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1) Dizion. 5° Ed. .
FORTE,
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FORTE,
Definiz: in forza di Avverb., vale Fortemente, Con forza, Gagliardamente, Vigorosamente. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Allor soffiò lo tronco forte, e poi Si convertì quel vento in cotal voce.
Esempio: E Dant. Inf. 32: Legno con legno spranga mai non cinse Forte così, ond'ei, come duo becchi, Cozzaro insieme.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 114: Se dice, che battè altrui, domandi se fu piano o forte.
Esempio: Petr. Rim. 2, 65: Una Fera m'apparve.... Cacciata da duo veltri;... Che l'uno e l'altro fianco Della fera gentil mordean sì forte, Che 'n poco tempo la menaro al passo.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 74: Tenendo forte con amendue le mani gli orli della cassa,... pervenne al lito.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 170: E così dicendo, i cani, presa forte la giovane ne' fianchi, la fermarono.
Esempio: E Bocc. Filoc. 596: Ascalione, tratta la spada, il ferì sopra il sinistro omero sì forte, che di poco non lo braccio con tutto lo scudo gli mandò a terra.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 3: Sendo combattuti forte dai Visigoti, e non avendo rimedio, furono da Bonifazio.... chiamati che venissero a occupare quella provincia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 85: Mentre intesi a questa opera il battevan pur forte, sì che per la pena si stravolgea in diverse maniere.
Esempio: Bald. Vers. 87: E perchè forse Temea che qualche picciola festuca Chiuso le avesse i fori, in guisa il fiato Forte le diè, ch'a me parve, ec.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 27: E pure un tantin più forte ch'ei dava, onde il remo si finisse di schiantare, era negozio finito.
Definiz: § I. In locuz. figur., e altresì figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer sì forte, Che, come vedi, ancor non mi abbandona.
Esempio: E Dant. Conv. 190: E perocchè nelle bontadi della natura umana la ragione si mostra della divina, viene che naturalmente l'anima umana con quelle per via spirituale si unisce tanto più tosto e più forte, quanto quelle più appaiono perfette.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 54: La moglie non s'accostava al marito, e 'l figliuolo fuggia dal padre, e 'l fratello dal fratello: perocchè quella pestilenza, come sa chi l'ha veduto, s'appiccava forte.
Esempio: Giord. Op. 3, 113: Dio m'ha dato.... un'artiglieria che tira più lontano, tuona più lungo, e conquassa più forte de' cannoni.
Definiz: § II. E per A voce alta, In tuono elevato, Con clamore. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Maestro, che è tanto greve A lor, che lamentar gli fa sì forte?
Esempio: E Dant. Inf. 8: Non senza prima far grande aggirata, Venimmo in parte dove il nocchier, forte, Uscite, ci gridò, qui è l'entrata.
Esempio: E Dant. Purg. 17: Surse in mia visïone una fanciulla, Piangendo forte, e diceva.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 98: Andreuccio, non rispondendogli il fanciullo, cominciò più forte a chiamare.
Esempio: Poliz. Rim. C. 36: Chi mostra fochi, chi squilla 'l suo corno, Chi forte il chiama per la selva oscura.
Esempio: Vesp. Vit. Uom. ill. 475: Disselo forte in modo, che, sendovi più presenti, l'udirono.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 255: Ma che differenza è egli a dirlo forte, o desiderarlo in segreto?
Esempio: Grazz. Comm. 420: Imponendomi che io dicessi forte, e il vero d'ogni cosa, fui forzato a dir come la cosa stava.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 339: Ma dove poscia alzando più la voce, e' cominciò a gridar più forte, ve n'ebbe molti che.... spaventati si fuggirono.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 131: Nel quale [avvento] la nostra Madre Chiesa forte chiama.... il dolce Salvatore, che ne venghi a liberare il popolo suo (qui figuratam.).
Definiz: § III. E parlandosi di certi fenomeni naturali, vale Con gran rumore o fracasso. –
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 13: E tonò forte l'etere sereno.
Definiz: § IV. E per Prestamente, Rapidamente, Velocemente. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Ed ecco duo dalla sinistra costa Nudi e graffiati, fuggendo sì forte, Che della selva rompièno ogni rosta.
