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1) Dizion. 5° Ed. .
COMMETTERE.
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COMMETTERE.
Definiz: Att. Affidare, Dare; e dicesi per lo più di cura, ufficio, incarico e simili.
Dal lat. committere. –
Esempio: Dant. Inf. 12: Tal si partì dal cantare alleluia, Che mi commise quest'uficio nuovo.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 65: E a loro commette l'uficio della capitaneria de' suoi cristiani soldati.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 252: La Signoria commesse a parecchi cittadini che attendessino a questa espedizione.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 264: Così piaccia a chi può non farmi indegno Di portar sopra me l'amiche some, Che regal cortesia commisse m'ave.
Esempio: Varch. Stor. 1, 62: I pericoli che si portavano, non da i Magistrati, ma dagli uomini a cui erano i magistrati commessi, procedevano.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 1: Volge tra sè Goffredo a cui commetta La dubbia impresa.
Esempio: Dat. Giul. Piac. Piatt. 90: Quindi commessero a Fra Pier Battista da Ricasoli la cura del metter e mantenere in ordinanza le genti, ed a Giulio Dati il guidarle.
Definiz: § I. Talora trovasi in costrutto con la preposizione In anzichè con A. –
Esempio: Dant. Conv. 386: E perchè questa singular vertù, cioè giustizia, fu veduta per gli antichi filosofi apparire perfetta in questa età (la vecchiezza), il reggimento delle città commisero in quelli che in questa età erano; e però il collegio degli rettori fu detto Senato.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 166: In lui commessi tutti li atti bellici e fatti bellici dello Imperio.
Esempio: Bocc. Com. Dant. 1, 105: In costui poi fu.... commesso il governo della repubblica.
Esempio: Vill. F. 5, 288: In lui commisono il tutto dell'impresa.
Definiz: § II. E per Raccomandare, Dare in custodia o in potere. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Or puoi, figliuol, veder la corta buffa De' ben che son commessi alla Fortuna.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 1: Uno signore, partendosi della sua città, commise a' suoi servi certa pecunia.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 125: A te, Signore Iddio mio, a te raccomando la tua famiglia, la quale insino a ora tu mi hai commessa.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 107: A lui la cura e la sollecitudine di tutta la nostra famiglia commetto.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 66: Nè più la sua vita in sì fatto atto commise alla fortuna.
Esempio: S. Bonav. Medit. Vit. G. Cr. 49: Non la volse [san Giuseppe] lassare [Maria Vergine] senza sè, imperò ch'ella era commessa alla sua guardia, e però la menò seco.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 235: Le robe che in esso [luogo] sono, vengono alla fede tua commesse.
Definiz: § III. E in locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 108: L'aura soave, a cui governo e vela Commisi, entrando all'amorosa vita.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 251: Ma non senza destino alle tue braccia.... È or commesso il nostro capo, Roma.
Esempio: Tedald. Agric. 6: È liberale e larga [la terra] in nutrire e far fruttare, erbe, frutti, viti, alberi, e d'ogni sorta semi, che dagli agricoltori le son commessi.
Definiz: § IV. Commettere alla penna checchessia, vale figuratam. Metterlo in iscritto, Scriverlo; riferito più specialmente a ragguagli, notizie, disegni, importanti o di pericolo. –
Esempio: Guidicc. Op. M. 1, 198: Se bene non potremo commettere alla penna quelle cose che a bocca diremmo.
Definiz: § V. E per Avventurare, Mettere in balìa, Esporre. –
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 252: Nè ti fidar col giovenile ardire Di commetter tua vita all'onde infide.
Esempio: Menz. Rim. 2, 127: Poi la vita commise a un cavo legno L'antica gente al vello d'oro intenta.
Definiz: § VI. Per Ordinare, Imporre; costruito per lo più con la congiunzione Che o Come. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 536: A me commettere come mi abbia a maneggiare in tutte quelle cose che alla giornata potessero occorrere.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 51: Il sole ancor non ha le luci sparte, Che l'ingiusto supplicio è già commesso.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 209: La Signoria commesse a' commessarj di Cascina quello avessino a fare.
Esempio: Cecch. Corr. 5, 4: E perchè e' fe' disegno Di tornar egli a far questa faccenda, Mi commesse che io non ne parlassi.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 21: Ecco io commetto Che non s'offenda il popol tuo cristiano.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 6, 58: Il Re con lettere molto veementi riprese il Parlamento, e dichiarò che, complendo alla salute e quiete pubblica che fosse registrato il decreto, voleva e commetteva che si accettasse.
Definiz: § VII. E detto di lavori, opere d'arte e simili, vale Dare a fare, Allogare, ad un artista. –
Esempio: Magal. Lett. 19: Fra l'altre cose che hanno commesse qui per armarlo [il vascello], l'àncore sono di novemila delle nostre libbre.
