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1) Dizion. 5° Ed. .
FIORE.
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FIORE.
Definiz: Sost. masc. Prodotto della vegetazione delle piante fanerogame, il quale precede al frutto, e che quando è perfetto contiene gli organi sessuali della pianta e la polvere fecondatrice, ed è fornito della corolla e del calice.
Dal lat. flos. –
Esempio: Dant. Purg. 32: Poi cerchiaro una pianta dispogliata Di fiori e d'altra fronda in ciascun ramo.
Esempio: E Dant. Conv. 240: Chè non sarebbe da lodare la natura se, sapendo propio che li fiori d'uno arbore in certa parte perdere si dovessono, non producesse in quello fiori, e per li vani abbandonasse la produzione delli fruttiferi.
Esempio: Tratt. Vetr. 108: E appresso togli del fiore del guado quanto ti pare a bastanza.
Esempio: Mazz. Lett. 2, 229: E altra volta non fare com'e' meli dell'orto mio di villa, che per non aver barbe in naturale terreno, ogni vento piccolo ne porta i fiori.
Esempio: Domen. Plin. 489: Il fiore de gli alberi è indicio della piena primavera e dell'anno che rinasce: il fiore è allegrezza de gli alberi.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 14: Dico adunque che quelle piante, che producono il fiore bianco, sono come l'oxiacantha, il ligustro ec.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 247: Dioscoride chiama Citino il fiore del melagrano domestico.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 10: Co' fiori eterni, eterno il frutto dura.
Esempio: Soder. Agric. 6: Si ripongon le pecchie da che le Vergilie van sotto, e se sia che di nuovo si levino, che è allora che le fave fanno i fiori, non escano a fare le loro opere e favi.
Esempio: Red. Cons. 1, 170: Alla colatura si aggiunga.... acqua di fior d'arancio.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 6, 57: Rigio ha la covertina del colore Di fior di pesco.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 316: Imperocchè la grandezza d'Iddio consiste (oltre tante altre maravigliosissime maraviglie) in questa diversità di frutta e di fiori, che terminando gli uni, succedano subito gli altri.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 45: Potrebbero forse sussistere e vegetare benissimo le piante, ed anche produrre il fiore e maturare il frutto, senza bisogno del terreno, ec.
Definiz: § I. Figuratam. e altresì in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Parad. 22: Accesi di quel caldo Che fa nascere i fiori e i frutti santi.
Esempio: E Dant. Parad. 27: E vero frutto verrà dopo il fiore.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 43: Cresce la malizia,... e il morbo si fae incurabile, e innanzi il frutto perisce il fiore.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 246: Senza aver preso, o pigliare del suo amore fronda o fiore o frutto.
Esempio: Sacch. Batt. 1, 3: E ciò si vede nel mondano errore, Ch'oggi non s'ama il frutto, ma sì il fiore.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 610: I fiori e i frutti santi; cioè le parole sante e l'opere sante.
Esempio: Imit. Crist. 132: Spargi la rugiada celestiale nella mente mia, acciocchè il fiore della divozione non si secchi, ma faccia buono ed ottimo frutto.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 58: L'età precorse e la speranza, e presti Pareano i fior, quando n'usciro i frutti.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 87: I frutti del quale [valore] egli ha dimostri quando altri non mostra a pena i fiori.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 2, 2: Da quel pianto levò la penitenza Più alti i fiori a maturar poi 'l frutto, Ch'uscir dovea di lui.
Esempio: Pindem. Poes. 218: Fero turbo non ha infranta Questa pianta Che avea il fiore appena messo.
Definiz: § II. E Fiore dicesi in modo particolare Quello che nasce spontaneamente dal suolo, detto perciò anche Fiore di campo, e Quello che per la bellezza de' suoi colori, o per la sua fragranza, o per l'una qualità e l'altra, si coltiva con arte, e dicesi perciò anche Fiore di giardino; dei quali si fanno mazzi, ghirlande, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 7: Salve, Regina, in sul verde e in su' fiori Quindi seder cantando anime vidi.
Esempio: E Dant. Purg. 27: Giovane e bella in sogno mi parea Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori.
Esempio: E Dant. Purg. 30: Così dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva E ricadeva giù dentro e di fuori, Sovra candido vel cinta d'oliva Donna m'apparve.
Esempio: Intellig. 2: Nei bei mesi d'aprile e di maio La gente fa di fior le ghirlandette.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 72: Non in ogni tempo e' fiori cuoprono il prato, nè la verde erba sempre dipigne la terra.
Esempio: Petr. Rim. 1, 288: Là ver l'aurora, che sì dolce l'aura Al tempo novo suol mover i fiori.
Esempio: E Petr. Rim. 300: Tra belle donne, a guisa d'una rosa Tra minor fior; nè lieta, nè dogliosa.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 26: Ogni cosa d'erbucce odorose e di be' fiori seminata.
Esempio: Poliz. Rim. C. 150: Una serpe tra fior nascosa ed erba Mi tolse la mia donna anzi 'l mio core.
Esempio: Cant. Carn. Otton. 13: Ben posson qui star lieti gli amatori, Poi che ci è tutto l'anno Rose, vïole, roselline e fiori.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 80: Parea ad Orlando, s'una verde riva D'odoriferi fior tutta dipinta, Mirare ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 8, 153: Come purpureo fior languendo more, Che 'l vomere al passar tagliato lassa,... Così ec.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 28: Nè il lucente cristallo e 'l puro argento, Per gli erbosi cammin con arte spinti, A trar l'estiva sete a i fiori e l'erbe.
Esempio: Caran. Eustaz. 79 t.: Teneva le mani piene di fiori di rose e di viole, e di altre foglie.
Esempio: Domen. Plin. 691: Perciochè [le ghirlande] alcune sono di fiori, e alcune di frondi.
