Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
CORRENTE
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CORRENTE.
Definiz: Che corre. Lat. currens.
Esempio: Dan. Inf. c. 13. Di nere cagne bramose, e correnti, Come veltri, ch'uscisser di catena.
Esempio: Tes. Br. 3. 5. Un poco chinando verso Settentrione, e ben corrente, su per picciole pietre, o su per bella rena, o almeno su per terra creta ben monda.
Esempio: Petr. canz. 30. 6. Mi rivedrai sovra un ruscel corrente.
Esempio: E Petr. can. 49. 6. I dì miei più correnti, che saetta [cioè veloci]
Definiz: ¶ Per disposto, inchinato. Lat. pronus, proclivis, velox.
Esempio: Fior. Vir. A. M. Disse lo savio: chi leggiere e a sdegnare, tosto sarà corrente a' mali.
Esempio: Tes. Br. 1. 77. Le genti, che nacquero appresso, erano più correnti al male assai, che al bene.
Esempio: Salust. Iug. R. La natura dell'huomo è desiderosa di signoría, ed è corrente a compiere il suo desiderio.
Definiz: ¶ In proverbio. Al pigliar non esser lente, al pagar non esser corrente.
Definiz: ¶ Per comune, e usitato. Lat. vulgatus, usitatus.
Esempio: Dan. Par. c. 16. Perch'egli incontra, che più volte piega L'opinion corrente in falsa parte.
Esempio: Rosaio della vita. Fil. Pand. Chi governa non dee esser corrente, ne furioso, ne troppo credulo, della quale credulità disse Fulgenzio, ec. [cioè non esser troppo presto a risolvere.]