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Dizion. 5° Ed. .
LINGUAGGIO.
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pag.388
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LINGUAGGIO. Definiz: | Sost. masc. Idioma, Lingua, propria di una nazione, di un popolo; nel qual significato oggi è più proprio di nobile scrittura. |
Provenz. lenguatge, lengatge; spagn. lenguage, franc. langage. – Esempio: | Fiorett. Cron. Imper. 30: Fue.... grande e savio uomo di scienza, e sapea quasi tutti quanti i linguaggi. | Esempio: | Dant. Inf. 31: Questi è Nembrotto, per lo cui mal coto Pure un linguaggio nel mondo non s'usa. Lasciamlo stare e non parliamo a vòto: Chè così è a lui ciascun linguaggio, Come il suo ad altrui ch'a nullo è noto. | Esempio: | Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 76: Avvegnachè non sapesse in prima neente di quel linguaggio, rispuose ad Ilarione in lingua Palestina. |
Esempio: | Bocc. Decam. 5, 58: Ed in poco spazio di tempo,... il lor linguaggio apparò. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 382: Linguaggio e favella sono due cose diverse l'una dall'altra;... perocchè favella è proprietà di ciascuno uomo, o dell'uomo; e linguaggio è proprietà d'una nazione, o delle nazioni. | Esempio: | Buonarr. Fier. 2, 5, 1: Stimolo maggiore Della necessità non è che vaglia, Per linguaggi acquistar. | Esempio: | Gozz. Op. scelt. 1, 356: Era costei chiamata all'usanza d'Oriente con un nome ch'avea significato e sostanza; e tanto importava a dirlo, quanto importerebbe nel nostro linguaggio povertà. |
Esempio: | Manz. Poes. 346: D'una terra son tutti; un linguaggio Parlan tutti: fratelli li dice Lo straniero. |
Esempio: | Capp. Pens. Educ. 307: È ben certo che una seconda lingua, una lingua morta, la quale s'impara come erudizione ed ornamento, in qualche parte bisogna apprenderla metodicamente, perchè ella non sorge, come il linguaggio materno, in un col pensiero, per dargli forma ed espressione. |
Definiz: | § I. Oggi usasi comunemente per La facoltà e L'atto del parlare, Favella. – |
Esempio: | Capp. Pens. Educ. 305: Le lingue si imparano, il linguaggio si produce nell'uomo, e si forma e cresce seco, perchè il linguaggio è tutto l'uomo. |
Definiz: | § II. E figuratam. – |
Esempio: | Volt. Op. 1, 1, 259: Il linguaggio dell'elettrometro è il più significante di tutti. | Esempio: | E Volt. Op. 1, 2, 138: Vi hanno altri casi in cui il linguaggio del conduttore frankliniano diverrà equivoco o falso. |
Definiz: | § III. Figuratam. e poeticam., per Nazione, Popolo, che parli una determinata lingua. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 38, 58: Di questi fo più stima e più tema aggio, Che d'ogni altro lor duca e cavalliero Che di Lamagna, o d'altro stran linguaggio, Sia contra noi per aiutar l'Impero. |
Definiz: | § IV. Vale anche Modo di favellare, di esprimere i proprj pensieri e sentimenti; nel qual senso riceve spesso un aggiunto o un complemento qualificativo. – | Esempio: | Segner. Mann. marz. 20, 2: Guarda che nè pur nel linguaggio si vuole accomodare all'uso del mondo. |
Esempio: | Parin. Poes. 93: Se alcun di Zoroastro e d'Archimede Discepol sederà teco alla mensa, A lui ti volgi; seco lui ragiona; Suo linguaggio ne apprendi, e quello poi, Quas'innato a te fosse, alto ripeti. |
Esempio: | Pap. L. Coment. 6, 65: Un più servile linguaggio non si udì forse mai sulle labbra degli uomini. | Esempio: | Lambr. Elog. 24: Il linguaggio dilavato, informe, bizzarro, usato oggi per mala sorte nelle scritture de' pubblici uffizj e nelle forensi, in luogo della propria e nativa dicitura degli antichi statuti, delle antiche leggi, ec. | Esempio: | E Lambr. Elog. 137: Se sterile, non fu però mai negligente l'opera sua, nè menzognero e adulatorio il linguaggio; fu anzi linguaggio di ehi prevede e annunzia i pericoli, e veramente riuscì profetico. |
Esempio: | Manz. Prom. Spos. 332: Prima di ricever da lui il titolo di madre, n'aveva preso il linguaggio e il cuore, e dimostrata co' fatti la premura. | Esempio: | Capp. Longob. 161: Il Papa usare linguaggio di signore per le terre a lui donate da Pipino; usare lo stesso linguaggio o simile, e da non potersi ben distinguere, anche per il ducato romano, del quale ec. |
Definiz: | § V. E per similit. – |
Esempio: | Benciv. Esp. Patern. volg. 41: È tragrande grazia di Dio e gran dono del Santo Spirito intendere bene tutti i linguaggi del diavolo, e conoscere tutte le sue faccie...: troppo è forte cosa a sapere distinguere e sapere i linguaggi, e sapere distinguere intra' pensieri che 'l cuore infanta, e quelli che 'l nimico pianta. |
Esempio: | Dant. Inf. 27: Così, per non aver via nè forame Dal principio del fuoco, in suo linguaggio Si convertivan le parole grame. |
Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 117: La prima (una zucca), che vedea sè più sublime Della sorella sua tener viaggio, E aver seggio de' flutti in su le cime, Salì in orgoglio, e con aspro linguaggio A lei disse: infingarda, Nel profondo che fai? |
Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 85: Se latra il can, se il leon rugge, E van così ciarlando in lor linguaggio...; Perchè non debbe l'uom.... Usar della dolcissima favella? |
Definiz: | § VI. E figuratam. – |
Esempio: | Domin. Tratt. Car. 12 t.: Avendo già detto che la carità ha tre lingue, cioè mentale, vocale e operativa, o ver manuale, adimandasi che frutto porta la carità a chi usa questi tre linguaggi. | Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 60: Nel linguaggio delle Scritture tanto è dire predestinati, quanto è dir pochi. |
Definiz: | § VII. In buon linguaggio, vale Per parlar chiaro, o simile. – | Esempio: | Segner. Mann. magg. 25, 5: Queste parole del santo Giobbe, qui ponderate, erano quelle che in buon linguaggio avea del continuo in sua bocca.... santa Maddalena de' Pazzi. |
Esempio: | E Segner. Mann. magg. 29, 2: Altro in buon linguaggio non è che dare una mentita su 'l viso a Cristo. |
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