Esempio: Ricett. fior. 10: I fiori usuali nascono in gran parte ne' nostri paesi, e si colgono ora in boccia, e ora aperti, secondo il bisogno delle qualità loro.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 222: Quale adunque è il frutto de' fiori? perciocchè la sostanza propria e particolare delle corone sono i fiori del campo.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 53: La doppia raddoppiata coll'effigie di san Pietro da una parte, e di un fiore dall'altra.
Esempio: Fosc. Poes. C. 72: Offerire all'ara Le perle e il fiore messagger d'Aprile.
Esempio: Manz. Poes. 845: In che lande selvagge, oltre quai mari, Di sì barbaro nome fior si coglie, Che ec.?
Definiz: § III. E per La pianta, la quale si coltiva a fine di averne il fiore. –
Esempio: Lastr. Agric. 2, 70: Dovrà primieramente il giardiniere.... concimar quelle terre che saranno destinate per piantar radiche di ranuncoli per ingrossare, e quelle per piantare i fiori da estate.
Definiz: § IV. Figuratam., e altresì in locuz. figur. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 1, 389: Vaghezza umana è un fiore, Che mentre nasce muore.
Esempio: Parin. Poes. 25: Ch'indi preveggon tra pochi anni il fiore Della fresca beltade a sè rapirsi.
Esempio: Fosc. Poes. C. 27: Ah! su gli estinti Non sorge fiore ove non sia d'umane Lodi onorato e d'amoroso pianto.
Definiz: § V. Per similit. e poeticam., detto degli spiriti celesti, raccolti nell'empireo, e disposti in modo da formare una rosa. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Nel gran fior discendeva che s'adorna Di tante foglie.
Esempio: E Dant. Parad. 32: A cui Cristo le chiavi Raccomandò di questo fior venusto.
Esempio: E Dant. Parad. 33: Nel ventre tuo si raccese l'amore, Per lo cui caldo nell'eterna pace Così è germinato questo fiore.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 858: È germinato; cioè àe cresciuto e messo follie, questo fiore; cioè questa rosa, de la quale è stato detto.
Definiz: § VI. E figuratam. e poeticam., parlandosi di spiriti celesti, e della Vergine. –
Esempio: Dant. Parad. 19: O perpetui fiori Dell'eterna letizia, che pur uno Sentir mi fate tutti i vostri odori, Solvetemi ec.
Esempio: E Dant. Parad. 23: Il nome del bel fior, ch'io sempre invoco E mane e sera, tutto mi ristrinse L'animo ad avvisar lo maggior foco.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 541: O perpetui fiori; ecco che chiama li detti spiriti fiori; e dice perpetui, perchè non debbono avere fine.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 638: Il nome del bel fior; cioè della Vergine Maria, la quale li fu dimostrata da Beatrice di sopra, quando disse: Quivi è la rosa ec.
Definiz: § VII. Fiori diconsi altresì Quelli fatti artificialmente con seta, tela, carta, cera e simili, adoperati dalle donne specialmente per adornare il cappello; e ricevono anche qualche aggiunto, come Artificiali fiore artificiale, Finti fiore finto, Secchi fiore secco, e simili. –
Esempio: Buomm. Descriz. Fest. 15: L'altar maggiore era.... adornato di molti e gran vasi d'argento, con artifiziosissimi fiori finti, e candellieri ec.
Esempio: Legg. Band. Leop. 6, 109: Vien confermata.... la facoltà e la grazia di potere spedire fuori di Stato i fiori secchi di bozzolo, o di altra roba, lavorati dentro lo Stato.
Esempio: E Legg. Band. Leop. appr.: Per riscontro dell'attuale estrazione dei detti fiori fuori di Stato.
Definiz: § VIII. E per Quell'ornamento in forma di fiore, che si usa in certi capitelli, specialmente nel corintio, ovvero come fregio disegnato o scolpito. –
Esempio: Vasar. Ragion. M. 26: Questi festoni di frutte, che circondano queste travi, e così quelli di fiori, mi piacciono maravigliosamente.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 61, 1: Fiore del capitello. Un intaglio a foggia di fiore, col qual si adorna il mezzo dell'abaco o cimazio de' capitelli delle colonne, secondo la natura degli ordini.
Esempio: Galian. B. Vitr. 133: I minori [cartocci] vengono sotto a' fiori, che sono nel mezzo delle fronti dell'abaco. E finalmente la grandezza de' fiori, che sono ne' quattro mezzi, non oltrepassi l'altezza dell'abaco.
Definiz: § IX. Fiore dicesi anche Quella parte di certe frutta, e specialmente dei fichi, mele, pere, e simili, opposta al picciuolo. –
Esempio: Car. Com. 24: Il licore che stilla dal fiore è olio; e quello che esce per lo picciuolo, è latte.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 172: Si sbucciano adunque [i fichi] principiando da levare dalla parte del fiore per piano la grossezza di una moneta di buccia, ossia scorza; e dipoi si leva in tre o quattro volte dal gambo, ponendoli di mano in mano sopra di un caniccio.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 174: Si prendono i fichi,... e, senza sbucciargli, si aprono dal fiore sino al gambo.
Definiz: § X. Fiore, trovasi usato figuratam. e poeticam. per La moneta d'oro fiorentina, detta Fiorino, dall'impronta del giglio, che portava in uno de' suoi lati. –
Esempio: Dant. Parad. 9: La tua città.... Produce e spande il maladetto fiore, Ch'ha disviato le pecore e gli agni.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 298: Il maladetto fiore, cioè lo fiorino dell'oro, nel quale è da l'uno lato formato lo giglio, e dall'altro santo Ioanni Batista.
Definiz: § XI. Fiori, è nome di Uno dei quattro semi delle carte da giuoco dette alla francese; così chiamato per esservi raffigurati in qualche modo dei fiori. –
Esempio: Speron. Op. 5, 441: Queste (le carte) appresso tutte le nazioni si dividono in quattro schiere, o siano, appresso alli Italiani, spade, bastoni, coppe e dinari; ovvero appresso Francesi, cori, picche, quadri, fiori.
