Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ESSERE.
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ESSERE.
Definiz: Tema secondo. Serve di Ausiliario a tutti i verbi Attivi, quando si adoperano passivamente, ovvero con valore sia reciproco, sia appropriativo, e simili; ai Neutri passivi, e alla maggior parte dei Neutri: e come tale si coniuga, in ogni persona di ogni suo tempo, col participio passato di essi verbi. Ne daremo esempj di ogni specie.
Definiz: § I. Coniugasi col participio passato di un verbo Attivo, e serve a comporre tutti i tempi della corrispondente voce passiva, non avendo questa nella nostra lingua una sua propria e particolar forma. –
Esempio: Giamb. Tull. Rettor. 143: Il detto suo non è creduto, ma ènne fatto beffe e scherne.
Esempio: Dant. Parad. 20: Io veggio che tu credi queste cose, Perch'io le dico; ma non vedi come: Sì che, se son credute, sono ascose.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 69: La famiglia sua fu presa; gli atti furono stracciati.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 71: Se se' tentato, ed ètti dato lo stimolo della carne, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 174: Senza essere stati sentiti, prestamente alla marina n'andarono.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 200: Acciò che io di là vantar mi possa che io di qua amato sia dalla più bella donna che mai formata fosse dalla natura.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 212: Quivi.... io fui da tutte benignamente ricevuta ed onorata sempre.
Esempio: E 4, 20: Per certo chi non v'ama, e da voi non disidera d'essere amato, ec.
Esempio: Varch. Stor. 2, 320: Dubitavano di non essere.... acerbissimamente afflitti e perseguitati da lui.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 347: La Signoria gli fece intendere che.... gli sarebbe tagliata la testa.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 39: Egli mai non vide la Scizia, nè mai fu preso d'amore.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 86: Chi fia di noi ch'esser sepulto schivi Ove i membri di Dio fur già sepulti?
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 321: E una temerità così enorme sarà poi creduta un fallo di agevole remissione?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 193: Furono avvertite ch'era in tavola.
Definiz: § II. In proposizioni coordinate, talora, dopo la prima, l'Ausiliario si tace; e ciò anche quando ci sia trapasso da un numero all'altro, o da un genere all'altro. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 13: Le porte furono aperte, anzi spalancate, le soglie rotte, gli stipiti fracassati, gli arpioni cavati de' gangheri.
Esempio: Dav. Scism. 365: Furono queste giustizie fatte alli quattro di maggio:... e, a maggior terrore di tutti, alla porta de' Certosini i quarti del Priore confitti; e mandati due laici a svolgere i giovani ad ubbidire al re: ma tenendoli i vecchi, tre di loro.... furon fatti stare undici dì ritti e fermi con catene a collo, braccia e gambe: e alli 17 di giugno portati in ceste per Londra, alle forche impiccati, tagliato il canapo subitamente, strappate loro le vergogne, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 246: La porta fu sfondata, l'inferriate svelte.
Definiz: § III. E usato in modo impersonale. –
Esempio: Dant. Conv. 238: Poichè è veduto come la primaia, ec.
Esempio: Strin. Cron. 100: Siccome è detto di sopra, per divisa antichissima, della quale non si troverebbe memoria, le tre botteghe ec.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 210: Èssi detto oggi in corte, come quelli di Camerino hanno saccheggiato un castello della Chiesa.
Esempio: Tass. Gerus. 15, 40: A voi per grazia, e sovra l'arte e l'uso De' naviganti, ir per quest'acque è dato.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 24: Fu detto che potevano, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 478: L'essersi saputo per certo, che il cardinale veniva anche da quelle parti.
Definiz: § IV. Serve pure a formare i tempi composti dei verbi Attivi, adoperati sia con valore reciproco, sia con valore appropriativo, e di quelli che si usano con le particelle pronominali. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 223: Essendosi accapigliati, e avendosi percossi insieme due cherici, lo santissimo patriarca gli scomunicò.
Esempio: Burch. Son. 2, 3: Siansi azzuffati colle gatte.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 118: Noi ci eravamo immaginati.... che ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 32: Egli ha scritto A mio padre più volte, ed egli a lui, Tanto che, senza essersi mai veduti, Egli hanno fatto un'amicizia grande.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 162: Come di' tu, eh? tu te la sei rimessa Così tra' denti.
Esempio: Fag. Comm. 4, 306: Se fussero state spade, me le sarei divorate.
Esempio: E Fag. Comm. 6, 112: Ti sei mangiato ogni cosa, di' il vero.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 64: Date io m'era per te tante premure, E tu mi avevi a far queste figure?
Definiz: § V. Adoperasi pure a formare i tempi composti dei Neutri passivi. –
Esempio: Leggend. SS. Cosm. e Dam. 27: Il diavolo.... s'era converso in serpente.
