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Dizion. 3° Ed. .
CORRENTE
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CORRENTE.
Definiz: | Che corre. Lat. currens. |
Esempio: | Dan. Inf. 13. Di nere cagne bramose, e correnti, Come veltri, ch'uscisser di
catena. |
Esempio: | Tes. Br. 3. 5. Un poco chinando verso Settentrione, e ben corrente su per picciole
pietre, o su per bella rena, o almeno su per terra creta ben monda. |
Esempio: | Petr. Canz. 30. 6. Mi rivedrai sovra un ruscel corrente. |
Esempio: | E Petr. Canz. 49. 6. I dì miei più correnti, che saetta
(cioè veloci) |
Esempio: | Guid. G. Non avea bene la lingua corrente [qui sciolta, spedita]
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Esempio: | Franc. Barber. 15. E chi sua lingua aggroppa, Per lo corrente parlare, ed inciampa
[cioè sollecito, presto] |
Esempio: | Dant. Parad. 16. Perch'egli incontra, che più volte piega L'opinion corrente in
falsa parte [qui comune, vulgato] |
Definiz: | §. Anno corrente, e Mese corrente: dicesi di Quello, nel quale si parla,
o a cui si riferisce il discorso. |
Esempio: | Ar. Fur. 35. 4. Che coll'Emme, e col Di fosse notato L'anno corrente dal Verbo
Incarnato. |
Definiz: | §. E Corrente assolut. per lo stesso, senz'aggiunta d'anno, ec. |
Definiz: | §. Conto corrente; termine mercatantesco: e vale Quel conto, ove giornalmente si aggiungono
partite. |
Definiz: | §. Moneta corrente: per Quella, che corre comunemente, e con prezzo determinatamente.
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Definiz: | §. Strada corrente: lo stesso, che Strada battuta, frequentata. |
Definiz: | §. A penna corrente; posto avverb. per Quello, che i Latini dicevano currenti calamo. |
Definiz: | §. Corrente: si usò vagamente, per Disposto, inchinato, pronto. Lat. pronus, proclivis,
velox. |
Esempio: | Fior. Vir. A. M. Disse lo savio: chi leggiere è a sdegnare, tosto sarà corrente
a' mali. |
Esempio: | Tes. Br. 1. 77. Le genti, che nacquero appresso, erano più correnti al male assai,
che al bene. |
Esempio: | Salust. Iug. R. La natura dell'huomo è desiderosa di signoria, ed è corrente a
compiere il suo desiderio. |
Esempio: | Cron. Mor. E' non si vuol'esser corrente, venuto il pensiero, ma starvi su più dì.
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Esempio: | Franc. Barb. 35. Aver nel sangue altrui corrente mano. |
Esempio: | Ros. Vit. Fil. Pand. Chi governa non dee esser corrente, ne furioso, ne troppo
credulo; della qual credulità disse Fulgenzio, ec. (cioè non esser troppo presto a risolvere)
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Definiz: | §. In proverbio: Al pigliar non esser lente; Al pagar non esser corrente. |
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