Lessicografia della Crusca in rete

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Diz Giu. totali
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4146 182 4328 occorrenze
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240) Dizion. 4° Ed. .
PENNELLINO.
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pag.547



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Esempio: Benv. Cell. Oref. 27. Preso un pennellino molle nell'acqua di draganti ec. di mano in mano si bagneranno i fili.
241) Dizion. 4° Ed. .
NETTISSIMAMENTE
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pag.338



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Esempio: Benv. Cell. Orif. 36. Bisogna proccurare di mettere la diversità de' colori nettissimamnte, e in tal guisa, che paiano miniati.
242) Dizion. 4° Ed. .
FUSIONE
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pag.554



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Esempio: Benv. Cell. Oref. 9. Debbesi avvertire ancora di far la detta verga quadra ec. secondochè comporta la quantità della fusione.
243) Dizion. 4° Ed. .
PALETTINA
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pag.465



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Esempio: Benv. Cell. Orif. 16. Con una palettina d'argento, o di rame nettissima debbesi cominciare a fare struggere con fuoco moderato.
244) Dizion. 4° Ed. .
RICESELLARE
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pag.134



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Esempio: Benv. Cell. Oref. 43. Di nuovo si ponga il lavoro sopra lo stucco, e si riceselli con diligenza, e pazienza.
245) Dizion. 4° Ed. .
SCOMPARTIMENTO.
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pag.406



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Esempio: Benv. Cell. Oref. 47. Io era obbligato ad alcune gioie, che nello scompartimento di detto bottone si avevano a serrare.
246) Dizion. 4° Ed. .
VERDOGNOLO.
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pag.238



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Esempio: Benv. Cell. Oref. 139. Veggonsi lavorate dagli antichi ancora certe pietre verdognole, le quali da dimolti sono chiamate oggi brecce.
247) Dizion. 4° Ed. .
TRAFORO
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pag.120



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Esempio: Benv. Cell. Oref. 29. Poichè io sono venuto con proposito a ragionare della vaghezza de trafori nell'opere di filo ec.
248) Dizion. 4° Ed. .
ROSPO
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pag.268



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Esempio: Vit. Benv. Cell. 498. Mi fece venire in tanto furore, e maggiormente per porgermela in quel modo, che faceva quel velenoso rospo (quì detto ad uomo per similit.)
249) Dizion. 4° Ed. .
ACCORDANZA.
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pag.39



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Esempio: Vit. Benv. Cell. 113. Vi aveva accomodato a sedere il Dio Padre in un certo bel modo svolto, che dava bellissima accordanza, e non occupava la gioia niente.
250) Dizion. 4° Ed. .
ACQUARECCIA.
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pag.49



1) id: 0413388561a94ccb90fcc3178bdd853f)
Esempio: Vit. Benv. Cell. Diessi da fare un vaso grande da acqua, chiamato una acquareccia, che per l'uso delle credenze, e 'n su esse si tengono per ornamento ec.
251) Dizion. 4° Ed. .
FULGENTE
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pag.543



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Esempio: Benv. Cell. Oref. 21. Un carbonchio ec. ritenenva in se un fulgente tanto piacevole, e mirabile, che egli risplendeva nelle tenebre.
252) Dizion. 4° Ed. .
RADETTO.
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pag.39



1) id: b4ecc53830cc40cd87ca135396431d42)
Esempio: Benv. Cell. Oref. 113. Dopo che sarà secca (la terra) staccisi con uno staccio alquanto radetto (quì Lat. rarioribus foraminibus pertusus)
253) Dizion. 4° Ed. .
SONAGLIO
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pag.585



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Esempio: Benv. Cell. Oref. 19. Pigliasi un poco di vetro cristallino nettissimo, cioè, che non abbia sonagli, nè vesciche (quì per similit.)
254) Dizion. 4° Ed. .
SGABELLETTO.
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pag.512



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Esempio: Benv. Cell. Oref. 53. Io aveva posto il diamante in guisa di uno sgabelletto, dove il Dio Padre sopra si posasse.
255) Dizion. 4° Ed. .
PUNZONE
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pag.776



1) id: ae3feb7235a1416287bf6200defb3805)
Esempio: Benv. Cell. Oref. 65. Si tratta del far le pile, e torselli, e le madri, o punzoni per incavar dette stampe.
256) Dizion. 4° Ed. .
STECCA
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pag.734



1) id: 47e9c20714344b6faf8b5a2f32f5627e)
Esempio: Benv. Cell. Oref. 32. Appiccasi poi il detto stucco sopra una stecca o grande, o piccola, secondo la grandezza del lavoro.
257) Dizion. 4° Ed. .
STAMPATORE.
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pag.706



1) id: 8e1b906d093b494dbbef0d893bd426a6)
Esempio: Benv. Cell. Oref. 70. A tal termine essendo condotte, si possono dare allo stampatore nella zecca (quì vale: stampator di monete)
258) Dizion. 4° Ed. .
VERGINE
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pag.240



1) id: a145bdb3568f46bba50718ac6f92b118)
Esempio: Benv. Cell. Oref. 41. Pigliasi un poco di verderame dal suo pane vergine, perchè non vuol essere stato adoperato ad altro.
259) Dizion. 4° Ed. .
TANTO.
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pag.13



1) id: 9b8e9c3324e84d7694acd7da9f2b4bff)
Esempio: Benv. Cell. Oref. 87. Alcuni (ceselli) sono più volti, alcuni manco volti, tanto che si viene a quelli, che sono diritti.