Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
17831 477 18308 forme
13192 298 13490 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
220) Dizion. 4° Ed. .
POVERINO
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pag.685



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Oh poverino a me, ch'io non sarò più buono a nulla.
221) Dizion. 4° Ed. .
ARROCCHIARE
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pag.272



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Esempio: Luc. Mart. rim. burl. La Padrona arrocchia A menar fava per la sera a cena.
222) Dizion. 4° Ed. .
AMORE.
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pag.164



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Esempio: Fir. Luc. Donatemi ec. che per quell'amore, io dirò mille beni di voi alla signora.
223) Dizion. 4° Ed. .
CALLO.
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pag.512



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Esempio: Fir. Luc. 5. 1. I' ho già fatto il callo al culo, come le bertucce.
224) Dizion. 4° Ed. .
TRANARE
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pag.126



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Esempio: Fir. Luc. 1. 4. Cammina, vien giù alla signora; presto, trana; oh ve' cuoco freddo!
225) Dizion. 4° Ed. .
TACCOLA.
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pag.3



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Esempio: E Fir. Luc. 2. 2. Bè, quanto ha a durar questa taccola, viso di pazzo?
226) Dizion. 4° Ed. .
CHIAVERINA.
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pag.646



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Esempio: Fir. Luc. 5. 5. E' non debbon però esser birri, ch'e' non hanno le chiaverine.
227) Dizion. 4° Ed. .
ALLA FINE.
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pag.117



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Esempio: Fir. Luc. 4. 5. Chi date voi ad intendere, ch'io sia alla fine delle fini.
228) Dizion. 4° Ed. .
CANTONIERA.
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pag.541



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Esempio: Fir. Luc. 4. 6. Egli è innamorato fradicio di questa cantoniera, che sta quì vicina.
229) Dizion. 4° Ed. .
UOVO
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pag.334



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Io lo voglio affrontare il tristo, e guastarli l'uovo in bocca.
230) Dizion. 4° Ed. .
ELETTORALE.
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pag.277



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Esempio: Red. lett. 1. 130. Si è cominciato a vedere qualche tumore ne' piedi di S. A. S. Elettorale.
231) Dizion. 4° Ed. .
ORLIQUA
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pag.430



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Esempio: G. V. 11. 9. 1. Furono mandate in Firenze le orlique di S. Iacopo, e di S. Alesso.


2) id: 480e2063615a44108c7912f13b05ce94)
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Poi a un tempo, che di queste sante orlique ec.


3) id: acb8e96e49d04fa6aed4fb6f9fdeab50)
Esempio: Fr. Giord. S. Pred. 77. Di questi tre peccati sono rimase, e rimangono quattro male orlique.
232) Dizion. 4° Ed. .
SICCERA.
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pag.524



1) id: a9ae9099baf8477fb10fe335e2a1f757)
Esempio: Legg. S. Gio. Bat. S. B. Lo quale non berà vino, nè siccera, e andrà dinanzi al Signore.
233) Dizion. 4° Ed. .
ALLEGARE.
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pag.122



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Esempio: Pass. 99. Si convien dire che cosa è confessione, della quale dice S. Tommaso, e allega S. Agostino.


2) id: c988682fbf5c439f9425a5176550007a)
Esempio: Mor. S. Greg. Li denti di ciascuno uomo, il quale mangerà l'uva acerba, s'allegheranno.
234) Dizion. 4° Ed. .
IMPARARE
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pag.735



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Esempio: Fir. Luc. 4. 3. Ma io imparerò a vivere a poco a poco alle mie spese.
235) Dizion. 4° Ed. .
DESIDERATISSIMO
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pag.78



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Esempio: Fir. Luc. 5. 7. Abbracciami, desideratissimo mio, che io son quel Folchetto, che rimasi in casa.
236) Dizion. 4° Ed. .
GIUNTERÍA.
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pag.626



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Che dispiacer ti feci io mai, che m'hai fatto così gran giuntería.
237) Dizion. 4° Ed. .
FRADICIUME
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pag.513



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Esempio: Fir. Luc. 1. 2. O che continuo flagello è questo? e che fradiciume, e che tormento?
238) Dizion. 4° Ed. .
MADRIGALETTO
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pag.115



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Esempio: Fir. Luc. 1. 1. Lasciami vedere, s'io ho quel madrigaletto, ch'i' feci fare in laude sua.
239) Dizion. 4° Ed. .
PEGGIO
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pag.534



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Esempio: Fir. Luc. 4. 1. Io son pur una delle peggio maritate femmine, che sia al mondo.