Esempio: Buonarr. Rim. 148: Or non vedete voi? questi son quori, E quest'altri mattoni, e queste picche, E questi altri son fiori. Fior, picche, cuor, mattoni, Mi par musica molto sconsertata.
Esempio: Legg. Band. C. 26, 362: E quanto alle carte basse, in vece del re di fiori, sarà in avvenire bollato, per usarsi in tutto lo Stato, il fante di quadri.
Esempio: E Legg. Band. C. appr.: E nel re di fiori respettivamente non siano obbligati a ribollarle.
Definiz: § XII. Fiore, vale Ornamento del dire, dello stile; e talora anche Ornamento superfluo e vizioso; e usasi più spesso nel plur. –
Esempio: Nov. ant. B. 1: Questo libro tratta d'alquanti fiori di parlare, di belle cortesie, e di be' risponsi, ec.
Esempio: E Nov. ant. B. appr.: E se li fiori che proporremo fossero mischiati tra molte altre parole, non vi dispiaccia, chè 'l nero è ornamento dell'oro.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 294: Sono que' fiori, quelle vivezze, quelle leggiadrie, che sparse per entro i poemi gli fanno graziosi, arguti e piacevoli.
Esempio: Dav. Scism. 417: Quel divario era, che già santo Agostino faceva da Fausto manicheo.... a santo Ambrogio: l'uno tutto fiori e leggereza; l'altro, frutti e saldeza.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. Proleg.: Ogni fior di eloquenza.... non giugne a.... ritrarre quel che voi operaste.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 486: Bene, disse Federigo, letto che ebbe, e ricavato il sugo del senso da' fiori di don Ferrante.
Definiz: § XIII. E per Quel polviscolo di colore argenteo, somigliante a rugiada, che è sopra le frutte e l'uva, prima che siano brancicate. –
Esempio: Adr. M. Lez. II, 4, 104: Qualunque legge le opere d'Omero, di Sofocle, d'Euripide, di Vergilio o di Dante per cagion dello stile e del linguaggio, quasi vada ricogliendo la rugiada caduta sopra l'erbe, o quel fiore o lanugine che veste i pomi, che altro dir possiamo che faccia, se non che ec.?
Esempio: Bart. D. Op. mor. 30, 76: Dipinse il valentissimo Zeusi un fanciullo che portava un panier colmo d'uve,... e que' grappoli così ben sovraposti e rilevanti.... e coloriti al naturale, rugiadosi, e appannati col fiore, che la natura a farli veri, non li sa far più veri.
Definiz: § XIV. Fiore dicesi altresì Quella specie di muffa, che genera il vino allorchè comincia a guastarsi. Onde la maniera proverbiale: Ogni fior piace, eccetto quel del vino. –
Esempio: Soder. Coltiv. 98: Ogni volta che tu riempi questa botte, osserva.... di farla.... traboccare, soffiando forte sopra il cocchiume, affinchè si mandi fuora, e sputi, se v'è nulla di fiori o panno, o altra ribalderia.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 250: Si vedde in cima dell'acqua.... un velo.... di certa materia opaca, del colore della ruggine del ferro, appiccicaticcia e quasi untuosa, la quale macchiava il vetro, appunto come suol fare il fiore d'un vino che si guasti.
Definiz: § XV. Fiore dicesi nel linguaggio dei Chimici a Quelle più sottili e più leggiere particelle asciutte di qualche corpo, separate per via di sublimazione, o in altro modo, dalle parti più grosse. –
Esempio: Domen. Plin. 1072: Ma il fiore del rame anch'esso è utile alla medicina.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1399: Il vero fiore di rame ho più volte ricolto io nelle focine, ove egli si cola, in su 'l Trentino.
Esempio: Ricett. fior. 39: Il fiore del rame sono certe granellina come panico, rosse del colore del rame; le quali saltano fuori, quando il rame si cola, e vi si getta su dell'acqua fresca e pura.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 90: Perciò s'aggela, e la prima a rapprendersi n'è la crosta esteriore, dalla quale compresso l'argento interiore, ch'è ancora strutto, questo, come vedevam nel bicchiere, fa forza, e dove è più facile ad aprir la buccia,... ivi la rompe e schizza, o come dicon fiorisce, e 'l fiore ne rimane gelato in aria.
Esempio: Red. Esp. nat. 31: Si fabbrica una polvere con tre parti di salnitro raffinato, due di sal di tartaro, ed una di fiori di zolfo.
Esempio: Murat. Gov. Pest. 157: Mezza dramma, o due scrupoli di fior di solfo, o di solfo sublimato, che è lo stesso, presa con tre once d'aceto tepido comune, fa egregiamente sudare.
Definiz: § XVI. E nel linguaggio dei Tintori si disse La schiuma del vagello, che oggi dicesi Fiorata. –
Esempio: Tratt. Set. 67: E che la ischiuma ch'egli ha di sopra, che si chiama il fiore, sia ben colorita in modo penda in colore pieno.
Definiz: § XVII. Fiori, vale anche La purga mestruale della donna, Il mestruo. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: La tignamica disoppila il fegato, e fae valentemente venire i fiori alle donne ogni mese.
Esempio: Libr. Segr. Cos. Donn.: Assegnò la natura una purgazione spezialmente nelle femmine per lo tempo loro, la qual purgazione è appellata dalle genti fiori.
Esempio: Red. Esp. nat. 79: Raccontano maraviglie del sangue del suddetto rinoceronte.... nel provocare i soliti e necessarj fiori alle donne.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 519: Tutto giorno veggiamo, che quando i fiori loro (alle donne gravide) non appariscono, quanto più tardano, tanto più varj sintomi afflittivi le tormentano.