Definiz: § VIII. Commettere alcuna cosa, dicesi anche per Farsela provvedere, Scrivere, Dare incarico, che essa sia comprata per conto tuo e ti sia mandata. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 191: La prego a commetter questo libro a Venezia quanto prima.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 246: Mi onori anche dell'intero titolo del libro delle osservazioni fatte col microscopio da quell'Olandese, che io subito lo commetterò.
Esempio: Magal. Operett. var. 284: Lo prega a commettere a Malta pei suoi scarabattoli un paio di chiccherette di questo prezioso magistero.
Esempio: Fag. Comm. 6, 297: O il garbo e la grazia, che vien come la mercanzia? M. Madonna sì, viene come la mercanzia; ma l'è cara e ne vien poca; e i mercanti non si curan di commetterne, perchè san che quella poca poi non ha spaccio.
Definiz: § IX. Neutr. pass. commettersi Affidarsi. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 196: Prega Iddio incessantemente che t'aiuti, e commettiti a lui.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 214: Ricordandosi, come è natura di chi offende, delle ingiurie che gli aveva fatte, si persuadeva non potere più sicuramente commettersi alla sua fede.
Definiz: § X. E per Avventurarsi, Mettersi in balìa, Esporsi, riferito più spesso a venti, mare, cimento, ed altre cose pericolose. Nel qual senso trovasi poeticam. anche con la particella pronominale taciuta. –
Esempio: Castigl. Corteg. 296: I teneri augelli che cominciano a vestirsi di piume; che, benchè con l'ali debili si levino un poco a volo, pur non osano allontanarsi molto dal nido, nè commettersi a' venti e al ciel aperto.
Esempio: Molz. Ninf. tib. 75: Troppo credi e commetti al torto lido.
Esempio: Nannin. Epist. Ovid. 144: E non temei.... entrar nell'onde, E commettermi al mar timida e donna.
Esempio: Segner. Pred. 17: Non sofferse mai di commettersi a tal cimento.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 80: Invocò il cielo e si commise a' venti.
Definiz: § XI. Commettere i colpi al vento, trovasi detto poeticamente per Combattere da lontano con armi da lanciare. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 245: Popolo ignudo, paventoso e lento, Che ferro mai non strigne, Ma tutt'i colpi suoi commette al vento.
Definiz: § XII. Commettere alcuno in qualche monastero o luogo pio, o Commettersi, in qualche monastero o luogo pio, e anche solamente Commettersi, si disse per Metterlo o Mettersi a convivere in esso, durante la vita, facendogli donazione di parte o di tutte le proprie sostanze. –
Esempio: Libr. Mott. P. N.: Uno ricco uomo essendosi commesso in un monistero, e messovi il suo, che valeva ben cinquemila lire, a patti ec.
Esempio: Pitt. B. Cron. 13: Ponemole nome Gaia, per una sirocchia che fu di nostro padre, che quando rimase vedova, si commise colla sua dota nello Spedale della Scala.
Esempio: Grazz. Comm. 228: E commettendomi, lascerò ogni cosa a qualche spedale.
Esempio: Fag. Comm. 4, 248: Mi resta una sorella vedova, che mi dà un po' d'uggia:... l'ha mille scudi di dota, che la me ne fece donazione: con dugento la commetto in qualche luogo pio, e il resto gli avanzo.
Definiz: § XIII. Commettere in alcuno, o ad alcuno, o al giudizio di alcuno; una questione o simile; che anche trovasi Commettersi di una questione ad alcuno, o semplicemente Commettere in alcuno, vale Rimettere in lui il giudizio di una questione che ci riguarda, Farnelo arbitro, giudice. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 144: Ecco ch'io hoe menate a te tre Dee, imperciocchè tra loro ora è nuovamente nato un litigamento, del quale hanno disposto di commettere al tuo solo arbitrio.
Esempio: E Colonn. Guid. N. 145 var.: Elle di ciò si commettono al tuo giudicio.
Esempio: Vill. G. 646: Commettendoli la loro questione, e pregandolo che li pacificasse insieme.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 220: Poichè questo partito non si vince, commettete in due di noi, che mandino per lo maestro Dino.
Definiz: § XIV. Commettere ad alcuno una scomunica, un peccato e simili, si disse per Concedere che fa il Vescovo, o altro superiore ecclesiastico, ad un sacerdote la facoltà di proscioglierne il peccatore. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 3: Detene (deitene) dunque fare assolvere, se ci se' caduto. E questo è in due modi: l'uno, che ti facci prosciogliere della scomunicazione; e questo s'appartiene a colui che la fece, cioè al vescovo, o a suo vicario, o altrui, in cui quelli, che la fece, la commettesse.
Esempio: Esop. Fav. S. 140: Per lo donzello del Re [intendesi] esso confessore, il quale per lo tradimento di moneta dice di perdonare quello peccato, il quale non gli è commesso.