Esempio: E Dant. Purg. 21: E perchè andate forte, Se voi siete ombre, che Dio su non degni?
Esempio: E Dant. Purg. 24: Nè il dir l'andar, nè l'andar lui più lento Facea; ma ragionando andavam forte, Sì come nave pinta da buon vento.
Esempio: Stor. Nerbon. volg. M. 3 t.: Io temo che questa non sia gente che ci venga drieto per pigliarci, e per darci morte, e però.... cavalchiamo forte.
Esempio: Frescobald. Viagg. 66: Questi cammelli.... non sono mai istudiati, perchè più forte camminino, nè con busse, nè con grida.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 72: Che 'l suo destrier corre più forte.
Definiz: § V. Vale anche Assai, Grandemente, Molto. –
Esempio: Dant. Inf. 25: L'un per la piaga, e l'altro per la bocca Fumavan forte, e il fumo s'incontrava.
Esempio: E Dant. Parad. 11: Poscia di dì in dì l'amò più forte.
Esempio: Petr. Rim. 2, 263: E se mai dalla via dritta mi torsi, Duolmene forte, assai più ch'i' non mostro.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 30: Vide costui in camiscia e scalzo quivi sedersi, come detto è, tremando forte.... E Rinaldo sì forte tremando che appena poteva le parole formare, ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 282: Egli è forte a grado a Dio, e piacer delle parti.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 69: E biasimarongli forte ciò che egli voleva fare.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 191: L'amico si maravigliò forte, domandando per quello che ciò volea fare.
Esempio: Ghibert. Comment. 13: El frate fu orefice (ed ancora el padre), chiamato per nome frate Iacopo, e fu disegnatore, e forte si dilettava dell'arte della scultura.
Esempio: Belc. F. Pros. 4, 23: Io veggo un uomo di mirabile grandezza, bruno come Etiope, il capo del quale penetrava le nuvole, forte bruttissimo.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 12: Forte sdegnossi il Saracino audace, Ch'era di Solimano emulo antico.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 102: Levandosi Marzio per rispondere, il popolo, benchè forte tumultuasse, per reverenza di tanta virtù cedette, e prestò benigna udienza alle sue giustificazioni.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 3, 26: Questa lettera.... disnebbiò forte il cuor loro.
Esempio: Red. Lett. 3, 13: Su le 16 ore è rinfrescato forte.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 436: Noi dichiamo d'un che suda forte, andarsene in acqua.
Definiz: § VI. E con relazione a malato o malattia, vale Gravemente. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 259: Ella non è maritata, anzi è stata ed ancora è forte malata.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 487: L'Alessandra che fu di Lorenzo non ci è venuta, e non sento ci venga per ora; che è stata forte malata.
Definiz: § VII. E col verbo Dormire forte, vale Profondamente. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 62: Come che ciascuno altro dormisse forte, colui che colla Reina stato era non dormiva ancora.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 261: Avvisò.... d'andargli ad aprire, ed a starsi alquanto con essolui, mentre il marito dormiva forte.
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 20: Smonta in casa, va al letto e la consorte Quivi ritrova addormentata forte.
Definiz: § VIII. Vale altresì Violentemente, Impetuosamente; e con più lieve senso, In gran copia, parlandosi di fenomeni naturali. –
Esempio: Dant. Inf. 3: La buia campagna Tremò sì forte, che dello spavento La mente di sudore ancor mi bagna.
Esempio: E Dant. Inf. 19: Le piante erano a tutti accese intrambe; Perchè sì forte guizzavan le giunte, Che spezzate averian ritorte e strambe.
Esempio: E Dant. Inf. 31: Non fu tremuoto già tanto rubesto, Che scotesse una torre così forte, Come Fialte a scuotersi fu presto.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 127: Era per avventura il dì davanti a quello nevicato forte.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 68: Egli è notte buia, e pioveggina, e par che sia per piovere più forte.
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 6, 63: Quinci vide la pugna, e 'l cor nel petto Sentì tremarsi in quel punto sì forte, Che parea che dicesse, ec.
Definiz: § X. Parlandosi di luce, d'immagine riflessa, e simili, vale Vivamente, Con grande intensità. –
Esempio: Dant. Parad. 3 var.: Tornan de' nostri visi le postille Debili sì, che perla in bianca fronte Non vien men forte alle nostre pupille.
