Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
BARBA
Apri Voce completa

pag.108


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
BARBA.
Definiz: I peli, che ha l'huomo nelle guance, e nel mento. Lat. barba.
Esempio: Bocc. n. 15. 24. Mostrava d'essere un gran barbassoro, con una barba nera, e folta al volto.
Esempio: Dan. Inf. c. 12. Chiron prese uno strale, e con la cocca Fece la barba indietro alle mascelle.
Esempio: E Dan. Inf. can. 23. Soffiando nella barba co' sospiri.
Definiz: ¶ A quella parte della barba, che è sopra le labbra, diciamo BASETTE, e MUSTACCHJ. Gr. μύστακες.
Esempio: Fir. Rim.Va raso, e porta le basette all'antica.
Esempio: Ber. Rim. Voi sol de' Turchi vedeste i mustacchj.
Definiz: ¶ E BARBA, per simiglianza si dice a' peli lunghi del muso d'alcuni animali, come di becchi, di cani, e simili. Lat. barba.
Esempio: Dan. Inf. c. 6. Favellando di Cérbero. Gli occhj ha vermigli, e la barba unta, e atra.
Definiz: ¶ Per zio, detto alla Lombarda.
Esempio: Dan. Par. 19. E parranno a ciascun l'opere sozze Del Barba, e del fratel.
Definiz: ¶ Per metaf. Le radici delle piante.
Esempio: Cr. 5. 7. 2. Piantansi con barbe, le quali si truovano allato a esso arbore.
Esempio: E Cr. lib. 4. 47. 2. Il composto si fa in questo modo: togli barbe d'appio, di finocchio, di petrosemolo, e pestale.
Esempio: Espos. Vang. La scura è posta alla barba dell'albero, ec.
Esempio: E Espos. Vang. appresso. La barba dell'albero sta nascosta, e celata, e in volontà dell'huomo è invisibile.
Esempio: Teolog. mistic. E così i rami suoi grandissimi, per le frondi, radici, e barbe, non si rompono.
Definiz: ¶ A questa similit. diciamo anche,
Esempio: Esempio del Compilatore barba di nascenza, di dente, e di simili cose.
Definiz: ¶ Per metaf. da radice, Fondamento, e principio, sì come appo i latini radix, e appo i greci ῥίζα.
Esempio: Petr. son. O del dolce mio mal prima radice.
Esempio: Com. Inf. c. 31. Questo vizio ha le sue radici proprie, fatte nella superbia, barba di tutti i vizj.
Definiz: ¶ Diciamo in proverbio. Far la barba di stoppa. Che val far qualche male ad alcuno, che non ne tema, o non se lo pensi.
Esempio: Morg. Quanti ne giunge riscontra, o rintoppa, Faceva a tutti la barba di stoppa.
Definiz: Alla barba mia, cioè in ischerno, in danno, in dispetto, in onta mia.
Esempio: Morg. Rinaldo disse: alla barba mia Gano.
Esempio: E Morg. di sopra. Diceva Gano alla barba l'avrai.
Definiz: E da BARBA, BARBOZZA, che è quella parte della testa del cavallo, dove il barbazzale , catenella, che va attaccata all'occhio dritto del morso della briglia, e si congiugne col rampino, che è all'occhio manco, dietro alla barbozza del cavallo.
Esempio: Morg. E sfibbia a Vegliantino il barbazzale.
Definiz: ¶ E da questo il Favellar senza barbazzale, cioè senza riguardo, o ritegno, con soverchia libertà. Lat. libere loqui. Gr. παῤῥησιᾶσθαι παῤῥησιάζεσθαι.
Definiz: Da BARBAZZALE, SBARBAZZATA, che vale lo stesso, che SBRIGLIATA, o SBRIGLIATURA: onde dare una sbarbazzata, vale fare una buona riprensione, tolta la metaf. dal dare strappate di briglia a' cavalli, quando s'ammaestrano.