Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Avverb. Vicino. Lat. prope.
Esempio: G. V. 2. 13. 4. Questo Carlo accrebbe molto la santa Chiesa, e la Cristianitade, a lungi, e appresso.
Definiz: §. In vece di Poscia, Dipoi. Lat. postea.
Esempio: Boc. Nov. 16. 18. In ciò dalla madre della giovane prima, e appresso da Currado soprappresi furono.
Esempio: Bocc. Introd. num. 9. In picciola ora appresso, dopo alcuno avvolgimento, sopra li maltiráti stracci, morti caddero in terra.
Esempio: Dant. Inf. 22. Se voi volete vedere, o udire: Incominciò lo spauráto appresso.
Definiz: §. In vece dell'aggiunto Vegnente, o Seguente, e si pospone a parola, che significhi tempo. Lat. posterus, proximus.
Esempio: G. V. 6. 62. 1. Onde derivò per li tempi appresso molto male.
Esempio: Boc. Nov. 12. 14. E come leggiermente la mattína appresso ritrovare il potrebbe.
Esempio: Dan. Inf. 33. Però non lagrimai, ne risposi io, Tutto quel giorno, ne la notte appresso.
Esempio: M. V. 5. 9. Da quell'ora appresso il detto Messer Luigi, ec.
Esempio: Boc. Introd. n. 3. La cagione, perchè le cose, che appresso si leggeranno, avvenissero, non si poteva, senza rammemorazione, dimostrare [qui nel sentim. del Lat. ulterius]
Definiz: §. Alcuna volta vi s'interpongono i predetti aggiunti.
Esempio: Boc. Introd. n. 27. Che poi, la sera vegnente appresso, nell'altro mondo cenarono.
Esempio: E Bocc. Nov. 14. 11. Il dì seguente appresso, o piacer d'Iddio, o forza di vento, ec. pervenne al lito.