Esempio: S. Cater. Lett. 2, 494: Cristo.... èttisi dato in cibo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 2: Or vedi quel ch'a Pinabello avviene Per essersi portato iniquamente.
Esempio: Cas. Pros. 3, 83: Il Duca di Somma si è contentato di pigliar disagio d'andare in Francia per amor mio.
Esempio: Car. Lett. Farn. 3, 114: Mi sono in ultimo rimesso alla volontà di sua Signoria illustrissima, e ceduto ai maggiori.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 99: Noferi suo padre Si è adirato seco.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 21: Io mi sono affaticato di dare altrui piena contezza della dottrina platonica.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 123: Egli avea perdonato agli uomini, che per la fede si fossero congiunti a questo divin suo Figliuolo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 496: Bisognerebbe.... essersi trovato al punto. Appena ebbe proferite queste parole,... s'accorse d'essersi lasciato troppo vincere dalla stizza.
Definiz: § VI. E forma i tempi composti della maggior parte dei Neutri, e di quelli adoperati in forma di Neutr. pass. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Ma poi ch'io fui al piè d'un colle giunto,... Guarda' in alto.
Esempio: E Dant. Inf. appr.: La paura,... Che nel lago del cor m'era durata La notte, ch'i' passai con tanta pieta.
Esempio: E Dant. Purg. 24: Femmina è nata, e non porta ancor benda.
Esempio: E Dant. Conv. 111: Manifesto è, lui (il Volgare italiano) essere concorso alla mia generazione.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 174: E poichè parte della notte fu trapassata, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 75: Sicuramente gli dite che io... questo v'abbia detto, e siamevene doluta.
Esempio: Orig. Omel. volg. 285: Ogni consiglio era perito, e ogni speranza t'era venuta meno, e solamente il piagnere t'era rimaso.
Esempio: Cellin. Vit. 327: Di già era cominciato a rinnovare le diavolerie della guerra.
Esempio: E Cellin. Pros. 295: Benvenuto Cellini,... umilmente espone, come nella casa dove egli è abitato ed abita, ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 88: O messer Cammillo, i' sono Venuto a ber di quel buon vin, che voi Mi dicevate a Siena.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 121: Sendo seguita la cosa nel modo Che ell'è seguita, ec.
Definiz: § VII. E con ellissi dell'Ausiliario, tanto con Neutri passivi, quanto con Neutri, anche in proposizione coordinata con altra in cui faccia da ausiliario Avere. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 195: Di quanti Re e figliuoli di Re.... si legge, aver lasciate le ricchezze loro, gli onori e le segnorie, e iti alla penitenzia e ai diserti, ec.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 4: Poichè ebbono udita la messa e istati in orazione infino a terza, il prete ec.
Esempio: Segner. Pred. 79: Che mai tu non hai fatto per maltrattarmi? tu vilipeso il mio nome, tu calunniati i miei servi,... tu giunto in sino a bestemmiare villanamente il mio sangue.
Definiz: § VIII. Con verbi così Neutri come Neutri passivi adoperasi, e più che altro poeticam., il tempo composto in vece del corrispondente tempo semplice. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Allor fu la paura un poco queta.
Esempio: E Dant. Inf. appr.: Mentre ch'io rovinava in basso loco Dinanzi agli occhi mi si fu offerto Chi per lungo silenzio parea fioco.
Esempio: E Dant. Inf. 23: Io fui nato e cresciuto Sovra il bel fiume d'Arno alla gran villa, E son col corpo ch'io ho sempre avuto.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 202: Costui subito fu mosso, e intrò in Siena.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 285: Credo che sia lo meglio che noi diamo la battaglia a questo pagliaio, e facciamo ragione che sia un castello; e come faremo qui, così faremo a Matelica: e così si furono accordati.
Definiz: § IX. E finalmente serve a coniugar sè stesso, prendendo il participio passato del verbo Stare. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 177: Nella Grecia la filosofia non sarebbe stata in tanto onore, s'ella ec.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 75: Sicuramente gli dite, ch'io sia stata quella che questo v'abbia detto.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 166: Se mai si risapesse, che noi fossimo stati, noi saremmo a quel medesimo pericolo, che è Aldobrandino.
Esempio: Stef. March. Istor. 2, 14: Essendo state molte piove, ed i fiumi cresciuti,... Arno ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 360: È ei stato così sempre, o hannolo Cavato fuor di sè gli umori?
Esempio: Nell. Iac. Torment. 2, 10: Chi è stato quel temerario, quell'impertinente? Di' su, chi è stato?
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 46: Io gli risposi: io sono stato quello Che il vostro libro, ec.