Esempio: E Dant. Parad. 14: Si movean lumi, scintillando forte Nel congiungersi insieme e nel trapasso.
Esempio: E Dant. Parad. 24: Quelle anime liete Si fero spere sopra fissi poli, Fiammando forte, a guisa di comete.
Definiz: § XI. E figuratam., parlandosi di cose intellettuali e spirituali. –
Esempio: Dant. Purg. 4: Quando s'ode cosa, o vede, Che tenga forte a sè l'anima volta, Vassene il tempo, e l'uom non se n'avvede.
Definiz: § XII. Riferito ad atti intellettuali, vale Con vigoria, Con profondità, d'intelletto, Con forza di fantasia, e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 230: L'Angelo hae maggiore intendimento di noi; e pensa più forte: onde egli hae diletto, ec.
Esempio: Dant. Purg. 27: In sulle man commesse mi protesi, Guardando il fuoco, e immaginando forte Umani corpi già veduti accesi.
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 2, 337: Pensa forte, e si spiega con accerto.
Definiz: § XIII. Vale altresì Fieramente, Con fierezza, Con grande energia. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Allora il Duca mio parlò di forza Tanto, ch'io non l'avea sì forte udito.
Esempio: E Dant. Inf. 29: Vidi lui a piè del ponticello Mostrarti, e minacciar forte col dito.
Esempio: Alf. Trag. 5, 14: Pel gran dolor tu sordo, mal l'udisti (il giuramento) In tua magion; qui rinnovarlo udrai Più forte ancor, per bocca mia, di tutta Roma al cospetto.
Definiz: § XIV. E per Premurosamente, Con sollecitudine, e simili. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 344: E Alcardo disse: Sire, chi siete voi, che ne domandate tanto forte?
Esempio: Guicc. Op. ined. 6, 199: Il quale s'intendeva attendere forte alle preparazioni della guerra, e di già avere la armata in mare.
Definiz: § XV. Si usò per In modo oscuro, difficile a intendersi. –
Esempio: Dant. Parad. 26: Lo ben.... Alfa ed omega è di quanta scrittura Mi legge amore o lievemente o forte.
Definiz: § XVI. Forte forte, ha valore di superlativo; Fortissimamente. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 192: Son fatto delle muse l'ortolano, E pianto le carote ad una ad una, Ed osservando i termin della Luna, Or forte forte ficco, ed or pian piano.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 6, 48: Ch'ancor ch'ella bollisse forte forte, Di darvi dentro niuno si tenne.
Esempio: E Forteguerr. Ricciard. 7, 97: Il cor gli batte forte forte in petto.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 11: E forte forte mi batteva il core.
Definiz: § XVII. Forte! usasi in modo esclamativo per animare, incitare, alcuno che bussi un altro a percuoterlo anche più aspramente. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 44: Un dì che venne bastonato a morte, Stava gente a vedere, e dicea, forte!
Definiz: § XVIII. Forte, o Più forte, usasi per invitare, indurre, qualcuno, che parli un po' sommessamente, ad alzare il tuono della voce per essere meglio inteso.
Definiz: § XIX. Star forte, vale Resistere; anche in senso figurato. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 2, 9: Eglino stanno forte, conoscendo altro esser quello che viene dalla infirmità, ed altro quello che viene dalla suggestione della tentazione.
Definiz: § XX. Tener forte, usato assolutam., vale lo stesso che Tener fermo, Non derogare, o Non lasciar derogare, da una data deliberazione, risoluzione, e simili. E altresì Fare ogni sforzo per sostenere alcuno, Favorire, Aiutare, chicchessia con fermezza. –
Esempio: Machiav. Stor. 2, 365: Le sostanze sue erano in termine, che se si teneva forte che' non si potesse de' denari pubblici valere, era a rovinar necessitato.
Esempio: Varch. Stor. 3, 212: Tutto è in potere del signor Alessandro Vitello, quale avendo preso questa volta la protezione di Cosimo, e possendo Cesare stabilir le cose sue col matrimonio della vedova, credo abbia a tener forte per lui.