Esempio: Past. Dissert. Mestr. 43: I mestrui in tanto fiori si appellano, in quanto che come i fiori il frutto delle piante precedono, così essi mestrui vanno innanzi a quello del ventre.
Definiz: § XVIII. E Fiori bianchi diconsi Le purghe di colore bianchiccio, e che sono causate da qualche infermità. –
Esempio: Past. Disc. Fluss. 11: Confessa il sig. della Motte di aver assistito un gran numero di quelle, che avevano quest'uscita di fiori bianchi.
Definiz: § XIX. Fiore si disse pure a Quell'ornamento al fine della guardia, parte della briglia, nel quale si mettono i voltoj. –
Crusc. Vocab. I.
Definiz: § XX. Fiore vale altresì, e in modo figurato, La parte più sottile e più pura e per conseguenza migliore di certe sostanze, come farina, calcina, terra, latte, e simili; e per maggiore efficacia si suole usare Fior fiore, così ripetuto. –
Esempio: Tratt. Benviv. 29: Come quelli, ch'abburatta la farina, e discevera la crusca dal fiore della gentil farina.
Esempio: Pallad. Agric. 49: Togli fiore di calcina, e mischia insieme, e ficca per le giunture.
Esempio: Med. L. Op. 2, 139: Più bianca se' che il fior della farina.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 184: Ho veduto che alcuni con il candido fiore della calcina hanno attaccati colori alle mura, e massimo vetrini, mentre erano ancora fresche.
Esempio: Soder. Agric. 174: Gesso.... per imbiancare i muri eccellente, come il fior di calcina che si cava, quando è spenta e riposata, nella sommità di essa.
Esempio: Dav. Colt. 488: Cavar l'acque de' campi sia la prima cura; perchè, se la piovana vi corre senza ritegno, ne porta seco il fiore della terra.
Esempio: Ricett. fior. 60: Quello che Dioscoride chiama fiore di sale, è cosa assai diversa dal sale.
Esempio: E Ricett. fior. appr.: Quello che propriamente si chiama fiore di sale, si ritrova nelle miniere del sale, ed ancora nelle saliere, come farina che circonda il sale grosso.
Esempio: Red. Esp. Insett. 104: Ogn'uno sa, ed ogn'uno vede che sulla ricotta e sulle torte di latte nascono i bachi; e pure la ricotta altro non è, che il fiore del siero rappreso al fuoco.
Esempio: Magal. Relaz. 22: Stagnando [il Nilo] per quelle pianure immense, vi deponga con la sua torbida il fior della terra, ch'ei porta via da' luoghi per dove passa.
Esempio: Salvin. Opp. 147: Essi di fior di pecora tututto Vestonsi il corpo.
Esempio: E Salvin. Annot. ivi: Fior di pecora, cioè fiori di lana di pecora, cioè lana sopraffina. Teocrito nel secondo Idillio.... dice: Con fior di lana intorno il vaso fascia, ec.
Esempio: Pap. Tratt. var. 189: La farina del detto grano bene stacciata e separata dalla crusca e cruschello, cioè a dire il fiore fiore della suddetta farina.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 61: Le parti poi più sottili della farina, e perfettamente repurgate da ogni particella di crusca e di farina più grossa, costituiscono ciò che si dice fior di farina.
Esempio: Mont. Iliad. 11, 847: Sovra il desco un taglier pose di rame, E fresco miel sovresso,... e il fiore Di sacra polve cereal.
Definiz: § XXI. Si disse anche per La parte più pura e più trasparente del vino. –
Esempio: Domen. Plin. 446: Il fior del vino quando è bianco, è tenuto buono; quando rosseggia, è cattivo, se però non è tale ancora il color del vino.
Esempio: Soder. Coltiv. 103: Se sarà il fior del vino del color di porpora chiaro e puro, il vino sarà netto e sincero; se abbacinato e scuro e appiccaticcio, sarà il contrario; e se il fior del vino sarà di sopra negro o giallo, è cattivo segno che egli abbia a durare in buon essere.
Definiz: § XXII. Fiore, dicesi pure figuratam. La parte più nobile, più scelta, più degna, di un ordine di persone, di un esercito, di una città, di una nazione, e simili: ed altresì di un'età, di un tempo; ma in questo senso è di uso poetico. –
Esempio: Vill. G. 2, 119: Poi tornarono all'assedio di Fucecchio, che v'erano dentro il fiore di tutti gli usciti Guelfi di Toscana, e a quello stettono all'assedio, gittandovi più dificj e con molti ingegni e assalti, più di trenta dì.
Esempio: E Vill. G. 2, 183: Il re Carlo col fiore della sua cavalleria e baronia, di quantità di ottocento cavalieri, fece riporre in aguato dopo uno colletto in una vallea, ec.
Esempio: Vill. M. 3, 223: Raunò a Parigi i suoi baroni, e tutto il fiore della sua cavalleria.
Esempio: Mart. L. Op. 3 t.: Donne, che 'l mondo in gentil foco ardete, E sete il fior di questa nostra etate, Se con dritt'occhio il mio bel sol mirate, Che m'abbaglia e mi strugge, voi direte ec.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 15: Questo fu il principio e il successo dell'Accademia, che si creò di uno fiore di pittori e scultori della città e Stato di Firenze.
Esempio: Speron. Op. 1, 286: Il fior delle anime litterate con lor ragioni ed esempli.... mi furno duci ad entrare nel mio piacevole labirinto.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 58: Vi manca il fior de' suoi guerrier gagliardi: Di Tancredi non s'è novella intesa; E lunge è Boemondo.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 29: Nella squadra che segue è scelto il fiore Della regal milizia.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 389: Si rauna allora Pur quivi tutto il fior de' cittadini.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 322: Raccolto perciò il fior della gente loro, la spinsero contro i regj; ma trovarono sì ostinata la resistenza, che furon costretti di ritirarsi.
