e PARO
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pag.462



1) id: 6e4ca208f941466a8267b423c42c6cef)
Esempio: Fir. Luc. 4. 6. Non vedete voi, mio padre, ch'egli ha un par d'occhi, ch'e' pare spiritato?


2) id: 9c37953b445d481798ab8d83990e4001)
Esempio: Esempio del Compilatore Un paio di carte da giucare, un Paio di scacchi.
139) Dizion. 4° Ed. .
RIVOLTARE
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pag. 254



1) id: 4864f269def54f84b11ca1362dc09547)
Esempio: Fir. Luc. 2. 1. E che domin di paese non abbiam noi oramai rivoltato? (cioè: corso, girato)