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1) Dizion. 5° Ed. .
CANTARE
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pag.486


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CANTARE.
Definiz: Neutr. Mandar fuori la voce con certa regola e misura per modo che faccia melodia.
Dal lat. cantare. –
Esempio: Dant. Purg. 29: Cantando come donna innamorata.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 49: Sapea bene [Sempronia] di lettera in greco e in latino, cantare e saltare più che non è mestieri a valente femmina.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 58: Chichibio le rispose cantando, e disse.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 74: Qual presso a fonte Canta con dolce e dilettoso stile.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 65: Sì canta l'empia, e il giovenetto al sonno Con note invoglia sì soavi e scorte.
Definiz: § I. Dicesi pure del Modulare la voce che fanno gli uccelli, ed anche certi altri animali, come la cicala, il grillo, la rana. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 29: Santo Francesco.... comandò prima alle rondine, che cantavano, che tenessono silenzio insino a tanto ch'egli avesse predicato.
Esempio: Pist. S. Girol.: Come la cicala canta il dì per lo calore del sole.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 95: Quivi s'odono gli uccelletti cantare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 50: Cantan fra i rami gli augelletti vaghi.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 26: Una quaglia tanto pronta e tanto bella,.... alla quale le dimestiche tutte cantavano, invitandola a combattere.
Esempio: Targ. Alimurg. 22: Quando canta la cicala di settembre, dice il proverbio, Non comprar grano per vendere.
Definiz: § II. Cantare dicesi, per similit., il Recitare o Leggere in modo che si avvicini al canto; il che suol essere apposto a vizio.
Definiz: § III. Cantare, con la particella A, trovasi per Inalzar cantico di lode e di ringraziamento, riferito particolarmente a Dio –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 127: Canto e canterò a Dio, il quale m'ha dato il bene della grazia sua.
Definiz: § IV. Per Comporre versi, Poetare; e costruito colla particella Di, Dire, Narrare in versi. –
Esempio: Dant. Purg. 1: E canterò di quel secondo regno, Ove l'umano spirito si purga.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 61: Ma prima che di questo più vi canti, L'amor che a Ruggier porto mi rimena Alla sua istoria.
Esempio: Tass. Amint. 2, 2: Egli mi disse, allorchè suo mi fece, Tirsi, altri scacci i lupi e i ladri e guardi I miei murati ovili,.... Tu canta or che sei in ozio.
Esempio: Bracciol. Schern. 15, 1: Mezzo giulio ogni ottava? ecco m'accendo, Canta, ch'io canto, e chi m'ascolti attendo.
Esempio: Menz. Sat. 63: Anch'io volea cantar d'assalti e d'armi.
Definiz: § V. Per Dire, Narrare, e simili; ma in un certo modo solenne. –
Esempio: Bocc. Laber. 115: La nostra città avrà, un buon tempo, poco che cantare, altro che delle sue miserie o cattività.
Esempio: Pucc. A. Centil. 1, 7: E fu, secondochè la Bibbia canta, Alta la torre quattromilia passi.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 37: Secondochè canta la Cronica Martiniana, tal fu la battaglia, che cento ottantamila uomini dall'una parte e dall'altra morirono.
Definiz: § VI. Cantare vale anche Manifestare quello che uno non vorrebbe o non dovrebbe. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 305: Piacendoti, Un paio di fagian grassi, per quindici Bolognini gli avrai.... Ma non cantare; ed io: Non è la statua Del duca Borso là di me più tacita.
Definiz: § VII. Onde Far cantare alcuno, vale Levargli accortamente di bocca ciò che si vuol sapere da lui.
Definiz: § VIII. Cantare, parlandosi di scritture, contratti e simili, vale Attestare, Far fede. –
Esempio: Dav. Mon. 452: S'io ti do un fiorin di sette lire, come la carta canta, io non fo poco.
Definiz: § IX. Quindi la maniera proverbiale, Carta canta e villan dorme, o semplicemente Carta canta, a significare Che chi ha in mano il documento che comprovi il suo diritto si può tener sicuro.
Definiz: § X. Carta canta, è maniera che si adopera anche allorquando, ad autenticare le nostre parole, si mostra il documento. –
Esempio: Fag. Comm. 6, 238: Ma gli è ben vero che non paga mai nè la pigion della casa, nè quella del vestito: e l'Ebreo tarocca: ecco qui, carta canta.
Definiz: § XI. E pur detto di scritture, vale Aver significato chiaro, energico e minaccioso. –
Esempio: Grazz. Pros. 213: Michelagnolo dunque, colloroso e pien di stizza, rispose in nome della donna, e fecegli una lettera che cantava.
Definiz: § XII. Riferito a strumenti, vale Sonare; ma è oggimai dell'uso poetico. –
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 37: Quando ella [Santa Cecilia] stava in quella grande pompa delle nozze, dove si fanno cotante vanità, e cantando gli organi e gli stromenti belli, ella col cuore suo ferma e stabile cantava.
