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1) Dizion. 5° Ed. .
CARO
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CARO.
Definiz: Sost. masc. Esorbitanza di prezzo delle cose necessarie al vitto; Carezza. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 110: Lamentandosi la plebe del troppo caro, pose al grano il pregio.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 159: La plebe pativa del caro; ma che colpa del principe?
Definiz: § I. E per Penuria di esse cose; nel qual senso ora più comunemente dicesi Carestia. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 57: E perciò vi viene la fame e 'l caro in quella terra, e la disfatta delle biade.
Esempio: Nov. ant. B. 90: In Genova si avea a un tempo gran caro.
Esempio: Vill. G. 223: Nel presente anno fu grandissimo caro di tutte vittuaglie.
Esempio: Tos. Sim. Ann. 167: Nel detto anno di marzo fu in Firenze, e nel distretto, grandissimo caro di pane, e mortalità di gente.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 97: Così i Francesi, che assediati erano, il bisogno e il caro d'ogni cosa più e più dì premea.
Esempio: Varch. Stor. 1, 388: Nel qual anno ebbe per tutta Italia grandissimo caro.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Di questo cibo avrete caro.
Esempio: Sacch. Rim. M. 354: Nelle città il superbo e l'avaro, E lo 'nvidioso hanno ogni legge morta; Mal vi si dice, e di ben far v'è caro.