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Dizion. 4° Ed. .
PARLARE
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pag.495
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PARLARE.
Definiz: | Sust. L'Atto del parlare, e la Parola stessa. Lat. sermo, verbum. Gr.
λόγος, ἔπος. |
Esempio: | Bocc. introd. 29. Nè ancora dar materia agl'invidiosi ec. di diminuire in niuno
atto l'onestà delle valorose donne con isconci parlari. |
Esempio: | Albert. cap. 10. Li sozzi parlari corrompon li buoni costumi. |
Esempio: | Coll. SS. Pad. Se noi saremo vinti da pigrizia, ovvero negligenza, o occupazione
ne' vizi, e ne' gloriosi parlari. |
Esempio: | Dant. rim. 23. Così nel mio parlar voglio esser aspro, Com è negli atti questa
bella pietra. |
Esempio: | Petr. canz. 18. 2. Dipoi Ch'i' vidi quel, che pensier non pareggia, Non che
l'agguagli altrui parlare, o mio. |
Esempio: | Dittam. 1. 24. Che 'l parlar m'è più bel, quanto è più chiaro. |
Esempio: | But. Purg. 22. 2. Continovò ec. lo suo parlare lodando la frugalità.
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Esempio: | Boez. Varch. 4. 7. Vuoi tu dunque ec. che noi ci accostiamo alquanto a' parlari
del volgo ec. |
Esempio: | Bemb. Asol. 2. 83. L'uno all'altro scherzevolmente ritornando le vaghe rimesse de'
vezzosi parlari. |
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