Esempio: Montecucc. Op. 2, 233: Mandò suo figlio Sigismondo e il Ragoski col fiore della gente e con cannone grosso a congiungersi cogli Svedesi.
Esempio: Forteguerr. Cap. 236: Delle donne più illustri il più bel fiore L'accompagnava.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 191: Deh! ratto A loro opponi de' guerrieri il fiore.
Esempio: E Niccol. Strozz. 2, 7: Or qui dei grandi Il fior convenne a liberar Firenze Nella trascorsa notte.
Esempio: Lambr. Elog. 67: E dovrò io far mietere una seconda volta il fiore della gioventù di Francia?
Esempio: Manz. Poes. 63: Pensa, o valente, Che il fior di Francia alla tua scorta affido.
Definiz: § XXIII. E scherzevolm.
Esempio: Bellin. Bucch. 104: Una sentenza, La qual degli odoristi al tribunale Si registra ne' dì di conferenza, Coll'intervento de' più ghiotti ghiotti;... Nè senza il fior della ghiottoneria Far si può quest'autentica nasale; Perchè ec.
Esempio: Mont. Poes. App. 102: Si recar per lo pranzo all'osteria, E fu qui che trovar dei più balzani Cervelli il fiore, un duro e brusco Inglese, Che ec.
Definiz: § XXIV. E pur figuratam. dicesi di Persona che sia sopra ogni altra eccellente per virtù, scienza, prodezza, e simili. –
Esempio: Nov. ant. B. 58: In quel giorno portaro arme li fiori di cavalieri.
Esempio: Vill. G. 27: Altri l'appellavano Floria, perchè Fiorino fu quivi morto, che.... fu in opera d'arme e di cavalleria fiore.
Esempio: Ar. Orl. fur. 3, 42: E da lo studio del tempo primiero Il fior riuscirà d'ogni guerriero.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 4, 61: Guadagni il fior di quante belle donne Da l'Indo sono all'atlantee colonne.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 5, 82: Rinaldo vi compar sopra eminente, E ben assembra il fior d'ogni gagliardo.
Esempio: Bern. Orl. 24, 52: Ti puoi chiamar de' cavalieri il fiore.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 21: È il fior de' galantuomini.
Esempio: Giord. Op. 2, 117: Non vi turbate, virtuosa e cara Adelaide, fiore delle giovani di Lombardia, se a voi giunse notizia, ec.
Definiz: § XXV. E in cattivo senso. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 9, 25: Per la vendetta far di quel Mambrino, Ch'uccise il fior de' traditor nomati, Rinaldo, ec.
Definiz: § XXVI. Fiore usasi in certe locuzioni a significare Eccellenza grande di persona in una data qualità morale, come Fiore di galantuomo, di gentiluomo, e simili; le quali tornano a dire Galantuomo, Gentiluomo, perfetto. –
Esempio: Targ. Viagg. 6, 262: Soprintendente e direttore un uomo, che.... sia soprattutto fior di galantuomo.
Definiz: § XXVII. E ironicam. parlandosi di qualità non buone; come Fior di ribaldo, di briccone, di ladro, e simili, che torna a dire Ribaldo, Briccone, Ladro, in sommo grado.
Definiz: § XXVIII. Usasi altresì in locuzioni denotanti Abbondanza, Copia; propriamente di cose buone o utili, come Fior di roba, Fior di quattrini, Fior di mercanzie, di masserizie, e simili. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 346: Chè i lor vigneti son tornati buoni, E hanno intascato fior di francesconi.
Definiz: § XXIX. E con idea di bellezza, prestanza, e simili, come Fior di ragazza, Fior di giovanotto, e va' discorrendo.
Definiz: § XXX. Adoperasi pure in altre locuzioni con lo stesso senso di eccellenza; come Fior di bellezza, Fior di virtù, Fior di onestà. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 75: Or di bellezza il fiore, E 'l lume hai spento. E 125: Fior di virtù, fontana di beltate.
Definiz: § XXXI. E riferito a cose, tanto materiali quanto morali, come Fior di roba, Fior di mobilia, Fior di poesia, e simili, vale Roba, Mobilia, Poesia, assai eccellente e pregevole. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 353: Ha le sue belle prediche scritte; e fior di roba.
Definiz: § XXXII. Fiore dicesi anche La scelta dei migliori passi di uno scrittore; ed altresì La sostanza, La somma, di un trattato intorno a qualche disciplina; ovvero Raccolta dei fatti principali e più notevoli di una storia. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 217: Questa è la somma e 'l fiore di tutta la teologia.
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 3: Io frate Guidotto da Bologna,... èmmi mosso talento di volere alquanti membri del Fiore di Rettorica vulgarizzare di latino in nostra lingua.
Esempio: E Fr. Guidott. Fior. Rett. 4: Ho compilato questo Fiore di Rettorica nell'ornatura di Marco Tullio.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 7: Incomincia il libro chiamato Fiore d'Italia,... nel quale si trattano le magnanimitadi di Italia ed altre gentilezze assai, tratte dalle storie antiche, ec.
Definiz: § XXXIII. Fiore dicesi pure per Strato leggerissimo e superficiale. –
Esempio: Lastr. Agric. 1, 73: Gli scavi de' letti de' piccoli fiumi, che trovansi ripieni nel corso di molti anni, e che contengono un fior di terra pura e molto pingue, quando però sieno liberi dalle arene, e da altre materie simili, servono di un eccellente aiuto per la vegetazione.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 66: Vi si tira sopra un fior di rena.
Definiz: § XXXIV. Fiore, nome che si dà a una qualità di seta inferiore, che si trae dalla pelatura dei bozzoli, e che dicesi anche Bavella. –
Esempio: Corsin. Torracch. 1, 42: Eran quivi due casse,... Chi disse piene di pane impepato, E chi di fior di seta e di pennacchj.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 5, 27: Filippo Paradisi con un subbio, Ove involgeva le tele di fiore.
