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1) Dizion. 5° Ed. .
BECCO
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BECCO.
Definiz: Sost. masc. La parte ossea della bocca degli uccelli, detta anche Rostro.
Da bec, antichissima voce celtica, come attesta Svetonio. –
Esempio: Dant. Purg. 32: Beato se', Grifon, che non discindi Col becco d'esto legno dolce al gusto.
Esempio: Vill. G. 12: Venne.... una colomba, che in becco l'addusse [la cresima] al beato Remigio.
Esempio: Petr. Rim. 2, 67: Una strania fenice.... Volse in se stessa il becco Quasi sdegnando, e 'n un punto disparse.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 198: E questo detto, le penne ed i piedi e 'l becco le fe', in testimonianza di ciò, gittare avanti.
Esempio: Car. Mattacc. 22: Arruota il becco [il gufo], infuoca gli occhi, aggrotta Le ciglia, arruffa il pelo, arma gli unghioni.
Definiz: § I. Per similit. Bocca. –
Esempio: Sacch. Rim. M. 311: Se dicon venir pioggia, allor vien secco, Avendo ritto il becco Sempre a mentir.
Esempio: Not. Malm. 2, 688: Pigliandosi la voce becco, che vuol dire il rostro degli uccelli, per la bocca dell'uomo.... Gli spagnuoli, la faccia dell'uomo dicono rostro, da quello degli uccelli.
Definiz: § II. Per la Punta del naviglio, detta anche Rostro. –
Esempio: Lucan. volg. V. 3: Come fu questore, andò all'uffizio in uno luogo.... che era quasi figurato come becco di nave, e in quello luogo sono i becchi delle navi affricane quando Cartagine fue presa.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 166: Trovò la gentil giovane con quella poca compagnia che avea sotto il becco della proda della nave, tutta timida star nascosa.
Definiz: § III. Becco dicesi anche l'Estremità appuntata di checchessia. –
Esempio: Bern. Orl. 16, 45: Una trave ho vist'io che ne fa lame O piastre, ed ha di ferro in cima un becco.
Definiz: § IV. Per quella Parte delle campane da stillare, o d'altro vaso, ond'esce il liquore, e che più comunemente dicesi Beccuccio. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 277: L'acqua si riceve in alcun altro vasel di vetro, sotto 'l becco della campana ordinato.
Definiz: § V. Becco, parlandosi della penna da scrivere, dicesi alla Punta divisa in due parti dallo spacco che vi si fa col temperino.
Definiz: § VI. Becco di civetta, chiamasi in Architettura un Membro della cornice, per la somiglianza che ha col rostro della civetta. –
Esempio: Casott. Mem. Impr. 279: Ma la fascia che serve di zoccolo, e quello che chiamano, con voce propria dell'arte, il becco di civetta, che ricorrendo intorno al piano della mensa la circonda e tiene ad esso unita la tovaglia, sono d'argento.
Definiz: § VII. A becco rotto, posto avverbialm., vale A ribocco, In gran copia, presa la espressione dal becco dei vasi quando si rompe. –
Esempio: Tocc. Lett. 131: Non so se voi sappiate che il sangue vien fuori ora a becco rotto.
Definiz: § VIII. A strappa becco. –
V. A strappabecco.
Definiz: § IX. Aver paglia in becco, dicesi di chi col suo fare e a certi indizj mostra di sapere in qualche affare quel che altri non sa, o di essere preoccupato da qualche occulto disegno. –
Esempio: Varch. Suoc. 3, 4: Costui ha paglia in becco; io farò anch'io fuoco nell'orcio da qui innanzi.
Esempio: Grazz. Comm. 240: Io so che voi avete paglia in becco.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 27: Tirinto dico, Che sempre ha paglia in becco, uova, o pippioni.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 536: L'arebbe paglia in becco; similitudine presa per avventura dalle rondini;.... e vuol dire aver fine e disegno particolare, o essersi già fornito e provvisto, non potendo in chi ha paglia in becco capirvi altra roba.
Definiz: § X. Dar di becco in checchessia, vale Batterlo col becco, e anche Divorarlo col becco. –
Esempio: Dant. Purg. 23: Ecco La gente che perdè Gerusalemme, Quando Maria nel figlio diè di becco (qui per similit.).
Esempio: Sacch. Op. div. 255: Se vede [il nibbio] gli figliuoli ingrassare nel nido, dà loro tanto di becco nelle costole, che dimagrano.
Definiz: § XI. Dar di becco, figuratam., vale anche Fare il saccente, Criticare, Censurare. –
Esempio: Rossell. Arezz. Son. 70 t.: Non mi sentendo tal da dar di becco Nel facondo tuo ingegno alto e gentile.
Esempio: Varch. Ercol. 87: Dar di becco in ogni cosa, è voler fare il saccente e il satrapo, e ragionando d'ogni cosa, fare il Quintiliano o l'Aristarco.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 257: Ecco mogliama: Lasciami levar via, chè la vorrebbe Darci di becco.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 246: E quegli sputatondo, per parer savi a credenza, danno di becco, scimuniti, in tutte le opere di poeta celebre.
Definiz: § XII. Dirizzare il becco agli sparvieri. –
V. Sparviere.
Definiz: § XIII. Far il becco all'oca. –
V. Oca.
Definiz: § XIV. Immollare il becco, vale Bere del vino, che più comunemente dicesi Mettere il becco in molle. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 163: E disse: come il becco un poco immollo, Sicuro vo per boschi e per padule.
Definiz: § XV. Mettere il becco in molle, Porre il becco in molle, e anche Tenere il becco in molle, dicesi in ischerzo per Bere del vino. –
Esempio: Med. L. Beon. 3, 123: Io me n'avveggo ben perch'ei balena; Volentier de' tenere in molle il becco.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 7: Quand'ei fu pieno alfin chiese da bere; E poich'elli ebbe in molle posto il becco, Figliuoli, disse ec.
Esempio: Not. Malm. 2, 688: Messe il becco in molle, vuol dir bevve: pigliandosi la voce becco, che vuol dire il rostro degli uccelli, per la bocca dell'uomo.
Definiz: § XVI. Mettere il becco in molle, si dice altresì del Ciarlare a sproposito di cose che non ci appartengono, o, come anche dicesi, Mettervi la bocca fuori d'ogni convenienza. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 5, 2: Per le cose de' grandi.... Mettere 'l becco 'n molle Ogni gazzera ardisce, ogni cuculio (qui locuz. figur.).
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 2, 140: Alludendo al nostro volgar detto Mettere il becco in molle, allorchè prendiamo a ragionare di ciò che a noi non conviene, e con quelli con cui non abbiamo diritto di tenerne proposito.
Esempio: Lam. Dial. 8: Anche voi volete mettere il becco in molle in quello che non vi tocca.
Definiz: § XVII. Mettere il becco in una cosa, usasi nello stesso significato. –
Esempio: Fag. Comm. 3, 134: Anche costui ci ha voluto mettere il becco.
Esempio: Paolett. Op. agr. 2, 292: Da che si vede che volete mettere il becco per tutto, voi correte rischio di sentirvelo [il sale fiorentino] cader sulla pelle stemperato in un ranno bollente.
Definiz: § XVIII. Dal becco vien l'uovo, proverbio che vale: Chi ben si nutre ingrassa; presa la similit. dalla gallina che fa molte uova quando ha bene da beccare.