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FIORE
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FIORE
Definiz: vale Un minimo che, Un nonnulla; ma oggi usasi più che altro nelle maniere Fior di giudizio, di senno, d'ingegno, di coscienza, e simili. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 20: Ch'io dello suo valore Possa comprender nella mente fiore.
Esempio: Liv. Dec. 2, 158: Se in lui ha fiore di bene, egli il guasta e spegnelo.
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 73: Onde non valica fiore di tempo, di dì o di notte, che i corpi di sopra non aoperino continuamente negli elimenti.
Esempio: Dant. Inf. 34: Pensa oramai per te, s'hai fior d'ingegno, Qual io divenni.
Esempio: E Dant. Purg. 3: Mentre che la speranza ha fior del verde.
Esempio: Senec. Pist. R. 151, 12: Quegli che l'ànno comperata, non n'ànno punto, nè fiore.
Esempio: E Senec. Pist. R. 162, 8: Il panattiere mio non avea fior di pane, ma e' n'aveva il castaldo.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc.: Se tu li volessi fior di bene.
Esempio: Barber. Docum. Am. 161: Fior non à di sentire, Dunqua, chi mal sa guardar suo tegnire.
Esempio: Pucc. A. Canz. 14: Or pensa tu, lettor, s'hai fior d'ingegno, Se questa donna è bella.
Esempio: Speron. Op. 5, 1: Voi, che avete fior d'ingegno, giudicaste dal mio tacere, che di quello che mi pregate, non poteva nè voleva far nulla.
Esempio: Tass. Lett. 1, 49: Ed assai mi parrà d'esser glorioso appresso i presenti e i futuri, ne' quali si ritrovi fior di giudizio, s'io, ec.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 6: Si credono dal troppo credulo ed inesperto volgo de' letterati bugie solennissime, ed a chi ha fior d'ingegno stomachevoli.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 286: Di che aiuto gli potesse essere il fiasco in una tale circostanza, chi ha fior di senno lo dica.