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Dizion. 5° Ed. .
FORTE,
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pag.365
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FORTE, Definiz: | in forza di Sost., vale Chi è coraggioso, valoroso, prode. – |
Esempio: | Giamb. Lat. Tes. 149 t.: La mano del forte ha signoria, e la mano del codardo serve altrui. | Esempio: | Cic. Opusc. 142: Adunque vedi che i giusti grandemente si dogliono delle cose non giuste, e i forti delle cose pigre e deboli, e i temperati delle fornicazioni. | Esempio: | Tass. Gerus. 2, 3: Darà il ciel, darà il mondo ai forti aiuto. | Esempio: | E Tass. Gerus. 20, 54: Assimiro di Meroe infra l'adusto Stuol d'Etiopia era il primier de' forti. | Esempio: | E Tass. Dial. 3, 8: Quelle [operazioni] che fa il.... forte, esponendosi a' pericoli de la guerra. |
Esempio: | Giacomin. Nobilt. lett. 41: L'operazioni del forte sono evidenti, e la grandezza loro è manifesta; ma le contemplazioni del savio sono ascose nella mente del savio. | Esempio: | E Giacomin. Nobilt. lett. appr.: Perchè l'azioni del forte risguardano il benefizio della città, meritamente sono più onorate, e sono più onorabili. |
Esempio: | Mont. Poes. 1, 40: Fra la polve di Marte e le vicende Ti sfida il forte, che ne' rischj indura. |
Esempio: | Leopard. Poes. 42: E sarà il nome degli egregi e forti Pari mai sempre ed uno Con quel de' tardi e vili. | Esempio: | Manz. Poes. 92: E il premio sperato, promesso a quei forti, Sarebbe, o delusi, rivolger le sorti, ec. |
Definiz: | § I. Per Chi ha molta potenza, e più particolarmente Chi è potente in armi. – |
Esempio: | Giord. Op. 2, 86: Gridò il perpetuo grido de' forti: Tutto è de' forti. |
Definiz: | § II. Il Forte, posto assolutam., è locuzione biblica che si applica a Dio. – | Esempio: | Martin. T. V. 13, 91: Un pargoletto è nato a noi,... ed ei si chiamerà per nome l'Ammirabile, il Consigliere, Dio, il Forte, il Padre del secolo futuro, il Principe di pace. |
Definiz: | § III. E detto di cosa, vale La parte forte, resistente, o più forte, più resistente, di checchessia. |
Definiz: | § IV. Onde i Calzolai chiamano Forte Quel pezzo di cuoio che veste internamente il quartiere della scarpa sino ad una certa altezza. |
Definiz: | § V. Forte, dicesi anche La parte più folta d'un bosco, d'una macchia, e simili. – | Esempio: | Soldan. Sat. 53: Però non ti curar d'andare a caccia Per certi forti dietro al Geometra, Che con minuzie il tuo cammino impaccia (qui in locuz. figur.). | Esempio: | Red. Esp. nat. 109: Quando i cervi han gettato l'armadura delle corna vecchie,... procurano di star nascosti o rimpiattati più che possono nel forte del bosco. |
Definiz: | § VI. In senso figurato, vale Ciò che costituisce la maggiore e miglior parte, la parte principale di checchessia; ed applicasi tanto a cose materiali, come a traffici, affari, e simili. – | Esempio: | Frescobald. Viagg. 13: Quivi missono le àncore in mare, e compierono la sua carica; che il forte erano panni lombardi, ariento in verga, rame, olio e zafferano. | Esempio: | E Frescobald. Viagg. 16: Quivi si ricoglie il forte della Romania, che si navica per lo mondo, ec. | Esempio: | Mazz. Lett. 2, 211: Con grande pena d'animo, e molto malvolentieri mi disse il forte t'ho scritto. |
Esempio: | E Mazz. Lett. 2, 226: Io fo tutto 'l forte qui de' suoi fatti che portano; e perchè da lui non cerco oro nè argento, ma amore. |
Esempio: | Macingh. Strozz. Lett. 170: Credo per insino a l'Ognissanti piglierà partito del forte delle terre da Quaracchi. | Esempio: | Vespas. Vit. Uom. ill. 16: De' cibi non voleva se non una vivanda sola, ed il forte era lesso, e mangiava secondo n'aveva voglia. |
Esempio: | Sassett. Lett. 31: Vi se ne manda questo giorno il bilancio acciò lo veggiate e diate,... acciò che dopo lo averlo tanto desiderato, possa vedere in che termini restino queste cose vostre di qui; il forte delle quali consiste, come potrà vedere, e voi anche, nel venire su qualche cosa di quelli maladetti beni e cambj. |
Definiz: | § VII. E per La parte più importante, più rilevante d'una questione, d'un ragionamento, dimostrazione, e simili. – |
Esempio: | Magal. Lett. At. Ded. 8: Sono però così poche [lettere], che appena s'entra nel forte dell'assunto. |