Definiz: § XXXV. E Fiore si disse altresì Una specie di tela crespa sottilissima, quasi cavata dal fiore della bambagia. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 222: Senza altro vestimento portare, che una sola vesticciuola di sottilissimo fiore.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 10: Va' più là: che vale Quel colletto di fior? non m'è venuto Risoluzion del prezzo dal maestro.
Definiz: § XXXVI. Città del fiore, perifrasi poetica a denotar Firenze, dal giglio che ha nell'arme. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 69, 50: Tornò con molta gioia Vittorïoso alla città del fiore.
Definiz: § XXXVII. Fiore degli anni, dell'età e simili, usasi a denotare Il tempo migliore della vita, La giovinezza. E Primo fiore, Il principio della giovinezza. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 5: Che qui fece ombra al fior Degli anni suoi.
Esempio: Poliz. Rim. C. 361: Son io forse un pastor che guardo armento?... No: ma di stirpe illustre, il cui bel segno All'alma patria nostra rende onore, In su 'l mio primo fiore.
Esempio: Ar. Comm. 2, 118: Farvi più che mai belle, e rinnovandovi Tutte, nel fior di vostra età rimettervi!
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 18: Era di bello aspetto, e in sul fiore dell'età.
Esempio: E Segn. B. Rettor. volg. 131: È manifestissimo, che chi si trova nel fiore dell'età, ha il costume nel mezo dell'uno e dell'altro.
Esempio: Caran. Erodian. Stor. 82 t.: Perchè, convenendo insieme la bellezza del corpo, il fiore dell'età sua e la leggiadria del vestire, facilmente si poteva assomigliare questo garzone alle belle imagini di Dionigio.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 234: Ma circa i costumi dell'età virile, non è dubbio alcuno, che in quegli, che si truovano nel fiore dell'età, sì come l'età loro è posta in mezo della gioventù e della vecchiezza, così ec.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 76: Si assoldano gli uomini, non già della feccia del volgo,... ma si vogliono scegliere d'infra i migliori, che siano sani, arditi, robusti, sul fiore dell'età.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 504: Nè vogl'io già con fiero Sguardo il fiore aduggiar de' bei vostr'anni, Nè a supplicio severo, ec.
Esempio: Leopard. Poes. 84: Nel fior degli anni estinta, Quand'è il viver più dolce.
Esempio: E Leopard. Poes. appr.: Ma poco da vecchiezza si discorda Il fior dell'età mia.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 7: Ei si commise A stuol d'amici baldanzoso e vano, Che degli anni sul fior, quello che ascolta Tacer non sa, nè ciò che fece occulta.
Definiz: § XXXVIII. E Il più bel fiore degli anni o della vita, vale pure La giovinezza; e Il più bel fiore dell'anno, La primavera. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 63: Il vedermi lograr dei miglior anni Il più bel fiore in sì vile opra e molle, Tiemmi ec.
Esempio: Leopard. Poes. 77: Canti, e così trapassi Dell'anno e della vita il più bel fiore.
Definiz: § XXXIX. Fiore della verginità, e talora anche Fiori, della verginità, Fiore verginale o virgíneo, o solamente Fiore, parlandosi specialm. di donna, significa Integrità verginale, Verginità. Onde le maniere Torre ad alcuna donna il fiore della verginità, il fiore verginale, Cogliere, e simili, il fiore della verginità, il fiore verginale ec., vale Toglierle il suo stato verginale, Sverginarla. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 484: Non temendo, che alcuno meno nobile di lei corrompesse indegnamente li fiori della sua pura virginitade.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 13, 1: È tenuto di menarla, o di maritarla colui che toglie alla vergine il suo fiore?... Se le toglie il fiore essendo ella contenta, non è tenuto.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 30, 6: Se colui, che toglie il fior della verginità alla fanciulla, la debba togliere per moglie o maritarla, fu detto nel capitolo della lussuria.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 43: La vergine che 'l fior, di che più zelo, Che de' begli occhi e de la vita aver de', Lascia altrui corre, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 1, 55: E che 'l fior virginal così avea salvo, Come se lo portò dal materno alvo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 38, 82: Sempre serbando il fior virgineo salvo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 144: Vi giuro.... Ch'io non ho fatto a quella ninfa torto, E ch'innocentemente io colsi il fiore.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 45: Empia lusinga certo, iniquo inganno, Lasciarsi corre il verginal suo fiore.
Definiz: § XL. Fiore delle forze, della salute, e simili, vale La pienezza, e quasi Il colmo, delle forze ec. –
Esempio: Mont. Poes. 2, 178: Anch'io Trattai nel fiore delle forze il brando In crudeli battaglie.
Esempio: E Mont. Iliad. 11, 899: Oh quel fior m'avess'io d'anni e di forza, Ch'io m'ebbi allor, che ec.!
Definiz: § XLI. Giuoco del fiore, si disse un Giuoco fatto per mezzo di uno scherzo poetico; per cui, dicendo ad una donna ch'ella è un fiore, e rispondendo ella qual fiore sia, ripigliavasi dicendole, ch'ella è un tal determinato fiore, e vi si aggiungeva un motto gentile ed amoroso. E Fiore si disse anche allo stesso Scherzo poetico. –
Esempio: Red. Ditir. 21: Poscia dicendosi Fiori scambievoli, ec.
Esempio: E Red. Annot. Ditir. 118: Fiore in questo significato si è un breve scherzo in rima, che si costuma nelle veglie e ne' balli del contado, e comincia: Voi siete un bel fiore; a cui vien risposto: Che fiore?
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 13, 86: Ma quel [giuoco] che piacque più, fu quel del fiore, Perchè una d'esse a un pescator dicea: Tu se' un bel fiore. Ed egli, pien d'amore: Che fior son io, fanciulla? rispondea; Ed ella, co' begli occhi tutti ardore Guardandolo, diceva, e insiem ridea: Tu sei, se non isbaglio, un fior di pero; Dici d'amarmi, ma non dici il vero.
