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4° Edizione
Diz Giu. totali
44782 1679 46461 forme
28517 971 29488 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
280) Dizion. 4° Ed. .
INCOGLIERE, e INCORRE
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pag.781



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Esempio: Sen. Pist. Noi viviamo in tal maniera, che noi, quando siamo subitamente veduti, crediamo essere incolti.


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Esempio: G. V. 9. 291. 1. Che non dovea bene incogliere alla nostra cittade.
281) Dizion. 4° Ed. .
GHIOTTAMENTE.
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pag.598



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Esempio: Sen. Pist. Ed e' si sforzano di mangiar ghiottamente, più che 'l ventre non può tenere.
282) Dizion. 4° Ed. .
PIACENTE
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pag.595



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Esempio: Sen. Pist. I suoi parlamenti non sono umili, anzi sono formati, e piacenti secondo la maniera.
283) Dizion. 4° Ed. .
MALLEVARE
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pag.133



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Esempio: Sen. Pist. 53. Nè già avresti amico sì caro, per cui mallevare tu andassi a corte.
284) Dizion. 4° Ed. .
MAGAGNARE
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pag.117



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Esempio: Sen. Pist. Il malvagio compagno corrompe, e magagna il buono, e 'l semplice della sua malvagitade.
285) Dizion. 4° Ed. .
FACCELLINA
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pag.328



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Esempio: Sen. Pist. Assai sono presso della morte quelli, che vivono a torchi, a ceri, a faccelline.


2) id: c5a202d1c8db47e1bc90ffa91ec7effc)
Esempio: E G. V. 9. 126. 3. Accesero molti fuochi, e faccelline, faccendo sembiante di volere assalire i nemici.


3) id: b92c3fafc7f2484e889209d43ad0d2e2)
Esempio: G. V. 1. 60. 3. Ordinarono, che si spandesse il detto fuoco santo per tutta la città al modo si facea in Ierusalemme ec. e di quella solennità venne alla casa de' Pazzi la dignità, che hanno della grande faccellina.
286) Dizion. 4° Ed. .
MORBIDO
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pag.283



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Esempio: Sen. Pist. Ma quì mi fieno addosso tutti i morbidi, e tutti i vezzosi, e griderranno.
287) Dizion. 4° Ed. .
MORSECCHIATURA
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pag.286



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Esempio: Sen. Pist. 99. Questo non è dolore, anzi è una morsecchiatura, e tu ne fai dolore.
288) Dizion. 4° Ed. .
ORFANO
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pag.425



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Esempio: Sen. Pist. Credi tu tener sotto tua tutela, e sotto tua dottrina l'orfano di quaranta anni?
289) Dizion. 4° Ed. .
PERDURABILMENTE, e PERDURABILEMENTE
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pag.564



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Esempio: Sen. Pist. Perch'egli avviene, che la follía ci tiene sì perdurabilmente, e sì continuamente sanza allentare.
290) Dizion. 4° Ed. .
MANUCARE
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pag.164



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Esempio: Sen. Pist. Manucano un morsello di pan grosso, e appresso si coricano in uno povero letto.
291) Dizion. 4° Ed. .
PERMANEVOLE
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pag.572



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Esempio: Sen. Pist. Veracemente la verace, e vera qualità è permanevole, ma la falsa non dura fiore.
292) Dizion. 4° Ed. .
SBADIGLIARE, e SBAVIGLIARE
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pag.333



1) id: 2cfb7e28e7924876842fbb70a277cb8c)
Esempio: Sen. Pist. Una lassezza senza fatica sorprende i nerbi, e uno sbadigliar di gola, che ec.
293) Dizion. 4° Ed. .
RISPIARMARE.
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pag.229



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Esempio: Sen. Pist. 1. Tuttavia io amo più, che tu guardi il tuo, e cominci a rispiarmarlo.
294) Dizion. 4° Ed. .
RISTATA
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pag.232



1) id: e41471501ad840c5853ffe61cc4b4e66)
Esempio: Sen. Pist. 28. Ciascuno si maravigliava dell'andata, che si facea così subita, senza fare alcuna ristata.
295) Dizion. 4° Ed. .
RIGITTATORE
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pag.164



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Esempio: Sen. Pist. Pregoti, che mi dichi, che cosa hanno in loro liberale questi rigittatori a digiuno.
296) Dizion. 4° Ed. .
CASCATICCIO.
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pag.582



1) id: bca78ea082b24e5ea46a950621e7041f)
Esempio: Sen. Pist. Io dispregiava già il rimanente della mia etade, la quale è lassa, e cascaticcia.
297) Dizion. 4° Ed. .
CERO.
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pag.625



1) id: 4d0d9fa550894e4aae4b54c9b1dbc18c)
Esempio: Sen. Pist. Assai sono presso della morte quelli, che vivono e a torchj, e a ceri.


2) id: f089e60593f84d96bef6be24728e0c92)
Esempio: G. V. 11. 41. 2. Dando li detti castelli un cero alla festa di san Giovanni ciascun anno.


3) id: 6ab2ce64398149dfbf5ae0657712449c)
Esempio: Dant. Par. 10. Appresso vedi il lume di quel cero.
298) Dizion. 4° Ed. .
ASSAPERE
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pag.294



1) id: 39317444c9d5488b8ddcc5eb2021e9c7)
Esempio: Sen. Pist. 65. Cominciammo a parlare d'alcuna cosa, della quale i' ti farò assapere una parte.


2) id: f8cbbcd6ef6f4e1397fb16b467fb1f55)
Esempio: E Sen. Pist. 67. Sogliono essere mandate innanzi per fare assapere la venuta del gran navilio.


3) id: b0a5aaa91403428685afff9a1bbab5eb)
Esempio: M. V. 2. 37. Feciono assapere a quelli dell'oste che attendieno, come stava il fatto.
299) Dizion. 4° Ed. .
CANTATORE.
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pag.539



1) id: d24ecf91dd4040fead7551d78b0f9e3c)
Esempio: Sen. Pist. Imperciocchè alle feste de' nostri mangiari ha più cantatori, che non avea ragguardatori anticamente.


2) id: e0b8eefb3f324a97967a41db5fd94911)
Esempio: E Sen. Pist. appresso: Le rughe son piene di cantatori, e suonano trombe, e organi, e tutte maniere di strumenti.