Definiz: | § VIII. Pur figuratam. dicesi per La maggior parte di un ordine di persone, di un esercito, d'un'accolta di gente, e simili. – | Esempio: | Uzzan. Prat. Merc. 157: Il forte de' comperatori sono Genovesi. Dove il Papa va, sempre è caro di danari;... imperocchè il forte de' cherici, ch'ànno i danari in su i banchi, gli vogliono contanti per portargli con loro. | Esempio: | Pitt. I. Istor. fior. 51: Non mancava già la nuova Signoria, stata di già creata (il forte, di Frateschi), di fargli ogni favore. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 71: I fanti ordinò parte entrassero per lo piano ne' boschi, parte guadagnassero l'argine. Il più forte lasciò a sè, il rimanente a' legati. |
Definiz: | § IX. Ed altresì figuratam. Il forte di checchessia, dicesi a significare Il colmo di esso, ed altresì Il momento più grave. – | Esempio: | Salvin. Disc. 1, 16: Questa (la speranza), cieca, volubile, leggiera, sul più bello ne tradisce, e nel forte medesimo ci abbandona, ec. | Esempio: | E Salvin. Disc. 1, 95: Un adirato, considerato ne' suoi moti, e nel colmo e nel forte dell'ira, potrebbe servire d'un possente ammaestramento. | Esempio: | Bottar. Dial. 186: Abbandonò la professione e la vita nel fior degli anni, e quando era nel forte e nell'auge dell'eccellenza. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 20: Questo nome fu nella mente di don Abbondio come, nel forte d'un temporale notturno, un lampo che illumina momentaneamente. | Esempio: | E Manz. Prom. Spos. 264: A guisa di cavalloni intorno a una nave che avanza nel forte della tempesta. |
Definiz: | § X. Dicesi anche per Ciò in cui alcuno più vale, più riesce, più mostra la sua valentia; e più spesso usasi nelle maniere Essere il mio, il suo, il tuo, forte, e simili. – |
Esempio: | Baldin. Decenn. 5, 121: Fu il suo più forte la prospettiva e 'l dipignere architetture, paesi, anticaglie ec. | Esempio: | E Baldin. Decenn. 6, 355: Il forte di questo artefice fu una maravigliosa e non mai più così bene praticata imitazione del naturale ne' diversi accidenti che cagionano le vedute del sole. | Esempio: | Magal. Lett. fam. 2, 35: Questo della puntualità e dell'onore è il mio forte. |
Esempio: | E Magal. Lett. fam. 2, 61: Pietro da Cortona,... conoscendo il suo forte e il suo debole, sapeva quel ch'egli era capace di fare e non fare. |
Esempio: | Fag. Rim. 1, 62: Non è il mio forte no di fare il bello Col lucco sul codione, nè di stare In panciolle sonando il campanello. | Esempio: | Bottar. Dial. 264: Chi commette i quadri e dà i pensieri a i pittori, dovrebbe conoscere dove consiste individualmente il forte di ciascun pittore, per mettergli tra mano cosa dove si potesse far più onore. | Esempio: | Martin. T. V. 12, 194: Il suo forte consiste nelle opere di giustizia. | Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 71: Ma il suo forte fra tutti era la prosa. |
Definiz: | § XI. Dicesi anche per Sapore od Odore forte, e applicasi più spesso al vino e al latte, nelle maniere Pigliare il forte o Prendere il forte, Saper di forte, e simili. – | Esempio: | Med. L. Beon. 3, 126: E sempre suda, e sa un po' di forte. | Esempio: | Soder. Coltiv. 88: Questi [vini] bisogna bergli più presto, perchè v'è dubbio che piglino 'l forte. | Esempio: | E Soder. Coltiv. 110: Cacciando sopra i raspi delle vinacce, quando.... han preso il forte, una gran quantità d'aceto buono,... s'averà aceto ottimo. | Esempio: | Magazzin. Coltiv. 62: A poco a poco la vinaccia, riscaldando, piglierà il forte. |
Esempio: | E Magazzin. Coltiv. appr.: Ma s'avvertisca di non lasciar passare il fervore del forte, perchè ec. | Esempio: | Targ. Rag. Agric. 179: Subito, finita di fare la forma del cacio [marzolino], si sala dalla parte di sopra con sale asciutto, e in capo ad un'ora si rivolta, e si sala nella superficie che era restata di sotto;... e se non si salasse, piglierebbe il forte. | Esempio: | Paolett. Oper. agr. 2, 436: Conviene.... solo premerne con piccoli ammostatoj la superficie (delle vinacce), affinchè si mantenga umida, e non prenda il forte. |
Definiz: | § XII. Term. della Musica. Quel congegno del pianoforte, che mosso dal respettivo pedale, toglie lo smorzo alle corde percosse, cosicchè queste abbiano la loro piena vibrazione. E così anche chiamasi il Pedale stesso. |
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