Definiz: § XLII. Primo fiore, e trovasi anche Primi fiori, e Fior novello, vale poeticam. La prima lanugine che al giovine spunta nel volto. Onde Spargere il volto, le guance, il mento, del primo fiore, Vestire, e simili, il volto, le guance, il mento, del primo fiore, Mettere dal mento il novello fiore, e simili, vale Essere nella prima gioventù. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 8: Nel vago tempo di sua verde etate, Spargendo ancor pel volto il primo fiore,... Viveasi ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 46: Federico, ch'ancor non ha la guancia De' primi fiori sparsa.
Esempio: Car. Eneid. 10, 499: E tu, Cidon, per le sue mani estinto, Misero! giaceresti a Clizio appresso, Tuo novo amore, a cui de' primi fiori Eran le guance colorite a pena.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 81: Turba di sagittarj e lanciatori, A cui non anco la stagion novella Il bel mento spargea de' primi fiori.
Esempio: Pindem. Poes. 6: Mettea dal mento appena il fior novello.
Definiz: § XLIII. Cacio fiore, dicesi una Sorta di cacio, detto così per esser fatto col fiore del cardo, ossia col presame, ed è di sapore assai più dolce di quello fatto col caglio. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 5, 68: Poi uova, maccheroni e caci fiori.
Esempio: Targ. Viagg. 3, 201: Col quale [presame] si fa il cacio dolce o cacio fiore, che riesce di sapore assai più dolce di quello fatto col caglio d'animale.
Definiz: § XLIV. Cavol fiore. –
V. Cavolfiore.
Definiz: § XLV. Fico fiore. –
V. Fico, § III.
Definiz: § XLVI. Fiore geometrico. –
Esempio: Narducc. Fior. Geom. trad. 1: Fiori geometrici si dicono in generale tutte quelle figure circonscritte da una qualche curva pel giro di qualche foglie, che si vanno allargando da un medesimo centro.
Definiz: § XLVII. Primo fiore, Lo stesso che Margheritina o Pratolina. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 961: Il bellis, scritto da Plinio, che noi in Toscana chiamiamo primo fiore.
Definiz: § XLVIII. A fior d'acqua, usato avverbialm., vale Alla o Sulla superficie dell'acqua; e A fior di terra, vale Presso alla superficie della terra: anche in locuz. figur. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 24, 2, 75: Già si è cavata la profonda fossa.... che ha a ricevere le fondamenta [della torre di Babele]; già elle son gittate; già la fabrica è a fior di terra, e comincia a spuntare.
Esempio: Segner. Mann. ott. 25, 1: Iddio rilascia i nostri debiti a noi con amore immenso, e noi a' prossimi nostri con limitato.... Iddio con tale animosità, che sprofondali in seno al mare, sì che più non tornino a galla;... noi con tal debolezza, che sempre restanci, per così dire, a fior d'acqua: tanto siam difficili a perderne la memoria.
Esempio: Menz. Sat. 12: Egli è ben altro che saper se il gelo Si faccia in rarefatto, o per concreto, O perchè stia a fior d'acqua in duro velo.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 182: Opra che in sè romita Quanto più stassi, e quanto più severo Industre verno l'inchiodò sotterra, Tanto più a fior di terra Dal gravido pensiero Esce.
Esempio: Magal. Donn. immag. 44: A fior d'acqua l'inesperte penne In sicuro cimento a scior gl'invita, Mentr'ella ec.
Esempio: Salvin. Georg. 1, 111: Spesso ancora vedrai stelle cadere Giù dal ciel.... Raggirarsi pagliucole sovente Per l'aere, e svolazzar caduche frondi, O a fior d'acqua notando scherzar piume.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 117: L'altra [zucca] più grave Or si perdea tra i flutti Della torbida piena, Ora a fior d'acqua si mostrava appena.
Esempio: E Fiacch. Fav. 1, 122: Onde venne [il pesce] a fior d'acqua assai vicino Al verde lido, ove l'ontan sorgea.
Esempio: Fosc. Poes. C. 72: A fior dell'immensa onda raggiante Ardian mostrarsi a mezzo il petto ignude Le amorose Nereidi oceanine.
Definiz: § XLIX. A fior di labbra, coi verbi Bevere a fior di labbra, Gustare a fior di labbra, e simili, vale Tanto o quanto, Accostando solo alle labbra il vaso.
Definiz: § L. E figuratam., coi verbi Dire a fior di labbra, Promettere a fior di labbra, Offrire a fior di labbra, Invitare a fior di labbra, e simili, vale Con parole poco espresse, Senza dire intero il proprio sentimento; ed altresì Con una certa freddezza, Poco di cuore.
Definiz: § LI. E A fior di sangue, col verbo Ferire a fior di sangue, trovasi per Leggerissimamente, In pelle in pelle. –
Esempio: Red. Poes. 211: Ferimmi un giorno, e non a fior di sangue, Ma nel profondo penetrò del cuore, Quel sì maligno e sì terribil angue Ch'è tutto rabbia, e pur si chiama amore (qui in locuz. figur.).
Definiz: § LII. In fiore, e talora anche In fiori, propriamente detto di pianta, vigna, e simili, vale Nello stato di sua fioritura; e usasi col verbo Essere, espresso o sottinteso. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 125: Quando la fava è in fiore, l'acqua massimamente desidera; ma quando è sfiorita, ama secco.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. R. 18 t.: Altri sono che comperano la biada in erba, le vigne in fiori, quando elle sono di bella mostra.
Esempio: Domen. Plin. 708: Il timo bisogna che si colga in fiore, e si secchi all'ombra.