Esempio: Cat. Cost. volg. 93: La sampogna canta dolcemente, insino che l'uccellatore inganna l'uccello.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 19: Quando a cantar la mattutina tromba Comincia all'arme.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 30: E canta in più guerriero e chiaro carme Ogni sua tromba.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 18: In lieto carme Tra voi canta ogni tromba, E 'l trionfo predice.
Definiz: § XIII. E per Scricchiolare, detto di cosa che nel masticarla fa suono sotto il dente. Onde il proverbio: Vin che salti, pan che canti.
Definiz: § XIV. Trovasi per Aver cagione o ragione di essere in allegrezza, di esultare. –
Esempio: Stef. March. Istor. 8, 4: Pisa n'ebbe molti danni d'avere e persone, e i Sanesi non andarono cantando.
Definiz: § XV. Cantare in alcuno, sotto nome o in faccia d'alcuno, è maniera mercantile, usata a significare che una Ragione, un Credito, una Posta di beni e simili, appartiene ad alcuno, va sotto il nome di quello. –
Esempio: Varch. Stor. 211: Provviddero.... che tutte le poste descritte in persone morte si rinnovassero, e si facessero descrivere, e cantare sotto i nomi di coloro che cotali beni possedevano.
Esempio: E Varch. Stor. appr.: Le poste de' padri.... potevano sotto i lor medesimi nomi cantare.
Esempio: Legg. Band. C. 1, 60: E li prefati officiali abbino prima deputati quelli scrivani, che parranno loro necessarj a ricevere e pigliare dette portate, e ridurre ciascuna in una, che canti sotto il nome del vero padrone.
Definiz: § XVI. E per similit. –
Esempio: Vill. M. 502: In lui cantava il titolo della signoria.
Definiz: § XVII. Att. Esprimere col canto, Dire cantando; ed anche Pronunciare, Recitare con un certo tuono melodico. –
Esempio: Dant. Inf. 5: E come i gru van cantando lor lai.
Esempio: E Dant. Inf. 12: Tal si partì dal cantare alleluia.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 33: E alcuna volta cantava la messa, e alcuna volta facea il sermone.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 90: I frati di qua entro.... alle debite ore cantino il loro uficio.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 5: Sei canzonette, più liete l'una che l'altra, da' giovani e dalle donne cantate furono.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 79: Dove [ne' monasteri] sono i parlari in modo esclusi, Che 'l silenzio ove cantano i salteri, Ove dormono, ove hanno la pietanza, E finalmente è scritto in ogni stanza.
Esempio: Cas. Pros. 2, 69: Abbi Terenzio e Virgilio in mano.... Bisogna farseli familiari,.... cantarli, recitarli, tradurli, impararli a mente, e non li lasciar mai.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 1, 6: E s'udian gli usignuoli al primo albore E gli asini cantar versi d'amore.
Definiz: § XVIII. Per Celebrare col canto. –
Esempio: Dant. Parad. 11: La cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe.
Esempio: Buonarr. Oraz. 1, 3, 241: Facendol cantare [Achille].... gl'incliti fatti degli uomini grandi.
Definiz: § XIX. E per Narrare, Celebrare in versi. –
Esempio: Cat. Cost. volg. 156: Maravigliose cose i poeti cantano in loro libri; ma non sono da credere.
Esempio: Dant. Purg. 22: Quando tu cantasti le crude armi Della doppia tristizia di Giocasta.
Esempio: Bocc. Amet. 4: Non i trionfi di Marte, non le lascivie di Bacco, non l'abbondanze di Cerere, ma del mio Principe le vittorie mi si fa di cantare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 1: Le donne, i cavalier, l'arme e gli amori, Le cortesie, l'audaci imprese io canto.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 1: Canto l'armi pietose e il capitano.
Esempio: Bracciol. Schern. 12, 1: Cantò il gran vate i perigliosi affanni, Che per mare e per terra Enea sostenne.
Definiz: § XX. Per Dire, Nominare, in un certo modo solenne. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Euripilo ebbe nome, e così il canta L'alta mia Tragedia in alcun loco.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 531: E così il canta, cioè nomina.
Definiz: § XXI. E per Dire con forza e con libertà. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Mentre io gli cantava cotai note, O ira o coscienza che il mordesse, Forte spingava con ambo le piote.
Definiz: § XXII. Onde Cantarla chiara, o semplicemente Cantarla a uno, vale Parlargli con energia, Dirgli liberamente l'animo suo.
Definiz: § XXIII. E riferito a scritture, vale Attestare, Far fede. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 240: Vera è la fede sol de' Cristiani,.... E ciò che appunto la Scrittura canta.
Esempio: Bracciol. Schern. 6, 38: Dunque, dice Borbon, tu pensi ancora Voler negar quel che la carta canta?
