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Dizion. 3° Ed. .
CARO
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CARO.
Definiz: | Add. Che vale, o si stima gran prezzo. Lat. carus, preciosus. |
Esempio: | Boc. Nov. 79. 11. Non ve n'è niuno sì cattivo, che non vi paresse uno Imperadore,
sì siamo di cari vestimenti, e di belle cose ornati. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 15. 34. E ricordatosi del caro anello, che loro
aveva udito dire, ec. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 28. 11. Oltr'a questo, io ho di belli gioielli, e
di cari. |
Esempio: | Cr. 1. 13. 9. Le cose, ec. che serbar si possono, venda nel caro
tempo (cioè nel tempo del caro) |
Esempio: | Boc. Introd. n. 36. Reputiamci noi men care, che tutte l'altre? |
Esempio: | E Bocc. num. 44. Non che a noi, ma a molto più belle, e più
care, che noi non siamo. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 15. 7. Credendosi in un'onestissimo luogo andare,
e a una cara donna. |
Esempio: | Lib. Viagg. Ed era morta la moglie, che era molto cara, e buona donna.
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Esempio: | Petr. Canz. 29. 5. Tien caro altrui, chi tien te così vile. |
Definiz: | §. Per Grato, giocondo. Lat. carus, gratus, iucundus. |
Esempio: | Boc. Nov. 16. 30. Che ti sarebbe caro sopra l'allegrezza, la qual tu hai, se tu
tua madre vedessi? |
Esempio: | E Bocc. Proem. n. 1. Fra i quali, se alcuno mai n'ebbe
bisogno, o gli fu caro, ec. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 10. 9. Tuttavia il vostro amor m'è caro.
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Esempio: | E Bocc. Nov. 19. 12. Che meno ti deono esser cari, che la
testa. |
Esempio: | E Bocc. Introd. n. 53. Per quanto egli avrà cara la nostra
grazia, si guardi, ec. |
Esempio: | Dan. Par. 8. Grato m'è più, e anche questo ho caro. |
Esempio: | E Dan. Inf. 32. Vivo son'io, e caro esser ti puote.
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Esempio: | E Dan. Inf. Cant. 15. La cara buona immagine paterna.
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Esempio: | Petr. Son. 14. Che vede il caro padre venir manco. |
Esempio: | Boc. g. 1. f. 1. Omai, care compagne, niuna cosa resta più a fare al mio
reggimento. |
Esempio: | Fir. As. Tenuto caro da' suo' signori. |
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