Esempio: Soder. Coltiv. 40: Giova assai l'alleggerirle di pampani,... purchè non si faccia questo quando sono in fiori; che allora faran loro nocumento troppo le pioggie.
Esempio: E Doder. Cult. Ort. 105: Le fave bramano l'acqua grandemente quando sono in fiore, e perciò è bene sementarlo di buon'ora, che non vadano al fiore.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 36: Al principio di questo mese (di maggio) comincia il grano a essere in fiori e spigare.
Esempio: Magal. Lett. scient. 96: Passar la mattina a levata di sole sotto vento a un ginestreto tutto in fiore.
Definiz: § LIII. Figuratam. e poeticam. detto di persona, vale In gioventù. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 175: Ti parria vecchia (la moglie) essendo anco tu in fiore.
Esempio: Car. Eneid. 3, 777: E d'anni eguale A te, del pari or saria teco in fiore.
Esempio: Dav. Tac. 1, 104: Se alcuni.... lacrimeranno, che io in tanto fiore, scampato da tante guerre, per frode d'una malvagia sia spento, voi allora potrete lamentarvene in senato.
Definiz: § LIV. E pur figuratam., vale In prospero stato, In auge. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 311: A quelli che sono in fiore la turba degli amici dintorno siede.
Esempio: Cavalc. Pungil. 56: Non vi indegnate se li mali uomini sono in fiore, e voi siate oppressi.
Definiz: § LV. E con lo stesso senso, detto di cose, condizione, stato, e simili. –
Esempio: Domen. Plin. 114: Annone capitano de' Cartaginesi, nel tempo che le lor cose erano in fiore, fu mandato a intendere il circuito dell'Africa.
Esempio: Car. Eneid. 2, 150: Infin ch'ei visse e fu 'l suo stato in fiore, Fioriro anco i miei giorni.
Definiz: § LVI. In fiore, parlandosi di cibi, pietanze, e simili, ed usato col verbo Essere o Prendere in fiore, vale Nel suo vero punto di cottura: comunem., In punto. –
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 1, 16: Finiamola meglio in cucina. Z. Sì, intorno a quei piccion grossi, che dovrebbono essere in fiore.
Definiz: § LVII. E In sul fiore a far checchessia, si usò per Sul buono, Sul forte, di farlo. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 139: E certo eglino erano quel dì vincenti i Ghibellini, e avrebbono cacciato fuori quegli caporali di parte Guelfa,... come eglino erano in su 'l fiore a vincere la terra. Ma piacque a Dio,... che ec.
Definiz: § LVIII. Andare a fiore, o come anche trovasi, al fiore, detto di pianta, vale lo stesso che Fiorire. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 105: È bene sementarle (le fave) di buon'ora, che non vadano al fiore.
Definiz: § LIX. Andar di frutto in fiore, pur detto di pianta, vale Fare molti fiori, e pochi o punti frutti; che comunem. dicesi Andar tutto in fiori. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 144: Quasi ciascuno anno di frutto se ne vanno in fiore (certe viti), non sofferenti in alcun modo il mollume.
Definiz: § LX. Esser fiori e baccelli o Mostrarsi fiori e baccelli. –
V. Baccello, §§ IV, V, VI.
Definiz: § LXI. Far ghirlanda d'ogni fiore, dicesi in modo proverbiale per Scegliere giudiziosamente le cose migliori e più appropriate al fine che ci proponiamo: e contrapponesi a Fare fascio d'ogni erba. –
Esempio: Car. Apol. 28: L'opinion mia non è che si faccia fascio d'ogni erba, ma sì ben ghirlanda d'ogni fiore.
Definiz: § LXII. Portare il fiore sopra gli altri, trovasi detto per Avanzarli in virtù, valore, e simili. –
Esempio: Cont. Ant. Cav. 18: De l'allegrezza de lui vedere e de l'amore ch'a lui aveano, piangeano, dicendo ad alto li pluosori: Quelli porta el fiore supra tutti ei melliori; e: Quelli è la speranza e la defensione nostra.
Definiz: § LXIII. Tenere i fiori, pur detto di pianta, vale Allegarli. –
Esempio: Pallad. Agric. 151: Se l'erba non tiene i fiori, mischia urina vecchia per egual misura con acqua, e tre volte l'anno infondi le radici.
Definiz: § LXIV. Venire in fiore, lo stesso che Fiorire. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 278: Il sesamo.... che si sementa d'estate, viene in quaranta dì in fiore.
Definiz: § LXV. Un fiore non istà bene a tutti, o Un mazzo di fiori, vale un quattrino, ma non istà bene a tutti un mazzo di fiori non istà bene a tutti: ed anche: Belli sono i fiori, ma in mano di tutti non istanno bene; dicesi proverbialm., a significare Che non ogni ornamento s'addice ad ognuno. –
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 262: Belli sono i fiori e vezzosi; ma, come dice il proverbio, in mano di tutti non istan bene.
Esempio: Fag. Rim. 1, 250: Non tutto quel che usa, a tutte è buono; Nè a tutte bene sta, benchè un quattrino Costi, un mazzo di fiori o dìasi in dono.
Definiz: § LXVI. Un fior non fa primavera, o Un fior non fa ghirlanda. Proverbio, il quale significa: Che un solo caso non basta a porre la regola, od anche Che un solo fatto non è sufficiente a costituire la qualità di una persona. –
Esempio: Car. Comm. 79: Tutta volta un fior non fa primavera. Giunt. Eseq. Buonarr. 42: Sì come un fiore non fa primavera, così non fa eccellente un uomo una sola azione.
Esempio: Giacomin. Lez. II, 2, 265: Una licenza usata de' mill'anni un tratto,... non dee far regola, conio nè anco un fiore, secondo il nostro proverbio, fa primavera.
Definiz: § LXVII. Pure in proverbio: Ne' fiori cova la serpe, dicesi a significare Che sotto belle apparenze sta nascosto il pericolo o l'insidia.