Definiz: § XXIV. Cantare una e fare un'altra, si disse in modo proverbiale, per Parlare in un modo ed operare in un altro. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 280: Il Pistoia si segnò dicendo: O! ella canta una, e fa un'altra.
Definiz: § XXV. Cantare a aria, dicesi del Cantare a fantasia, a capriccio. –
Esempio: Grazz. Rim. 201: Cantano a aria come disperati, E della zolfa non intendon cica.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 1: Non è figlia del sol la Musa mia,... È rozza villanella, e si trastulla Cantando a aria conforme le frulla (qui per similit.).
Definiz: § XXVI. Cantare a orecchio, dicesi del Cantare senza cognizione dell'arte, ma solamente secondando con la voce l'armonia udita dall'orecchio.
Definiz: § XXVII. Cantare ad alcuno, vale Parlargli con modo libero e risoluto. –
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 120: Avendo risposto ciò non essere in sua facoltà, gli cantarono se arrivata che fosse la carta marchiata, ei l'avrebbe in lor potere data per farne un falò; oppure se gli piacesse meglio aver guasta la casa.
Definiz: § XXVIII. Cantare a' sordi, vale Parlare a chi non vuole intendere, Far opera vana. –
Esempio: Bandell. Novell. 3, 201: Ci sforzammo persuadergli che da questo suo folle pensiero rappellasse l'animo, e altrove lo rivolgesse;.... ma noi cantavamo a' sordi.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 2, 9: E si affligge, e si affanna, e si arrovella, Ma, come dir si suole, ai sordi canta.
Esempio: E Forteguerr. Ricciard. 10, 122: Ma i' canto a' sordi, e mostro a' ciechi il sole.
Definiz: § XXIX. Cantare in quilio. –
V. Quilio.
Definiz: § XXX. Cantare in tedesco, si disse per Urlare stranamente, o Bestemmiare per percosse ricevute e simili. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 7, 39: Egli feciono intorno un rigoletto, Ch'ei lo faranno cantare in tedesco.
Definiz: § XXXI. Cantare in tenore, in basso ec., vale Cantare in chiave di tenore, di basso ec.
Definiz: § XXXII. Onde per similit. e in ischerzo trovasi Cantare in assiuolo per Cantare contraffacendo la voce dell'assiuolo. –
Esempio: Cecch. Ass. 4, 6: Sentendolo così gentilmente cantare in assiuolo.
Definiz: § XXXIII. Cantare per far cantare, dicesi di Chi parlando vuol mettere altri in parole per cavargli di bocca quello che desidera di sapere.
Definiz: § XXXIV. Cantare sopra uno strumento, vale Accompagnare il canto al suono di quello. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 125: Le Muse ferono doppia musica, Apollo cantò in sulla citara.
Definiz: § XXXV. Far conto, o vista, che uno canti, vale Non fare stima delle parole di lui, ed anche Non badare a quel ch'e' dice. –
Esempio: Lipp. Malm. 10, 46: Poichè gran pezzo a' porri ho predicato, E che fan conto tuttavia ch'io canti, Perocchè da' ribaldi gli vien dato L'udienza che dà il papa a' furfanti ec.
Esempio: Fag. Rim. 4, 17: Ad effetto Non ho messo i vostr'ordini nè fatto Nulla per ubbidirvi, come ho detto. Considero davvero s'io son matto Quando il conto fec'io, che voi cantaste.
Definiz: § XXXVI. Quindi la maniera familiare Canta canta, che vale Per quanto tu dica, non fo caso de' tuoi discorsi, non ti do retta.
Definiz: § XXXVII. Lasciar cantare, vale Lasciare che altri dica quanto gli pare e piace. –
Esempio: Magal. Lett. 205: Io lascio cantare, e ve la scrivo in ogni modo.
Esempio: E Magal. Operett. var. 258: Il poveretto non avea veduto buccheri, e però lasciamolo cantare.
Definiz: § XXXVIII. Cantar bene e razzolare, o raspare, male: modo proverbiale usato per denotare che alla bontà delle parole di alcuno non corrisponde la bontà delle opere; il che oggi più comunemente dicesi Predicar bene e razzolar male. –
Esempio: Coltell. Cical. III, 2, 48: Oh, mi direte voi, tu fai come il gallo; canti bene e razzoli male. Ci di' che non fai, e intanto fai.
Definiz: § XXXIX. Chi vive di speranza, o a speranza, muor cantando; proverbio che significa: Esser vanità fondarsi sulle speranze. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 100: Chi vive di speranza muor cantando.
Definiz: § XL. Cantare, in forza di Sost. L'atto del cantare, ed anche Ciò che si canta. –
Esempio: Bocc. Amet. 53 t.: Avendo già compiuto la bella Ninfa il suo cantare.
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 22: Prendendo d'ascoltar diletto.... Il piacevol cantar de' vaghi augelli.