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Dizion. 5° Ed. .
CARO,
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pag.594
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CARO, Definiz: | detto di cosa venale, significa Che costa molto prezzo, Che si compra o si vende a gran prezzo. – |
Esempio: | Panzier. Tratt. 4 t.: Dice la povertà: el pane e le erbe sono sì care in questa terra, che varrebbe uno tornese el pasto. | Esempio: | Varch. Stor. 1, 388: L'altre biade, civaie, e grasce furono care all'avvenante. |
Esempio: | Pallav. Vit. Aless. 1, 314: Non concorrendo la merce dove non è cara; benchè il concorso poi con la copia la renda vile. |
Definiz: | § I. Detto del Prezzo delle cose venali, vale Che è molto alto; ma per lo più si adopera nella maniera A caro prezzo. – | Esempio: | Pallav. Vit. Aless. 1, 316: Mangiassero il loro frumento, e nol serbassero per ingordigia di venderlo a caro prezzo. | Esempio: | Red. Lett. 2, 317: Mi fece scrivere, che a Pisa le cose commestibili erano a prezzo più caro che in Lombardia. |
Definiz: | § II. E Caro adoperasi anche per Prezioso, Che si tiene in grande pregio e stima. – | Esempio: | Dant. Purg. 9: Più cara è l'una [chiave], ma l'altra vuol troppa D'arte e d'ingegno. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 112: E ricordatosi del caro anello, che aveva loro udito dire, come fu giù disceso, così di dito il trasse all'Arcivescovo. | Esempio: | E Bocc. Decam. 7, 210: Non ve n'è niuno sì cattivo, che non vi paresse uno Imperadore, sì siamo di cari vestimenti e di belle cose ornati. |
Definiz: | § III. E figuratam. – |
Esempio: | Dant. Purg. 24: Tu ti rimani omai, chè il tempo è caro. |
Esempio: | Albizz. R. Commiss. 1, 329: Però che 'l tempo c'è molto caro, e noi n'abbiamo qui perduto troppo. |
Definiz: | § IV. Annata cara, Tempo caro, e simili, vagliono Annata, Tempo, di penuria, di carestia. – |
Esempio: | Guicc. Op. ined. 10, 364: Nè questi tali procurano la carestia con lo strignere i grani; anzi ne' tempi cari fanno abbondanza, facendo venire grani forestieri. |
Definiz: | § V. Caro per le spese; propriamente dicesi di una Persona di servizio buona a poco, alla quale si dà anche troppo dandole solamente da mangiare; e per estensione dicesi pure di Chi in una osteria mangia molto, spendendo poco. – |
Esempio: | Lipp. Malm. 7, 92: Poichè Brunetto e le sue camerate Pagaron l'oste, il quale assai contese, Perchè le gole lor disabitate Gli eran parute care per le spese, ec. | Esempio: | Not. Malm. 2, 580: Gli eran parute care per le spese... D'uno, che sia buono a poco, e mangi assai, e che vada a servire, diciamo: Egli è caro per le spese, e intendesi: se gli dà più del dovere, e di quel che merita la sua abilità, a dargli solamente mangiare, senza dargli danari per provvisione. |
Definiz: | § VI. Aver cara una cosa mill'once d'oro, trovasi detto in senso di Desiderar tanto una cosa da pagarla quel prezzo; che oggi direbbesi: Pagherei mille scudi per averla, ed anche semplicemente, La pagherei mille scudi. – | Esempio: | Bern. Orl. 41, 46: Mille once d'oro arei caro un bastone Per gastigarlo. |
Definiz: | § VII. E pure Aver cara una cosa cento, mille ducati ec. trovasi per Stimarla cento, mille ducati ec. – |
Esempio: | Sacch. Nov. 1, 22: Quello che avea l'insegna, dicea aver caro quel beneficio fiorini duemila. | Esempio: | E Sacch. Nov. appr.: Messer Ridolfo.... fece la risposta dicendo, che chi tenea che la detta insegna si dovea prezzare e avere cara dugento o trecento,.... non potea avere ragione. |
Definiz: | § VIII. Costar cara una cosa, significa Che vale, Che si acquista a gran prezzo. |
Definiz: | § IX. E figuratam., Costar cara una cosa ad uno, dicesi quando essa è cagione a lui di danno, di dolore e simili. – | Esempio: | Dant. Parad. 20: Ora conosce quanto caro costa Non seguir Cristo. | Esempio: | Leggend. SS. M. 3, 250: Dirai ad Adamo, che cara mi costa e mi costerà la sua disubbidienza. | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 319: Donna, caro mi costa il menarti a pescare. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 2, 3: Scendi, ladron, del mio cavallo;.... Ben fo a chi lo vuol caro costallo. |
Definiz: | § X. Comprare cara una cosa, Pagare cara una cosa, Vendere cara una cosa o Far cara una cosa, vale Comprarla, Pagarla, Venderla a caro prezzo; così al proprio come al figurato. – | Esempio: | Passav. Specch. Penit. 175: Inganna anche la superbia l'uomo in quanto ella fa le sue cose preziose vendere vile, e le altrui cose vili comperare care. |
Esempio: | Barber. Docum. Am. 251: Se trovi l'osta bella, Fingi di non vedella; Che poi ti vende cara La sua lusinga amara. |
Esempio: | Bern. Orl. 1, 9: Vendean le loro merci troppo care. |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 2, 28: L'altre cose mi par ci si vendano Tutte a contanti e care. |
Definiz: | § XI. Far parer cara altrui una cosa, vale figuratam. lo stesso che Fargliela pagar cara. – | Esempio: | Dant. Purg. 12: Come Almeone a sua madre fe' caro Parer lo sventurato adornamento. | Esempio: | Mont. Poes. 2, 89: Colui [Archimede] che strinse ne' suoi specchi arditi Di mia luce gli strali, e fe parere Cari a Marcello di Sicilia i liti. |
Definiz: | § XII. Pagar cara una cosa, dicesi per Ricevere danno, pena, dolore e simili, di cosa fatta male a proposito o contro il dovere. E Fare altrui pagar cara una cosa, vale Fare che quegli abbia a sentirne danno, pentirsene, e simili. |
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