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1) Dizion. 4° Ed. .
CANTARE.
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CANTARE.
Definiz: Mandar fuori misuratamente la voce; proprio dell'uomo, e degli uccelli. Lat. canere, cantare. Gr. ᾄδειν.
Esempio: Bocc. Introd. 32. I frati di quà entro ec. alle debite ore cantino i loro uficj.
Esempio: E Bocc. 37. Quivi s'odono gli uccelletti cantare.
Esempio: E Bocc. g. 2. p. 2. Gli uccelli su per li verdi rami cantando.
Esempio: E Bocc. nov. 54. 3. Chichibio le rispose cantando, e disse.
Esempio: E Bocc. g. 9. p. 3. Sei canzonette più lieta l'una, che l'altra da' giovani, e dalle donne cantate furono.
Esempio: Lab. 214. Alla quale, o per amor della quale fossero state cantate, o fatte.
Esempio: Dant. Inf. 12. Tal si partì da cantare alleluia, Che ne commise questo uficio nuovo.
Esempio: E Dan. Purg. 29. Cantando, come donna innamorata.
Esempio: Petr. son. 214. In dubbio di mio stato or piango, or canto, E temo, e spero.
Esempio: Amet. 4. Ma del mio Principe le vittorie mi si fa di cantare.
Esempio: Cas. lett. 69. Abbi Terenzio, e Virgilio in mano ec. Bisogna farseli familiari ec. cantarli, recitarli, tradurli, e impararli a mente, e non li lasciar mai.
Definiz: §. I. Cantare, in vece di Poetare. Lat. canere, dicere. Gr. ἐγκώμιον ᾄδειν.
Esempio: Dant. Purg. 1. E canterò di quel secondo regno, Dove l'umano spirito si purga.
Esempio: Ar. Fur. 1. 1. Le donne, i cavalier, l'armi, gli amori, Le cortesie, l'audaci imprese io canto.
Definiz: §. II. Cantare, Discorrere, Ragionare, Dire, Narrare, Nominare, e dicesi propriamente di Quei ragionamenti, che fa il popolo sopra qualche caso seguito. Lat. decantare. Gr. θρύλλειν, διαβοᾶν.
Esempio: Lab. 344. La nostra città avrà un buon tempo, poco che cantare altro, che delle sue miserie, e cattività.
Esempio: Franc. Barb. 303. 6. Io ti faccio a savere, Che tu porai vedere Un uomo anni sessanta, Nè savra' come canta.
Esempio: Dant. Inf. 20. Euripilo ebbe nome, e così 'l canta L'alta mia tragedía in alcun luogo.
Esempio: But. E così 'l canta, cioè così il nomina.
Definiz: §. III. Cantare, Dire apertamente, e con libertà il suo sentimento. Lat. apertè dicere, liberè loqui. Gr. παῤῥησιάζεσθαι.
Esempio: Dant. Inf. 19. E mentre io gli cantava cota' note.
Definiz: §. IV. Cantar messa, Cominciar l'esercizio del sacerdozio, dicendo solennemente la prima messa, e anche Dir la messa cantata assolutam. Lat. sacrum solenniter facere, missam cantu celebrare. Gr. μουσικῶς λειτουργεῖν.
Esempio: Tav. Rit. Vivette un anno, e tre mesi, e fu sacerdote, e cantò messa.
Definiz: §. V. Cantare a orecchio, e Cantare a aria, dicesi del Cantare senza cognizion dell'arte; ma solamente secondando colla voce l'armonía udita dall'orecchio.
Definiz: §. VI. Cantare in alcuno, o sotto nome di alcuno, vale Aver sotto suo nome, o sotto suo titolo: E questo modo di dire è usato più comunemente per termine mercantile, come a cagion d'esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore La ragione canta nel tale, cioè, La ragione è intitolata nel tale, dice nel tale, va sotto nome del tale. Lat. censeri, inscribi.
Esempio: M. V. 9. 5. In lui cantava il titolo della signoría.
Esempio: Varch. stor. 8. 211. Provvidero ec. che tutte le poste descritte in persone morte si rinnovassero, e si facessero descrivere, e cantare sotto i nomi di coloro, che cotali beni possedevano.
Esempio: E Varch. stor. appresso: Le poste de' padri ec. potevano sotto i lor medesimi nomi cantare.
Definiz: §. VII. Per Sonare. Lat. cythara canere.
Esempio: Teseid. E cantan me', che mai cantasse Apollo.
Definiz: §. VIII. E quando si vuol mostrare di non aver pure un danaio, si dice: Non c'è da far cantare un cieco; ed eziandio: E' non ce ne canta uno; perchè dove non è danari, la borsa non rende suono: modo basso.
Definiz: §. IX. Cantare il Miserere, Dicesi in modo basso di chi è misero, avaro, e poco usa del suo.
Esempio: Lasc. rim. Peggio è la scostumata Trista usanzaccia, che avete, Messere, Di cantar d'ogni tempo il miserere.
Definiz: §. X. Cantar Maggio, dicesi quando i nostri cantadini nel principio di Maggio vengono alla città con un ramo d'albero frondoso sonando, e cantando varie canzonette per allegría della stagione.
Esempio: Malm. 6. 34. Chi coglie fiori, e un altro un ramo a un faggio Ha tagliato, e con esso canta maggio.