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Dizion. 4° Ed. .
COMMETTERE
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COMMETTERE.
Definiz: | Imporre, Comandare. Lat. mandare, imperare, iubere. Gr. προστάττειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 27. 1. Prestamente ad Emilia commise il ragionare. |
Esempio: | Dant. Inf. 12. Tal si partì da cantare alleluia, Che ne commise questo uficio
nuovo. |
Definiz: | §. I. Per Raccomandare, e Dare in custodia. Lat. committere, credere. Gr.
πιστεύειν. |
Esempio: | Bocc. Introd. 52. A lui la cura, e la sollecitudine di tutta la nostra
famiglia commetto. |
Esempio: | E Bocc.nov. 1. 4. Sentendo egli li fatti suoi molto
intralciati ec. pensò quelli commettere a più persone. |
Esempio: | E Bocc.nov. 22. 16. Nè più la sua vita in sì fatto atto
commise alla fortuna. |
Esempio: | Dant. Inf. 7. Or puoi, figliuol, veder la corta buffa De' ben, che son commessi
alla fortuna. |
Esempio: | Petr. canz. 5. 4. Ma tutti i colpi suoi commette al vento. |
Esempio: | E Petr. 11. 2. Ma non senza destino alle tue braccia ec. È or
commesso il nostro capo Roma. |
Esempio: | E Petr. 21. 2. L'aura soave, a cui governo, e vela Commisi,
entrando all'amorosa vita. |
Definiz: | §. II. Per Ommettere, Tralasciare. Lat. omittere. Gr. παραλείπειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 99. 39. Acciocchè io possa in quella, essendomi d'avervi veduto
rallegrato, quel diletto supplire, che ora per la vostra fretta mi conviene commettere. |
Definiz: | §. III. Per Rimettere in altrui; ed usasi anche neutr. pass. Lat. alicuius fidei
mandare, committere. Gr. παρακατατίθεσθαι
τινί τι. |
Esempio: | Vit. SS. Pad. Prega Iddio incessantemente, che t'aiuti, e commettiti a lui.
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Esempio: | G. V. 10. 190. 2. Commettendoli la lor quistione, e pregandolo, che gli
pacificasse insieme. |
Esempio: | Guid. G. Ecco, ch'io ho menate a te tre Dee, perciocchè è tra loro ora nuovamente
un litigamento, del quale hanno disposto di commettere al tuo giudizio. |
Esempio: | E Guid. G. appresso: Elle di ciò si commettono al tuo
giudicio. |
Definiz: | §. IV. Per Convenire, o Pattovire con luoghi pii, o con altri di dare alcuna somma di danari per averne a vita le
spese, e per poter ivi convivere. |
Esempio: | Libr. Mott. Uno ricco uomo essendosi commesso in un monistero, e messovi il suo,
che valeva ben cinquemila lire, a patti ec. |
Esempio: | Cron. Vell. Commesse la detta madonna Fia nelle donne, e monastero di S.
Ambrogio. |
Esempio: | Lasc. Sibill. 1. 1. E commettendomi, lascerò ogni cosa a qualche spedale.
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Definiz: | §. V. Per Fare, Operare, ma sempre in mala parte. Lat. patrare, admittere,
committere. Gr. πλημμελεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 16. 26. Quel peccato commisi, il quale seco sempre tiene la giovanezza
congiunto ec. e come amico, e non come nimico il commisi. |
Esempio: | E Bocc. nov. 27. 40. Pochi dì appresso a' malfattori, dove commesso avean
l'omicidio, fece tagliar la testa. |
Definiz: | §. VI. Per Mettere insieme, Incastrare, Combaciare; intendendosi di legnami, pietre, e simili cose; lo che anche
dicesi Congegnare. Lat. copulare, coniungere, compaginare, compingere.
Gr. συνάπτειν. |
Esempio: | Cr. 4. 11. 6. Di fuori, rimossa la corteccia, si commetta nella fessura, e leghisi
(parla dello innestamento delle viti.) |
Esempio: | Franc. Sacch. Op. div. Temo, che colui, che dee sonar la tromba, non se l'abbia
già recata nelle mani, e commetta li pezzi insieme. |
Esempio: | Libr. Astrol. Ingangherala, ovvero commettila col capo del regolo.
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Definiz: | §. VII. Commetter mali, discordie, o simili, vale Introdur male, o Seminare scandali tra l'uno
uomo, e l'altro. Lat. discordias serere, committere inter se. Gr.
δικοστασίαν
ποιεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 7. Aveva oltre modo piacere, e forte vi studiava in commettere tra
amici, e parenti, e qualunque altra persona, mali, inimicizie, e scandali. |
Esempio: | Fir. Trin. 2. 3. Chi ha detto cotesta bella cipollata alla tua padrona? qualche
lingua fracida per commetter male. |
Esempio: | Varch. Ercol. 79. Metter su uno, o metterlo al punto ec. è instigare alcuno, e
stimularlo a dover dire, o fare alcuna ingiuria, o villanía, dicendoli il modo, come e' possa, e debba o farla, o
dirla, il che si chiama generalmente commetter male tra l'uno uomo, e l'altro. |
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